Dopo una breve pausa nei combattimenti nella Striscia di Gaza, il 4 dicembre è ripresa con vigore la guerra condotta dal governo israeliano contro Hamas.
Utilizzando come pretesto l'eliminazione definitiva della "minaccia terroristica", l'esercito israeliano sta dimostrando ancora una volta di non avere alcun rispetto per la popolazione civile palestinese.
È evidente a qualsiasi osservatore obiettivo che non si tratta più di protezione, ma di un attacco mirato - un attacco che accetta volentieri la distruzione di decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui migliaia di bambini.
Quali sono le ragioni dietro questa mostruosa disumanità? Cosa si cela dietro di essa e, soprattutto, chi ne è responsabile? Alcuni eventi di fondamentale importanza, spesso ignorati dai media tradizionali, potrebbero rivelare la verità e avere un impatto significativo sullo sviluppo futuro del conflitto.
di Ahmbar
Quando vidi a suo tempo il documentario di Massimo Mazzucco “Cancro-- Le cure proibite”, una delle parti che avevo sottovalutato nella sua enorme importanza è stata il capitolo “La vittoria dell’industria. Come i banchieri si impadronirono della salute del mondo. Big Pharma, un monopolio incontrastato.”
Non mi resi pienamente conto allora di quanto questa metastasi avesse iniziato ad avvelenare la medicina tutta , non solo la parte oncologica come ampiamente documentato nel film, ed è stato un risveglio per me traumatico quando, con il primo nipote in arrivo, decisi di dare alla figlia di mio fratello le migliori informazioni possibili riguardo alle vaccinazioni, se farle o non farle, andandomi a leggere tutta la storia di questa pratica medicinale dai tempi di Pasteur ad oggi.
Il vaso di Pandora che ho scoperchiato con questa ricerca mi ha profondamente colpito, perchè non solo ho scoperto quante menzogne sono state raccontate da sempre riguardo alla più che presunta efficacia di queste terapie e quanto siano state nascoste le controindicazioni che hanno da subito accompagnato la loro diffusione, ma anche come questo “modus-operandi” sia diventato la norma per l'industria farmaceutica.
Il primo ministro slovacco si oppone fermamente alla dittatura dell'OMS: Bratislava rifiuta il "trattato sulle pandemie"
Da quando è tornato primo ministro della Slovacchia, qualche settimana fa, Robert Fico ha dato filo da torcere ai suoi partner occidentali. Prima ha dichiarato che il suo Paese non avrebbe più partecipato al sostegno occidentale all'Ucraina e non avrebbe più inviato armi.
Poi è arrivato il colpo di scena: Fico ha annunciato che il suo governo non avrebbe firmato il trattato che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) voleva imporre sulle pandemie. Anche i deputati dello SMER, il partito di Fico, hanno votato contro la ratifica in Parlamento. Fico, che ha formato una coalizione con il partito di centro-sinistra HLAS e il partito di destra Slovenská Národná Strana, durante il suo discorso di un'ora si è opposto fermamente a qualsiasi rafforzamento dei poteri dell'OMS a spese della sovranità nazionale.
(Questo articolo è stato scritto nel 2009)
PRIMA PARTE
C'era una volta una bella penisola, fatta a forma di stivale, che si allungava ridente nel più bel mare del mondo, il Mediterraneo.
La penisola era popolata di pastori, agricoltori e commercianti, quasi tutti ex-beduini in via di urbanizzazione. Non particolarmente colti magari, erano certamente un popolo di gente allegra e calorosa.
Parlavano l’arabo antico, una lingua molto ostica per gli altri popoli, che si adattava invece alla perfezione per loro espressioni gutturali. Vivevano in grande armonia, scambiandosi prodotti agricoli e commerciando da una regione all'altra, in un perfetto equilibrio naturale, risultato di una tradizione millenaria.
Accadde che in posto lontano ebbe luogo una terribile guerra, alla fine della quale furono scoperti dei campi di concentramento, nei quali erano stati sterminati alcuni milioni di esseri umani (sul conto preciso c’è ancora qualche discordanza, ma erano comunque tantissimi, e la cosa non fu bella da vedere).
(Per chi non ama ascoltare la voce sintetica, all'interno trovate il testo completo dell'intervista).
