L'omicidio Kennedy è un fake clamoroso. Si tratta di una palese messinscena, girata con centinaia di comparse, che aveva lo scopo di ingannare il mondo intero per togliere di mezzo un presidente scomodo. Basta studiare con un pò di attenzione le immagini disponibili per capirlo.
Prova #1 - LE COMPARSE
Siamo a Dealey Plaza, pochi istanti prima dell'inizio della presunta sparatoria. Guardate come sono tutte messe in riga le comparse che devono fingere di assistere al passaggio del presidente. Tutte belle allineate, come dei soldatini ubbidienti. Non c'è nessuno fuori posto, nessuno che alzi la mano per salutare il presidente. Queste sono chiaramente comparse che attendono gli ordini dalla regia, dopo essere state posizionate in modo regolare e ordinato lungo il percorso.
Ambasciatore russo ucciso in Turchia. Il killer, un "noto estremista islamico", gridava: "Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui" e "Questo è il conto per la Siria". Devono essere veramente cattivi questi russi, per meritarsi una fine del genere.
(Chissà ci avrà interesse a spezzare il nuovo equilibrio che si era creato fra Russia e Turchia? Forse il Mozambico?)
"Medico è colui che introduce sostanze che non conosce in un organismo che conosce ancora meno" - Victor Hugo
di Federico Giovannini
Sono innegabili i progressi scientifici che l'uomo ha fatto negli ultimi 100 anni. La vita di oggi è semplicemente impensabile se si guarda a poco più di 100 anni fa. Automobili, aerei, telecomunicazioni sono arrivati a livelli mai raggiunti prima dall'uomo (o almeno si ritiene), trasformando la sua vita in qualcosa di straordinario.
Tutto questo progresso scientifico non poteva non applicarsi anche alla medicina e alla cura dell'uomo stesso. Il metodo scientifico introdotto da Galileo è una filosofia, un modo di guardare il mondo con cui abbiamo ottenuto tutto questo. Galileo riteneva, in poche parole, che il mondo fosse regolato da leggi matematiche che potevano essere capite attraverso l'osservazione e la verifica costante delle ipotesti che mano mano si andavano delineando, attraverso degli esperimenti volti a confermare o smentire le ipotesi che si facevano osservando la natura.
Questo metodo ci ha portato parecchio lontano, ma già ora qualcuno comincia a mettere in dubbio il fatto che potrebbe non essere sufficiente per proseguire nel cammino di comprensione e conoscenza del mondo. In ambito medico si potrebbe paragonare il modello del medico a quello del meccanico che ripara un'automobile (l'uomo nel nostro esempio). Esistono diverse specialità: il meccanico, l'elettrauto, il carrozziere, chi si occupa di convergenza ed equilibratura, fino ad arrivare a specializzazioni estreme come chi ripara piccoli danni del parabrezza che potrebbero diventare delle crepe disastrose. Così procede anche la scienza medica in numerosissime specializzazioni, che tendono a dividere in parti sempre più piccole l'uomo e i suoi disturbi/malattie.
Gentile Formigli,
l’attenzione alle fonti e alle “prove” delle notizie è fondamentale, soprattutto nelle guerre, dove la prima vittima è la verità. Menzogne e notizie non verificate hanno provocato o alimentato tragici conflitti. Ma mi focalizzo su Aleppo, v. Piazza Pulita del 15 dicembre 2016.
Sulle immagini da voi mostrate: le immagini mostrano esponenti del corpo dei “White Helmets” mentre soccorrono persone estratte dalle macerie. Quali le fonti? Fonti di parte: “attivisti” locali dell’opposizione. Dove sono state girate? Quando? Non si sa. Qual è stata la causa del crollo, erano forse scudi umani (come denunciato da più parti e dagli stessi abitanti una volta usciti da Aleppo Est) che l’opposizione armata tratteneva, nelle migliori tradizioni dei terroristi di tutto il mondo? Chi ha bombardato? In quali circostanze?
Proprio nel momento di maggiore debolezza del PD, che stenta a riprendersi dalla fragorosa legnata subita al referendum, i Cinque Stelle si trovano a dover fronteggiare l'imbarazzante scandalo dell'arresto di Raffaele Marra.
Un caso talmente clamoroso che è persino riuscito a far passare sotto silenzio l'indagine per falso spiccata nello stesso giorno contro il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Ma perché l'arresto di un semplice capo del personale della giunta municipale dovrebbe fare più rumore di un'indagine contro il sindaco di Milano?
