28.05.04 - Stando alle indicazioni della stampa odierna – da Panorama a
l’Unità – il problema di cui dovremmo occuparci con particolare
urgenza in queste ore è la posizione di presunta “rivolta” che
il direttore di un foglio come tanti avrebbe messo in atto contro il
nostro attuale presidente del consiglio.
Chissà perchè.
Un signore qualunque, tanti anni fa, decide di crearsi un nome, nel
panorama politico italiano, nell’unico modo in cui sia possibile farlo
nel nostro paese: sbraitando più forte degli altri. Forte di una
decente preparazione scolastica, un certo Ferrara Giuliano si mette un
giorno ad utilizzare l’ars locutoria (“ti fa su con le parole”, direbbe
mia zia Rina) per ricordare al mondo ciò che da Aristotele in
poi – passando doverosamente per Machiavelli - è una
verità di certo inconfutabile: che sia possibile, su qualunque
argomento, dire tutto ed il contrario di tutto, senza apparentemente
contraddirsi mai.
Ma siccome molta gente questa verità o non la conosce proprio, o
se l’era dimenticata, succede che da un giorno all’altro l’Italia
scopre che “Giuliano è intelligentisssimo” [sic]. A quel punto –
giustamente – il nostro sceglie di mettere a frutto la diceria popolare, e ...
28.05.04 - Il Procuratore Generale (Ministro di Giustizia) John
Ashcroft ha perso un’altra battaglia con lo Stato dell’Oregon, nella
lunga guerra per bloccare la legge sul suicidio assistito da loro
approvata nel 1997. Ma quello appena conclusosi rappresenta soprattutto
un ennesimo capitolo nell’eterna diatriba fra federali e stati singoli,
per stabilire fino a che punto i primi possano ficcare il naso negli
affari dei secondi, quando non vi siano di mezzo faccende che
riguardano direttamente la federazione come tale.
E infatti la US 9th
Circuit Court of Appeals of San Francisco, la corte federale* a cui
Ashcroft si era appellato, oggi ha confermato che il suo tentativo di
bloccare la legge non rientra nelle sue competenze. Il Giudice Richard
A. Tallman - considerato uno dei membri più conservatori,
all’interno di questa corte notoriamente “liberal” - scrive nella sua
opinione che non solo “il Procuratore generale va oltre la
portata della sua effettiva autorità nello Stato Federale” ma
“il suo sforzo unilaterale di regolare la pratica medica generale,
storicamente affidata ai legislatori dello Stato, interferisce con il
dibattito democratico...
Gli americani costetti a ritirarsi dalla città di Al-Sadr'.
L’avevano circondata con interi battaglioni, carri armati, elicotteri,
sensori a infrarossi, mezzi di trasporto corrazzati, postazioni di
visione notturna, recinzioni spinate, segnalatori elettronici,
sacchetti di sabbia, palle da bowling e lattine di coca-cola. Avevano
detto dateci Al–Sadr’ perchè è un cattivo e deve andare
in prigione. Avevano dato ai cittadini “poco, pochissimo tempo” per
ubbidire, se no sarebbe stato l’inferno.
Ma quando quelli hanno risposto con una pernacchia lunga un'ora, e hanno detto venite a prendervelo voi, se ci tenete tanto, i militari
americani hanno cominciato a sospettare di non essere in un film
western. Non avevano circondato infatti un qualunque villaggio di pellerossa,
armati di frecce; avevano circondato una città santa dell’Islam,
armata del Corano.
E infatti dopo un mese passato inutilmente ad abbaiare nella sabbia, la più potente armata del mondo...
ESPLODE LA RABBIA DI AL GORE, che riesce a ritorcere contro i repubblicani la loro ultima mossa.
AGGIORNAMENTO:
GLI ESTRATTI VIDEO DEI PASSAGGI PIU' IMPORTANTI: "Quello che è
successo in quella prigione","Come osano costoro..." ecc. (a fine
articolo).
