La Rice ha detto "insensato". Evidentemente non sa che si avvicinano le elezioni in Egitto, che il suo Dipartimento di Stato non è molto contento di come Mubarak si riappresta a vincerle, che Washington sta facendo pressioni perchè non adotti gli stessi trucchi elettorali che hanno adottato loro l'anno scorso, e che infine la CIA da tempo ormai ama immischiarsi nelle elezioni di tutti i paesi del mondo, da quelle dell'Ucraina a quelle delle Isole di Calimero. Fine.
di Filippo Gaja
Con cinquant’anni di ininterrotti interventi militari, compiuti per mantenere il controllo della regione da cui sgorga il petrolio, linfa vitale della civiltà dei consumi, l’Occidente, con alla testa gli Stati Uniti, ha creato una condizione di contrapposizione frontale con le popolazioni che la abitano. Dei tredici paesi mediorientali e nordafricani esportatori di petrolio, undici sono islamici o a maggioranza islamica. La politica di potenza fin qui tenuta, tutta basata sulla stabilità dei governi, e che non ha tenuto in conto alcuno le masse islamiche, potrebbe rivelarsi un colossale errore di calcolo.
L’ONU stessa ammette che da 56 anni le popolazioni del Medio Oriente e del Nordafrica vivono “in un clima di amarezza, di frustrazione e di speranze deluse”. Fra il 1936 e il 1939 l’”invasione” sionista provocò la prima “grande rivolta” dei Palestinesi, ...
recensione di Enrico Galoppini
La vicenda politica ed umana di Marwan Barghouti, leader politico di al-Fatah assai popolare tra la sua gente detenuto in un carcere israeliano dall’aprile 2002 con accuse che ruotano attorno alla nozione
di “terrorismo”, ci impone, una volta di più, d’interrogarci su quello che significa, oggi, questa parola. “Terrorismo” non è
più quello che ci racconta un qualsiasi dizionario della lingua italiana, ma viene ormai spacciato per sinonimo di “resistenza”.
In poche parole, i detentori del potere ed i loro trombettieri, intendono far passare l’idea che resistere ad un’invasione è sbagliato, che chi resiste ad
un’occupazione è un “terrorista” e che c’è la “guerra al terrorismo”: “Il terrorismo è una drammatica realtà del
presente, ma la grande menzogna che viene propalata con estrema faciloneria (quando non si tratti di colpevole complicità con il
potere politico) dalla maggioranza dei mezzi di informazione occidentali ...
Non credevate per caso di rilassarvi, cari Londinesi, dopo il brusco scossone di due settimane fa?
No no, spiacenti ma non si può.
Se no noi le bombe cosa le mettiamo a fare, scusate? Che ce ne facciamo dello spavento una tantum? Certo, altro sangue magari non serviva, però un bel contro-spavento, proprio quando credevi che fossa finita, non può farti che bene.
E così, una bombetta su un autobus, e tre in altrettante stazioni della metropolitana - tanto perchè non ti sfugga che "vogliamo farti ricordare cosa è successo" - e così adesso mi stai sulle corde almeno fino ai primi di settembre. Poi qualche santo - musulmano, possibilmente - provvederà.
L'errore che fanno quelli che mettono le bombe - o meglio, scusate, quelli a cui giovano le bombe: una volta era la stessa cosa, ...
[l'articolo originale è del luglio 2005]
di Flavio T.
Ho trovato la mia categoria. Finalmente! Dopo anni e anni vissuti in cerca di un'identità, tra gli sguardi diffidenti e frettolosi che si riservano ai prodotti non griffati, anch'io posso fregiarmi della mia brava etichetta, e non è un'etichetta qualsiasi.
Vedo già i primi effetti positivi, che mi riempiono d'orgoglio: ora le occhiate si moltiplicano, e sono piene di curiosità, a volte sfuggevoli, ma come se temessero un prezzo troppo alto per quello che si è disposti a spendere, altre volte sono addirittura piene di disprezzo e malcelata invidia, come quelle che ottengono solo certi prodotti di lusso, oh gioia!
Ho penato tanto, ma ora non mi posso davvero lamentare. Cospirazionista. La moda del momento, e io lo sono. Intendiamoci, nessun favoritismo, quello che sono me lo sono dovuto guadagnare, costruire giorno per giorno, senza il conforto ...
