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Libero Arbitrio
Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Loro sono fuori dal tempo come lo avvertiamo noi quindi per loro le nostre vite sono un albero di avvenimenti già avvenuti.
Però dicono che è possibile il nostro libero arbitrio senza contraddizione perchè in realtà la nostra coscienza è piena di sfaccettature e noi possiamo allo stesso tempo prendere decisioni libere ma comunque restare nel piano che abbiamo tracciato prima di nascere per migliorare alcuni lati della nostra consapevolazza ancora carenti.
Dicono che se per esempio una persona uccide un'altra per quella uccisa si realizza il suo piano e allo stesso tempo l'assassino sarà convinto a rimediare alla sua mancata consapevolezza dimostrata dall'omicidio attraverso altre esperienze o altre vite.
In questo modo c'è perfetta giustizia(non quella umana) libertà e adesione al piano di miglioramento spirituale.
Penso che purtroppo non possiamo comprendere del tutto i meccanismi di tutto ciò con la nostra mente limitata.
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La maggioranza della gente qui fa un lavoro che non ama e che gli porta via gran parte del tempo a disposizione, poi userà i pochi soldi che ricava da questo lavoro per comprare beni che per il 70% è roba inutile, mentre i tanti soldi non andranno a migliorare il benessere comunitario, ma andranno a pochi individui che aumenteranno il loro stato elitario rispetto gli altri.
Se un ipotetico alieno guardasse per la prima volta la situazione terrestre, la cosa che non riuscirebbe a capire è che non c'è una reale forzatura in tutto ciò, cioè l'alieno vedrebbe che sono stesso gli umani a desiderare un lavoro alienante e che fa arricchire altri e di sicuro domanderebbe: “Perchè lo fate?”
E quale risposta potremmo dargli? Perchè l'umano è un fottuto idiota? Perchè non è degno di esistere? Mah, forse io gli risponderei che l'umano non è capace di essere libero, si è disabituato alla libertà e non è capace più di gestirla.
La libertà comporta anche grosse responsabilità che gli uomini non sono in grado di assumersi. Tanti millenni di controllo lo hanno fatto diventare più simile ad una pecora che ad un umano e se da domani mattina l'elite planetaria scomparisse con tutti i soldi, le sue industrie e le sue regole, l'umano rimarrebbe la bestia che è, ma senza il pastore. Una pecora che è sempre stata in cattività per generazioni non ricorda più cosa significa essere liberi e creerebbe un gran casino.
Ritornando all'alieno, gli si potrebbe dire che la forzatura c'è e che è lui a non vederla. Quale forzatura? Il ricatto dell'esistenza. Non c'è una costrizione reale, cioè non vengono a casa armati per prelevarti e rinchiuderti in un ufficio, o in una fabbrica per farli arricchire, ma sei tu ad anelare una situazione del genere, anzi esiste chi fa carte false per essere rinchiuso, perché ritiene che sia l'unico modo per sopravvivere in questo inferno.
Su questo Pianeta è tutto corrotto/insano, non solo la distribuzione del tempo ed il suo utilizzo, ma addirittura il conto dei giorni del calendario che usiamo è innaturale e corrotto. Anche il modo di vestirsi lo è. Gente che va in giro con un pezzo di stoffa attaccato al collo come se fosse quel cazzo di anello che si mette alle vacche nel naso...e a loro piace, si sentono rispettabili ed importanti.
Ma all'essere intimo che risiede dentro ognuno di noi non si può mentire così spudoratamente, cioè ogni essere umano che abita questo Pianeta ha dentro di se un'essenza che non è libera, ma è la Libertà pura per antonomasia e non puoi ingannarla anche se sei una stupida pecora e infatti quasi tutti, chi prima, chi poi, ad un cero punto della loro vita terrestre, vanno in crisi e si rifugiano nella psicomedicina o nelle droghe (alcol compreso), o nei casi più estremi, ammazzano il partner/figli.
E così l'umano già intronato da millenni di menzogne e costrizioni, diventa anche un tossico instabile e pericoloso.
E se casomai ti venisse voglia di contrastare tutto ciò, non ti mettono in galera, ma verresti considerato un irresponsabile e verresti ripreso dalle stesse persone che dicono di amarti....e che vogliamo fare? Vogliamo farli preoccupare e farli soffrire?
Queste considerazioni non sono le mie, sono le considerazioni di tanti umani meno corrotti che inevitabilmente, per necessità, si ritrovano ad un certo punto della loro vita a giudicare il comportamento dei propri simili. C'è chi scrive un'opera letteraria, chi una storiella ironica, chi un articolo su di un blog, c'è chi ci fa un film, chi una serie TV e chi ad un certo punto si rompe il cazzo e se ne va a vivere su di un pizzo di una montagna e vaffanculo tutti voi.
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invisibile ha scritto:
Perché non riesci a capire che la posizione che riporti è una ipotesi in quanto quelle facoltà, se esistono, possono esistere solo PRIMA della tua nascita e quindi tu non puoi sapere questa cosa?
Infatti parlo di quello che SO adesso.
A meno che tu non abbia ricordato l'evento, come detto fino allo sfinimento... ma siccome dici che non è così, non puoi sapere. E' oggettivo Calvero, non una mia ipotesi.
Quello che non capisci è cosa sostengo; Te non stai contro-argomentando la mia affermazione.
Se una cosa non la so, significa che non devo considerarla.
Devo ragionare con le informazioni che la realtà mi dà, non con quelle che ipotizzo.
Quello che non comprendi è che le ipotesi di un fatto che è al di là della realtà oggettiva, non sono le ipotesi che riguardano una realtà oggettiva. Ti faccio un esempio:
Se ti dico: ipotizziamo che domani scoppi una guerra tra Russia e America, è un'ipotesi attinente alla realtà.
Se ti dico: ipotizziamo che io sono il figlio segreto dell'uomo ragno e di Cleopatra, capirai che se la chiamo ipotesi, nessuno può dirmi niente. La semantica e la logica del contesto è ineccepibile. Ma in realtà, il termine preciso è invenzione. Fantasia.
Certo, io non potrei sostenere oggettivamente che so di non essere il figlio segreto dell'uomo ragno e di Cleopatra, ma siamo nel reame dell'immaginazione.
Io ho sempre detto che la posizione corretta è quella che non si può sapere, se si vuole procedere "dal basso" ed in modo condiviso.
Guarda, ti dò una brutta notizia, volevo aspettare che il discorso arrivasse a un certo stadio, ma adesso non è più necessario - visti altri interventi.
