Caro Professor von Flüe, ho letto con interesse lo scambio che lei ha avuto con alcuni lettori del Fatto Quotidiano, in calce al suo articolo intitolato "Sbarco sulla Luna: cari complottisti, vi spiego perché state negando l’evidenza".
A parte che nel suo articolo lei non ha spiegato assolutamente nulla, e non ha mostrato alcuna "evidenza" specifica (a meno che per "evidenza" lei non intenda il fatto di aver assistito in televisione ai presunti allunaggi), ma questa abitudine di fare proclami altisonanti, per poi disattenderli in modo clamoroso, è ormai molto diffusa nel mondo scientifico che lei rappresenta.
Ma veniamo allo scambio particolare, nel quale un lettore che si firma Marco_it le ha chiesto di confrontarsi con me sulle missioni Apollo, in occasione della proiezione del mio film a Roma, avvenuta lo scorso lunedì.
Ieri sera a Roma c'è stata la proiezione di American Moon, al teatro Eliseo. E' andato tutto molto bene. La sala era piena, la proiezione è filata liscia, e la discussione che è seguita è stata molto piacevole ed interessante. I famosi "fan" di Attivissimo non si sono visti. Oppure, se c'erano, hanno preferito restare in silenzio. C'erano diversi utenti di luogocomune, e mi ha fatto piacere stringergli la mano personalmente. C'erano anche diversi giornalisti, fra cui Ivo Mej, che ringrazio per aver avuto il coraggio di esprimere pubblicamente la sua opinione, scatenando le ire dei benpensanti (e contribuendo involontariamente al successo della serata). Ringrazio tutti quelli che sono venuti, e ringrazio l'Eliseo per l'organizzazione impeccabile dell'evento.
Massimo Mazzucco
I 50 anni della Luna e le prove dell’allunaggio – Massimo Mazzucco (con le critiche di Paolo Attivissimo).
Caro Paolo, ho letto un tuo post dove inviti i tuoi followers a "presentarsi a centinaia" al teatro Eliseo il prossimo lunedì 15 (per contestarmi, presumo), alla proiezione di American Moon.
A parte che la sala è piccola, e sono rimasti pochi posti disponibili, ma perchè invece di mandare i tuoi followers non vieni tu di persona, che sei molto più preparato di chiunque altro sull'argomento? Saresti mio ospite sul palco con me, e dopo la proiezione il pubblico potrebbe assistere ad un sano e civile confronto fra due persone che sostengono tesi diverse, su un argomento di grande interesse per la storia moderna.
Fammi sapere, resto a tua disposizione.
Massimo Mazzucco
Il film American Moon sarà proiettato a Roma il 15 luglio al Teatro Eliseo, come da locandina allegata.
Approfitto di questo spazio per raccontarvi brevemente quello che è successo nel proporre il film alle varie TV nazionali, nei mesi che hanno preceduto il 50° anniversario delle missioni Apollo.
MEDIASET: Il film è stato proposto alle tre reti principali (Retequattro, Canale Cinque e Italia Uno) ma la risposta unificata è stata "Molto ben fatto e documentato, ma non è adatto per una TV generalista". Risposta triste, ma ci poteva stare. C'è stato invece, all'interno di Mediaset, un interessamento da parte di Focus, il canale "specializzato in argomenti controversi", ma la trattativa si è presto arenata, quando ho scoperto che intendevano prendere il mio film, spezzettarlo in capitoli, e far "rispondere" a ciascun capitolo non con un dibattito aperto, ma con un "controcapitolo" di Attivissimo, senza che io avessi più la possibilità di replicare. A quel punto io ho obiettato: "Ma scusate, Attivissimo è la stessa persona che mente spudoratamente nelle varie situazioni del film che avete appena visto. Se costui mente anche nelle sue repliche ai miei capitoli, dicendo cose non vere, poi il pubblico non riesce più a capire dove stia la verità!"
E la risposta letterale è stata - lo giuro sui miei figli - "Ma è proprio questo che noi vogliamo".
Da oggi American Moon è visionabile su Vimeo On Demand: 3 euro per 1 mese, 6 euro per sempre + download. (Per ora non posso mettere il film liberamente su Youtube, perchè sono in trattativa con una rete televisiva e con diversi festival. Posso però metterlo on demand). Grazie a chi farà girare questo link.
Ieri sera LA7 ha commesso un falso storico di dimensioni clamorose. Hanno mandato in onda degli spezzoni di un falso documentario, spacciandoli per un documentario vero, senza spiegare fin dall'inizio che si trattava in realtà di un mockumentary (una presa in giro dichiarata). E' come se io volessi dimostrare che i politici italiani sono corrotti e ignoranti, e per un'intera puntata usassi delle scene di Cetto Laqualunque, spacciandole per scene reali rubate nelle piazze d'Italia.
Salvo poi fingere di redimersi, alla fine della puntata, quando ormai il pubblico intero era stato ingannato.
