Presidenti, Ministri, purtroppo non ho gl'indirizzi di tutti coloro ai quali era mio intento scrivere. Vistando il sito internet www.governo.it ho riscontrato che gl'indirizzi e-mail non sono più reperibili come qualche mese fa e pertanto mi debbo accontentare di quelli che ho da passata corrispondenza e di quelli che dopo attenta ricerca, ho trovato.
Vi scrivo. Per alcuni sarà la mia prima missiva, per altri...beh, di lettere ne hanno ricevute più d'una pertanto conosceranno i miei pensieri e la mia attitudine verso la base Dal Molin. Essendo io stessa cittadina Vicentina, essendo io stessa una piccola persona ingannata da un grande potere....ed essendo io stessa una persona che ha messo impegno e dedizione, tempo, credo, ideali e sogni nel NO! al Dal Molin ora mi sento in obbligo a scrivervi queste parole, quasi un monito, che con gentilezza chiedo di voler far avere anche al Ministro della Difesa ed anche ai vostri "antagonisti" politici; ...
Non sempre è facile capire, apprendendo dai media il nuovo provvedimento del Governo a tutela dei cittadini, quando si è di fronte ad un atto di pura propaganda e quando invece di fronte ad un accadimento “genuino”.
Il problema è che la propaganda, in quanto tale, si maschera di anonimato nella maggioranza dei casi. Uno degli metodi peggiori usati in questi anni consiste nello sfruttare “l'incubo della pedofilia” perché è uno degli strumenti più efficaci per riuscire ad ottenere il controllo della vita degli individui da parte dell'Autorità. Sebbene la paura del terrorismo sia un'arma altrettanto, se non più, utilizzata, lo spauracchio del pedofilo riesce a sconfiggere qualsiasi obiezione, di qualsiasi tipo.
Ad esempio, quando un Governo vara una legge anti-terrorismo che preveda una qualsiasi forma di ulteriore intrusione nella vita privata delle persone, si alzano sempre delle voci, anche autorevoli, ad opporsi. Ma questo mai accade quando si tratta di pedofilia. Beninteso, non è certo facile mettersi contro provvedimenti che arginino il fenomeno, ...
di Andrea Franzoni
Il 29 gennaio, nella città santa sciita di Najaf, le truppe americane intervennero offrendo supporto aereo a reparti dell’esercito irakeno impegnati in un conflitto a fuoco contro alcuni “miliziani” appartenenti a tribù locali. La potenza di fuoco americana, intervenuta sulla scorta della richiesta di sostegno mossa dalle truppe dell’esercito regolare che avevano parlato di un attacco da parte di gruppi terroristici legati ad Al Qaeda, risolse una battaglia feroce durata 15 ore lasciando sul campo 263 vittime tra i “miliziani” (tra cui donne e bambini). Ad oltre 20 giorni, tuttavia, una verità tragica e sconvolgente è filtrata quasi completamente grazie al lavoro di alcuni inviati coraggiosi che hanno raccolto le perplessità e le testimonianze dei capi tribali e della stampa locale.
La nuova versione dei fatti, confermata da fonti locali, è ancora più drammatica perché parla di un conflitto interno sorto tra gruppi sciiti vicini all’Iran (che detengono la maggioranza nel governo e nell’esercito irakeno) e gruppi sciiti ostili nel quale gli Stati Uniti, totalmente allo sbando, soli ed incapaci di muoversi in una realtà tanto complessa e tanto intrecciata come quella irakena, ...
[Video in coda all'articolo: "Giovanni Galloni svela importanti retroscena sulle BR"]
La macchina della bugia a volte si muove in maniera brutale e grossolana, buttandoti in faccia la menzogna con una tale spudoratezza che la maggior parte di noi non se ne accorge proprio per quello. Altre volte invece agisce in maniera subdola e silenziosa, inoculandosi lentamente nel sangue della popolazione, fino ad avvelenarla senza farsene accorgere. In un caso o nell'altro, il cittadino l'avrà bevuta, e da quel punto in poi fare marcia indietro sarà sempre molto difficile.