Se fosse che io avessi deciso di nascere, il libero arbitrio non ci sarebbe ugualmente :wink:
Quando io ho sostenuto che, in soldoni: "Non decidiamo neanche di nascere, figurarsi se possiamo avere libero arbitrio" ... è perché stavamo parlando partendo, COME HO SCRITTO IN TUTTI I MODI, dall'elemento deterministico meccanicistico e positivista, e questo perché?
... perché prima mi interessava risolverlo sul piano razionale deterministico; dopodiché, si poteva passare alle speculazioni che riguardano problemi metafisici e li ci si rende conto, che come hai convenuto, solo un Dio potrebbe avere il libero arbitrio.
No, ma sono un Dio :wink:
Sta bene. Un Dio senza ibero arbitrio però.
Si, l'ho deciso io in piena libertà.
A questa cazzata non rispondo.
La vita, la natura ed il mondo, in che modo mi hanno condizionato nel scegliere di non scegliere ne 1, ne 2 e ne 3?
Non lo hai deciso Tu
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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incredulo ha scritto:
Incredulo mattacchione. Non te l'asciughi con un gioco video-dialettico :goof:
La vanità, se vogliamo sondare il problema da una prospettiva che vuole vedere/studiare/analizzare come l'animo umano guidi e influenzi il suo raziocinio come il suo cuore, è il sentimento primigenio che può appartenere solo a un'indole che crede nel merito del proprio percorso. Non ci sono significati - sottesi come espliciti - che indichino, in qualsiasi modo, che il libero arbitrio, se non esiste, ponga in essere processi di conquista e indi, di valori/disvalori. Non c'è nulla di che vantarsi nel riconoscersi ingranaggio.
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Calvero ha scritto:
incredulo ha scritto:
Incredulo mattacchione. Non te l'asciughi con un gioco video-dialettico :goof:
A volte è meglio un video, a volte un video è più chiaro di mille post ben scritti....:popcorn:
La vanità, se vogliamo sondare il problema..............
Non ho postato quel video per parlare della vanità in un forum che discute sul FW. :popcorn:
Ho postato quel video, perchè quel video illustra efficacemente proprio come si esprime il libero arbitrio nella vita dell'uomo.
Al Pacino, accusato da Keanu Reeves di essere l'artefice dell'inganno che lo ha costretto a subire quelle amare conseguenze, lo dice chiaro e tondo.
Io osservavo, io preparavo la scena ma non potevo intervenire direttamente su di te, la scelta è stata solo tua.
Poi, dopo avere detto questo, gli ricorda i vari episodi nei quali si sono manifestate le scelte di Keanu Reeves, scelte che si sono rivelate inequivocabilmente scelte motivate principalmente dal suo egoismo e dalla sua ambizione.
Quelle scelte, l'hanno portato a quel punto, Al Pacino lo mette di fronte alla realtà delle cose.
Ma nonostante che quelle scelte dettate dal suo egoismo e dalla sua vanità personale, abbiano prodotto dei risultati infelici, Keanu Reeves, nel film, può ancora scegliere quale strada prendere.
Può continuare su quella strada e andare ancora oltre, oppure può cambiare strada ed abbandonare quella che l'ha portato fino a quel punto, perchè questa possibilità esiste in noi sempre, in qualunque momento della nostra vita, anche nel momento peggiore.
Siamo liberi, quello che manca è il coraggio di fare scelte di coraggio, non la possibilità di scelta.
Quella possibilità ce l'abbiamo sempre, in ogni momento possiamo, per esempio caricarci uno zaino in spalla e cominciare a girare per il mondo, accada ciò che accada.
Possiamo essere fedeli, possiamo tradire, possiamo decidere di andare contro di noi o contro gli altri, non c'è limite al di là del limite strettamente fisico della morte del corpo, limite quello che, almeno quello, sembra insuperabile.
Il corpo ha le sue richieste e con quelle dobbiamo tutti fare i conti, volenti o nolenti.
Ma su tutto il resto, possiamo spaziare dovunque, possiamo anche cercare di andare oltre i limiti del corpo, possiamo anche decidere di ignorare gli stimoli fisici fino al punto estremo, possiamo decidere addirittura di farci morire consapevolmente ignorando volutamente ogni segnale del corpo.
La scelta è una questione di Potere e, quel Potere ci appartiene naturalmente, sia che ne siamo consapevoli o meno.
Questo è come si esprime il libero arbitrio nell'uomo, facendo continue scelte.
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- invisibile
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Calvero ha scritto:
invisibile ha scritto:
Perché non riesci a capire che la posizione che riporti è una ipotesi in quanto quelle facoltà, se esistono, possono esistere solo PRIMA della tua nascita e quindi tu non puoi sapere questa cosa?
Infatti parlo di quello che SO adesso.
A meno che tu non abbia ricordato l'evento, come detto fino allo sfinimento... ma siccome dici che non è così, non puoi sapere. E' oggettivo Calvero, non una mia ipotesi.
Quello che non capisci è cosa sostengo; Te non stai contro-argomentando la mia affermazione.
Se una cosa non la so, significa che non devo considerarla.
Devo ragionare con le informazioni che la realtà mi dà, non con quelle che ipotizzo.
Quello che non comprendi è che le ipotesi di un fatto che è al di là della realtà oggettiva, non sono le ipotesi che riguardano una realtà oggettiva.
Se tu decidi a priori cosa è "io" e cosa è "realtà", avrai sempre ragione ma non stai discutendo, stai parlando a te stesso.
Quello che non posso accettare e che tu voglia a tutti i costi che anche io accetti le tue opinioni.
Spero comprenderai e con questo rinuncio perché la tua ostinazione è apparentemente invalicabile.
Guarda, ti dò una brutta notizia, volevo aspettare che il discorso arrivasse a un certo stadio, ma adesso non è più necessario - visti altri interventi.
Se fosse che io avessi deciso di nascere, il libero arbitrio non ci sarebbe ugualmente
Ah bè... allora non esiste a prescindere, visto che non senti il bisogno di spiegare le tue opinioni.
Ma allora che l'hai aperto a fare questo thread...?
Quando io ho sostenuto che, in soldoni: "Non decidiamo neanche di nascere, figurarsi se possiamo avere libero arbitrio" ... è perché stavamo parlando partendo, COME HO SCRITTO IN TUTTI I MODI, dall'elemento deterministico meccanicistico e positivista, e questo perché?
... perché prima mi interessava risolverlo sul piano razionale deterministico; dopodiché, si poteva passare alle speculazioni che riguardano problemi metafisici...
