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Oggi a mezzogiorno, ora di Washington, un magnate dell'edilizia che non ha mai ricevuto un incarico governativo si insedierà alla Casa Bianca. Un uomo grezzo e volgare, tanto imprevedibile quanto ignorante, andrà a sedersi alla stessa scrivania che è stata di Roosevelt, di Eisenhower e di John Kennedy.
E da quella scrivania cercherà di guidare un mondo che sta rapidamente cambiando sotto i nostri occhi.
Nell'arco di soli 12 mesi infatti sono cambiati molti dei parametri internazionali che sembravano, fino ad un anno fa, assolutamente irremovibili. Primo fra tutti, l'instabilità dell'unione europea, intesa come istituzione. Non solo la Brexit, ma un diffuso malessere fra molti dei suoi Stati più importanti ci fanno capire che il grande "sogno europeo" è ormai miseramente fallito. Sarà questione di mesi oppure di anni, questo non lo sappiamo, ma in ogni caso il destino dell'Europa ormai sembra segnato.
E lo ha capito lo stesso Trump, che mostra un palese disinteresse per questa nostra entità sovranazionale. Ma, insieme all'Europa, è lo stesso concetto di NATO a traballare in maniera fino a ieri impensabile: è sempre Trump ad aver definito l'alleanza atlantica "un'organizzazione obsoleta", e nel momento stesso in cui qualcuno pronuncia queste parole ci si rende conto che siamo di fronte ad un residuato del secolo scorso, assolutamente incapace di rappresentare quelli che sono i nuovi equilibri "liquidi" del mondo moderno. [...]
di Diego Fusaro
Il noto non è conosciuto. Così diceva Hegel. E non è conosciuto perché lo diamo per scontato o rinunciamo a ragionarvi serenamente, complice la distrazione di massa che regna a ogni latitudine. Lo sappiamo da anni. Anche da prima che ce lo ricordasse Thomas Piketty nel suo studio sul capitalismo nel ventunesimo secolo.
Il mondo post-1989 non è il mondo della libertà, come ripetono i suoi ditirambici cantori: a meno che per libertà non si intenda quella del capitale e dei suoi agenti. Per il 99% della popolazione mondiale il post-1989 è e resta un incubo: un incubo di disuguaglianza e miseria.
Ce l’ha ancora recentemente ricordato Forbes, la Bibbia dei sacerdoti del monoteismo del mercato deregolamentato. Otto super-miliardari – meticolosamente censiti da Forbes – detengono la stessa ricchezza che è riuscita ad accumulare la metà della popolazione più povera del pianeta: 3,6 miliardi di persone. L’1% ha accumulato nel 2016 l’equivalente di quanto sta nelle tasche del restante 99%.
Gregor Gysi è l'attuale presidente del partito tedesco Die Linke (La Sinistra), nato dalla trasformazione dell'ex partito socialista tedesco (PDS). Nel 1998 Gysi fece questo discorso al parlamento tedesco, mettendo in guardia contro l'introduzione dell'Euro. Viene quasi un dolore allo stomaco nel sentire queste lucide profezie, espresse quasi 20 anni fa.
Quello che segue è il transcript dei sottotitoli. [In ogni caso, io suggerisco di guardare il video: è più efficace - M.M.]
Si è parlato molto d’integrazione europea e, senza dubbio, l’unificazione dell’Europa è un grande obiettivo politico. Ricordo i giorni in cui venne giú il muro, all’inizio della discussione della riunificazione della Germania e alla domanda angosciante che ci si pose: ‘Cosa succederà adesso? Diventerà una Europa tedesca o una Germania europea?
di Maurizio Blondet
Esiste un segretariato dell’ONU, United Nations Capital Development Fund (UNCPD) di cui pochissimi conoscono l’esistenza. Ma lo conoscono bene Master Card Foundation e la Bill and Belinda Gates Foundation, perché ne sono divenuti i più generosi donatori. Il motivo: l’UNCPD è la centrale ideologica occulta del progetto di abolizione mondiale del contante. E’ l’ente – con Bill Gates e le finanziarie che emettono carte di credito, come Master Card – del crudele esperimento sociale che ha luogo in India, la prima cashless society a spese di un miliardo di poveri, che non hanno, ne possono avere, un conto in banca. Ricostruire chi e come ha indotto quell’esperimento in corpore vili, è un istruttivo compendio dei metodi con cui gli interessi americani si impongono dietro le quinte.
