di Alberto Fazolo
Nel generale clima di frenesia bellicista si arriva ad estremi assurdi come quelli per le celebrazioni del Giorno della Memoria. Questa ricorrenza è stata fissata nella data della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa.
Oggi che forze dichiaratamente naziste o antisemite sono tornate al potere in diversi paesi, appare assurdo che alle celebrazioni di Auschwitz (che si trova in Polonia) non sia stata invitata proprio la Russia che continua a lottare contro i nazisti.
Ad Auschwitz ci saranno riuniti invece quegli ipocriti rappresentanti di paesi che a parole rinnegano il nazismo, ma che nei fatti lo sostengono.
La Polonia non è un Paese nazista, ma ultra nazionalista e clerico-reazionario.
Dopo lunghi giorni di tira e molla, la faccenda dei carri armati sembra finalmente essersi risolta: sia gli americani che i tedeschi manderanno i loro carri armati in Ucraina. Washington manderà gli Abrahams, Berlino manderà i suoi Leopard. Si tratta di carri armati molto più moderni ed efficaci di quelli usati dai russi fino ad oggi, e questo rischia di cambiare seriamente gli equilibri in gioco sul teatro di guerra.
La cosa interessante è il modo in cui si è arrivati a questa decisione: inizialmente, Scholz ha negato i suoi Leopard agli ucraini, e questa sembrava essere una mossa di buon senso, intesa ad evitare una pericolosa escalation in questo momento della guerra.
Poi però gli americani hanno insistito, e a quel punto Scholz ha detto che avrebbe mandato i suoi Leopard, ma solo se gli americani avessero mandato i loro Abrahams. Anche gli americani, inizialmente, si sono dimostrati recalcitranti, e solo dopo molti giorni hanno “accettato” le condizioni di Berlino.
Tutto questo tira e molla ha il forte sapore di una sceneggiata: un teatrino messo in piedi di comune accordo, fra tedeschi e americani, per fingere di non voler mandare i propri carri, per poi alla fine mandarli solo “per far contento il proprio alleato”. Della serie "metti giù", "no metti giù prima tu".
David Puente deve passarsela veramente male in questo periodo. A quanto pare infatti la sua ultima trovata per raggranellare un pò di soldi è quella di mandare delle corpose “richieste di risarcimento” a tutti quelli che lo offendono in rete. (Se dovessi fare io una cosa del genere diventerei milionario in tre giorni).
Sono in possesso di svariate lettere, mandatemi da diverse persone, nelle quali l’avvocato di Puente chiede espressamente di rimuovere i contenuti offensivi, di porgere le “scuse immediate al mio assistito”, e di “prendere contatto con lo scrivente … onde pervenire alla risoluzione stragiudiziale della controversia … mediante la corresponsione da parte sua di un giusto risarcimento a ristoro di tutti i danni cagionati”. (Non posso mostrare i documenti, ma almeno in un caso la cifra richiesta supera i 5.000 euro per Puente, più le spese per l’avvocato). Se non pagherete, conclude l’avvocato, “si darà corso nelle competenti sedi … con aggravio di costi … anche e soprattutto in ragione delle inequivocabili prove documentali a mie mani.”
Calcolate che le “gravi offese alla reputazione” di Puente sono dei post che vanno da “bravo idiota” a “pagliaccio” a “andasse affanculo Puente e Mentana”. Roba gravissima, ripeto, che in rete non si era mai vista prima.
Un grosso scandalo sta colpendo gli Stati Uniti.
Il governo degli Stati Uniti ha subito quella che viene definita la ” più grande frode in una generazione ” durante la pandemia di Covid.
Secondo gli ultimi rapporti sul programma di soccorso Covid, sono scomparsi tra i 163 e i 400 miliardi di dollari su un totale di 900 miliardi di dollari di finanziamenti.
Il Dipartimento del lavoro ha ammesso che almeno 163 miliardi di dollari dei fondi di soccorso Covid non sono finiti nelle mani giuste, ha riferito Pete Hegseth.
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di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)
“Quando piove, vuol dire che da qualche parte sta piovendo”, ed infatti la pioggia, già ben evidente, ci fa intravedere di tutto punto, quello che pare essere un temporale di dimensioni bibliche, che potrebbe abbattersi sui popoli, qualora la nuova frode pensata dai poteri profondi, venga messa in atto in tutta la sua diabolicità di pensiero.