E dopo che si è palesato che questo è impossibile, perché è, come ho già detto, lo stesso identico errore che fa la scienza, perché insisti? Boh...
Se non fosse chiaro è lo stesso errore perché parlando di libero arbitrio si ha necessariamente un soggetto che necessita definizione precisa, ovvero l'io.
Essendo "io" una entità non definibile dal pensiero deterministico in modo oggettivo, ma solo ed eventualmente come opinione personale, ogni tentativo è destinato a fallire.
Così come è per "realtà".
Questi sono fatti oggettivi ma che tu ignori totalmente, quindi mi pare impossibile dialogare con te su questo tema.
...e li ci si rende conto, che come hai convenuto, solo un Dio potrebbe avere il libero arbitrio.
[...]
...Un Dio senza ibero arbitrio però.
A prescindere, ovviamente... Mah...
Si, l'ho deciso io in piena libertà.
A questa cazzata non rispondo.
Ah ecco, siamo a "è una cazzata perché lo dico io" ... ma davvero credi che io possa accettare questo?
Il fatto è che nessuno è stato in grado di rispondere a quanto ho chiesto e quindi, al momento, il libero arbitrio è dimostrato esistere, con tutte le responsabilità che ciò comporta.
La vita, la natura ed il mondo, in che modo mi hanno condizionato nel scegliere di non scegliere ne 1, ne 2 e ne 3?
Non lo hai deciso Tu
Non hai risposto.
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È raro trovar nel mondo animale interferenze "educative" ...
Slobbysta
La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta
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incredulo ha scritto:
A volte è meglio un video, a volte un video è più chiaro di mille post ben scritti....:popcorn:
Questo è poco ma sicuro
Ho postato quel video, perchè quel video illustra efficacemente proprio come si esprime il libero arbitrio nella vita dell'uomo.
Appunto
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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invisibile ha scritto:
Se tu decidi a priori cosa è "io" e cosa è "realtà", avrai sempre ragione ma non stai discutendo, stai parlando a te stesso.
Non decido. Prendo atto. Il decidere e lo scegliere, avviene a seguire di quello cui ho preso atto. Se rovesci il senso delle mie affermazioni, sei Te che parli con te stesso :sun:
Quello che non posso accettare e che tu voglia a tutti i costi che anche io accetti le tue opinioni.
Spero comprenderai e con questo rinuncio perché la tua ostinazione è apparentemente invalicabile.
Sofisma.
Sto portando le mie argomentazioni.
Ti dò la dimostrazione del perché il tuo è un sofisma, con una domanda:
Cosa dovrei scrivere per far sì che io non debba sentirmi dire da Te che tu debba accettare le mie opinioni?
Darti ragione? :wink:
Ah bè... allora non esiste a prescindere,
Esattamente.
... visto che non senti il bisogno di spiegare le tue opinioni.
Le ho spiegate, non sei d'accordo. Tutto qui.
Ma allora che l'hai aperto a fare questo thread...?
Per mettere in discussione il FW
E dopo che si è palesato che questo è impossibile, perché è, come ho già detto, lo stesso identico errore che fa la scienza, perché insisti? Boh...
Perché sono qui per discutere. Perché prendere consapevolezza attraverso i dibattiti porta le persone ad altri livelli. Vale per qualsiasi cosa. Non è diverso dal discutere di undici settembre, o dell'alimentazione o della guerra.
Se non fosse chiaro è lo stesso errore perché parlando di libero arbitrio si ha necessariamente un soggetto che necessita definizione precisa, ovvero l'io.
Essendo "io" una entità non definibile dal pensiero deterministico in modo oggettivo, ma solo ed eventualmente come opinione personale, ogni tentativo è destinato a fallire.
Così come è per "realtà".
Come no. Quando io picchierò una vecchietta e verranno ad arrestare Te, ne riparliamo.
Questi sono fatti oggettivi ma che tu ignori totalmente, quindi mi pare impossibile dialogare con te su questo tema.
Come sopra.
Ah ecco, siamo a "è una cazzata perché lo dico io" ... ma davvero credi che io possa accettare questo?
Beh ... Direi. A meno che tu non sia Dio, nessuno è libero. Ognuno ha condizionamenti a cui rispondere. Una risposta l'ha data anche Slobbysta.
Non hai risposto.
A meno che tu viva fuori dal mondo, ogni tua scelta risponde a miliardi di variabili che ti hanno precedentemente condizionato. Più inconsciamente, che consciamente. Oltretutto.
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Calvero ha scritto:
incredulo ha scritto:
A volte è meglio un video, a volte un video è più chiaro di mille post ben scritti....:popcorn:
Questo è poco ma sicuro
Ho postato quel video, perchè quel video illustra efficacemente proprio come si esprime il libero arbitrio nella vita dell'uomo.
Appunto
Non sei attento vecchio mio. :cool:
Avevo chiuso il mio post con questa frase: La scelta è una questione di Potere e, quel Potere ci appartiene naturalmente, sia che ne siamo consapevoli o meno.
Qui il merovingio pontifica sull'illusione della scelta proprio perchè divide la gente fra quelli che hanno il Potere di fare succedere le cose e quelli che non ce l'hanno.
Bene, quel Potere ce l'abbiamo tutti, la differenza sta solo nella consapevolezza di averlo.
E infatti il merovingio se lo prende in culo, perchè la sua donna ha il Potere di mettergli il bastone fra le ruote e Neo, Morpheus e Trinity hanno il Potere di vincere il confronto con lo sboronissimo merovingio, checchè ne dica quel povero illuso.....:hammer:
Il merovingio sfrutta il lato emotivo dell'uomo, (della donna nel caso specifico) e si ritiene capace di infrangere il libero arbitrio usando la leva emozionale che impedisce la lucidità della scelta, ma deve soccombere anche lui al Potere della scelta altrui. :pint:
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Non vedo perché dovrei perdere altro tempo ed enegrie con chi non vuole esaminare le argomentazioni altrui ma gira in tondo evitando quello che gli scomoda.
Ho già argomentato TUTTO quello che hai scritto e per la maggiorparte delle cose (tutte forse...) più volte.
Non vuoi prendere atto dei fatti oggettivi che ho portato e la prova è che non rispondi alle domande chiave che ti ho fatto.
Quindi non stai discutendo co me. E' un fatto.
Siccome "a prescindere" per te è una argomentazione, ti lascio al tuo credo incrollabile e palesemente dogmatico.
