Questo articolo, preso da Observateur Continental, propone una diversa lettura per la richiesta di rapida adesione dei due paesi scandinavi alla NATO.
di Alexandre Lemonine
La rapida e imminente adesione della Finlandia e della Svezia alla NATO sembra essere collegata ai fatti recenti, ma solo a prima vista. Comunque sia, è attraverso l'operazione russa in Ucraina che di solito viene spiegata la rapida integrazione di Stoccolma e Helsinki nella NATO.
Tuttavia, è impossibile immaginare un pericolo che derivasse dagli obiettivi dell'operazione speciale per questi due paesi. Un altro stato neutrale, l'Ucraina, minimizzerebbe solo i limiti del confronto diretto tra le organizzazioni militari occidentali e la Russia. Coloro che cercano di passare il più rapidamente possibile sotto l'ombrello della NATO lo capiscono. Il presidente finlandese ammette apertamente che Mosca non ha un piano di attacco contro il suo Paese, ma questo non è di importanza decisiva ai suoi occhi.
di Gianluca Cosentino
Ormai lo sappiamo: nel mondo della medicina, ogni volta che qualcuno di intraprendente cerca soluzioni fuori dallo schema legato alla vendita di farmaci, viene subito messo all’angolo, sia come professionista che addirittura come persona. Tutti noi ricordiamo l’impegno e l’intraprendenza del dott. Giuseppe De Donno con il plasma iperimmune, ma dimentichiamo facilmente tutte le ripicche che politici, comunità scientifica e istituzioni hanno messo in atto nei suoi confronti, portandolo ad un gesto estremo e tutto questo con l’appoggio – se non l’istigazione - dei cosiddetti “professionisti dell’informazione”.
Abbiamo visto lo stesso trattamento sul Metodo Di Bella ai tempi di Rosy Bindi, sul Metodo Stamina ai tempi di Beatrice Lorenzin e molti altri casi analoghi in giro per il mondo.
Quando si parla di curare è come se si attivassero immediatamente degli allarmi antifurto.
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Pentagono: per 8 anni abbiamo addestrato gli ucraini – Azovstal: evacuazione o resa? - Stefania Craxi: “Perchè mi piace Putin” – Panorama: troppe reazioni avverse - Virus del vaiolo: Bill Gates già lo sapeva.
Intervista a Roberto Pecchioli, che ha scritto un libro su uno degli uomini più importanti della storia moderna. L'uomo che in pochi giorni ha messo in ginocchio la lira e la sterlina, l'uomo che finanzia le rivoluzioni colorate in mezzo mondo, l'uomo che è stato in grado di cambiare la filosofia della sinistra europea, trasformandola da progressista a mercatista e filo-imperialista.
di Toni Capuozzo
Fine della retorica. In italiano, come in ogni lingua, le parole hanno un peso: quella dell’Azovstal non è un’evacuazione. E’ una resa. Certo, non una resa umiliante, non ci sono forche caudine. Non una resa vile, c’è un ordine del Comando supremo, e ci sono 80 giorni di resistenza, alle spalle.
Ma non è una resa con l’onore delle armi: si finisce caricati sui bus verso un ospedale o verso centri di detenzione, con un futuro da scrivere tra scambi di prigionieri e forse processi.
Ma è la fine della retorica, come se l’eroismo fosse un destino rimasto nel ‘900, il secolo cui appartengono gli strenui nazionalismi e i relitti ideologici che in questa guerra affiorano ogni tanto.
E’ la fine della retorica: il Corriere della Sera ancora questa mattina racconta i resistenti dell’Azov come “angeli”, nelle parole dei profughi da Mariupol.
di Alberto Medici
Se da una parte appare evidente la spaccatura fra le cosiddette informazioni ufficiali e quelle che si trovano nel sempre più ricco ed articolato mondo della controinformazione, non si può fare a meno di notare come la fase di transizione dall'una all'altra sia sempre più rapida.
Se in passato una bugia poteva durare molto più a lungo, anche decenni (si pensi all’omicidio Kennedy, allo sbarco sulla luna o all’incidente del golfo del Tonkino, che fornì il pretesto per avviare la guerra in Vietnam), oggi l’avvento di internet, che permette una rapida diffusione di prove, fatti, immagini, ecc., rende possibile una evoluzione sempre più veloce, un passaggio sempre più veloce di una versione alternativa da “complottista” a “verità comunemente accettata“.
Un grande banco di prova per questo nuovo modo di collaborazione mondiale, nella ricerca della verità, è stato sicuramente l’11 Settembre 2001. Anche se a tutt’oggi, a 21 anni dall’evento, molti non sanno la verità, è chiaro che sempre meno persone credono alla versione ufficiale.
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I media cercano di cancellare la storia - Finlandia: ultima provocazione USA - De Benedetti detta la linea per l’Italia - Estonia: attenti ai colori sul vostro monopattino.
di Mauro Rango (fondatore Ippocrateorg)
La recente emergenza sanitaria che ha investito il mondo intero, ha messo in luce le falle di un sistema sanitario che specialmente a livello territoriale ha dato la sensazione a milioni di cittadini malati, di essere soli e abbandonati a se stessi.
E’ per supplire a questo bisogno della popolazione che un gruppo di medici volontari si sono riuniti e confrontati su studi ed esperienze cliniche in una formazione costante e continua per sviluppare protocolli personalizzati al fine di curare decine di migliaia di persone. Gli studi che documentano tale esperienza sono in corso e il primo studio retrospettivo è illustrato da una pubblicazione scientifica completata e in fase di pre-print.
Nel mondo anglosassone, con il termine cancel culture si intende quel meccanismo che tende ad escludere un individuo da qualunque circolo sociale o professionale, sia nella realtà che nel mondo virtuale.
Ma da noi, in Italia, questo termine sembra stare assumendo un significato molto più letterale: quello di cancellare – fisicamente – qualunque articolo o informazione dalla rete che possa risultare in qualche modo scomodo al pensiero dominante.
Lo abbiamo visto con le pagine di Wikipedia, dalle quali sono scomparse importanti informazioni storiche, come ad esempio la strage di Odessa, che da “massacro operato da bande naziste” si è trasformata in un semplice “incendio in cui morirono delle persone”. Oppure la pagina relativa ai missili Tochka, dalla quale è scomparsa la data di fine dotazione da parte dei russi, per poter continuare ad incolparli del massacro di Kramatorsk, nascondendo il fatto che fossero invece stati gli Ucraini a compierlo.
In questo video Richard Hirshman, che di mestiere fa l’imbalsamatore, racconta che cosa sta trovando nei cadaveri delle persone negli ultimi sei mesi: un aumento esponenziale di coaguli sanguigni assolutamente anomali e mai visti prima. Secondo lui, l’unica spiegazione può essere un effetto, diretto e letale, delle vaccinazioni. Anche i suoi colleghi descrivono effetti simili, mai visti prima.
Fonte video ELISEOBONANNO
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Rete4, Lavrov e il nonno di Hitler – USA-Russia: ormai è quasi guerra diretta – Il Papa denuncia “l’abbaiare della NATO” - E intanto la Russia raddoppia i fatturati sui combustibili – Italia kafkiana: non-malati curati da non-dottori.
Leggi tutto: Che cosa nasconde l’adesione improvvisa alla NATO di Svezia e Finlandia?