Mentre la notizia del nostro DDL contro le "fake news" arriva persino su Russia Today, Claudio Messora presenta una analisi approfondita del testo presentato al senato, che rivela le mille insidie che si nascondono fra le sue righe. Chi decide che cosa è "esagerato o tendenzioso"? Che cosa sono gli "interessi pubblici"? Che cosa significa "fuorviare segmenti dell'opinione pubblica"?
Lo ha detto come se dicesse: "Carne, pesce, per me è la stessa cosa. Purchè il cuoco sia contento".
La dichiarazione di Trump sulla nuova posizione degli Stati Uniti rispetto alla questione palestinese è stata semplicemente disarmante. Di fronte alle telecamere, nella conferenza stampa congiunta, il presidente Trump ha detto: "Guardo alla soluzione a due stati, e guardo alla soluzione ad uno stato. Per me va bene qualunque cosa vada bene a voi - ha detto guardando Netanyahu - purché vi mettiate d'accordo".
Talmente sorprendente è stata questa dichiarazione che lo stesso Netanyahu si è messo a ridere in diretta televisiva.
Eppure, quello che può sembrare un grandioso "lavaggio delle mani" alla Ponzio Pilato, da parte di Donald Trump, potrebbe anche nascondere una verità molto più sottile: ovvero che almeno una parte dei palestinesi preferisca in realtà la soluzione ad un solo stato.
Condanne penali e civili per chi diffonde notizie “esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti manifestamente infondati o falsi”. E’ un passaggio del disegno di legge “Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica” presentato oggi al Senato contro i blog e i forum che riportano fake news. Per chi le diffonde, si legge nel testo, si può arrivare a un’ammenda fino a 5mila euro. E se recano “pubblico allarme o nucumento agli interessi pubblici” la pena, oltre alla ammenda, è la reclusione non inferiore a 12 mesi. L’articolo 3 del disegno di legge prevede misure per contrastare l’anonimato, mentre l’articolo 4 norma la rettifica.
Un testo che arriva dopo le dichiarazioni del presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, che a fine 2016 aveva proposto una “rete di organismi nazionali indipendenti ma coordinata da Bruxelles” per identificare e sanzionare chi diffondesse fake news. Parole che che avevano fatto insorgere Beppe Grillo, che aveva parlato di “nuova inquisizione”. E contro la diffusione di notizie false online era intervenuta anche la presidente della Camera Laura Boldrini, che in un video messaggio ha detto: “Le bufale non sono goliardate, sono menzogne pensate per danneggiare”. E ha lanciato il sito bastabufale.it, invitando gli utenti a firmare il suo appello contro le false informazioni.
di Emanuela Lorenzi
E’ bastata una lettera della nostra Beatrice nazionale [1], moderna Torquemada senza toga né camice, per far saltare la proiezione di Vaxxed prevista il 9 febbraio nientemeno che a Bruxelles [2], cui doveva seguire una tavola rotonda con la presenza del dr Wakefield (di cui tutti conoscono il nome ma nessuno la storia, cominciata in quel 17 maggio del 1995 quando una madre lo chiamò e trovò, dopo molte porte chiuse, finalmente un Medico disposto a prenderla sul serio, e finita con una assoluzione da ogni accusa che stranamente nessun media ha creduto opportuno riportare [3], mentre parlando di frodi chiedete al vostro pediatra, che percepisce a quanto pare dai 15 ai 20 euro per ogni atto vaccinale, chi è Poul Thorsen[4]), del Professor Luc Montagnier (premio Nobel per la medicina) e del dr Stefano Montanari (esperto di nanopatologie sulle quali da moltissimi anni lavora con la moglie Antonietta Gatti, fisico e bioingegnere, fra le loro ricerche quelle sulla “sindrome del Golfo” e le vaccinazioni ai militari), il cui studio che mostra gli inquinanti tossici presenti nei vaccini è stato appena pubblicato sula rivista International Journal of Vaccines and Vaccination[5].
E così, dopo il dr Roberto Gava, il dr Dario Miedico recentemente convocato dall’ordine dei medici di Milano (ai quali aveva scritto subito una lettera aperta[6]), ecco Stefano Montanari scrivere sul suo blog parole dure ma molto concrete (qui il suo “atto di contrizione”[7]):
Ormai ce n'eravamo dimenticati. Fukushima era un episodio del passato.
E invece, a circa sei anni dal disastro, risulta che il livello di radioattività nella centrale danneggiata continua ad aumentare.
Subito dopo l'esplosione del 2011 era stato registrato, nel vicinanze del reattore danneggiato, un livello di radioattività di 73 Sievert per ora. Una cifra già altissima, visto che basta un decimo di Sievert (100 millisievert) per causare danni permanenti all'organismo umano. 4 Sievert sono considerati una dose letale per una persona su due. Ebbene, la cifra registrata oggi, all'ingresso del reattore collassato, è di 530 Sievert per ora, ovvero sette volte il livello originale del 2011.
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
Questa è la lettera lasciata da Michele, un trentenne friulano che si è tolto la vita per la mancanza di prospettive in un mondo di precariato.
di Michele
Ho cercato di essere una brava persona, ho commessi molti errori, ho fatto molti tentativi, ho cercato di darmi un senso e uno scopo usando le mie risorse, di fare del malessere un’arte.