Dogmatico perché non sei stato in grado di controargomentare le mie critiche. E' un fatto e che tu non te ne renda conto mi ha lasciato all'inizio basito, per poi diventare un sentimento di dispiacere.
La tua è una posizione dogmatica, è un fatto.
Quando vorrai cercare di mettere in discussione le tue opinioni puoi sempre crecare di rispondere all'ultima domanda, invece che dire stupidaggini come "è una cazzata" senza argomentare.
Non decido. Prendo atto.
Col piffero. E' dimostrato che lo fai.
Sofisma.
Se... buonanotte.
Le ho spiegate, non sei d'accordo.
No, non hai spiegato una fava se dici "a prescindere".
Uè Calvè, sono fatti eh... stai confondendo le tue opinioni, come quella di "un dio senza libero arbitrio a prescindere,"
Non hai spiegato perché sarebbe a prescindere e quindi sono opinioni ---> calate dall'alto.
Non hai risposto.
A meno che tu viva fuori dal mondo, ogni tua scelta risponde a miliardi di variabili che ti hanno precedentemente condizionato. Più inconsciamente, che consciamente. Oltretutto.
Non hai risposto.
La domanda non te la rifaccio, se mai avessi veramente intenzione di rispondere rileggila con attenzione, è formulata in modo molto preciso.
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incredulo ha scritto: Non sei attento vecchio mio. :cool:
Molto più di quel che stai credendo, e quando questo dibattito avrà tracciato tutte le coordinate, arriveremo a discorsi ancora più interessanti.
Avevo chiuso il mio post con questa frase: La scelta è una questione di Potere e, quel Potere ci appartiene naturalmente, sia che ne siamo consapevoli o meno.
Qui il merovingio pontifica sull'illusione della scelta proprio perchè divide la gente fra quelli che hanno il Potere di fare succedere le cose e quelli che non ce l'hanno.
Bene, quel Potere ce l'abbiamo tutti, la differenza sta solo nella consapevolezza di averlo.
Indiscutibile. Un potere concesso. Una delega. Dove porta, è il punto. Il merito è il punto che distingue libero arbitrio da illusione di libero arbitrio.
E infatti il merovingio se lo prende in culo, perchè la sua donna ha il Potere di mettergli il bastone fra le ruote e Neo, Morpheus e Trinity hanno il Potere di vincere il confronto con lo sboronissimo merovingio, checchè ne dica quel povero illuso.....:hammer:
E infatti NEO alla fine schiatta e DEVE schiattare. Lui e Trinity. Se vogliamo metterla sul piano di chi realmente lo prenderà in culo alla fine :wink:
Ma siccome il nostro dibattito non verte sull'analogia in sé, anche se ne corrobora i concetti, è a Te che continua a sfuggire il senso di tutto. Diamo per buono il tuo discorso e fermiamoci pure alla bella Persefone che s'incula il Merovingio (bella per modo di dire, che la Bellucci, se parliamo di bellezza, la userei come straccio per pulire per terra); lei non ha meriti e a sua volta lei, ha agito a condizioni poste da un altro potere.
Il merovingio sfrutta il lato emotivo dell'uomo, (della donna nel caso specifico) e si ritiene capace di infrangere il libero arbitrio usando la leva emozionale che impedisce la lucidità della scelta, ma deve soccombere anche lui al Potere della scelta altrui. :pint:
Speculazione fasulla. Toppato in pieno.
Il Merovingio lo ESPRIME CHIARAMENTE di essere vittima come TUTTI del grande Architetto; la differenza che pone a Neo e ai suoi compagni di merende, riguarda solo la prospettiva da cui LUI osserva l'equazione, a differenza di loro. Lui riconosce di essere prigioniero come loro, non ne fa segreto, e sottolinea semplicemente il fatto che il suo livello di consapevolezza è superiore al loro; avendo già la conoscenza del passato delle precedenti MATRIX ... quindi - - - > del Perché :wink: ... cosa questa che verrà ulteriormente corroborata dal Merovingio stesso nelle sequenze successive, quando dirà a NEO che aveva già sistemato tutti gli altri eletti prima di lui.
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invisibile ha scritto: La tua è una posizione dogmatica, è un fatto.
Dev'essere per questo che l'argomento cruciale, quello che se io domani picchio una vecchietta vengono ad arrestare Te, è quello che hai lasciato fuori dalla risposta :wink: Sai com'è. Quando si parla di realtà. Capirai quanto il mio - a prescindere - sarà dogmatico. Poi però non chiedermi un'altra volta di quale io si parli nella realtà. Il resto discende da qui.
Se... buonanotte.
Era un sofisma il tuo, Invisibile. Te ne ho dato la prova con una domanda che lo rivelava. Non ti ho mica accusato che tu l'abbia fatto in malafede, ma tant'è. E' ancora lì.
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Indiscutibile. Un potere concesso. Una delega. Dove porta, è il punto. Il merito è il punto che distingue libero arbitrio da illusione di libero arbitrio.
Indiscutibile, quel Potere in noi esiste ed è indiscutibile.
Ottimo.
Poi dici un Potere "concesso."
Un Potere concesso da chi?
Da Dio?
Non è forse quella una caratteristica basilare dell'essere umano in quanto tale, più che una "concessione"?
Poi ancora, dici che quel potere è una "delega".
Una delega?
Una delega di chi?
Una delega in che senso?
E infatti NEO alla fine schiatta e DEVE schiattare. Lui e Trinity. Se vogliamo metterla sul piano di chi realmente lo prenderà in culo alla fine :wink:
Ma se nei film alla fine resuscitano allegramente sia Neo che Trinity, chi è che se la prende in culo? :laugh:
Al di la della battuta schiattare ad un certo punto del "programma" è una livella uguale per tutti, anche se il film ci dice che in realtà nessuno schiatta....sul serio.
Ma siccome il nostro dibattito non verte sull'analogia in sé, anche se ne corrobora i concetti, è a Te che continua a sfuggire il senso di tutto. Diamo per buono il tuo discorso e fermiamoci pure alla bella Persefone che s'incula il Merovingio (bella per modo di dire, che la Bellucci, se parliamo di bellezza, la userei come straccio per pulire per terra); lei non ha meriti e a sua volta lei, ha agito a condizioni poste da un altro potere.
Sulla Bellucci concordo assolutamente con te.
Livello di sensualità prossimo allo zero, recitazione piatta, voce monocorde tendente allo sfigopendulo, un disastro.
Tornando in tema, lei ha esercitato comunque nel film, una sua scelta, una scelta che ha messo in moto della cause e degli effetti.
Come ognuno di noi.
