Nuova intervista a Davide Rossi (già autore del libro sulla Fabian Society), che ci parla del suo nuovo libro dedicato alla gestione mondiale delle "emergenze" da parte dei più potenti gruppi finanziari della terra.
di Marinella Mondaini
Per la ricostruzione dell'Ucraina deve pagare la Russia, il popolo italiano, i popoli dell’UE e anche gli oligarchi russi. Zelenskij comanda: “Servono al momento 750 miliardi di dollari, la maggior parte di questi fondi vengano dagli asset russi congelati!”
In pratica: derubare i russi per dare i loro soldi all’Ucraina. Il Canada ha appena adottato una legge che confisca gli attivi congelati ai russi e la Gran Bretagna si prepara a fare altrettanto, come dichiarato dall’assetata di sangue russo Liz Truss, il ministro sul carro armato.
I giornali italiani scrivono “si stima che più di 120mila case in Ucraina siano state distrutte durante l'invasione russa, creando la necessità di miliardi di entrate per risanare economicamente il paese e renderlo un'economia europea.”
L'entità della ricostruzione dipenderà dall'esito e dalla durata della guerra e dal fatto che l'Ucraina orientale, dove si è verificata la peggiore devastazione, verrà restituita a Kiev o rimanga in mano russa. La “peggiore devastazione”nel Donbass l’ha causata proprio Kiev con Poroshenko, Zelenskij i loro nazisti, la Nato e l’Occidente collettivo in 8 anni di guerra che continuano a nascondere. Del Donbass distrutto da Kiev in 8 anni di guerra non interessa minimamente ed è un fatto che viene tenuto nascosto!
Il ministro della Salute Roberto Speranza non molla e prepara gli italiani, con quella che suona più come una minaccia che come una promessa: “Stiamo preparando una campagna di vaccinazione larga con il vaccino adattato ad Omicron per l’autunno. Le fasce d’età verranno decise a luglio”. Dunque, ci risiamo. Con l’inganno di non dire che sarà una quarta dose ma una prima dose del “vaccino” aggiornato, gli italiani dovranno tornare a sottoporsi al trattamento. È facilmente prevedibile che quindi torneranno Green pass, sospensioni e licenziamenti dal lavoro.
Nella sua intervista a La Stampa Speranza ha aggiunto: “Però i più fragili – quelli che hanno più di 80 anni, o vivono in Rsa, o quelli tra i 60 e i 79 anni che hanno particolari fragilità – possono fare subito la quarta dose. Per loro il mio appello è a non aspettare l’autunno”.
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Curdi sacrificati sull’altare della NATO - Draghi scappa e non risponde – Al G7 accordi segreti con l’Ucraina: noi non possiamo sapere – Stoltemberg: prepariamo la guerra dal 2014 – Diritto all’aborto e libertà vaccinale: la dissonanza cognitiva - Una domanda per Lilli Gruber - Avignon: se osi criticare Attali diventi "antisemita".
Francesco Santoianni, scrittore e giornalista per l'Antidiplomatico, ha scritto un libro che mette a nudo i meccanismi essenziali che generano fake news: dai primi fotomontaggi di fine '800 al falso video set delle decapitazioni dell'Isis, dalla propaganda di guerra fino alla distruzione sistematica dei personaggi pubblici tramite i media di regime. L'unico modo per difendersi dalle fake news è di imparare a riconoscerle.
Questo articolo descrive la situazione delle popolazioni russofone nei paesi baltici, con discriminazioni che ricordano molto da vicino quelle dei neonazisti ucraini nei confronti dei loro concittadini di lingua russa.
di Maurizia Leoncini Vecchi
Nel clima di mainstream unidirezionale oppressivo, mentre il Corriere della Sera ci ha reso noto (senza scandalizzarsi) che, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, sono indagate dai servizi segreti (su mandato di un governo per ora latitante sul punto) le pochissime voci libere che non aderiscono al Diktat imposto e mentre paure deliranti di attacchi russi ai Paesi Baltici sembrano avere piegato il buon senso di Paesi neutrali quali Finlandia e Svezia (forse la Svezia resiste), pare che la salute mentale, già messa a dura prova dopo la pandemia, abbia raggiunto gli apici del disagio.
