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Il missile “russo” e i guerrafondai italiani - Zelensky solo contro tutti – USA: i repubblicani aprono indagine su Biden Jr. - Crack FTX: la truffa del secolo – Pfizer e Moderna indagheranno reazioni avverse – Caso Montesano e ipocrisia Lucarelli.
Insieme a Davide Rossi e all'avv. Fusillo analizziamo la querela che lo scrittore ha ricevuto dall'ex-ministro della salute Roberto Speranza.
Due missili sono caduti questa sera in territorio polacco. Hanno colpito una fattoria, uccidendo due persone. In attesa di dichiarazioni ufficiali da parte del Cremlino, ci si interroga su cosa possa essere successo. Queste le ipotesi che circolano in questo momento.
1) Un errore da parte dei russi.
2) Un impatto della contraerea ucraina, che ha fatto cadere i missili oltre il confine polacco.
3) Un gesto deliberato e provocatorio da parte dei russi (su ordine di Putin).
4) Una scelta operata dai falchi russi, che sono in disaccordo con Putin sulla ritirata da Kherson.
5) Una false flag ucraina, ovvero missili ucraini lanciati intenzionalmente oltre il confine, con lo scopo di dare la colpa ai russi.
6) Altro?
di Maurizio Vezzosi
A monte della ritirata russa da Kherson c’è una decisione di peso, sotto il profilo militare e politico. Abbandonare il capoluogo di una regione poche settimane dopo averne ratificato l’ingresso nella Federazione Russa non è certo il massimo, nonostante le rassicurazioni del Cremlino che hanno rimarcato di considerare Kherson territorio russo. La ritirata rischia di fomentare le posizioni ucraine più oltranziste, anziché le posizioni più propense al dialogo, già fortemente marginalizzate e represse. Da un punto di vista simbolico e comunicativo, la ritirata russa da Kherson si presta inoltre al tentativo di dare contezza della presunta debolezza militare di Mosca.
Non va dimenticato che le ritirate ed i riposizionamenti fanno parte delle guerre di lunga durata, come quella che si sta combattendo in Ucraina. Vengono in mente la ritirata di Slavijansk e quella di Mariupol del 2014, nei primi mesi della guerra d’Ucraina, quando le forze di Donetsk abbandonarono le due città senza combattere. Senza l’accordo che nel 2014 riconsegnò Mariupol all’esercito ucraino Mosca ne avrebbe avuto il controllo – indiretto o diretto – senza dover cominciare, otto anni dopo, una battaglia di due mesi costata migliaia di vittime.
Paradossi della politica, e della guerra.
NOTA: Abbiamo già pubblicato un articolo su questo argomento nel 2019. Oggi come allora, vale lo stesso avviso: si tratta di tesi non dimostrabili, e l’articolo viene quindi pubblicato per quello che è: uno sfogo da parte di una persona che vive queste problematiche, e vorrebbe che l’argomento fosse più conosciuto sulla rete. (Io stesso conosco da vicino una persona che soffre di questi problemi, e vi posso garantire che la sua vita è di tutto meno che piacevole). M.M.
I targeted individuals, ovvero gli individui mirati, sono persone prese di mira da tecnologie ad onde elettromagnetiche chiamate “neuro weapons”, “psychotronic weapons”, “armi ad energia diretta”, “V2K” e “MKUltra”. Questi individui subiscono maltrattamenti invisibili, quindi non dimostrabili, per cui alcuni di loro scrivono le proprie testimonianze sui social quali Facebook, Twitter e Instagram alla ricerca di altre vittime e per chiedere aiuto.
Sentono voci che li perseguitano, li insultano, li deridono, li tormentano; subiscono dolori fisici, perdita di memoria, annullamento del pensiero, molestie, difficoltà a ragionare, pensieri forzati, fantasie forzate e altri maltrattamenti. Centinaia di persone da ogni parte del mondo affermano l'esistenza e l'utilizzo di queste tecnologie; persone che non si conoscevano prima, che vivono in città e nazioni diverse e lontane, con situazioni familiari e lavorative differenti, di età differente eppure con una cosa in comune: tutti affermano che qualcuno li sta torturando con armi insolite, che arrivano nel cervello, che colpiscono il fisico.
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USA: le elezioni infinite - Che cosa significa la ritirata dei russi da Kherson - Zelensky e il karma della Crimea – Soldati russi mangiano cammelli e bisonti allo zoo - Decorso post-covid non associato a miocarditi - USA: voli a rischio per il 5G – David Icke bannato da tutta l’Europa.