Avrebbe potuto farne un'altra e non avrebbe posto le cause per gli effetti che sono poi accaduti.
Lei ha scelto di percorrere una strada in una certa direzione, poteva anche non farlo, nessuno l'ha costretta a farlo.
Il Merovingio lo ESPRIME CHIARAMENTE di essere vittima come TUTTI del grande Architetto; la differenza che pone a Neo e ai suoi compagni di merende, riguarda solo la prospettiva da cui LUI osserva l'equazione, a differenza di loro. Lui riconosce di essere prigioniero come loro, non ne fa segreto, e sottolinea semplicemente il fatto che il suo livello di consapevolezza è superiore al loro; avendo già la conoscenza del passato delle precedenti MATRIX ... quindi - - - > del Perché :wink: ... cosa questa che verrà ulteriormente corroborata dal Merovingio stesso nelle sequenze successive, quando dirà a NEO che aveva già sistemato tutti gli altri eletti prima di lui.
Certamente.
Nel film sembra che non ci sia una possibilità di libertà, perché tutto è previsto dall'Architetto, anche il ruolo dell'eletto.
Se Matrix è stata riavviata sei volte,vuol dire che ci furono sei scelte sbagliate e che queste scelte sbagliate erano già previste.
Come si può notare è un circolo vizioso...ma la Ragione dell'Architetto non gli permette di vedere oltre questo ragionamento.
Infatti Matrix è stata riavviata sei volte, dopo il lavoro di altrettanti eletti che, messi davanti ad una scelta, ne compiono una consentendo comunque all'Architetto il ripetersi del Programma se questa scelta fosse pericolosa per lui.
Ma Neo, messo davanti ad una scelta, torna in Matrix per salvare Trinity, perché c'è un elemento capace di scombinare il piano perfetto dell'Architetto, un piano talmente superiore che tiene conto di tutte le scelte possibili dei già previsti eletti che operano nelle varie Matrix.
Questo elemento è l'Amore.
La Matrix contiene solo simulazioni di Amore, ma ne è privo e l'unico sistema per riuscire ad uscire da Matrix è scegliere Amore e le sue conseguenze.
Perchè l'illusione della scelta citata dal merovingio, è realtà solo nella finzione di Matrix, è realtà solamente nelle programmazioni di livello inferiore al livello dell'Amore, un livello che l'Architetto non può ne raggiungere e neanche controllare, perchè una scelta effettuata sul livello di Amore, è imprevedibile anche per il potente Architetto.
E qui torniamo a bomba sulla nostra consapevolezza del Potere che ci portiamo nel cuore.
Quel Potere in noi, il potere che riesce ad esprimere l'Eletto in Matrix, è un Potere inesauribile che esiste in potenza in tutti noi.
C'è chi lo sa per averlo praticato, c'è chi lo sa per averne sentito parlare e c'è chi non lo sa o non gli interessa saperlo, anche in questo caso compare la onnipresente capacità di esercitare il Potere della scelta.
Perchè vivere in quel livello, significa essere in grado di fare scelte consapevoli che incidono nella Realtà in maniera più efficace, la Realtà quella vera e non quella finta della Matrix.
Non a caso, nel film, i ribelli vivono nella Verità, quindi vivono ad un livello che rende evidenti alla coscienza, gli altri innumerevoli finti livelli in cui è strutturata la simulazione di vita chiamata Matrix.
Quindi torno sempre lì.
Quel Potere esiste, è in noi e va solo accompagnato, esercitato e mai forzato.
Perchè, non a caso, la cosa più difficile e complicata da fare per gli uomini, quella che causa ansia e preoccupazione, è infatti proprio quella di scegliere, di decidere.
Paradossalmente, nell'indecisione, si può anche decidere di non scegliere, ma sarebbe sempre e comunque una scelta se fatta lucidamente, sarebbe sempre e comunque esercitare un potere che fa parte di noi.
Questo potere è in noi, quindi che si fotta il merovingio ed il suo amico "architetto" con le loro macchina-zioni, che si fottano gli amici delle macchine in un mondo dominato dalle macchine. :laugh:
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Calvero ha scritto:
invisibile ha scritto: La tua è una posizione dogmatica, è un fatto.
Dev'essere per questo che l'argomento cruciale, quello che se io domani picchio una vecchietta vengono ad arrestare Te, è quello che hai lasciato fuori dalla risposta :wink: Sai com'è. Quando si parla di realtà. Capirai quanto il mio - a prescindere - sarà dogmatico.
No, è perché la tua domanda non ha senso visto che io non ho mai negato che quello che tu chiami realtà faccia parte della realtà, come la intendo io.
Il punto è il tuo volere a tutti i costi che gli altri (io) accettino il tuo assunto.
Spiacente, non è possibile farlo se si vuole "partire dal basso". Infatti sei tu stesso che parti dall'alto assumendo quanto sopra.
Mi stupisce veramente che tu non ti renda conto del tuo errore.
Poi però non chiedermi un'altra volta di quale io si parli nella realtà. Il resto discende da qui.
Certo che te lo "chiedo". Anzi lo pretendo visto che è il soggetto.
Ma stiamo scherzando?
Cos'è, ora bisogna accettare a prescindere non solo che un dio non abbia il libero arbitrio, non solo che la realtà sia quella che decidi tu ma anche la tua interpretazione di "io"?
Allora è come dicevo, non ti interessa discutere se non accettando i tuoi assunti.
Che senso ha?
Era un sofisma il tuo, Invisibile. Te ne ho dato la prova con una domanda che lo rivelava.
A quella domanda ho già risposto, più volte e l'ho fatto dimostrando che se si vuole partire dal basso, riferito all'eventuale libero arbitrio del prima della nascita, l'unica posizione aderente alla realtà (in qualsiasi senso la si voglia definire) è il non-sapere.
Quindi nessun sofisma.
Tanto per chiarire:
Cosa dovrei scrivere per far sì che io non debba sentirmi dire da Te che tu debba accettare le mie opinioni?
Devi scrivere in modo corretto distinguendo interpretazioni-opinioni dai fatti oggettivi, ma soprattutto non puoi pretendere che gli altri prendano le tue opinioni (io/realtà) come fatti oggettivi.
Mi pare il minimo eh.
La mia domanda invece è ancora li che aspetta.
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captcha ha scritto: Sa... sa... prova... 1,2,3... sa... prova...
:omg: :omg: :omg: :omg: :omg: miiiiiinchia .... chi si rivede!!!!! :rock: :rock: :rock:
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captcha ha scritto: Sa... sa... prova... 1,2,3... sa... prova...
