ESPLODE FAHRENHEIT, VINCENDO ADDIRITTURA FUORI CASA
28.06.04 - Al di là delle più rosee previsioni dello
stesso Michael Moore, il suo film-documentario anti-Bush ha portato a
casa nel week-end di apertura ben 21 milioni di dollari, battendo tutti
i grossi film commerciali in programmazione (che contano su un numero
di sale dieci volte superiore), e strapazzando qualunque record
precedente dei documentari stessi. (Il suo Bowling for Columbine,
Oscar dell’anno scorso, deteneva già il record di incassi
assoluto, con 21 milioni di dollari complessivi). Ma la cosa più
sorprendente – e forse l’elemento che potrà fare davvero la
differenza, ora di Novembre - è che il documentario non è
stato affatto ignorato dai sostenitori di Bush, come invece prevedevano
tutti i “santoni” della comunicazione. Mentre alla Casa Bianca ci si
consolava dicendo “in fondo, lo andranno a vedere solo quelli che tanto
già votano per Kerry”, il botteghino ha registrato il tutto
esaurito addrittura ...
Chi
è interessato può scaricare qui (file
wav.zip, 3 MB, ca. 16 min.) la trasmissione di oggi di Radio Spazio
Aperto dedicata alla scie chimiche, con l'intervento dell'On. Ruzzante, che da due anni aspetta una risposta alla sua interrogazione parlamentare sulle scie.
I
COMMENTI SULLE SCIE CHIMICHE PROSEGUONO IN QUESTO SPAZIO
I "commenti liberi" possono anche essere utilizzati da chi vuole aprire una vera e propria discussione su un determinato argomento (come quello delle scie chimiche, ad esempio). Nel caso, segnalatelo con un post iniziale, e se la cosa prende quota magari riserviamo il resto dei commenti a quell'argomento, aprendo una nuova cartella per i commenti liberi.
COMMENTI LIBERI n.7
Tutto MENO le scie chimiche, che continuano a essere discusse nell'ultimo articolo.
Ricordo di aver dato l’addio al calcio (tifato) molti anni fa: fu il giorno in cui lessi che un certo Vieri prendeva di stipendio una cifra con la quale si sarebbero potute costruire dieci scuole pubbliche, con tanto di piscina e campo da golf. E temo che oggi la cosa posso essersi solo centuplicata.
Ma quell’addio – che fu tanto doloroso (parla uno che ricorda ancora ogni istante di Inter-Independiente del ’64, 1-0 gol di Corso nei supplementari e-vài-Mariolino!) quanto completo ed irreversibile - non lo diedi perchè la cosa “faceva schifo” e basta, ma perchè mi resi conto che faceva schifo grazie a me. Ero io che davo quei soldi a Vieri, senza rendermene conto, e questo divenne per me inaccettabile.
In fondo, avrei anche potuto arrivarci prima, ma offuscato com’ero da quel “rigore grosso come una casa che continuavano a negarci ogni domenica”, non me n’ero mai accorto: quando uno decide ...
La vecchia Europa ha visto millenni di guerre, stragi, imperi e
dominazioni. Di tutto ciò ha cercato di mantenere memoria storica.
Non è però alla memoria scritta nei libri di storia che mi riferisco,
ma alla memoria popolare, interiorizzata tramite arte e letteratura, sin dai tempi della Lisistrata
di
Aristofane, fino a Brecht, passando per Tolstoj e per mille altri.
La memoria storica che dice che la guerra è ingiusta, che non è voluta
dal popolo, ...
B. Brecht
Quando chi sta in alto
parla di pace
la gente comune sa
che ci sarà la guerra.
Quando chi sta in alto
maledice la guerra
le cartoline precetto
sono già compilate.
26.06.04 - Vivi nel Minnesota, piuttosto che in Florida o nel
Tennessee. Sei malato di cancro, o di sclerosi mutlipla, o di una
qualunque altra grave malattia autoimmune. Non hai una lira, salvo
quella misera pensione che il governo federale ti passa, e che ti basta
appena per fare la spesa una volta alla settimana. Non hai
assicurazione sanitaria, che non ti sei mai potuto permettere, e ti
trascini da un ambulatorio pubblico all’altro, nel tentativo di
raggranellare qualche ricetta in più per quelle costosissime
medicine che dicono che aiutino tanto, se non a sconfiggerla, almeno ad
alleviare le sofferenze che la tua malattia ti provoca. Non ti
interessa minimamente sapere che le controindicazioni sono ancora
peggio del rimedio promesso, vuoi solo smettere di soffrire, e sei
disposto anche a vederti crescere il muschio sotto le gengive pur di
farlo.
E dopo tre anni che il tuo presidente non ha speso una sola lira per
venirti incontro (come aveva promesso), oggi di colpo si ricorda che tu
esisti, e che il tuo voto – se a novembre sarai ancora vivo – vale come
quello dell’amico più ricco che abbia mai avuto. Ecco allora il
pomposo annuncio, da parte del ministro della sanità Thompson,
di una vera e propria lotteria della salute: fra i circa 600.000
cittadini USA aventi diritto....