Ma le domande non finiscono mai, e io di sentirne sono stufo. E sono stufo anche di pormene. Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di colloqui di lavoro come grafico inutili, stufo di sprecare sentimenti e desideri per l’altro genere (che evidentemente non ha bisogno di me), stufo di invidiare, stufo di chiedermi cosa si prova a vincere, di dover giustificare la mia esistenza senza averla determinata, stufo di dover rispondere alle aspettative di tutti senza aver mai visto soddisfatte le mie, stufo di fare buon viso a pessima sorte, di fingere interesse, di illudermi, di essere preso in giro, di essere messo da parte e di sentirmi dire che la sensibilità è una grande qualità.
Tutte balle. Se la sensibilità fosse davvero una grande qualità, sarebbe oggetto di ricerca. Non lo è mai stata e mai lo sarà, perché questa è la realtà sbagliata, è una dimensione dove conta la praticità che non premia i talenti, le alternative, sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni e qualunque cosa non si possa inquadrare nella cosiddetta normalità. Non la posso riconoscere come mia.
Ricordate lo storico sorpasso dell'intelligenza umana da parte di quella artificiale? Era il 1997, esattamente 20 anni fa. Fu allora che per la prima volta il campione del mondo di scacchi, Garry Kasparov, dovette arrendersi di fronte alla forza bruta di Deep Blue, una mostruosa macchina da calcolo progettata dalla IBM, capace di elaborare oltre 200 milioni di mosse al secondo (v. "Man vs.Machine"). A nulla era valsa l'intelligenza dell'essere umano, poiché la sua capacità di elaborare variabili imprevedibili (3 mosse al secondo) era stata semplicemente schiacciata dalla potenza di calcolo di questo nuovo mostro cibernetico.
Quello degli scacchi, si diceva però, era un gioco interamente prevedibile, in quanto tutte le variabili sono note ad ambedue i giocatori. In altre parole, i pezzi sulla scacchiera sono noti ad ambedue i giocatori, e per quanto alto sia il numero delle variabili in gioco, il loro esito finale può essere comunque computabile. Onore alla macchina, quindi, ma sempre forza bruta rimaneva.
Ora invece è accaduto, per la prima volta nella storia, che un computer sia riuscito a battere ripetutamente quattro fra i più famosi giocatori di poker al mondo.
Gli studenti americani si sono ribellati, la scorsa settimana, ed hanno impedito ad un portavoce di Donald Trump di venire a tenere un discorso all'Università di Berkeley. Incuranti dei getti d'acqua e dello spray urticante della polizia, questi studenti hanno lottato fino all'ultimo per affermare il proprio diritto di non vedere il loro campus calpestato da un personaggio con cui non volevano avere nulla a che fare.
I cittadini catalani stanno portando avanti da mesi una dura lotta per riuscire a fare il referendum sulla secessione, e stanno obbligando il premier Mariano Rajoy a ricorrere a tutte le più sofisticate armi burocratiche pur di impedirglielo. Avanti di questo passo, riusciranno sicuramente a meritarsi il diritto di votare liberamente sul futuro della propria regione.
In Romania da quasi una settimana il popolo è sceso in piazza contro le riforme del governo, che voleva abolire il reato di abuso di ufficio e altri reati minori. Compatti e uniti, i cittadini romeni sono riusciti ad ottenere il ritiro del nuovo regolamento da parte del proprio governo, e ora, non contenti, chiedono anche la testa del proprio primo ministro.
Premessa: Per i non addetti ai lavori, Bruce Wayne (in arte Batman) creato da Bob Kane e Bill Finger ha sempre vissuto in una città inesistente: Gotham City, dove vestirsi da pipistrello per combattere psicopatici vestiti da pinguini è la norma per i miliardari annoiati.
Superman (in arte Clarke Kent), di Jerry Siegel e Joe Sushter, ha sempre vissuto in un'altra città inventata: Metropolis. E si traveste da Fantozzi per nascondere la sua seconda pelle che è una calzamaglia blu e un mantello rosso.
Per anni i due eroi non si sono cagati vivendo su fumetti e universi differenti; poi, a un certo punto, per esigenze di marketing e globalizzazione, le due città si sono incontrate e i due supereroi hanno iniziato a interagire tra loro dimostrando di starsi reciprocamente sulle balle. Dubito che fan a parte, un povero Cristo vada al cinema completamente informato su questi dettagli.
Il Film: Flashback: La morte dei genitori di Bruce Wayne riproposta per la millesima volta, probabilmente per chi non conosce Batman. Una compiaciuta attenzione ai dettagli truculenti che piacciono tanto al regista Snyder, propone tutto al rallentatore. Sequenza necessaria a far scorrere i titoli di testa ricordando nel frattempo che morte funerali e violenza sostituiscono While E Coyote nell'immaginario dei bambini e: “quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda”, in quello dei padri. I supereroi non servono più a divertirti per un'oretta, ma sono utili a ricordarti che il tuo vicino di casa potrebbe essere un extracomunitario schizofrenico pronto a farti del male.
Dall’europarlamento di Bruxelles, Marco Zanni denuncia una grave minaccia di cui nessuno ha ancora parlato: il tentativo di commissariamento di Roma entro il 2017 da parte della Germania, nascosto in un emendamento all’articolo 507 del Regolamento sui requisiti patrimoniali delle banche.
È necessario diffondere il più possibile questa nuova minaccia, ancora una volta nascosta nelle pieghe di una incomprensibile burocrazia nata specificamente per mascherare ai cittadini le tecniche di controllo delle democrazie del sud Europa.
Fonte Byoblu
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