Chi segue luogocomune fin dai primi anni, ricorderà con quanto scetticismo abbiamo sempre guardato al Tribunale dell'Aja durante il noto "processo" al leader serbo Milosevic. Ora la notizia - maestosamente ignorata dai media mainstream - e che "non esistevano prove sufficienti per ritenerlo colpevole". Peccato che nel frattempo Milosevic sia morto - in circostanze decisamente sospette - nello stesso carcere dove il Tribunale dell'Aja lo ha tenuto ingiustamente rinchiuso per 5 anni.
Fonte Pandora TV
di Elia Dallabrida
Il 13 agosto di molti anni fa moriva un grande uomo, che oggi viene ricordato raramente nel mondo accademico: si chiamava Ignaz Semmelweis, e diede inizio alla vera e propria rivoluzione sanitaria per la prevenzione della trasmissione delle malattie infettive.
La vicenda ha inizio intorno al 1840, nella divisione della clinica ostetrica di un ospedale di Vienna diretto dal professor Klein (la sua struttura al tempo era nota come “clinica della morte”, a causa dell’alto numero di donne che vi moriva). A quel tempo infatti la mortalità per la febbre puerperale era molto elevata, ma nessuno sembrava interessato realmente alle cause di tutti questi decessi: la sofferenza delle donne e dei loro bambini passava attraverso un'indifferenza che oggi non faticheremmo a definire "criminale".
La scienza di quel periodo aveva formulato solo alcune teorie per dare una risposta al numero elevatissimo di morti fra le puerpere, senza però fare mai nulla di concreto per provare ad arrestarle.
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Sei anni di carcere per i cittadini, i blogger e le testate che pubblichino anche una sola informazione in grado di violare i dati personali o di ledere l’onore e la reputazione di qualsiasi soggetto, con confisca del telefono, del computer e rimozione del contenuto obbligatoria. È questa la novità di agosto (in realtà del 27 luglio) della proposta di legge C 3139 (prima firmataria la senatrice Dem Elena Ferrara), che, con l’accordo di tutte le forze politiche, eccetto alcuni parlamentari di opposizione che ne hanno contestato l’applicazione, verrà votato dalla Camera a partire dal 12 settembre prossimo.
La norma che dovrebbe occuparsi di cyberbullismo, quindi teoricamente di tutela del minore, transitando alla Camera, con i relatori Dem Micaela Campana e Paolo Beni è divenuta, con i profondi ritocchi dei relatori e della Commissione riunite Giustizia e Affari sociali, una vera e propria norma ammazza web, che riguarda anche e soprattutto ogni maggiorenne che si affaccia alla rete internet.
E sì, perché diversamente dalla disposizione originaria approvata anche dal Senato, che era incentrata principalmente sulla tutela del minore, il testo uscito il 27 luglio, è stato completamente stravolto, divenendo una norma repressiva sul web a tutti gli effetti.
di Maurizio Blondet
Nel villaggio palestinese di Al-Hadidya, a 38 gradi centigradi, manca l’acqua. I militari israeliani l’hanno deviata alla ‘colonia’ giudaica di Ro’i, meno di un chilometro da lì: la piscina è piena, gli innaffiatori girano sui prati all’inglese. Abu Saker, il patriarca del villaggio assetato, parla a dei volontari ebrei pacifisti, in arabo sparso di parole beduine e termini rari e antichi: “I coloni e lo stato israeliano hanno commesso molti crimini, ma il peggiore, la mostruosità morale, è privarci di acqua. Hanno sporcato i nostri pozzi, li hanno riempiti di pietre e di sporcizia, hanno disseccato le sorgenti naturali. Avevo io stesso tra 60 e 90 pozzi, me li hanno distrutti. Una volta vivevano qui un centinaio di famiglie, ora ne restano 14. Dobbiamo portare l’acqua in cisterne da molto lontano, e spesso siamo ritardati per ore dai posti di blocco. Paghiamo l’acqua tre volte più cara degli israeliani”…
“Perché demoliscono le nostre case? Si servono di noi per schifosi esperimenti come se fossimo dei ratti. Viviamo qui nella zona C dove i pastori sono responsabili della natura (l’ecosistema), della vita di altre specie viventi. Ma loro arrestano i pastori e fanno pagar loro multe esorbitanti; all’inizio erano 5 dinari per capo, poi 11, solo per far pascolare le greggi. Una multa può arrivare a 100 dinari. A volte gli elicotteri inseguono greggi e pastori, e i soldati sparano sulle bestie. Perché? Nel 2014 mi hanno avvelenato 44 pecore”.