Perché qualcuno, prima di essere eletto a sindaco di Roma, aveva vantato pubblicamente l'onestà dei Cinque Stelle, come se fosse una qualità che si estende automaticamente anche a tutti i potenziali membri della giunta. Ecco il perché.
Perchè dobbiamo lasciare che sia un parlamento co-optato (e delegittimato da un Porcellum incostituzionale) a decidere quale sarà la futura legge elettorale del nostro paese?
Perchè non mettiamo direttamente nelle mani degli italiani una decisione così importante?
Il modo per farlo sarebbe molto semplice: ciascun partito (o coalizione di partiti) propone la sua legge elettorale, e poi gli italiani scelgono quella che preferiscono con un referendum.
In questo modo si toglie ai partiti la tentazione di progettare una legge su misura per sè stessi, e si offre direttamente ai cittadini la possibilità di decidere se ci saranno o meno i collegi uninominali, se le liste devono essere bloccate oppure se scegliere direttamente i nostri rappresentati, se e quanto premio di maggioranza dovrà essere attribuito ai vincitori, ecc.
Con Trump che vuole tagliare i costi del progetto, si torna a parlare di F-35. Nel frattempo ci si domanda: perchè mai noi dovremmo acquistare ben 90 (n-o-v-a-n-t-a) esemplari di questo bidone megagalattico? Davvero non c'è nessuno fra i nostri politici che abbia il coraggio di sollevare questo problema?
F-35 non vola (causa pioggia). Ma Trump lo cancellerà davvero?
di Maurizio Blondet
“Il programma F-35 e il suo costo sono fuori controllo – ha twittato The Donald il 12 dicembre. – “Si potranno risparmiare miliardi di dollari in acquisti militari (ed altri) dopo il 20 gennaio”. Pochi giorni prima aveva criticato il costo del nuovo Air Force One, ossia la Boeing; adesso la Lockheed Martin. Non manca di coraggio, a sfidare le vacche sacre del sistema militare-industriale, che danno lavoro a migliaia di dipendenti e al Pentagono. [...]
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
Come la storia degli ultimi decenni ci ha insegnato, i "grandi attentati" portano con sé quasi sempre dei livelli multipli di lettura, oltre a quello, primario, della destabilizzazione. Questo meccanismo poteva non essere del tutto chiaro nel lontano dicembre 1969, quando esplose a Milano la bomba di Piazza Fontana.
Riascoltando però le rievocazioni storiche di quel giorno, qualcosa di curioso salta all'occhio: quel giorno non fu una, ma furono ben tre le banche prese di mira dagli attentati. Non solo ci fu un'esplosione alla Banca dell'Agricoltura di Milano (quella che causò 13 morti e dozzine di feriti), ma ve ne fu anche una alla Banca Nazionale del Lavoro di Roma (che fortunatamente causò solo feriti, ma nessun morto).
La polizia inoltre trovò otto kilogrammi di esplosivo piazzati in una terza banca di Milano, la banca Commerciale, che furono disinnescati dagli artificieri prima che esplodessero. Una banca può essere una scelta a caso, due possono essere una coincidenza, ...
Ieri è successo un fatto interessante. Anzi, un doppio fatto interessante: inizialmente, la CIA ha dichiarato di avere le prove di un coinvolgimento diretto da parte degli hacker russi per favorire la vittoria di Trump nelle elezioni americane. Il secondo fatto interessante è che lo stesso Trump ha apertamente respinto questa ipotesi, delegittimando la rivelazione della CIA con una frase al vetriolo: "Presumo che queste siano le stesse persone che nel 2003 avevano scoperto che Saddam aveva le armi di distruzione di massa".
In pratica, con una semplice frase ha sputtanato pubblicammente la credibilità della CIA.
Il commento di Tump è stato talmente sorprendente che l'ex-direttore della CIA, Hayden, ha dichiarato: "Wow! Il neoeletto presidente non crede ai dati fattuali della CIA!"
Ma di fattuale, come sappiamo, c'è ben poco. E mentre la Russia chiede apertamente che vengano mostrate al mondo le prove del loro coinvolgimento, lo stesso Trump ha dichiarato: "Per quel che ne so io, [a violare i server dei democratici] potrebbe essere stata la Russia, la Cina, oppure un tizio qualunque che abita nel New Jersey."
Questo attacco frontale alla CIA da parte di Trump sembra fare da contraltare all'appoggio chiaramente partigiano che Trump ha ricevuto dall'FBI prima del voto presidenziale.
Leggi tutto: Claudio Messora spiega cos'è il MES