di Maurizio Blondet
Traduco da un articolo di La Tribune, Francia: “Il governo vuole finirla con la casa individuale: “Un non senso economico, ecologico e sociale”.
Otto mesi dopo aver lanciato una concertazione su “abitare la città di domani” per ripensare la pianificazione dopo il Covid 219, il ministro della Casa Emanuelle Wargon vuole veder fiorire alloggi collettivi che facciano rivivere “l’intensità felice” e ha qualificato le case individuali “Un non senso ecologico, economico e sociale”. Tuttavia il mercato della casa individuale e resta l’ideale di vita di 75 francesi su cento”.
Come abbiamo più volte ricordato, per i miliardari l’esproprio della piccola proprietà immobiliare (non la loro proprietà, che immensa, ovviamente) fa parte del Grend Reset, del Build back better (Ricostruire meglio) e del programma “2030, non possiederai nulla e sarai felice”.
Questo video pubblicato da Red Ronnie ci permetterà di ricordare sempre quello che è successo a Trieste in questi giorni.
Il ministro di giustizia del Nebraska, Doug Peterson, ha stabilito che da oggi i medici del suo stato possono usare ivermectina e idrossiclorochina nella cura dei pazienti Covid.
Nella sua dichiarazione, il ministro ha affermato che “non è il suo ruolo quello di decidere quale sia la migliore cura per il covid”, ma che “le prove scientifiche disponibili a favore dei due medicinali off-label sono sufficienti per autorizzarne l’uso ai medici che vogliano prescriverli”
Peterson ha aggiunto che permettere ai dottori di utilizzare queste cure nella fase precoce della malattia potrebbe aiutare a salvare molte vite, mantenendo nel contempo i pazienti lontani dagli ospedali.
Nei giorni scorso ho ricevuto questa mail da un vecchio utente di luogocomune, intitolata “Toc toc... Ho un mese di vita”:
Caro Massimo sono Slobbysta e ho un carcinoma squamoso non operabile soprattutto nel polmone ma ahimè pure nel midollo spinale e da 2 settimane sono paralizzato dal bacino in giù. Frutto di un grave errore medico (mi è rimasto del liquido di contrasto nelle mucose per mesi quando doveva esser pisciato fuori).
Chiamerò Exit per scappare da sofferenze atroci e anche per "dignità" e sopratutto evitare lo strazio alle tante persone che mi son vicine e che mi aiutano pur improvvisandosi ora infermieri piuttosto che angeli custodi.
Beh sto imparando tante cose... La grottesca burocrazia, l'ipocrisia medica e tante di quelle cose che mi verrebbe voglia di contribuire a smascherare se non sputtanare questo pollaio di società. Forse in certi frangenti sono troppo effervescente pure in Luogocomune chiedo scusa perbacco. E allora chiedo a Massimo di salutare con un abbraccio tutti e magari pubblicare un mio pensiero sul Covid.
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Mentre l’Italia si prepara all’inevitabile caos di venerdì 15, il Vate del vaccinazismo, Matteo Bassetti, ha già lanciato la palla in avanti, firmando una petizione per rendere obbligatorio il vaccino per tutti.
Nel giustificare la sua scelta, Bassetti ha involontariamente tradito quelle che fossero le vere finalità delle violenze scatenate ad arte a Roma sabato scorso: “I gravi scontri di ieri [sabato] dimostrano come sia oramai improcrastinabile una legge dello Stato che superi le divisioni in atto in tema di Green pass, imponendo la vaccinazione obbligatoria a tutti i cittadini”.
Naturalmente, anche un bambino si accorgerebbe della totale mancanza di logica in questo ragionamento: perchè mai “gli scontri di sabato” dimostrerebbero che sia “improcrastinabile” una legge sull’obbligo? Cosa c'entra una cosa con l'altra?
di Maurizio Martucci
Prepariamoci a tutto, anche al peggio. Perché il segnale arrivato ieri da Roma non lascia scampo all’immaginazione. Il popolo non conta e non deve contare nulla.
E se mai contasse, allora va depistato: ignorate e delegittimate dopo quasi due anni di civile e (a tratti persino) gandhiana opposizione democratica, le piazze italiane gremite da centinaia di migliaia di pacifici manifestanti sono state catapultate nel baratro più bieco della strategia della tensione, con uno schiocco di dita, ad orologeria, scandito al momento opportuno.
Mentre si quisquiglia su semestre bianco, Draghi al Quirinale ed elezioni (con Green Pass?) 2023, è bastata qualche carica d’alleggerimento, il lancio di candelotti lacrimogeni e lo sfondamento del presidiato portone del (fu) sindacato dei (fu) lavoratori per riuscire a rispolverare di gran cassa un adagio antico, noto e sempre pronto all’uso, tanto caro ai burattinai della Prima Repubblica che nella contrapposizione violenta, eversiva e manovrata ‘estrema destra Versus estrema sinistra’ hanno allegramente edificato la legittimazione di un sistema parassitario e subdolo.
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Leggi tutto: La vera storia di Colin Powell