Bufera (più che prevedibile) sulla puntata di Report dedicata al papilloma virus, e condotta da Sigfrido Ranucci.
Ma il vero problema non è tanto la reazione avvelenata di Big Pharma - prevedibile, come dicevamo - quanto piuttosto la mancata difesa da parte dei giornalisti italiani di un collega come Ranucci e dei suoi collaboratori.
Se infatti leggiamo una qualunque rassegna stampa - dal Corriere a Repubblica, da La Stampa al Fatto Quotidiano - troveremo che tutti i giornali parlano della "reazione avversa" avuta dal sistema, ma nessuno ha il coraggio di dire la cosa più semplice: Ranucci non ha affatto "diffuso informazioni antiscientifiche", nè certamente "anti-vaccini" - come vorrebbe il capo d'accusa generalizzato - ma ha semplicemente denunciato la difficoltà di far funzionare il sistema che dovebbe registrare le reazioni avverse ai vaccini, in Italia come in Europa. (E chissà perchè non funziona?)
Di recente sono stato a Torino. Una mattina sono andato a fare una passeggiata in centro, dalle parti di Piazza Vittorio. E' una piazza enorme (credo che venisse usata dai Savoia per le parate militari), con ampi porticati lungo i lati, bar e negozi dappertutto. La piazza brulica letteralmente di attività: gente che passeggia, negozianti che mettono in ordine le loro vetrine, turisti che fotografano, ragazzi seduti ai tavolini, tram che passano sferragliando, gente che fa musica sotto i portici.... insomma, la vita.
Poi ad un certo punto qualcosa ha attratto la mia attenzione: era una antica costruzione circolare, sopraelevata, appoggiata sulla collina antistante, che guarda la Piazza Vittorio dall'altra parte del Po.
E' la chiesa della Gran Madre, nota anche ai torinesi come "la chiesa dei Templari". Istintivamente, mi sono diretto verso il ponte che portava dall'altra sponda, l'ho attraversato e mi sono avvicinato alla chiesa. Guardandola da sotto, sembrava molto più imponente di prima. Pensavo di dare un'occhiata solo dall'esterno, quando ho notato una cancello laterale che era aperto, e che dava accesso alla scalinata che portava fino all'ingresso della chiesa.
I due leader mondiali con le capigliature più ridicole del mondo si trovano a fronteggiarsi in un improbabile braccio di ferro di fronte al mondo intero.
Da una parte un paese insignificante dal punto di vista politico, fatto tutto di retorica e di propaganda, dall'altra la più grande potenza militare del pianeta, che viene ora sfidata a duello dal topolino nordcoreano.
Il problema è che la più grande potenza del mondo dispone di migliaia di bombe atomiche, ma non può permettersi ovviamente di usarle. Mentre il topolino ne avrà al massimo cinque o sei, ma non vede l'ora di sganciane una da qualche parte, per mostrare al mondo che anche loro contano qualcosa.
Non se ne può più. Ormai viviamo sotto un flusso di menzogne continue, avallate dai nostri giornalistucoli da quattro soldi, e non riusciamo più a liberarcene.
L'ultima è di oggi: non solo sarebbero stati i siriani a perpetrare l'attacco chimico di Idlib, ma si sarebbero pure fatti intercettare nella preparazione di suddetto attacco. Dall'ANSA di oggi leggiamo: "Militari e intelligence Usa hanno intercettato comunicazioni di militari siriani ed esperti circa la preparazione per l'attacco con armi chimiche compiuto a Idlib la scorsa settimana."
Quindi, non solo Assad sarebbe così stupido da tirarsi addosso le ire del mondo con un attacco chimico assolutamente inutile, quando già stava vincendo la guerra con i mezzi convenzionali, ma i suoi militari sono così stupidi da farsi pure intercettare nella preparazione di tale attacco.
Ma quale sarebbe la fonte di questa notizia? Sempre l'Ansa ci dice: "Lo ha riferito una fonte ufficiale americana alla Cnn". Anche La Stampa offre una versione simile: "È quanto riferisce alla Cnn un alto funzionario Usa".
Ovvero: "Signora maestra, un mio amico mi ha detto che Mascheroni scoreggia in classe". Siamo a questo livello, dal punto di vista della credibilità.
Segnalazioni e commenti degli utenti sulla notizie più recenti.
Intervento di Fabio Vaccarono, A.D. di Google Italia, a SUM01, il primo evento organizzato dall’Associazione Gianroberto Casaleggio.
