(Pubblicazione originale del 11/02/11)
Passato alla storia come il “profeta dormiente”, Edgar Cayce (pronuncia: “chèisi”) è molto conosciuto negli ambienti che si occupano di spiritualità e di argomenti metafisici, ma è praticamente ignoto al resto del mondo.
Il motivo è molto semplice: poichè Cayce sosteneva di “saper vedere nelle vite passate” delle persone, e poichè questo non è verificabile in maniera scientifica, per la cultura mainstream il fatto semplicemente “non sussiste”. Altrettanto dicasi per le predizioni del futuro, che Cayce ha fatto più volte, ma che restano difficili da confermare o da smentire, poichè raramente legate ad una data precisa. L’esempio più famoso è certamente quello in cui Cayce indicò l’esistenza di una stanza sigillata sotto la zampa della Sfinge, nella quale sarebbero racchiusi i segreti lasciatici in eredità dagli Atlantidei, la razza umana che – secondo alcune teorie - avrebbe preceduto la nostra su questa terra. Per ora la stanza non è stata trovata (anche se un team di ricercatori sostiene di aver individuato una cavità vuota, con il sonar, proprio sotto la Sfinge), ma Cayce disse anche che la stanza sarebbe stata aperta “solo quando l’umanità fosse stata pronta a comprendere il significato di ciò che contiene”. Insomma, chi vuole ovviamente ci può credere, ma queste cose sembrano a prima vista destinate a restare relegate al mondo della “superstizione”.
In realtà la documentazione sulla vita di Edgard Cayce è abbondantissima, e da questa si possono trarre molte conclusioni valide ed accertabili. [1]
Nato nel 1877 nelle campagne del cristianissimo Kentucky, Edgar Cayce si accorse fin da piccolo di avere dei particolari poteri psichici: poteva parlare a piacimento con lo spirito del nonno defunto – sosteneva - e spesso si ritrovava a giocare con piccoli “amici immaginari” che lui diceva essere spiriti dell’aldilà.
Quando Cayce aveva 14 anni fu colpito alla spina dorsale da una pallina da baseball, e rimase svenuto per diverse ore. Fu chiamato un dottore, ma il piccolo Edgar non rinveniva. Continuava a straparlare, come se fosse in trance, e ad un certo punto dettò una strana ricetta per un impacco che doveva venirgli applicato sulla schiena. La ricetta era talmente bizzarra ...
Nel dibattito sulle scie chimiche capita ogni tanto di leggere affermazioni come questa: “Non esiste alcuna dichiarazione ufficiale sulle scie chimiche. I debunkers, i militari e i meteorologi hanno sempre detto che sono normali scie di condensa”. Questo tipo di “negazionismo” è molto simile a quello di coloro che sostengono che “non esistono prove scientifiche sulla correlazione fra autismo e vaccini”.
Per i secondi abbiamo mostrato il “memo di Simpsonwood”, dal quale risultava invece chiaramente la correlazione di cui sopra. Ai primi potremmo suggerire che una dichiarazione ufficiale sulle scie chimiche esiste almeno dal 2002, quando il parlamento inglese riconobbe che negli anni 60 i militari inglesi avevano condotto esperimenti segreti sulla popolazione, irrorando i cieli con sostanze chimiche di ogni tipo.
Riportiamo alcuni passaggi di un articolo dell’epoca, intitolato “Milioni di persone coinvolte in esperimenti di guerra batteriologica – Buona parte dell’Inghilterra fu esposta a batteri disseminati in test segreti”, ...
Gran parte delle conclusioni alle quali arrivano i ricercatori nei loro studi sono spesso esagerate, fuorvianti, o addirittura completamente false. Perchè allora i dottori, in buona parte, determinano le loro pratiche terapeutiche da questa disinformazione? Il dr. John Ioannidis si è impegnato nel dimostrare i ragionamenti errati o non scientifici di molti dei suoi colleghi.Lies, Damned Lies, and Medical Science"
di David H. Freedman
Nel 2001 in Grecia si sparsero voci secondo le quali venivano diagnosticate finte appendiciti ai poveri immigrati albanesi per poter aumentare il numero di interventi effettuati negli ospedali. Una neolaureata, Athina Tatsioni, stava discutendo di queste voci con dei dei colleghi nel policlinico dell'università di Ioannina, ed un professore, sentendo la conversazione, le chiese se fosse disposta a provare la loro veridicità, e la sfidò nell'impresa. Lei accettò la sfida e, con l'aiuto del professore ed altri colleghi colleghi, realizzò uno studio formale che dimostrò che, per qualche motivo, il numero di pazienti con nomi albanesi operati di appendicite in sei ospedali grechi era più di tre volte maggiore rispetto ai pazienti con nomi greci. "Fu difficile trovare una rivista disposta a pubblicare l'articolo, ma ci riuscimmo", ricorda Tatsioni. "Ho anche scoperto di avere una passione per la ricerca". La cosa fu per lei doppiamente importante perchè si scoprì che il professore che l'aveva ingaggiata stava cercando di mettere insieme una squadra di giovani medici e ricercatori per un compito piuttosto insolito, e lei aveva passato con successo la prova d'ammissione.