Come una famiglia di umili scambiavalori è riuscita, nell’arco di poche generazioni, ad influenzare le politiche dei più importanti governi europei dell’800. Fra queste, l’influenza fondamentale che i Rothschild hanno avuto nell’unità d’Italia. Verso la fine dell'intervista abbiamo anche affrontato temi più ampi, come la scuola, l’educazione e la cultura.
I repubblicani non hanno ottenuto la vittoria schiacciante prevista da molti sondaggisti, e improvvisamente Trump si ritrova in casa un problema che non si aspettava: questo problema si chiama Ron De Santis.
Andiamo con ordine. Innanzitutto, si sta ripetendo la stessa situazione incomprensibile del 2020, quando alcuni stati ci misero diversi giorni prima di completare il conteggio dei voti. Questo fa sì che a 24 ore dalla chiusura dei seggi ancora non si possa sapere con certezza chi abbia vinto che cosa. A giudicare dagli exit polls, la camera andrà ai repubblicani, ma con un margine molto minore del previsto, mentre il senato è ancora decisamente in bilico, e potrebbe tranquillamente restare nelle mani dei democratici.
Questo significherebbe comunque un Joe Biden parzialmente “azzoppato” per i prossimi due anni, ma non certo morto e sepolto, come invece lo sarebbe stato con una vittoria schiacciante dei repubblicani. Se infatti il margine alla camera fosse di pochissimi voti, potrebbe anche succedere che il nuovo speaker (ruolo che ora è della Pelosi) sia molto più moderato di quello che i repubblicani più sanguigni vorrebbero, portando ad una agenda parlamentare molto più “morbida” nei confronti di Biden.
Insomma, una specie di “pareggio fuori casa”, da parte di Biden, che gli permetterebbe di non affondare nell’oblio nei prossimi due anni.
“Sta accadendo qualcosa di strano che non viene trattato dai media tradizionali. Un gran numero di persone sta morendo e i medici non sanno perché”. Inizia così l’articolo di analisi di Peter Imanuelsen, giornalista svedese e e commentatore politico, pubblicato proprio sul suo blog. Sotto il nome di PeteSweden il cronista ha lanciato diversi allarmi su varie tematiche attraverso i suoi canali di comunicazione.
Nella fattispecie, Imanuelsen si occupa della strana epidemia di morti improvvise e senza un’apparente spiegazione che sta colpendo, a quanto pare, tutta l’Europa. “Una cosa però la sanno. Non sta accadendo solo in un Paese. Sta accadendo in molti Paesi allo stesso tempo. Quest’anno, in tutta Europa, i tassi di mortalità in eccesso sono molto elevati (nel frattempo, anche le nascite sono misteriosamente crollate quest’anno). E molti dei decessi in eccesso non sono correlati al covid”, scrive il giornalista.
C’è nell’aria uno strano senso di deja-vu. Come nel “Giorno della marmotta”, sul fronte dell’immigrazione tornano a ripetersi le stesse identiche dinamiche di quattro anni fa: le navi di Soros che si presentano davanti alle nostre coste cariche di migranti, il nostro governo che cerca di respingerle, e l’infinito braccio di ferro che ricomincia daccapo.
Ormai le dinamiche sono chiare, e sono state riassunte in modo plastico in un confronto che c’è stato qualche sera sul talk-show della Palombelli: una giornalista, contraria agli sbarchi, che diceva che “le persone che salgono su una nave battente la bandiera di una certa nazione sono legalmente sul territorio di quella nazione” (e quindi in quella nazione dovrebbero sbarcare), e Andrea Romano (ex-deputato PD, favorevole agli sbarchi) che fingeva di non sentire, e ripeteva a macchinetta “studiatevi il trattato di Lisbona: dice chiaramente che il primo porto di approdo è quello che deve accogliere i migranti”.
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Lo strano viaggio di Scholz in Cina – L’Italia congela il nuovo pacchetto di armi all’Ucraina – Rumble rifiuta gli ordini di censura in Francia – Lamorgese voleva una legge sui rave simile a quella di Meloni – GSK fa pubblicità ai vaccini sui marciapiedi – Sorgi vuole essere “difeso” dai no-vax.
Leggi tutto: Commenti liberi 19 nov. 2022