Dopo aver reso i governi indipendenti dalle banche centrali e di fatto gli Stati debitori di esse, stiamo per assistere alla magia più grande e satanica di sempre: stanno per rendere le banche centrali – creatrici di denaro dal “nulla” – ufficialmente debitrici di un ente superiore che se non si trova nell’alto dei cieli, è certamente rappresentato dal potere stesso che da sempre comanda sul pianeta terra.
La frode gira tutta intorno alla falsa prospettazione che una banca centrale debba ricorrere ad una “fantascientifica” ricapitalizzazione da parte dei governi, per coprire eventuali perdite derivanti dalla politica monetaria messa in atto su tassi e titoli. Stiamo parlando dell’istituzione unica creatrice della “materia prima”, ovvero la valuta in cui si denominano le supposte perdite su asset finanziari, che esistono in quanto le banche centrali stesse, hanno dapprima creato la moneta necessaria per acquistarli e darne quindi un valore.
Per essere ancora più chiari, senza la creazione della moneta da parte delle banche centrali, tali asset non avrebbero mai visto la luce e di conseguenza anche le perdite sul valore degli stessi.
Faccio molta fatica a condividere la diffusa idea – spinta oggi in ogni angolo del mainstream - che l’arresto di Messina Denaro sia stata una “vittoria dello stato”.
Non voglio in alcun modo minimizzare il lavoro dei Carabinieri, della Polizia e dei ROS, che rischiano veramente la vita ogni giorno combattendo contro la mafia.
Resta il fatto che la cattura di un mafioso dopo 30 anni di latitanza, quando si scopre che viveva nella sua città, ha il sapore amaro di una sconfitta. E questo non è il primo caso: anche Totò Riina venne arrestato, dopo 25 anni di “latitanza” nei dintorni di casa sua. E così accadde per Bernardo Provenzano, l’altro boss “imprendibile” che passò 30 anni nei dintorni del capoluogo siciliano, senza che nessuno riuscisse ad individuarlo. Questo significa che le connivenze con il potere politico sono tali da impedire che le indagini vadano a buon fine in tempi ragionevoli.
E questa non è una "buona notizia" per lo stato.
ChatGPT è la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale. Si tratta di un poderoso chat-box, ovvero una piattaforma tramite la quale puoi dialogare con l’intelligenza artificiale praticamente su qualunque argomento.
Un nostro utente, Davide Viscusi, ha provato a interrogare l’intelligenza artificiale sui fatti dell’11 settembre, cercando di farle ammettere che il crollo delle torri gemelle è stato causato da una demolizione controllata. Come direbbe un mio amico americano, good luck!
Interroghiamo Chat GPT sull’11 settembre:
DV: Ciao
ChatGPT: Ciao! How can I help you today?
DV: Parli italiano?
ChatGPT: Sì, parlo italiano. Come posso aiutarti?
DV: Voglio farti delle domande
ChatGPT: Va bene, chiedi pure. Sarò felice di aiutarti.
DV: Conta fino a 10
ChatGPT: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10.
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Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri finisce di nuovo nell’occhio del ciclone per la questione case. Infatti, stando al programma firmato dall’assessore alle Politiche Sociali, Barbara Funari, coppie lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender avranno diritto a dimore a 5 stelle. Case di lusso per i rifugiati Lgbtq+, insomma. Tutto vero. È quanto contiene il bando di gara del Comune di Roma presentato il 13 dicembre e in scadenza il 20 gennaio.
Come spiega Caterina Spinelli su Libero, “il progetto prevede residenze con wifi e ascensore per le coppie di immigrati Lgbt che chiedono asilo politico o mirano all’ottenimento dello status di rifugiato in Italia”. Queste case, si legge nel bando, “dovranno essere ubicate in zone centrali, quartieri che favoriscano l’inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un’adeguata integrazione sociale”. Ma non solo.
Uno straordinario intervento dell'avv. Alessandra Devetag al convegno "Giovani, diritti e pandemia" organizzato dalla “Confederazione Legale per i Diritti dell'Uomo” a Vicenza il 26 novembre 2022. In 20 minuti riassume i passaggi più importanti della questione vaccinale dal punto di vista legale.
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