La scorsa primavera partecipai ad uno dei meeting settimanali del gruppo nel campus dell'università, tenuto lungo una strana serie di ripide colline. L'edificio in cui ci incontrammo, così come gli altri della scuola, assomiglia ad una caserma ed i suoi muri sono cosparsi di scritte a sfondo politico. Ma la stanza dell'incontro era una sala conferenze così spaziosa che sarebbe stata degna di una startup della Silicon Valley. Tatsioni ed altri otto giovani ricercatori siedevano attorno ad un grande tavolo ed a differenza di molti loro colleghi statunitensi, somigliavano al cast di una serie medica televisiva. Il professore, una persona elegante e dalla voce cordiale, presiedeva la seduta senza troppe formalità.
Una delle ricercatrici, una biostatistica di nome Georgia Salanti, accese un laptop ed un proiettore...
Chi l’avrebbe mai detto che una delle peggiori pugnalate alla schiena per George W. Bush sarebbe arrivata proprio dal suo prediletto Ministro della Difesa Donald Rumsfeld? Eppure sembra che sia così.
Sta infatti per uscire l’autobiografia di Donald Rumsfeld, intitolata “Known and Unknown” (“Cose note e cose sconosciute”), della quale il Washington Post ha pubblicato in anticipo qualche stralcio.
Fra questi, c’è l’affermazione secondo cui Bush avrebbe chiesto a Rumsfeld “di verificare i piani di invasione dell’Iraq dopo soli 15 giorni dagli attentati dell’11 settembre”. Nella propria autobiografia invece, l’ex-presidente Bush scrive di aver fatto quella richiesta a Rumsfeld solo sei settimane dopo.
Sembra una differenza da poco, ma due settimane dopo l’11 di settembre l’Afghanistan non era ancora stato nemmeno invaso, e la notizia che già si stesse preparando la guerra all’Iraq rafforza decisamente l’ipotesi – per molti già una certezza - che gli attentati alle Torri Gemelle avessero come finalità ultima i pozzi di petrolio di Saddam Hussein.
Di notizie su questa inspiegabile fretta di aggredire l’Iraq – che in realtà risale almeno al febbraio del 2001 - ne avevamo già trovate in abbondanza, come documentato dallo spezzone che segue,
ma finora erano giunte da personaggi, come Richard Clarke o Paul O’Neil, che si erano dichiarati contrari alla strategia di aggressione americana in Iraq. Ora invece abbiamo la conferma diretta …
(All’interno il testo della canzone “Dreamer”, tradotto in italiano).
C’è un sottile paradosso, che si sta verificando con la questione delle “Scie Chimiche”: inizialmente accolto come una leggenda metropolitana dai debunkers, il problema delle Scie Chimiche è diventato così vistoso ed invasivo, negli ultimi anni, che i media hanno preferito cercare di “metabolizzarlo”, piuttosto che continuare ad ignorarlo del tutto.
Si è cominciato così, prima timidamente e sottovoce, e poi in modo sempre più diretto e frequente, a parlare di Scie Chimiche sui media ufficiali. Ma la tematica, ovviamente, non viene trattata come un problema, bensì come un dato di fatto acquisito: si tratterebbe cioè di una nuova tecnologia che non ha nulla di particolarmente straordinario, ma che ci porterà immensi benefici, alcuni quasi banali ma molto utili, come il poter assistere alla finale della coppa del mondo senza che la pioggia ci rovini la festa, altri più importanti, come la soluzione di problemi delicati e complessi come il riscaldamento globale.
Gli articoli che parlano di queste tecnologie già applicate con successo in tutto il mondo hanno iniziato a moltiplicarsi, …
A furia di fingere di esportare democrazia, si rischia di finire per riuscirci: sembra questo il senso ultimo degli eventi che stanno sconvolgendo l’Egitto in questi giorni. Di certo, gli eventi a cui stiamo assistendo possono essere presi come l’esempio di una trasformazione di tipo geopolitico che va ben oltre i confini del paese interessato.