Incredibile..... :woa:
Proprio stamattina pensavo a te captcha, mi chiedevo che fine avessi fatto e, proprio oggi, riemergi dalle "tenebre"....:laugh:
E' un vero piacere ritrovarti....:pint:
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incredulo ha scritto: Indiscutibile, quel Potere in noi esiste ed è indiscutibile.
Ottimo.
Certo che è ottimo. Mi hai mai sentito sostenere che non potremmo scegliere?
Un Potere concesso da chi?
Non è importante da chi.
Il punto è che non te lo sei dato.
... esticazzi...
E ho risposto così alle domande che fai seguire.
Ma se nei film alla fine resuscitano allegramente sia Neo che Trinity, chi è che se la prende in culo? :laugh:
:question: ma quale film hai visto Te??
Al di la della battuta schiattare ad un certo punto del "programma" è una livella uguale per tutti, anche se il film ci dice che in realtà nessuno schiatta....sul serio.
L'inevitabilità della morte, non porta mica peso sul piatto della bilancia a favore del FW ... mah, vedi Te.
Il punto messo in discussione nell'analogia è che alla fine ha DOVUTO schiattare, non lo avesse fatto sarebbe stato preda dell'infelicità, quindi è accondisceso alla speculazione del condizionamento dei fattori che non hanno reso arbitraria la sua esistenza. Chiaro come il Sole, Incredulo.
Sulla Bellucci concordo assolutamente con te.
EVVVAAAIIIII :cheer:
Tornando in tema, lei ha esercitato comunque nel film, una sua scelta, una scelta che ha messo in moto della cause e degli effetti.
Esatto
Come ognuno di noi.
Esatto
Avrebbe potuto farne un'altra e non avrebbe posto le cause per gli effetti che sono poi accaduti.
Lei ha scelto di percorrere una strada in una certa direzione, poteva anche non farlo, nessuno l'ha costretta a farlo.
E dove starebbe la libertà? Dove starebbe il FW? Te stai dicendo quello che sostiene il merovingio, causa effetto, il punto non è quale scelta abbia fatto, il punto è che non ha potuto essere libera da quel condizionamento, il punto è che ha dovuto perché la sua condizione emotiva, che comunque non ha creato lei, ma un programma che dice quali sono le sue ambizioni, ha dovuto cercare quel tipo di equilibrio, il punto è che lei doveva trovarsi lì, e non lo aveva scelto, perché lei doveva essere il programma Persefone, come noi siamo il "programma uomo".
Certamente.
Nel film sembra che non ci sia una possibilità di libertà, perché tutto è previsto dall'Architetto, anche il ruolo dell'eletto.
Se Matrix è stata riavviata sei volte,vuol dire che ci furono sei scelte sbagliate e che queste scelte sbagliate erano già previste.
Come si può notare è un circolo vizioso...ma la Ragione dell'Architetto non gli permette di vedere oltre questo ragionamento.
Infatti l'architetto non è Dio. Bensì un programma anche lui.
Infatti Matrix è stata riavviata sei volte, dopo il lavoro di altrettanti eletti che, messi davanti ad una scelta, ne compiono una consentendo comunque all'Architetto il ripetersi del Programma se questa scelta fosse pericolosa per lui.
Il punto è che gli eletti non hanno deciso di essere eletti :wink: capisci l'illusione dove sta, Incredulo?
Ma Neo, messo davanti ad una scelta, torna in Matrix per salvare Trinity, perché c'è un elemento capace di scombinare il piano perfetto dell'Architetto, un piano talmente superiore che tiene conto di tutte le scelte possibili dei già previsti eletti che operano nelle varie Matrix.
Un'illusione posta tra chi ha potere e chi non ce l'ha :wink: come il Merovingio aveva rivelato. Infatti anche l'architetto sapeva quale scelta avrebbe fatto NEO. You Know?
Non solo. Ti sei scordato una cosuccia. Sai che sono certosino sui film. Non sottovalutarmi. Le Matrix precedenti non avevano funzionato ... perché? Perché le precedenti avevano cercato di emulare un "paradiso" perfetto. Cioè delle Matrix il più possibile vicine alla serenità e alla pace. Ma non funzionavano. Ohibò, e perché? (e Te lo sai) Hanno quindi dovuto creare delle Matrix appositamente e severamente imperfette e dolorose, cariche dell'elemento tragico, altrimenti l'uomo non produceva energia... understand?
... questo proprio a sostenere il fatto che la scelta "di non optare per il male" e "andare coraggiosamente verso l'amore" - - - > è proprio IN SE' e a prescindere - ragazzo mio: un'illusione creata ad arte, per darti l'illusione di conquistare il tuo mondo. In sostanza il paradosso doveva essere portato alle estreme conseguenze, ove si era reso necessario costruire il terreno ideale affinché l'elemento ribelle si manifestasse e si ribellasse proprio a chi aveva fatto in modo che si manifestasse... (fantastico :fedora: )
... in sostanza, NEO è tale proprio perché è stato programmato tale, solo in maniera indiretta. Più sottilmente. In modo che tutto il palco dell'illusione apparisse distruttibile - EDIT corretto 11:03 - - - > e NEO apparisse e si sentisse illuminato per meriti propri.
Questo elemento è l'Amore.
La Matrix contiene solo simulazioni di Amore, ma ne è privo e l'unico sistema per riuscire ad uscire da Matrix è scegliere Amore e le sue conseguenze.
E qui usciamo anche noi dall'analogia; che viviamo un'esistenza assolutamente più universale e complessa, ma i princìpi sono i medesimi, Incredulo. Certo, l'amore è un atto di coraggio, e può liberarti, ma per giungere lì dove tu non hai deciso arbitrariamente ... e sei condizionato dalla speculazione imposta in ogni senso; da retaggi che ti dicono chi dovresti o devi essere. Fisiologicamente, psicologicamente e, nel caso più bello, perderti nell'armonia, ove Te in realtà non esisti se non come funzione dove ti dissolvi in essa. Quindi non c'è merito né demerito. Tu non ci sei più. E come andare a votare, SCEGLI destra, centro o sinistra, e ti convinci che esistano, ma sei condotto sempre al governo ultimo.
Perchè l'illusione della scelta citata dal merovingio, è realtà solo nella finzione di Matrix, è realtà solamente nelle programmazioni di livello inferiore al livello dell'Amore, un livello che l'Architetto non può ne raggiungere e neanche controllare, perchè una scelta effettuata sul livello di Amore, è imprevedibile anche per il potente Architetto.