Presso la sede a New York dell’ UNCPD (“Fondo per lo Sviluppo del Capitale”: piuttosto esplicito) ha sede il segretariato della Better Than Cash Alliance (Alleanza Meglio-del-contante: molto esplicito) , nata nel 2012, un’associazione di puri idealisti che promuovono la scomparsa del liquido. Mastercard, Visa, Dell Foundaton, Omidyar Network (eBay), Citi, insomma le IT, e-commerce e finanziarie che si aspettano di fare miliardi dal passaggio totalitario ai pagamenti elettronici. Ma non si deve tralasciare che della Better than Cash Alliance sono soci anche il noto fondo filantropico e umanitario che è la Gates Foundation (Microsoft) e l’USAID, l’ente americano volto a fare il bene dei popoli sottosviluppati – come dice il nome: Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale” – che l’agenzia del Dipartimento di Stato e una delle principali coperture della CIA nelle operazioni estere.
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In questo video, pubblicato nel giorno stesso delle votazioni online, Claudio Messora aveva chiaramente messo in guardia il Movimento 5 Stelle da ciò a cui sarebbero andati incontro nel cercare una alleanza con l'ALDE. Peccato che nessuno gli abbia dato retta.
Fonte Byoblu
Vi sono tre fatti recenti, che riguardano Israele, che risulta difficile non considerare in qualche modo collegati fra di loro.
Il primo è la nota risoluzione dell'Onu sui territori occupati, che ha posto un grosso freno al desiderio di Israele di continuare spudoratamente la colonizzazione della Palestina.
Il secondo è stato l'attentato dell'altro ieri di Gerusalemme, dove un camion guidato da un arabo ha travolto ucciso quattro militari israeliani. È stato lo stesso primo ministro Netanyahu a suggerire che l'assassino fosse un "simpatizzante dell'ISIS". Notiamo che questa è la prima volta in cui l'ISIS avrebbe colpito - il condizionale è d'obbligo - un bersaglio israeliano. Fino a ieri infatti, sembrava che l'unico vero nemico dell'ISIS fosse il "mondo cristiano occidentale". Da oggi invece - come riporta la Cnn - "Israele prenderà in considerazione la detenzione amministrativa contro chi sia sospettato di essere un simpatizzante al supporto dell'ISIS".
Il terzo fatto è una notizia che non ha avuto risalto sui media occidentali, ma che potrebbe diventare molto significativa se collegata alle prime due: Israele sta valutando se introdurre una nuova legge che garantisca una specie di "immunità preventiva" ai membri del loro esercito che uccidano dei palestinesi durante una qualunque operazione militare.
Mi colpiscono molto le notizie di gente che muore di freddo in mezzo alla strada, di notte, da sola, senza un tetto per ripararsi. Mi sembra impossibile che nel terzo millennio, nella parte più avanzata del mondo, possano accadere cose del genere.
Lo so che è facile scadere nella retorica, e domandarsi "a cosa serve il progresso, se poi non possiamo nemmeno offrire un tetto al nostro fratello?", ma in questo momento non mi viene da dire altro.
Mi attanaglia il dubbio che abbiamo sbagliato tutto, costruendo una società al contrario, dove ciò che doveva essere primo - cioè l'uomo - in realtà è l'ultimo.
Voi cosa ne pensate?
M.M.
C'è un nuovo termine con il quale dovremo presto imparare a convivere. Si chiama "Mandela effect", ed è una nuova teoria che sta spopolando in rete. Secondo questa teoria, capita spesso che "un vasto gruppo di persone ricordi chiaramente qualcosa che secondo i dati disponibili non risulta invece essere avvenuto".
Tutto iniziò un paio di anni fa, quando una certa Fiona Broome si rese conto di ricordare chiaramente che Nelson Mandela fosse morto in prigione negli anni 80, mentre risulta dalle cronache che sia morto in piena libertà, nel 2013. Fiona però era assolutamente certa di ricordare addirittura le immagini televisive del funerale di Mandela negli anni 80, e cominciò a condividere questi suoi dubbi in rete. Scoprì così che c'erano moltissime altre persone che ricordavano - esattamente come lei - di aver visto in tv il funerale di Mandela negli anni 80.
Fiona aprì così un blog chiamato Mandela Effect, che fu presto subissato di visite, al punto da aver mandato ripetutamente in crash il server che lo ospitava.
Presto la gente cominciò a farvi confluire tutti i casi personali, nei quali ricordavano con certezza qualcosa che invece, dai dati ufficiali, non risultava essere avvenuto.
Leggi tutto: Commenti liberi - 21 Gen. 2017