di Marco Cedolin
Come nella trama di un film di spionaggio, le ultime due settimane di luglio in Val di Susa sono state utilizzate con destrezza dalla mafia del TAV (con forze dell'ordine, magistratura e pennivendoli in prima linea) per raggiungere uno scopo ben preciso: portare a Chiomonte la talpa deputata allo scavo del tunnel, senza dover fare i conti con la contestazione che prevedibilmente sarebbe scaturita da questo gesto. Purtroppo ci sono riusciti, ma è interessante riepilogare come.
La notte del 19 luglio, un abbastanza folto gruppo di manifestanti NO TAV, protesta (come accaduto decine di volte negli ultimi anni) dinanzi alle reti del cantiere fortino di Chiomonte. Vengono lanciati petardi e fuochi d'artificio, contrastati da una fitta pioggia di lacrimogeni. Forze dell'ordine e manifestanti vengono in qualche caso a contatto, con la conseguenza di qualche ferito lieve ed alcuni fermi a carico dei NO TAV.
Niente di trascendentale, a grandi linee la fotocopia delle scaramucce ripetutesi moltissime volte da quando esiste il cantiere, spesso documentate solamente nei trafiletti dell'Ansa.
Ciò nonostante tutti i grandi giornali danno (contrariamente a quanto avviene di solito) grande rilevanza all'episodio, ...
L'uomo che ha preso il posto del medioevale Ratzinger è un sofisticatissimo attore dei giorni nostri, che ha capito alla perfezione come oggi sia molto più importante gestire le apparenze che non badare alla sostanza. Questo è il Papa che "prende l'autobus come tutte le persone normali", che "lava i piedi ai carcerati", che "si fa da mangiare da solo" e "si porta da solo il bagaglio sull'aereo", come tutti i normali cittadini.
Questo Papa ha capito benissimo che oggi è necessario - ed anche sufficiente, purtroppo - vestire il saio dell'umiltà per apparire dalla parte della gente, dalla parte della giustizia, dalla parte del bene.
Ed ora che ha constatato che il giochino dell'umiltà francescana funziona a meraviglia, ha iniziato ad adottarlo anche sulle questioni di primaria importanza, come ad esempio quella dell'omosessualità.
Spicca oggi sulle prime pagine di tutti i giornali la frase del Papa "chi sono io per giudicare i gay?" E' tutti subito a strapparsi le vesti, sulle maggiori testate mondiali, per "quanto è umile questo Papa".
Talmente "sorprendente" gli è apparso il gesto del pontefice, che Nichi Vendola lo ha addirittura additato ad esempio per il mondo della politica: "Oggi il Papa ha fatto una cosa strabiliante - ha detto Vendola - perché in un solo colpo ha separato omosessualità e pedofilia. Il Papa ci ha ricordato che la pedofilia non è un peccato, ma è un reato. E a proposito dell'omosessualità, il Papa ha detto: "Chi sono io per giudicare i gay?" Io credo che se la politica avesse un milionesimo di questa capacità di ascolto, di questa empatia per l'umanità, la politica sarebbe una cosa molto più utile per aiutare la gente che soffre e per cambiare le cose".
E' comprensibile che dal punto di vista di Vendola - come dal punto di vista di un qualunque progressista, gay o meno che sia - la frase del Papa possa suonare come una mezza rivoluzione, ...
Nuovamente, due notizie che compaiono contemporaneamente sulle prime pagine [clicca sull'immagine] sembrano suggerire qualcosa di più ampio e profondo di quanto lo faccia ciascuna notizia da sola.
In questo caso l'argomento a cui viene da pensare è quello del rapporto di coppia.
Da un lato abbiamo un uomo accecato dalla gelosia che ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita, dopo aver tentato di uccidere anche l'amante della moglie. Dall'altra abbiamo una coppia di novantaquattrenni che sono morti ad un giorno di distanza l'uno dall'altra, dopo essere stati felicemente sposati per 75 anni.
Il primo pensiero che viene da fare è persino troppo ovvio: ci sono coppie che sono fatte per stare assieme, e ce ne sono altre che non lo sono.
Ma allora, cose ne facciamo del famoso detto "Dio li fa e poi li accoppia"? Se il detto fosse vero, "Dio" avrebbe accoppiato sia i novantaquattrenni felici che i protagonisti della tragedia di gelosia. Quindi, "Dio" nel secondo caso avrebbe sbagliato?
In realtà, la domanda da porsi è un'altra, e riguarda il libero arbitrio: coloro che riescono a stare insieme per tutta la vita, ci riescono perché erano veramente "fatti l'uno per l'altra", oppure perché si sono sforzati più degli altri per far funzionare il proprio matrimonio?