In una interessante intervista, rilasciata il 23 Novembre 2023 al giornalista ucraino Pavel Volkov di Ukraina.ru (già accusato di "assistenza informativa ai terroristi" dal regime di Kiev nel 2017), Aleksandr Dugin discute del futuro della Russia evidenziando l'aggravarsi delle tensioni in Medio Oriente come una continuazione dello scontro ideologico che avrà importanti implicazioni nel ventunesimo secolo.
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
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Vorrei proporre agli utenti un sondaggio di opinione sulla questione di Mario Roggero, il gioielliere che ha ucciso due rapinatori ed è stato condannato a 17 anni di carcere.
I video di sorveglianza sembrano inchiodarlo: lui insegue i rapinatori fuori dal negozio, gli spara e li uccide. Ma Roggero, ieri sera su Rete4, ha raccontato la sua versione dei fatti, che sembrerebbe estendere anche fuori dal suo negozio il principio di legittima difesa (non sapeva se avessero preso la moglie, quando ha raggiunto il rapinatore questo era ancora armato, ecc).
Naturalmente, dopo aver ricevuto il pieno appoggio di Salvini, la questione è diventata anche politica. La difesa è sempre legittima?
Il sindacato di Polizia Osa lancia l'allarme: «Troppi decessi e malori in Polizia, abbiamo chiesto alla direzione generale i dati. Tantissimi agenti ci dicono che dopo la vaccinazione stanno male». E a Catanzaro il Pm autorizza la ricerca della correlazione su una poliziotta di 29 anni deceduta.
Malori e morti improvvise in Polizia stanno mettendo in allarme gli agenti. Il 17 novembre scorso, il sindacato Osa (Organizzazione Sindacale Autonoma) ha ufficialmente avviato uno studio sulle cause dei decessi da suicidio o da malore improvviso determinatisi tra gli operatori in divisa.
Antonio Porto, segretario nazionale Osa, da tempo si batte per far uscire allo scoperto il problema degli eventi avversi da vaccino tra gli agenti di Polizia. Una battaglia che ha pagato sulla sua pelle subendo anche un paio di sospensioni per la causa vaccinale anche se comminate all’interno della sua attività sindacale.
La seguente testimonianza è stata resa da Zakaria Baker l'11 novembre 2023. La testimonianza è stata raccolta da Amplify Gaza Stories, un'organizzazione che lavora sul campo per raccogliere e tradurre testimonianze degli abitanti di Gaza, per fare in modo che le loro storie di lotta, resilienza e sopravvivenza vengano conosciute al mondo.
Mi chiamo Zakaria Baker, sono una delle persone sfollate dalle proprie case quattro giorni fa, intorno al 7 novembre 2023.
L'inizio dello sfollamento avviene così: un ufficiale dell'intelligence israeliana ha chiamato uno dei miei cugini. Eravamo circa una ventina, seduti sulle sedie. Il bombardamento del campo profughi di Al-Shati non si è fermato un solo secondo. I missili lanciati contro il campo, non potevamo né vederli né sentirli. Erano bombe a botte [barrel bombs]. Quando furono sganciate su un blocco residenziale di sei o sette case, le distrussero completamente. La cosa più spaventosa e dolorosa è che questi missili vengono lanciati contro case piene di persone. I corpi nel campo di Al-Shifa sono ancora sotto le macerie. Potevamo sentire l'odore dei cadaveri.
Indipendentemente dalla reale entità del cosiddeto cambiamento climatico, resta il fatto che ad inquinare sono soprattutto i ricchi del famoso 1%. Articolo di Rinnovabili.it
In un anno, l’1% più ricco della popolazione mondiale, 77 milioni di persone, produce la stessa quantità di gas a effetto serra del 66% più povero, circa 5 miliardi di persone. Sono i numeri elaborati da Oxfam per dare forma alla disuguaglianza climatica e sottolineare quanto siamo ancora lontani da una transizione realmente equa e giusta per tutti.
L’ultimo rapporto dell’organizzazione no profit, “Climate Equality: A Planet for the 99%” si basa sui dati aggiornati al 2019 ed elaborati dallo Stockholm Environment Institute sulla produzione di emissioni globali a seconda della fascia di reddito. Da cui emerge un “divario netto” tra l’impronta di carbonio dei “super-ricchi” e quella del resto della popolazione mondiale.
Leggi tutto: I "Big Money" e la guerra per Gaza: lo sporco gioco del WEF