Pubblicate III e IV parte , con piccolo "quiz" fotografico incluso.
"THE TRUTH IS IN THE PICTURES" 20 Luglio 1969 -
Ma davvero non siamo andati sulla Luna?
Tutti hanno sentito parlare in qualche misura della discussione sul fatto che sulla Luna in realtà non si sia mai andati. In queste pagine ci proponiamo di offrire al lettore una analisi approfondita della questione, soprattutto dal punto di vista fotografico, che gli permetta di arrivare da solo alle proprie conclusioni.
Come disse un giorno un funzionario NASA ai giornalisti che lo tempestavano di domande, "Insomma, basta! La verità sta nelle fotografie" ("The truth is in the pictures", appunto.)
Per poter valutare con serenità i riscontri oggettivi che ci sono a disposizione, bisognerebbe prima di tutto sgombrare il campo da alcune obiezioni di fondo, che vengono istintive a chiunque prenda in seria considerazione l'ipotesi che i
viaggi sulla Luna siano stati solo un bluff colossale.
La più naturale, fra tutte le obiezioni possibili, è sicuramente "ma come si è potuto tenere un segreto di questo genere, per così molti anni, ..
BREVE SONDAGGIO
Approfittando dell'alto numero di lettori/iscritti in questo momento, vorremmo proporre un breve sondaggio sui contenuti di Luogocomune e su un'eventuale sospensione estiva delle pubblicazioni.
Quando scrivemmo "Quando nostra madre, nostra sorella, oppure nostro figlio resteranno spappolati dentro un autobus", naturalmente non sapevamo che fra le vittime delle esplosioni di Londra ci fosse anche una nostra connazionale, Benedetta Ciaccia. "A quel punto - ci chiedevamo - feriti a morte dal dolore che finalmente ci ha raggiunto, che finalmente abbiamo conosciuto da vicino, cosa faremo?
Ce la prenderemo ciecamente col primo marocchino che troviamo per strada, o ci chiederemo davvero cosa c'è dietro, e a chi giova, tutto questo orrore meticolosamente programmato?"
Ebbene, per quanto in misura ridotta, una piccola risposta a quelle domande già l'abbiamo avuta. La notizia della morte di Benedetta, della morte di "uno di noi", ha risvegliato in noi un'ulteriore fiammata di indignazione verso gli assassini di Londra. L'idea di poterli avere sottomano, ...
Hai 18 anni, sei un ragazzo come tanti. Vivi in una grande città, insieme a tanti altri come te. Una mattina come tutte le altre saluti la mamma ed esci di casa per andare a scuola. Prenti il tuo solito treno da pendolare, e poi il metro che ti lascia proprio a due isolati da scuola.
Mentre percorri l'ultimo tratto di strada, ti avvicina un signore con una scusa qualunque: "ti interessano dei telefonini rubati, ragazzo? A cinque euro l'uno, puoi prenderne anche tre o quattro, così magari li rivendi pure ai tuoi amici". Tu ci caschi, segui il signore dietro l'angolo, e dopo un attimo ti ritrovi imbavagliato e immobilizzato, all'interno di un furgoncino senza finestre, che si allontana veloce dalla zona. L'ultima cosa che vedi ...
QUANTO FA UNO PIÙ UNO?
Da noi devono aver proibito anche il collegamento simultaneo fra due o più neuroni, ultimamente. Mentre da una parte ci viene servito per colazione-pranzo-cena "l'attentatore con lo zainetto" (così almeno siamo sicuri che era lui), e ci viene sospirato nell'inconscio che vi sono "cellule di terroristi pronte a colpire in Italia" (ANSA), dall'altra ci sfila sotto il naso, nella più scandalosa apatia mediatica, l'intervista di Giovanni Galloni, che ha dichiarato, per bocca dello stesso Moro, come le Brigate Rosse - che di lì a poco lo avrebbero rapito - fossero da tempo infiltrate da CIA e Mossad.
La tesi dell'infiltramento di una qualunque organizzazione pre-esistente (Brigate Rosse, Alqueda, o Hamas non fa differenza), per utilizzarla a tuo vantaggio contro te stesso, ...