Abbiamo detto “trasformazione” e non “rivoluzione”, e questo rende l’intera vicenda egiziana mille volte più importante e significativa di una qualunque rivolta armata. Le rivolte armate normalmente esprimono una rabbia generica, istintiva e non articolata, mentre il popolo egiziano sta dimostrando di avere molto chiari sia le cause che le finalità del proprio scontento. Non vogliono semplicemente la cacciata di un dittatore, che venga sostituito da un altro dittatore travestito da falso progressista, ma vogliono dei cambiamenti precisi e tangibili nella loro vita quotidiana: libertà di espressione, diritti civili, sindacati indipendenti, ed un livello di vita per tutti che sia almeno dignitoso.
Oggi in Egitto due terzi della popolazione vive con una media di due dollari al giorno, e questo è inconcepibile in un paese che da decenni riceve appoggi e aiuti finanziari da miliardi di dollari direttamente dagli Stati Uniti. E’ quindi evidente che gli appoggi degli americani ...
Come abbiamo ripetuto molte volte, non sta al normale cittadino spiegare chi abbia compiuto gli attentati dell’11 settembre, nè tantomeno sta a lui spiegare con quale tecnica sarebbero state demolite le Torri Gemelle.
Sappiamo solo che le Torri non possono essere crollate da sole, come ci è stato detto, e che la versione ufficiale è quindi falsa a questo riguardo.
I campioni di nano-thermite ritrovati fra le polveri delle macerie, però, rappresentano un indizio molto imbarazzante per chi vuole difendere la versione ufficiale, visto che tale tipo di composto chimico è tutt’altro che comune, e che la sua caratteristica principale è proprio quella di tagliare con facilità colonne d’acciaio come quelle presenti nelle Torri Gemelle.
L’importanza di questi ritrovati chimici, e l’imbarazzo che hanno creato nella comunità dei debunkers, possono esser misurati dai tentativi - decisamente grossolani - che hanno fatto questi ultimi per giustificarne in qualche modo la presenza fra le macerie.
Ma restiamo ancora tutti in attesa – non dimentichiamolo - che qualcuno ci spieghi con precisione come avrebbero fatto le Torri Gemelle a crollare da sole, da cima a fondo, visto che nessuno ancora lo ha fatto. M.M.
STUDIO SUL MATERIALE THERMITICO RITROVATO NELLE MACERIE DEL WTC
di Decalagon e Dr-Jackal
Provenienza delle polveri, strumenti utilizzati e particolarità dei campioni
L'11 settembre 2001 il crollo delle Torri Gemelle e del World Trade Center 7 ha sparso lungo gran parte della città ingenti quantità di polvere di cemento e di altri materiali. Questa polvere è stata raccolta da privati cittadini che vivevano a Mahattan il giorno della tragedia (Frank Delessio, Stephen White, Janette MacKinlay e Jody Intermont). Il prof. Steven Jones, dopo anni di dibattito riguardo al crollo dei più alti edifici del complesso del WTC, ha deciso di analizzare quelle polveri per cercare prove concrete a sostegno della teoria della demolizione controllata, dato che il NIST ha ammesso di non averle nemmeno cercate; in seguito alla sua richiesta avanzata nel 2006 per i campioni di polvere, ...
Il sito luogocomune.net mette in palio 10 milioni di dollari per lo scienziato che riuscirà per primo a creare una macchina che risponda a tutti i requisiti sottoelencati.
1 - ATTIVITA’: La macchina dovrà essere in grado di apprendere, pensare, comunicare ed agire in modo autonomo.
2 - FUNZIONAMENTO: La macchina dovrà essere in grado di produrre autonomamente tutta l’energia necessaria all’insieme delle proprie attività.
3 – REPLICAZIONE: Nell’arco del suo ciclo vitale la macchina dovrà potersi replicare una o più volte, producendo esemplari che abbiano le stesse caratteristiche fondamentali dell’originale.
4 - CICLO VITALE: La macchina dovrà avere un ciclo di autonomia vitale di almeno 70 -100 anni.
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Di seguito diamo una DESCRIZIONE PIÙ DETTAGLIATA dei requisiti fondamentali.
1 - ATTIVITA’: La macchina deve essere in grado di APPRENDERE, PENSARE, COMUNICARE ed AGIRE in modo autonomo.
1A – APPRENDERE: Al fine di soddisfare questa esigenza, la macchina dovrà essere dotata di diversi organi sensoriali, che le permettano di percepire le condizioni fisiche dell’ambiente circostante. In particolare la macchina dovrà disporre di a) un sistema di rilevazione degli odori, b) un sistema di rilevazione dei sapori, c) un sistema di rilevazione visiva degli oggetti circostanti, d) un sistema di rilevazione tattile degli oggetti circostanti, e) un sistema di rilevazione acustica delle onde sonore presenti nell’ambiente.
Tutti questi sistemi di rilevamento sensoriale andranno collegati ad un sistema centrale di elaborazione dati ...