Quando sentiamo, come accade oggi, che il pubblico dibattito viene così insistentemente indirizzato verso la presunta "infiltrazione" da parte delle BR nel sindacato, nasce forte il sospetto di trovarci di fronte a un meccanismo del secondo tipo.
"Cgil scioccata, rialzare livello guardia", intitola l'Ansa. "Il fatto che ci siano nostri iscritti ci inquieta", conferma il segretario generale Guglielmo Epifani. "Nel corso degli ultimi anni avevamo allentato la guardia, ...
di Enrico Sabatino
Da molti mesi a questa parte stanno crescendo sempre più le ostilità nei confronti dell’Amministrazione Bush da parte di ufficiali e membri delle Forze Armate Usa, a causa della disastrosa piega che ha preso la guerra in Iraq ma soprattutto della prospettiva di un attacco all’Iran.
L’esecutivo americano è da mesi ormai impegnato nella ricerca di un pretesto per attaccare l’Iran e negli ultimi tempi infatti le truppe americane di stanza in Iraq sono state autorizzate dall’Amministrazione Bush a catturare, o eventualmente a eliminare, ...
Non hanno avuto nemmeno il pudore di attendere qualche settimana in più, prima di passare all'azione.
Coloro che hanno voluto a tutti i costi il famigerato DDL di Mastella sull'istigazione razziale ne hanno subito fatto uso, con la denuncia presso la procura di Roma del portavoce dell'Ucoii (Unione della comunità e organizzazioni islamiche in Italia) Roberto Piccardo, da parte dei parlamentari di Forza Italia Lucio Malan e Giorgio Stracquadanio.
Secondo l'accusa l'Ucoii, con alcune pubblicazioni sul sito internet www.islam-online.it, "incitava a commettere violenze e atti di provocazione alla violenza per motivi razziali e religiosi".
E' anche stato denunciato il presidente dell'associazione, Mohamed Dachan, che il 19 agosto scorso - durante la crisi del Libano - ha fatto pubblicare su alcuni quotidiani ...
di Marco Cedolin
Probabilmente si tratta di un caso fortuito, una di quelle coincidenze con le quali il destino ama trastullarsi, però sembra abbastanza curioso che il fantasma del terrorismo politico venga resuscitato dal suo sarcofago proprio nella settimana che fa da prologo alla grande manifestazione di Vicenza contro la nuova base americana Dal Molin.
Scimmiottando in maniera grottesca l’atmosfera degli anni di piombo, giornali e TV hanno dato enorme risalto ad un’operazione di polizia dai contenuti abbastanza nebulosi che si sarebbe proposta di sgominare le nuove Brigate Rosse. Non quelle ritenute a torto o a ragione responsabili degli omicidi D’Antona e Biagi, ma una cellula ancora più nuova, ...
Una lettera di Franca Rame sull'uranio impoverito
Ecco un'altra questione che questo governo deve affrontare con fermezza e serietà, e ancora una volta con una mano sulla coscienza.
Ricordate tutti la guerra nei Balcani? Da allora i nostri soldati hanno in uso armi con uranio impoverito.
Questa sostanza, al momento dell'esplosione, libera nell'aria un particolato finissimo, facilmente trasportabile per lunghe distanze dal vento, …
di Andrea Franzoni
La fine dell’esperienza delle Corti Somale, con pochi combattenti irriducibili arroccati nelle paludi malariche del sud ed il resto della società civile che aveva aderito all’esperienza nuovamente mimetizzato, dimesso e sfiduciato, ha lasciato nella Somalia un vuoto che i “Signori della Guerra”, le odiate truppe etiopiche e l’inconsistente Governo di Transizione riconosciuto all’estero ma sostanzialmente impotente hanno provveduto in parte a colmare. Mentre la stampa e la politica italiana ed europea hanno abbandonato la questione, terminato il brivido di eccitazione della nuova ma breve lotta del Bene contro il Male, gli Stati Uniti (resisi conto dell’inaffidabilità dei Signori della Guerra, osteggiati dalla popolazione e sbriciolati dalle Corti, nel mantenere l’ordine) stanno prendendo autonomamente in mano la situazione pilotando una nuova missione di riconciliazione con lo scopo di dare alla Somalia un governo “stabile” e filo-occidentale.