Recycler Classifieds - Ad DetailFAHRENHEIT 9/11: LA PASSIONE DI CRISTO IN VERSIONE LAICA
Uscito il film di Moore in tutta America
25.06.04 - Adesso anche la sinistra americana ha il suo equivalente
della Passione di Cristo, il recente film di Mel Gibson che ha
rappresentato per la destra fondamentalista una vera e propria bandiera
ideologica sotto la quale riconoscersi un pò tutti.
Il grande “pregio” del film di Gibson, visto naturalmente dal lato
evangelista della barricata, era stato di mostrare al mondo come la
crocefissione sia stata in realtà un vero e proprio deicidio ad
opera dei figli d’Israele. E le varie lobby ebraiche avevano regolarmente
protestato, per quello che secondo loro era un chiaro falso storico,
anche se bisogna dire che la recente alleanza fra Bush e Sharon ha
certo smorzato i toni solitamente accesi con cui l’ADL si scaglia
contro chiunque ritenga reo di “antisemitismo” (Anti-Defamation League,
la potente organizzazione ebraica, con sede nelle stesse Nazioni Unite,
che denuncia pubblicamente i casi di antisemitismo). Il film di Gibson
è così diventato, nel giro di qualche settimana, un vero
e proprio “manifesto” evangelista, che la destra cristiana ha fatto
circolare un pò dappertutto, con lo scopo dichiarato di
propagandare “i valori del vero cristianesimo” (leggi, rielezione di
George Bush - in hoc signo vinces). La critica era stata fortemente
divisa, ovviamente, fra destra e sinistra, anche se a quest’ultima era
toccato riconoscere “cavallerescamente” le doti di
spettacolarità ed ottima fattura del film campione di incassi
(quando un film fa soldi, è semplicememte da folli, in America,
dargli contro a tutto tondo).
Ed ora tocca al filmetto di Michale Moore, fresco della palma d’Oro di Cannes, assurgere a icona...
NIENTE PIÙ IMMUNITÀ PER GLI ANGIOLETTI DI VON RUMSFELD
(A sin. Feldmaresc. Gerd von Runstedt, capo dell'esercito nazista)
22.06.04 - Una delle conseguenze dello scandalo torture è che
gli esportatori di democrazia dovranno stare molto più attenti,
da oggi in avanti, quando “sbagliano” nello sganciare il loro prezioso
pacco-dono e fanno fuori intere famiglie di gente ignara ed innocente.
Nonostante ci abbiano provato in tutti i modi, Annan è stato
inflessibile: il consiglio di sicurezza dell’ONU non rinnoverà
ai soldati USA in giro per il mondo l’immunità da possibili cause
intentate contro di loro dal tribunale dell’Aja, per violazioni dei
diritti umani, per crimini di guerra, o qualunque altra cosa.
Dite la verità, molti di voi non sapevano nemmeno che
l’avessero, vero? Io stesso sono caduto dal pero, perchè me
l’ero completamente dimenticato (molti articoli li avrei scritti in
maniera ben diversa, altrimenti). Ma questa è una di quelle
piccole grandi vergogne ...
21.06.04 - Curioso questo mondo islamico. Più si avvicina il
momento in cui terminerà ufficialmente l’occupazione
militare dell’Iraq, più dei presunti jihadisti si sentono
in bisogno di richiedere, con mezzi non certo diplomatici, che questa
occupazione abbia termine. Sono stati a guardare per più di un
anno, senza, mai farsi venire in mente che si poteva prendere e
decapitare un ostaggio alla settimana, mettendo davvero in ginocchio la
cosiddetta coalizione, e ora che questa comunque se ne va, si mettono a
ricattare tutti affinchè ciò accada.
Quattrocchi, per quel che ne sappiamo, è probabilmente morto, ma
sul come, dove e perchè ciò sia avvenuto la coltre del
mistero resta più fitta che mai. L’italiano è inoltre
morto “prima” che qualunque richiesta in cambio della sua vita venisse
ufficialmente avanzata, e senza comunque che ci fosse quel canonico
intervallo di ”trepidazione nazionale”, che è appunto il piede
di porco con cui si può pensare di scardinare l’unità
degli occupanti.
Nicholas Berg è sicuramente morto, molto probabilmente prima di
essere decapitato, ma anche lì ricatti veri e propri, del tipo
andatevene o lo uccidiamo, non ce ne sono stati. Prima è morto,
poi ci hanno fatto sapere che ciò era avvenuto perchè noi
occidentali gli abbiamo invaso il paese. Cioè, praticamente,
sarubbimo potuti andressimo via se solo ce lo diribbero.
Per gli altri tre ostaggi italiani, invece, il ricatto formale è avvenuto, ma è stato ....
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