27.05.04 - In un discorso tenuto ieri, l’ex-vice presidente Al Gore si
è sbilanciato ben oltre la consuetudine, aggredendo frontalmente
l’amministrazione Bush per i suoi “valori distorti” ed una “politica
estera atroce”, ed ha apertamente chiesto le dimissioni immediate di
Rumsfeld, della Rice e di George Tenet.
Perdendo più volte la compostura – che in qualunque speech
americano rimane sempre e comunque d’obbligo (Dean ha perso la corsa
alla candidatura per essersi lasciato andare a qualche urlo di troppo
dal palco) - Gore si è ritrovato ad un certo punto a gridare:
“Come osa questa gente assoggettarci a tale disonore e derisione? Come
si permettono di trascinare il nome degli Stati Uniti nello stesso
fango di Saddam che dicevano di voler cancellare?” Senza quasi prender
fiato, Gore – che in quanto ad elezioni non ha più niente da
perdere - ha poi proseguito: “Mi appello oggi a repubblicani e
democratici insieme, perchè si uniscano a me nel chiedere
ufficialmente le immediate dimissioni di tutti i coloro che si
trovano...
In realtà, il rapporto di cui all'articolo precedente parla della scoperta di un video, che mostrerebbe le feroci tecniche di addestramento dgli uomini di Al-Queda, che però noi non siamo riusciti a trovare in rete in nessun modo. Se qualcuno è più fortunato, si faccia avanti. Nel frattempo però quell'unico fotogramma mostratoci dai media (quello più grande dei 3, in alto nella foto) ci ha fatto venire in mente le immagini di un video molto simile, messe in circolazione dalla CNN già un paio di anni fa, e da noi per fortuna conservate. In effetti (vedi le due foto piccole, sotto), la jeep, la moto, e l'ambientazione stessa suggeriscono che con grande probabilità si tratti dello stesso video. Ovvero di una bufala vecchia di due anni, che qualcuno ha tentato furbescamente di riciclarci, senza però farcelo vedere troppo da vicino. Ma noi che le immagini già le avevamo, possiamo invece esaminare con tutto comodo queste terrificanti tecniche di addestramento...
Si dice che Al-Queda abbia oltre 18.000 militanti [a disposizione ] per le sue azioni.
By BARRY RENFREW, AP
Far
from being crippled by the U.S.-led war on terror, al-Qaida has more
than 18,000 potential terrorists scattered around the world and the war
in Iraq is swelling its ranks.
Lungi dall’essere stata "azzoppata" dalla guerra al terrorismo
guidata dagli Stati Uniti, Al-Queda ha più di 18000 potenziali
terroristi sparsi per il mondo, e la guerra in Iraq ne sta ingrossando
le fila.
Volendo un potenziale “terrorista” lo sarei anch'io, se proprio
guardiamo. Se mi invadono il giardino di casa coi carri armati, mi
portano via le arance del mio unico alberello, mi ammazzano i figli, mi
stuprano la moglie, mi incarcerano e torturano il cugino senza motivo,
e in più mi impongono un loro governo, con una bandiera tutta
nuova disegnata da uno studio grafico di Chicago, secondo voi io come
reagisco? Vado lì e gli dico “Dai ragazzi, lo sapete che non si
fanno queste cose”?
25.05.04 - Se c’è una cosa che in Israele pare sia proibito
anche solo nominare, all’interno di un qualunque dibattito politico,
è l’Olocausto.
Ne sa qualcosa il ministro della giustizia Lapid, che l’altro giorno ha
osato suggerire, durante una intervista radio, che la recente immagine
di una anziana donna di Rafah, china sulle macerie di casa propria,
disperata e piangente, gli aveva ricordato da vicino sua nonna, morta
ad Auschwitz più di cinquant’anni fa.
Apriti cielo. Ariel Sharon in persona è intervenuto, anche a
nome dei colleghi di governo, per ammonire pubblicamente il ministro
Lapid, che appartiene al partito moderato della coalizione, il Shinui.
In un altro momento, forse, l’episodio sarebbe passato inosservato, ma
evidentemente qualche coda di paglia più lunga del solito ...