E qui torniamo a bomba sulla nostra consapevolezza del Potere che ci portiamo nel cuore.
Quel Potere in noi, il potere che riesce ad esprimere l'Eletto in Matrix, è un Potere inesauribile che esiste in potenza in tutti noi.
C'è chi lo sa per averlo praticato, c'è chi lo sa per averne sentito parlare e c'è chi non lo sa o non gli interessa saperlo, anche in questo caso compare la onnipresente capacità di esercitare il Potere della scelta.
Perchè vivere in quel livello, significa essere in grado di fare scelte consapevoli che incidono nella Realtà in maniera più efficace, la Realtà quella vera e non quella finta della Matrix.
Non a caso, nel film, i ribelli vivono nella Verità, quindi vivono ad un livello che rende evidenti alla coscienza, gli altri innumerevoli finti livelli in cui è strutturata la simulazione di vita chiamata Matrix.
Quindi torno sempre lì.
Quel Potere esiste, è in noi e va solo accompagnato, esercitato e mai forzato.
Perchè, non a caso, la cosa più difficile e complicata da fare per gli uomini, quella che causa ansia e preoccupazione, è infatti proprio quella di scegliere, di decidere.
Paradossalmente, nell'indecisione, si può anche decidere di non scegliere, ma sarebbe sempre e comunque una scelta se fatta lucidamente, sarebbe sempre e comunque esercitare un potere che fa parte di noi.
Questo potere è in noi, quindi che si fotta il merovingio ed il suo amico "architetto" con le loro macchina-zioni, che si fottano gli amici delle macchine in un mondo dominato dalle macchine. :laugh:
In realtà questa tua ultima parte è una tautologia, diciamo un po' un riepilogo, un po' più approfondito, un bel riepilogo, certo, ma comunque di quello che avevi già detto prima, e siccome a quello che hai detto prima ho risposto, è futile che risponda a questa parte, se non approfondendo quello che ho già detto prima, ma non direbbe nulla di più. I punti cardine e gli errori/contraddizioni del tuo svolgimento, sono già contro-argomentati.
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captcha ha scritto: Ho arbitrariamente scelto di rientare oggi.
:hammer: :hammer: :hammer: :pint:
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incredulo ha scritto:
captcha ha scritto: Ho arbitrariamente scelto di rientare oggi.
:hammer: :hammer: :hammer: :pint:
Potevi lasciargli il gusto della battuta, che, come per NEO, è frutto dell'illusione di poter interagire per suo conto.
Captcha, per intervenire, ha dovuto usare il potere concessogli dalla Rete, e dalle opzioni che il Banco ha deciso di dargli; Mazzucco in primis, che è posto tra il potere che Captcha non ha e il mio che, come per Persefone, ha creato una condizione; e lo ha indotto a cercare una rivalsa. Uso il termine rivalsa in modo leggero ovviamente, ma tant'è. In questo caso: filosofica. Se la sua scelta fosse stata arbitraria (quella di Captcha intendo) non avrebbe potuto usare un Potere che non ha di suo (la Rete, Mazzucco e i miei condizionamenti per negazione/affermazione) e gli è, appunto, delegato.
Non solo. Questo sul piano dei chiamiamoli "condizionamenti di contesto". Poi ci sono quelli più importanti, ma non conseguenti, esistenziali, fisiologici, psicologi, in seno cioè al merito/demerito di una posizione espressa, che di fatto non ha reali meriti/demeriti.
Captcha si è mosso in base ad ambizioni caratteriali, di cui è istintivamente provvisto, che fanno parte della sua indole, e da cui è stato irretito. A sua volta prodotte da condizioni di contesto socio/individuali/intellettuali di formazione non dipendenti esclusivamente da lui, di cui non è espressamente responsabile; il "suo" [mitico] ritorno l'ha inaugurato lì (cioè qui) dove poteva meglio "obbedire" (in quanto condizionato) alla sua vena caratteriale psicologica di ottimo "critico satirico"; a sua volta espressione di un retaggio di cui non ha avuto alcun potere decisionale in sé. Compresa cioè intelligenza e tipo di sensibilità che sono doti primigenie: - non ha costruito lui il suo cervello; poi formatesi e costruitesi ancora mano mano - a seconda delle influenze e contesto, in ordine a gratificazioni e delusioni.
Ad esempio, giusto per sondare meglio la cosa, il fatto stesso di presentarsi con il divertente countdown, dimostra come un suo "automatismo" lo guidi e lo caratterizzi in modo deterministico e, da ciò, ne è stato avvinto.
“Tutto dipende dalle circostanze e dall'ambiente in cui si trova l'uomo. Tutto è determinato dall'ambiente, l'uomo per se stesso non è nulla. ”
Fëdor Michajlovič Dostoevskij .. che non era certo un razionalista determinista e aveva una fede incrollabile in Gesù Cristo.
Anche CAPTCHA, come Neo, ha sentito l'appartenenza a sé stesso, ed è vittima di un "se stesso" cui non è espressamente responsabile; mentre in realtà ha obbedito a un "programma" che ha fatto sì che rivelasse un "suo" scopo (indotto indirettamente) e che lui ha voluto "condurre" in un equilibrio che lo gratificasse, proprio in ragione di sentirlo "suo" ... e suo non è - poiché non primigenio e delegato da altri poteri, come sopra detto.
“C'è una Forza Superiore, che guida e regola le nostre azioni, spingendole dove vuol essa anche quando noi crediamo di agire con la più capricciosa libertà.” Luigi Capuana
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Certo che è ottimo. Mi hai mai sentito sostenere che non potremmo scegliere?
Sì.
Dal merovingio e anche da.... te....a quanto sembra. :ok:
Non è importante da chi.
Il punto è che non te lo sei dato.
... esticazzi...
E ho risposto così alle domande che fai seguire.
Cioè?
Il punto è che noi non si siamo dati quel Potere?
Quindi quel Potere di scegliere noi ce l'abbiamo indiscutibilmente, ma il punto è che non ce lo siamo dati noi, ce l'abbiamo già di default....per cui....cosa?
Noi non siamo Dio? :question:
... esticazzi...:popcorn:
incredulo ha scritto:
Ma se nei film alla fine resuscitano allegramente sia Neo che Trinity, chi è che se la prende in culo? :laugh:
Calvero ha scritto: :question: ma quale film hai visto Te??
Io ho visto Matrix e tu?
Ho fatto una battuta e l'avevo anche sottolineato argomentando subito dopo con il discorso sulla livella.