Siamo immersi in una propaganda di guerra frastornante volta ad assorbire ogni pensiero per impedire di fermarsi a riflettere ed a considerare con attenzione maggiore queste ossessioni. Nei Paesi Baltici, in Estonia, la NATO (senza la partecipazione dell'Italia) sta per mettere in atto la più imponente esercitazione militare che mai sia stata svolta dalla sua nascita. Questa non è una prova di volontà di pace ed è cosa preoccupante, considerato che, nelle terre baltiche, vivono consistenti minoranze russofone.
A tale proposito vale la pena di soffermarci proprio su di esse e su quella che è stata ed ancora è la loro condizione in territori che sono all'interno dell'UE e dovrebbe riguardare, di conseguenza, la coscienza di tutti noi. Si parla, infatti, di loro come di possibili 'bombe a orologeria' in grado di innescare problemi territoriali. Questo è quanto ci viene detto, mentre poco o addirittura nulla noi sappiamo di loro.
Proviamo a rivedere, perciò, quanto ad esse si riferisce nel recente periodo che va dal 1991 ad oggi (gli ultimi 31 anni). Nel 2004, i Paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) sono stati accolti nell'UE. In tali Paesi dal 1991 (epoca in cui a seguito del dissolvimento dell'URSS acquistarono l'indipendenza) si sono perpetrati veri e propri crimini contro i diritti umani e violenze contro i propri cittadini rei soltanto di avere antenati russi e di parlare ancora la lingua dei propri padri.
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Di Maio dà del traditore a sè stesso – Il voltafaccia dei 5 stelle sulle armi all’Ucraina - Kaliningrad nuova provocazione della NATO – Escobar e i nuovi corridoi commerciali – Silenziosamente, l’UE rinnova per un anno il Green Pass.
In questa intervista Leonardo Facco, scrittore e fondatore del Movimento Libertario, descrive le vere motivazioni della "guerra al contante", la crociata della Gabanelli a favore del cashless, l'accordo segreto fra banche e stato, e demolisce le false motivazioni con cui questa battaglia viene portata avanti dai governi occidentali. Se il contante è sinonimo di libertà individuale, la sua mancanza è sinonimo di schiavitù.
Negli ultimi 10 giorni non si è fatto che parlare del documento, che avrebbero dovuto presentare oggi i 5 stelle, che impegnava il governo a sospendere le forniture di armi all’Ucraina. Tale documento è stato addirittura la goccia che ha fatto traboccare il vaso fra Di Maio (contrario) e Conte (favorevole).
Oggi la seduta in senato c’è stata, ma di questo documento non si è più sentito parlare. Anzi, andando a leggere il punto 4 del documento congiunto, firmato da tutte le forze di maggioranza, si legge quanto segue:
Mi sto divertendo come un pazzo ad assistere alla deflagrazione definitiva dei cinque stelle. Da una parte di Maio, che si è ormai talmente venduto al potere che recita per conto della Nato le frasi di minaccia verso gli italiani: “ se usciremo dall’allineamento con la Nato, l’Italia corre rischi per la propria sicurezza”.
Classico messaggio mafioso, della serie “stiamo attenti che se non ubbidiamo agli americani ci ritroveremo con qualche bomba nelle nostre piazze”. Pezzente, infame traditore, che ci ha venduto ai poteri dai quali avrebbe dovuto difenderci.
Dall’altra parte, non meno ridicolo, il presuntuoso Conte che, dopo averlo votato, propone oggi di fermare l’invio di armi all’Ucraina, illudendosi di poter rifare una verginità al movimento a tempo ormai scaduto. Un po’ come se Cicciolina chiedesse oggi di entrare nel convento delle carmelitane.
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I tre Re Magi visitano Kiev - La Russia “ha rotto” le turbine del gas – La Stampa censura le parole del Papa - Cina: spente con un bottone migliaia di persone - Assange sarà estradato negli USA
Leggi tutto: Davide Rossi: L'economia delle emergenze, dalle pandemie alle guerre