In questi giorni le televisioni parlano del viaggio in Canada di Papa Bergoglio, che avrebbe intenzione di “chiedere scusa” ai nativi canadesi per gli orrori subiti da parte dei cristiani durante la colonizzazione delle loro terre.
Questo documentario, vincitore dell’Indipendent Film Festival di New York del 2006 e di Los Angeles del 2007, descrive la storia personale di Kevin Annett, un reverendo che si è scontrato con la Chiesa Unita per il suo interessamento ai fatti accaduti nelle scuole residenziali canadesi e il genocidio commesso dai responsabili religiosi di queste scuole, dove centinaia di migliaia di bambini Nativi sono stati rinchiusi, dopo essere stati rapiti alle famiglie, e costretti a parlare solo inglese, a dimenticare la propria cultura e a professare la religione cristiana. E dove hanno subito violenze fisiche e sessuali, elettroshock, sterilizzazioni e, in molti casi, anche la morte.
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Addio al governo dei migliori - Stoltemberg sgrida i sudditi europei: "smettetela di lamentarvi e pagate!" - Iran al centro della nuova geografia - Esercitazioni congiunte Russia-Cina - Cresce il problema delle reazioni avverse.
Il lucertolone nazionale se n’è andato. L’uomo che a febbraio si crogiolava nella lussuriosa posizione di poter scegliere addirittura se fare il primo ministro oppure il presidente della repubblica, a soli 5 mesi di distanza si ritrova con il culo per terra, a non fare nè l’uno nè l’altro. Fingendosi umile, il presuntuoso Draghi diceva “sono solo un nonno prestato alla politica”. Bene, che ritorni a fare il nonno, una volta per tutte.
Ne abbiamo abbastanza di dover sopportare mostruose imbecillità come “se non ti vaccini muori”, oppure “dobbiamo scegliere fra la pace e i condizionatori.” Ma soprattutto, ne abbiamo abbastanza di quell’aria di superiorità dell’uomo calato dall’alto, che mal sopporta le procedure democratiche, che mostra fastidio di fronte a qualunque critica, e che va raccontando a sè stesso che “gli italiani mi vogliono” quando nessuno lo ha mai votato.
Ho appena assistito al discorso di Draghi.
Praticamente il lucertolone nazionale ha detto: o mi fate comandare, oppure me ne vado a casa. Con un semplice colpo di tacco ha rimandato la palla nel campo dei 5 stelle.
Durante la trasmissione di stasera, abbiamo parlato del vergognoso articolo di Open sulla recente manifestazione di Ancora Italia. Dopodichè ho posto a Francesco Toscano la domanda delle domande: è possibile tornare a fidarsi di una nuova forza politica, dopo la devastante esperienza dei 5 stelle? (min. 25 circa). La stessa domanda ovviamente la pongo anche a voi.
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Politica italiana: il teatrino dell’assurdo – Ucraina: Kissinger preannuncia la guerra d’agosto - Speranza: scandalosa la sentenza di Pistoia – Arizona: proibito filmare i poliziotti - USA: Crolla la fiducia nei media mainstream.
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Secondo una descrizione classica (Wikipedia) “Le caratteristiche peculiari del teatro dell'assurdo sono il deliberato abbandono di un costrutto drammaturgico razionale e il rifiuto del linguaggio logico-consequenziale. La struttura tradizionale (trama di eventi, concatenazione, scioglimento) viene pertanto rigettata e sostituita da una successione di eventi priva di logica apparente, legati fra loro da una labile ed effimera traccia (uno stato d'animo o un'emozione), apparentemente senza alcun significato. Il teatro dell'assurdo si caratterizza per dialoghi volutamente senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi.”