Comunque Neo resuscita nel primo Matrix, grazie al bacio d'Amore di Trinity.
Trinity fu anche responsabile della resurrezione di Neo quando, vedendolo morto per mano dell'Agente Smith, gli rivelò di aver riconosciuto in lui l'Eletto. Grazie a lei, Neo ritornò in vita, con la consapevolezza di essere il predestinato a liberare la razza umana.
Trinity invece resuscita in "Matrix Reloaded".
Neo vola da Trinity che, tuttavia, gli muore tra le braccia subito dopo. Ma tramite la manipolazione della realtà virtuale riesce ad estrarre il proiettile dal corpo della donna ed a praticarle un massaggio cardiaco diretto ed a mani nude, riportandola così in vita.
L'inevitabilità della morte, non porta mica peso sul piatto della bilancia a favore del FW ... mah, vedi Te.
La morte è il limite invalicabile per la carne umana, il corpo si dissolverà.
Per andare oltre la morte, bisogna trovare in noi, la dimensione invisibile che esiste in noi, oltre quella visibile del corpo fisico ed entrare nella dimensione metafisica, ovvero quella dimensione che sta al di là del fisico, quella dimensione dove dimorerebbe Dio, ovvero la causa invisivile, la causa prima di tutto ciò che è manifestato nel visibile.
Per chi pensa all'uomo come un insieme di carne e ossa, di sangue e nervi e niente altro, la morte è un ostacolo insuperabile, quindi la fine di tutto.
Per questo, oltre alla questione della scelta, ci si trova immediatamente dopo a dovere fare i conti con la questione dello scopo della vita.
Le scelte individuali, si esercitano a vari livelli e a seconda della consapevolezza personale, ma tutte quelle scelte sono scelte umane e hanno effetto nel mondo delle apparenze visibile per gli altri, ma hanno effetto soprattutto nel mondo invisibile interiore a noi.
Quelle scelte, indipendentemente dagli effetti che hanno nel mondo visibile, hanno principalmente lo scopo di farci aumentare la consapevolezza interiore, di farci fare esperienza di cosa sia veramente la Vita nella Sua essenza, questo per imparare a conoscerla progressivamente e riuscire a capire meglio quale sia la Sua Legge.
L'ultima scelta, quella più difficile in assoluto, è quella di accettare la Vita e le sue regole, una condizione in cui il libero arbitrio non è più necessario e perde così la sua funzione, in quanto compiendo quel salto, l'essere individuale sceglie in piena consapevolezza di affidarsi ad un ente metafisico di cui egli stesso fa parte, accettando le Sue regole e la Sua Volontà.
Prima di quell'ultima scelta, noi uomini possediamo in pienezza la capacità di esercitare il libero arbitrio, capacità che, attenzione, conserviamo anche dopo aver fatto quella scelta di affidarsi completamente alla Vita di cui ho scritto.
Per cui, anche dopo, potremmo sempre cambiare idea se solo lo volessimo.
Ma dopo aver fatto quell'ultima scelta, si scopre un altro mondo, un mondo da cui non senti il bisogno di scappare, un mondo in cui tutto scorre, tutto è fluido, tutto ha un senso, un mondo in cui ti senti come se fossi tornato a casa, quello che il Buddha definisce Nirvana e Gesù Cristo "Il Regno dei Cieli".
Se non inseriamo l'elemento metafisico nella discussione, non ha senso parlare di "libero arbitrio" e di "scopo", perchè senza l'elemento metafisico nulla avrebbe senso, perchè senza l'elemento metafisico il limite ultimo insuperabile per tutti, sarebbe quello della morte fisica.
E dove starebbe la libertà? Dove starebbe il FW? Te stai dicendo quello che sostiene il merovingio, causa effetto, il punto non è quale scelta abbia fatto, il punto è che non ha potuto essere libera da quel condizionamento, il punto è che ha dovuto perché la sua condizione emotiva, che comunque non ha creato lei, ma un programma che dice quali sono le sue ambizioni, ha dovuto cercare quel tipo di equilibrio, il punto è che lei doveva trovarsi lì, e non lo aveva scelto, perché lei doveva essere il programma Persefone, come noi siamo il "programma uomo".
Il programma uomo sarà anche limitato, ma possiede comunque 3 possibilità di scelta.
Agire in un modo, nel suo contrario, non agire.
Un programma superiore può sicuramente fare meglio, ma intanto l'uomo può esercitare il libero arbitrio al suo livello di competenza.
Poi tu mi vieni a dire che solo quelle 3 possibilità di scelta sono ben poca cosa per chi può andare oltre, sono ben poca cosa per l'"architetto" che può prevederle tutte e tre e agire di conseguenza, sono ben poca cosa per Dio, la cui essenza non è minimamente intaccata dalle decisioni dell'"architetto".
Hai ragione, ma noi siamo uomini, non siamo l'"architetto" e neanche Dio, bisogna che te ne fai una ragione....:popcorn:
Tutte le tue considerazioni successive, esprimono sempre la stessa considerazione.
Solo Dio ha deciso, perchè è Lui che ha stabilito il programma "architetto" ed il programma "uomo", quindi l'uomo non ha il FW, perchè l'unico che ce l'ha è Dio.
L'uomo può arrivare fino a Dio, l'uomo può conoscerlo pur non essendolo, quindi l'uomo può esercitare il suo FW nella sua sfera di competenza e anche arrivare a comprendere il FW universale, quello di Dio.
Ma l'uomo può anche rifiutare Dio e vivere le conseguenze della sua scelta.
L'uomo può comunque scegliere di negare Dio e assumere una visione nichilistica se vuole, l'uomo può anche andare oltre l'uomo pur rifiutando Dio e la Sua esistenza.
L'uomo non è obbligato ad accettare Dio per riuscire ad andare oltre l'uomo, per andare oltre sè stesso ed i limiti tipici della sua condizione, vedi Nietzsche e il suo concetto di Übermensch.
Ma in quella visione, comunque, l'uomo dovrà morire e questo sarà in ogni caso, la fine di tutto.
Anche se l'uomo avrà espresso un "superuomo" che è andato oltre ai limiti dell'uomo, quel "superuomo" morirà, rendendo tutto quel valore da lui espresso, un qualcosa di vano e senza senso.
Pensa in quante dimensioni di vita noi uomini possiamo esprimere la nostra volontà, sono parecchie e variegate.
Più FW di così non è possibile per l'uomo, perchè l'uomo è una creatura e non Dio, bisogna che l'uomo si rassegni prima o poi a questo, fatto.... :pint:
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