Richiesto di portare un contributo sul futuro, voglio partire dalla cosiddetta Legge di Varian. La Legge di Varian dice: “Se volete capire il futuro della tecnologia, prendete e osservate le tecnologie già esistenti che oggi sono nelle mani di pochi – magari le persone più ricche o le aziende più innovative – e sappiate che entro pochi anni quelle stesse tecnologie saranno in possesso di metà della popolazione mondiale e entro dieci anni saranno in grado di coprire l’intero pianeta”.
Intervista di David Gramiccioli alla pediatra Patrizia Franco sull'argomento vaccini. (L'intervista effettiva va dal min. 3:00 al min. 23:00)
Fonte: Colorsradio
Questa è la citazione completa di Benjamin Rush (1745-1813) a cui fa riferimento la dottoressa durante l'intervista: “Unless we put medical freedom into the Constitution the time will come when medicine will organize itself into an undercover dictatorship. To restrict the art of healing to doctors and deny equal privileges to others will constitute the Bastille of medical science.”
"A meno di inserire la libertà di cura nella Costituzione, verrà il giorno in cui la medicina si organizzerà nelle forme di una dittatura mascherata. Restringere l'arte della guarigione ai soli dottori, negando pari privilegi agli altri, costituirà la Bastiglia della scienza medica".
Un camion travolge la folla. Almeno tre morti e otto feriti.
(Gli utenti possono commentare).
Finalmente ci sono riusciti. Laddove avevano fallito i "ribelli moderati" finanziati direttamente dagli USA, laddove aveva fallito l'ISIS finanziata dai sauditi per conto degli USA, è bastato far esplodere qualche bomba con agenti chimichi per giustificare quello che gli Stati Uniti sognano di fare ormai da 5 anni: attaccare direttamente la Siria. Per ora si tratta solo di un bombardamento limitato ad una base militare, ma la storia ci insegna che il termine "escalation" esiste proprio per ciò che significa letteralmente: una crescita, in termini di scala, di qualcosa che da piccolo diventa grande.
Quello che invece la storia non ci insegna, a quanto pare, è come le stesse bugie continuino a funzionare, nonostante ogni volta vengano smascherate come tali. La storia delle armi chimiche (WMD) di Saddam Hussein, usata per invadere l'Iraq, si è rivelata platealmente falsa. L'accusa allo stesso Assad di aver usato armi chimiche, due anni fa, si era rivelata falsa. E per quanto in questo caso anche la logica andasse contro una scelta del genere (Assad sarebbe stato un pazzo ad usare armi chimiche in questo momento), bastano le foto di alcuni bambini con la maschera ad ossigeno per giustificare agli occhi degli occidentali l'aggressione unilaterale da parte degli USA ad una nazione sovrana.
Qualcuno si è lamentato che su LC non discutiamo più di cose importanti, come l'attacco di gas nervino in Siria, "perchè ormai il sito ha sposato ciecamente la propaganda di Putin". Di seguito riportiamo un articolo di Maurizio Blondet, che a sua volta cita un interessante intervento di Mauro Bottarelli. C'è ottimo materiale per la discussione, con un invito in particolar modo a chi sostiene che siamo "vittime della propaganda russa" a confutare le tesi sostenute dai due giornalisti.
SIRIA: STESSE MENZOGNE DEL 2013. CI RIPROVANO CON L’INTERVENTO?
di Maurizio Blondet
Cosa vogliono fare adesso? L’intervento diretto occidentale in Siria? Con la scusa dei gas nervini, già ci provarono nel 2013: accusarono Assad, aveva “superato la linea rossa” gridò Obama, Francia Gran Bretagna e Usa scaldavano i motori, Erdogan era pronto, i sauditi anche, la NATO pure. Poi la geniale proposta di Putin e Assad: consegnare sotto controllo Onu le riserve di gas nervini (che del resto servono solo come deterrente, ossia a dissuadere un attacco della potenza atomica vicina, Israele).
Il momento opportuno passò.
Dopo, le inchieste hanno dimostrato che non fu Assad ad usare il sarin, ma erano stati i terroristi anti-Assad, probabilmente il gas era stato fornito dai servizi turchi di Erdogan. Lo appurò Carla del Ponte, la giurista svizzera allora nella Commissione Onu per la violazione dei diritti umani:
L'ultimo documentario di John Pilger è non solo schoccante (per quel che riguarda la storia di Bikini) ma altamente istruttivo per quel che riguarda i rapporti fra USA e Cina, passati e presenti. Ci sono moltissime cose che non sappiamo, dal punto di vista storico, compreso il fatto che nel 62 è stato sfiorato un attacco nucleare alla Cina, in partenza proprio dalle basi americane in Giappone. E la situazione oggi non è certo più rosea di allora.
Ricordatevi di attivare i sottotitoli in italiano (CC)
Fonte: Pandora TV
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