Impossibilitati ad impegnarsi in prima persona, e per nulla interessati a coinvolgere l’ONU e la distratta comunità internazionale, gli Stati Uniti hanno trovato forse una soluzione per provare a raggiungere i loro obiettivi senza sporcarsi pubblicamente le mani: dopo l’intervento pilotato dell’Etiopia, l’intervento eterodiretto di un’Unione Africana armata, imboccata e schierata sul campo per procura americana, per sostenere l’ennesimo governo fantoccio di turno. L’approccio di fondo alla questione tuttavia è il medesimo dell’operazione fallimentare “Restore Hope” del '93, della questione afgana e di quella irakena, …
In un recente articolo ci domandavano come fare a capirci qualcosa, all'interno della diatriba sul Global Warming che tiene banco ormai da qualche anno a livello mondiale.
Da una parte si accusano industrie e corporations di "rovinare il pianeta" pur di non affrontare gli enormi costi necessari a limitare le emissioni nocive, dall'altra si accusano i "liberals" di fomentare inutili paure nella popolazione, sostenendo che le "anomalie" termiche fanno semplicemente parte di fluttuazioni storiche assolutamente regolari, se giudicate in un più ampio contesto temporale.
Se però si viene a sapere che una delle due parti ha intenzionalmente modificato, oppure soppresso del tutto, i risultati di certe ricerche, significa che quei risultati erano validi, e che non si voleva che venissero diffusi.
Sono più di 120 gli scienziati, appartenenti a diverse agenzie federali americane, che hanno accusato l'amministrazione Bush di averli obbligati a rimuovere dalle loro ricerche tutti i riferimenti a "cambiamenti climatici" e al "global warming" …
(Pubblicazione originale: 8/2/2007) All'età di nove anni vissi i novanta minuti più intensi della mia vita (fino a quel momento, si intende). Fu in occasione della finale intercontinentale Inter-Independiente, che ascoltai alla radio perchè mio padre era contrario all'acquisto della TV. Diceva che serve solo a rincoglionire la gente.
Quell'emozione fu superata l'anno seguente, in occasione della nuova finale di Coppa Intercontinentale. Quel giorno mio padre - che ancora si rifiutava di comprare la TV - mi portò in un bar di Milano, dove c'era una grande sala con la televisione. Fra le dense volute di fumo, seduto nelle ultimissime file, ricordo ancora la magia di quei piccoli fantasmi in bianco e nero che si muovevano veloci sullo schermo. Erano loro, i giocatori, in carne ed ossa. Per la prima volta "vedevo", fisicamente, una partita di calcio, mentre fino al giorno prima le avevo solo immaginate, ascoltandole alla radio.
Quando ci furono i mondiali del '70, mio padre dovette finalmente cedere alle pressioni dei figli, e così potemmo goderci la storica semifinale Italia-Germania dal televisore di casa nostra. Ho ancora impresso negli occhi l'ultimo goal di Rivera, che si sovrappone continuamente all'urlo infinito di Tardelli, nella vittoria mondiale dell'82, sempre contro la Germania.
Ormai il calcio in TV era diventato un'abitudine, con la Domenica Sportiva che anticipava nella sua breve sintesi tutto quello che si sarebbe discusso il giorno dopo al bar, sugli autobus e nei luoghi di lavoro.
Ma la cosa finiva li. Il calcio era un evento episodico, che iniziava a riscaldarsi il sabato, esplodeva la domenica, e il lunedì sbolliva, appunto, con i lazzi e gli sberleffi fra i tifosi delle parte avverse.
Poi accadde qualcosa di speciale. Fu un piccolo evento, all'apparenza, …
Leggi tutto: Non fateci del male