La cosiddetta “Winter Soldier Investigation” fu una campagna di protesta condotta nel 1971 da alcuni reduci del Vietnam, che denunciarono pubblicamente i crimini di guerra e le atrocità commesse dai soldati americani in Indocina.
“Winter Soldier Iraq & Afghanistan” è una campagna simile, nata nel 2008 e ispirata a quella originale, nella quale i reduci delle guerre di Afghanistan e Iraq denunciano lo stesso tipo di atrocità e crimini di guerra perpetrati dall’esercito americano nelle recenti guerre in quei territori.
Naturalmente i grandi media ignorarono quasi del tutto la “Winter Soldier” originale, quanto hanno ignorato la sua versione più recente. Sanno bene che basterebbe passare in prima serata una testimonianza come quella che presentiamo di seguito, per vedere cambiare di colpo il volto della nazione – e probabilmente della storia stessa.
[All’interno il testo completo tradotto in italiano. SCARICA su arcoiris.tv la copia in HD]
E’ evidente che di fronte ad una lucida analisi come quella di Prysner …
Torniamo sull’argomento vaccini con un articolo che contiene molte risposte alle obiezioni sollevate dai difensori delle case farmaceutiche nelle discussioni precedenti.
Thimerosal: un nemico che non vuole morire
Tratto dal libro "Le vaccinazioni pediatriche (revisione delle conoscenze scientifiche" di Roberto Gava - Salus 2008
La Norvegia ha recentemente annunciato un divieto di impiego del mercurio, comprese le amalgame dentali, che è entrato in vigore l'1 gennaio 2008. La Svezia ha annunciato un analogo divieto ai dentisti e in Danimarca non sarà più consentito utilizzare i mercurio nelle otturazioni dopo il 1 aprile 2008. (Le Vaccinazioni Pediatriche – Dr. Roberto Gava 2008)Perchè si parla di autismo correlato alle vaccinazioni?
Molti autori sostengono che la capacità del mercurio di causare varie patologie cerebrali, tra cui l'autismo, risiede proprio nella sua azione neurotossica. Infatti in questi ultimi anni c'è stata una vera e propria “epidemia” di casi di autismo negli USA, perchè si è passati da 1 caso ogni 1.333 bambini a metà degli anni 80 (7,5 casi/10.000) a 1 caso ogni 323 bambini alla fine degli anni 90 (31,2 casi/10.000), fino ad arrivare a 1 caso ogni 166 bambini nel 2004. [1-2-3-4]
Questo aumento vertiginoso è iniziato quando negli Stati Uniti sono aumentati i vaccini pediatrici (nei bambini di 0-6 mesi e di 12-24 mesi vengono iniettati rispettivamente un minimo di 13 e 10 vaccini, con una dose totale di almeno 275 mcg di mercurio[5]) e la corrispondente somministrazione di mercurio che è in media 38-129 volte superiore ai limiti di sicurezza stabiliti dalle linee guida dell'EPA. [6]
Inoltre, uno studio americano ha dimostrato una correlazione lineare tra l'aumento dell'assunzione pediatrica di mercurio attraverso i vaccini e l'aumento dell'autismo... [7]
Nel voler commentare la nuova ondata di “rivelazioni“ sulle attività erotiche del nostro Presidente del Consiglio si viene presi dallo sconforto, poiché non si riesce a capire da dove vada preso il bandolo della matassa.
Da una parte abbiamo un presidente donnaiolo, e questa di per sé non è certo una notizia da prima pagina. Il 90% degli italiani, nelle sue condizioni, farebbe probabilmente le stesse cose che fa lui. Magari starebbero un po’ più attenti, magari userebbero un linguaggio meno esplicito, in certi casi, ma alla fine la sostanza non cambia: il sesso a pagamento piace, e l’uomo che può permetterselo se lo paga, punto e basta.
Nè peraltro stupisce che vi siano ragazze disposte a passare la notte con chi offre loro assegni da quattro zeri, se non addirittura appartamenti gratis, conoscenze “di alto livello“, privilegi di svariato tipo, eccetera eccetera. E non è certo il fatto che fra queste ragazze vi sia anche una minorenne a rendere la questione più o meno “scandalosa“. Certo, la presenza della minorenne implica automaticamente un coinvolgimento penale da parte di chi l’ha pagata per andare con lui, ma nessuno potrà sognarsi di raccontare che una ragazza di 17 anni come “Ruby” non sapesse quello che stava facendo, o che non fosse comunque a sua volta pienamente responsabile delle scelte che faceva. Non stiamo certo parlando di una 11enne.
Quindi dove sta il cuore della matassa? Perché tutto questo fragore?
La risposta, a mio parere, si chiama “codice morale”. Esiste cioè un codice ideale di comportamento etico ...
Leggi tutto: Edgar Cayce: il profeta dell’inconscio