Sin
dal giorno in cui è nato, due mesi fa, questo sito ha mostrato
senza ambiguità come il suo scopo non sia tanto quello di dare
notizie (quelle più o meno sono a disposizione di tutti, ormai),
ma di commentarle da una precisa angolazione. E negli ultimi giorni
abbiamo avuto una piacevole crescita sia di letture che di iscritti. Ma
fra i molti messaggi di incoraggiamento, c'è stato anche chi ha
voluto far notare un
eccessivo, diffuso antiamericanismo, che sbilancia il sito e lo fa
apparire più “sessantottardo” di quello che vorrebbe essere.
Abbiamo cercato di dare una risposta, anche e soprattutto per noi
stessi, perchè di certo qui nessuno viaggia a scienza infusa.
A DIFESA DELL’AMERICA
Fra scandalo torture, omicidio Berg, e tutto quello che ormai esce
giornalmente dai tombini più imprevisti, la nostra
capacità di comprendere, accettare e digerire nuove
realtà negli ultimi tempi è stata messa a dura prova.
Ed è vero, la homepage ultimamente gronda di veleno
antiamericano da ogni poro. E dispiace che debba essere così,
perchè in fondo non è l’America il nostro vero bersaglio,
ma chi la guida in questo momento. Che non è affatto quel
pover’uomo di George Bush, sia chiaro: a lui va già bene se
prima di morire si renderà conto di essere davvero lui quello
fotografato dietro la scrivania presidenziale. No, alla
guida dell’America, e quindi del mondo, sta oggi ...
“La vera arma di distruzione di massa è la leadership inefficiente di George Bush"
di Fabio de Nardis
24.05.04 - Sull’omicidio di Nicholas Berg si sono dette tante cose e
fatte molte ipotesi, ma di certo merita un posto di primo piano nel
più ampio quadro di sistematica mistificazione della
realtà che sembra essere una delle caratteristiche più
rilevanti dell’amministrazione Bush. E nella perdurante discussione
sulla reale matrice di questo assassinio, si inserisce oggi, pubblicata
nell’inserto domenicale del Los Angeles Times, una significativa
lettera del padre di Nick. (La traduzione è nostra).
“La gente si domanda per quale ragione in questo momento tragico per la
mia esistenza io mi accanisca verso l’amministrazione Bush. Mi hanno
chiesto: non biasimi i cinque uomini incappucciati che l’anno
trucidato? Io ho risposto: Biasimo loro non meno di quanto non biasimi
Bush e il suo entourage. Ma in realtà mi sbagliavo. Sono sicuro,
perché conosco mio figlio, che quegli uomini, stando in contatto
con lui, si siano resi conto della persona straordinaria che era. E mi
conforta l’idea che mentre facevano la cosa terribile che hanno fatto
non fossero sereni” …
… “Ma George Bush non ha mai guardato mio figlio negli occhi. George Bush non conosce...
NESSUN MATRIMONIO E TANTI FUNERALI
Un nuovo video dimostra la chiara determinazione dei nostri alleati a sterminare civili a sangue freddo.
23.05.04 - Il generale Kimmitt, come sempre, aveva smentito con
un’alzata di spalle. Noi, ammazzare civili? Quelli che abbiamo fatto
fuori erano un gruppo d terroristi convenuti dall’estero per
organizzarsi contro di noi. Ma le voci di protesta del popolo iracheno,
che normalmente non riescono a risalire la corrente dei media
occidentali, oggi hanno avuto la forza di arrivare fino in superficie,
grazie ad un video amatoriale che invece smentisce in pieno Kimmitt ed
il suo esercito di ”bravi ragazzi”.
Il video, di cui mostriamo le immagini più significative (niente di sconvolgente, di questi tempi), era
stato realizzato dai partecipanti ad un matrimonio, che erano convenuti
da varie località della zona per celebrarlo. I primi fotogrammi
mostrano proprio l’allegra carovana di macchine, che procede a
ventaglio ...
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