E’ esattamente quello che prova il cittadino italiano, di fronte alla pietosa messinscena della cosiddetta “crisi di governo” attualmente in atto.
di Maurizia Leoncini Vecchi
“Il vero mistero del mondo è nel visibile, non nell’invisibile”, scrive Oscar Wilde nel suo ‘Il ritratto di Dorian Gray’. Studiare l’invisibile è sempre stato il compito della ricerca scientifica. In un ampio articolo apparso sulla rivista ‘The Lancet’ (January 19, 2022), Christopher Murray, medico ed economista sanitario dell’Università di Washington Seattle, in équipe con alcuni colleghi dell’Antimicrobial Resistance Collaboration, stimava in 4,95 milioni le morti associate a resistenza antimicrobica nel 2019, con più di 1,2 milioni direttamente attribuibili a sei principali patogeni (Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Streptococcus pneumoniae, Acinetobacterbaumannii e Pseudomonas aeruginosa).
Dal 2016 (cfr. EFSA 20.6.2021) si è progressivamente limitato l’uso di antibiotici negli animali da produzione alimentare che, ad oggi, si è quasi dimezzato. L’attenzione nella somministrazione di tali farmaci anche sull’uomo (che nutrendosi di carni di animali trattati, inconsapevolmente assumeva antibiotici) è notevolmente aumentata, riducendo le prescrizioni mediche allo stretto necessario. Pur tuttavia, dai dati, dobbiamo convenire che l’antibiotico-resistenza è un fenomeno sempre più dilagante e che la strada della ricerca per formulare sempre più potenti nuovi antibatterici è in salita.
di Roberto Li Causi
La rete è complessa e variegata. Coinvolge i social network, le tv, i giornali e ha come obiettivo principale il condizionamento dell’opinione pubblica. Si attiva nei momenti chiave dell’azione governativa, attaccando chiunque dubiti o dissenta dalla narrazione dominante in merito a qualunque argomento scottante, dalla Pandemia alla guerra in Ucraina, e sostenendo coloro che portano avanti le tesi promosse dall’esecutivo. La rete filo-governo è ormai una realtà ben radicata in Italia, si tratta però di una realtà che non allarma minimamente gli apparati di sicurezza malgrado tenti ossessivamente di orientare, o peggio boicottare, il dibattito pubblico, facendo largo uso della calunnia, della diffamazione e della menzogna, e potendo contare su parlamentari e influencer, lobbisti e giornalisti.
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Dimissioni Boris Johnson: c’entra l’Ucraina? - La Germania “implora” le turbine per il gas - Colao lancia il portafoglio digitale – Uruguay: la risposta del governo al giudice che contestava Pfizer - Georgia Guidestones: che cos’erano?
[Ho ricevuto questa mail da un italiano che vive in Ucraina]
Riporto la storia di una famiglia mista ucraina-italiana che e’ dovuta scappare attraverso la Russia, causa mancanza di benzina, per arrivare in Polonia. La famiglia ha passato un mese in guerra, riportiamo di seguito alcuni eventi salienti, per capire cosa vuol dire essere attaccati dai Russi, almeno nel nostro specifico caso:
EVENTO 1 - PRIMI 36 ORE DI GUERRA RACCONTATO IN PRIMA PERSONA:
Il secondo giorno di guerra il 25 febbraio dalle 16.20 ora Ucraina estremo est, per la prima volta suona la sirena che ci dice di andare nei rifugi, dalle 16.30 alle 18.30 precise si sono sentiti spari di cannone praticamente ogni secondo. Quando siamo usciti dopo due ore ci aspettavamo la città’ distrutta, invece non era stato colpito nulla.
Ho chiamato un amico esperto militare italiano su whatsapp per chiedere spiegazioni: mi e’ stato detto che e’ una tecnica militare di colpi salve per insegnare alle popolazioni di rifugiarsi al suono della sirena e di uscire solo dopo la fine del bombardamento: praticamente i Russi ci hanno fatto scuola per come proteggerci in caso di attacco.
Leggi tutto: Unrepentant - Il pentimento tardivo della Chiesa