Ora mi spiego meglio: ieri sera ho iniziato a guardare su LA7 la trasmissione sui viaggi lunari, e ho visto che Purgatori si è messo subito a giocare sul doppio binario "vero o falso?", presentandosi in modo provocatorio con la tuta da astronauta su un finto set lunare.
E fin lì - ho pensato - ci può stare. Un presentatore minimamente paraculo lascerebbe sicuramente la porta aperta all'ipotesi del complotto, se non altro per non passare come un totale deficiente. Mentana ha fatto scuola in questo senso.
Secondo me si divertono come dei pazzi a prenderci per il culo. Non ci può essere altra spiegazione, per una notizia come quella circolata in questi giorni sull'imminente viaggio spaziale di Helga e Zohar intorno alla luna.
Helga e Zohar sono due manichini, il cui scopo sarà quello di misurare le radiazioni cosmiche ricevute dagli astronauti durante un viaggio circumlunare.
Dal sito della ESA, l'agenzia spaziale europea, leggiamo: "Questi due manichini occuperanno il posto dei passeggeri durante la prima missione di Orion intorno alla luna, andando più lontano di quanto un essere umano abbia mai viaggiato fino ad oggi. Dotata di 5600 sensori, la coppia di manichini misurerà le quantità di radiazioni a cui gli astronauti potrebbero essere esposti nelle missioni future, con una precisione senza precedenti."
Ma allora, scusate, la misurazioni "fatte durante le missioni Apollo" sulla luna che fine hanno fatto? Non servono più a nulla?
di Giulietto Chiesa
Ho visto American Moon di Massimo Mazzucco [qui il trailer] mentre a Venezia ri-celebravano la conquista della Luna, con l’hollywoodiano First Man.
Sebbene in questi anni io non mi fossi mai pronunciato sullo sbarco sulla Luna, decido oggi di dire cosa ne penso. Chi voglia leggere la mia intera recensione al film (pubblicarla qui è impossibile per ragioni di spazio) può visitare la mia pagina Facebook. Conosco Massimo Mazzucco. Il suo lavoro “11 settembre, la Nuova Pearl Harbor” è una straordinaria enciclopedia sul più grande attentato terroristico. E solo un totale imbecille può uscire da quella visione ancora convinto che 19 terroristi islamici, sotto la guida di Osama bin Laden, abbiano organizzato e attuato l’11 settembre.
Questo documentario mette seriamente in dubbio che sulla Luna ci sono andati.
D’altro canto mi pongo la questione: si può affermare che nessuna delle sei missioni Apollo (Apollo 11, 12, 14, 15, 16, 17) di cui la versione ufficiale afferma il successo, sia giunta effettivamente sulla Luna? Penso che, allo stato dei fatti non sia possibile fare un’affermazione come questa. Neanche l’autore del film lo fa.
Ma l’analisi dettagliatissima di American Moon conduce alla conclusione inequivocabile che tutta la Missione Apollo è infarcita di trucchi e menzogne che nascondono cose cruciali.
L'utente Music Band ha fatto una lunga ricerca sul caso di Ustica, pubblicando un articolo in tre parti. Le prime due (1, 2) fanno da introduzione, e riassumono le teorie più credibili formulate fino ad oggi. La terza parte, che di seguito pubblichiamo, introduce una ipotesi meno frequentata - ma altrettanto ben argomentata - che viene presentata nel libro di Claudio Gatti "Il quinto scenario" .
Mistero al punto Condor (parte terza)
Non è possibile analizzare nel dettaglio tutte le teorie che sono state elaborate sul disastro di Ustica anche perché i fatti sono tantissimi ma come abbiamo detto, molti libri sono stati scritti e c'è di conseguenza la possibilità di approfondire un po' tutti gli aspetti del caso.
Non è nemmeno possibile esporre la metodologia e i dati raccolti da Claudio Gatti per la sua teoria sui caccia israeliani perché ci vorrebbe un volume intero che inoltre esiste già ed è stato scritto dallo stesso autore; si tratta appunto del libro: “Il quinto scenario”.
In estrema sintesi, la sua indagine verte sulla situazione internazionale di quel periodo e su alcuni fatti cruciali che portano a una tesi indiziaria. Gatti trova molti riscontri e scopre tutta una serie di eventi rilevanti che vanno a comporre un puzzle basato su prove indiziarie ma molto coerente.
Leggendo il suo libro apprendiamo che in quei giorni c'era una forte tensione tra Italia, Francia, Stati Uniti e Israele. L'Italia si sa, è un paese a sovranità limitata ma all'epoca aveva buoni rapporti commerciali con l'Iraq e pure con la Francia che era anch'essa in affari con lo stato arabo, al punto che avevano fornito all'Iraq una certa quantità di uranio arricchito per la loro centrale nucleare di Osiraq e si erano accordati per un'altra fornitura.
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