Uno straordinario documento che non vedrete mai sulle tv italiane. Attraverso un vasto lavoro di ricerca RT ha documentato la barbarie e l'impunità che si nasconde dietro l'uso dei droni. Pilotati da migliaia di chilometri di distanza, sono artefici dell'uccisione di migliaia di innocenti, soprattutto in Afghanistan e Pakistan. E' di pochi giorni fa il rapporto ONU secondo cui all'Afganistan, nel 2016, spetta il triste primato del maggior numero di civili e di bambini uccisi.
(Ricordate di attivare i sottotitoli in italiano)
Fonte Pandora TV
Gli americani bombardano Sirte, e l'Italia si preara a dare il suo appoggio logistico. Putin invece è contrario a questo intervento militare, che definisce illegale. Questo articolo, pubblicato da RT, offre una possibile spiegazione per quello che sta veramente succedendo in Libia.
RAID AMERICANI IN LIBIA: A CHI GIOVANO?
Il mese scorso sono esplose delle proteste in Libia, per le operazioni militari condotte dai francesi nel paese senza l'autorizzazione delle autorità locali. Lo scorso lunedì, i libici hanno annunciato con grande fanfara e orgoglio che gli americani hanno iniziato a bombardare Sirte.
La città costiera libica - dove Gheddafi era nato - era diventata una roccaforte dell'ISIS dopo che il leader libico era stato rovesciato con la forza nel 2011.
Oggi la Libia è in una situazione estremamente caotica. La sua leadership corrotta, messa al comando del paese dopo la brutale aggressione della Nato che ha trasformato una nazione stabile in uno dei luoghi più irrequieti dell'Africa, accoglie con favore i bombardamenti sulla città distrutta.
Mentre non è facile intuire quale sia il vero intento dell'operazione, visto che i combattenti dell'ISIS si sono ormai dispersi, questo raid avviene certamente in un momento molto curioso.
Su luogocomune abbiamo parlato raramente di relazioni uomo-donna. Ma questa conferenza di Esther Perel merita decisamente di essere vista, perchè riesce ad offrire alcuni punti fermi su argomenti che certamente tutti noi nella vita abbiamo affrontato, ma (probabilmente) in modo incerto e nebuloso.
(Ricordatevi di attivare i sottotitoli in italiano)
Se i padrini mondiali del terrorismo avevano fatto un esperimento - come molti hanno suggerito - "per vedere che cosa succede ad ammazzare un prete in chiesa", hanno avuto la loro risposta, e non è stata per loro positiva: il trucco non ha funzionato, e il sistema ha fatto cortocircuito.
Prima di veder scatenare una guerra di religione a tutto campo, infatti, i leader religiosi delle due comunità hanno fatto un passo storico, portando ad un risultato fino a ieri impensabile: musulmani che vengono a pregare insieme ai cristiani nelle chiese cattoliche, in Francia come in Italia.
Il via alla reazione lo aveva dato il Papa qualche giorno fa, quando ha respinto chiaramente il concetto di "guerra di religioni". Da quelle dichiarazioni ad estendere l'invito ai musulmani di venire in chiesa il passo è stato breve. E per fortuna questi hanno accettato, perchè ormai eravamo arrivati ad un punto in cui l'intero Islam stava per essere criminalizzato a livello globale.
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Secondo una nuova ricerca, uno degli insetticidi più diffusi ha come effetto collaterale di uccidere una percentuale significativa dello sperma delle api, offrendo così una possibile spiegazione per la drastica diminuzione nella popolazione mondiale di api.
Un gruppo di scienziati svizzeri ha indagato su come una categoria di insetticidi neuro-attivi, chiamati neonicotinoidi, possa danneggiare le api. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sul Royal Society B’s journal Proceedings.
[...] L'esperimento ha mostrato che i maschi delle api che consumavano polline trattato con neonicotinoidi producevano il 39% in meno di sperma di quelli che non erano stati esposti alle stesse sostanze.
Secondo la ricerca, "il diffuso utilizzo profilattico dei neonicotinoidi potrebbe avere sottovalutato effetti contraccettivi sugli insetti, limitandone la capacità di conservazione". I ricercatori dell'università di Berna hanno commentato che "le funzioni riproduttive non sono state pienamente interrotte, ma è diventato chiaramente più difficile per le api regina concepire, accoppiandosi con maschi che hanno perso parte della loro forza virile".
Leggi tutto: Nessuno ha chiesto scusa a Milosevic