Perchè al nastro di partenza siamo tutti uguali: non c'è coppia al mondo che nel giorno del matrimonio ...
Testo del video:
Oggi si parla molto dell'ineguaglianza, e del fatto che l'1% dei più ricchi abbia così tanto di più di tutti gli altri. Il discorso però è focalizzato soprattutto sugli Stati Uniti, mentre sembra che la situazione dell'ineguaglianza sia molto simile anche a livello globale.
Questi sono i risultati di una serie di ricerche fatte su fonti affidabili, come ad esempio le Nazioni Unite.
Mentre risulta che le cose siano decisamente sbilanciate negli Stati Uniti, la situazione è addirittura peggiore se si guarda al mondo intero.
Certe volte non sono le singole notizie a colpire l'attenzione, ma la combinazione di una serie di notizie che compaiono nello stesso giorno in prima pagina.
Prendiamo ad esempio la giornata di oggi, 23 luglio. Aprendo una qualunque delle prime pagine mondiali, troviamo l'immagine del Boeing 737 tristemente appoggiato sulla pista di La Guardia, dopo che il carrello anteriore ha ceduto nella fase di atterraggio.
L'aereo sembra un vecchio pachiderma accasciato sulle zampe anteriori, che chiede pietà prima di ricevere il colpo di grazia. E' il simbolo di un sogno svanito, quello della tecnologia efficiente, perfetta e infallibile che avrebbe dovuto risolvere tutti problemi dell'umanità, e che invece si è rivelata una scatola vuota, il cui unico risultato è stato di mettere in risalto la vera contraddizione del mondo moderno: è perfettamente inutile costruire gli aerei, che dovrebbero velocizzare i trasporti - e quindi favorire la crescita economica - se poi mancano i soldi per fare la manutenzione, proprio a causa della mancata crescita economica.
Alla fine della corsa abbiamo un vetusto 737 che crolla esausto sulle zampe anteriori, dopo aver inseguito inutilmente per anni il sogno di sè stesso.
L'altra notizia che spicca in prima pagina è quella del trono di Windsor: "E' nato il principe". Sulla balconata di un grande castello compare una serie di persone vestite in modo buffo, ...
AVVISO: Stasera "La nuova Pearl Harbor" alla radio di New York.
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Anche se trae spunto dalla morte di Andrea Antonelli, questo articolo non parla soltanto di motociclismo. Parla di imparare a far rispettare i propri diritti in qualunque situazione, contro chiunque, da parte di qualunque categoria di persone.
Basta leggere le dichiarazioni di Marco Melandri, un altro pilota presente ieri a Mosca, per capire dove stia veramente il problema.
"Oggi la pista era impraticabile - ha detto Melandri - c'é un problema sicurezza ma è difficile fermare le corse". "La gara della Supersport non doveva partire - insiste Melandri -. Io ho cominciato ad alzare la mano e a chiedere la sospensione della gara di Sbk a due giri dalla fine per segnalare che c'era troppa pioggia: percorrevamo il rettilineo a metà gas. Purtroppo il problema è annoso e parte dal fatto che i piloti non vengono ascoltati dalla direzione di gara".
Caro Melandri, se i piloti "non vengono ascoltati dalla direzione di gara", la soluzione è molto semplice: invece di alzare il braccio quando passate davanti alle tribune, ...
E' appena uscito in tutte le librerie un saggio destinato a far discutere: "Rino Gaetano, la tragica scomparsa di un eroe". Il titolo in realtà era differente (Rino Gaetano, assassinio di un cantautore) ed è stato cambiato all'ultimo momento, su richiesta della famiglia, dopo che era già stato ampiamente pubblicizzato su molti quotidiani e riviste.
L'autore del libro è un avvocato, Bruno Mautone, che afferma di aver studiato a lungo i testi delle canzoni del cantautore Crotonese convincendosi che lungi dall'aver composto "canzoncine leggere" piene di nonsense, avesse inserito nei testi riferimenti alla massoneria e a tanti misteri italiani spesso, anticipando addirittura gli eventi. Lo avrebbe fatto utilizzando un linguaggio criptico, utilizzando metafore, simbologie, doppi significati, in un perfetto stile di comportamento "Massonico".
Per l'avvocato Mautone infatti, Rino Gaetano era un adepto a una qualche loggia massonica (vengono suggeriti i nomi della rosa rossa o dei rosacroce) che aveva avuto accesso a conoscenze precluse ai più su molti dei "Misteri Italiani", ma che si era successivamente pentito iniziando a fare rivelazioni sotto forma di allegorie nelle sue canzoni; e che proprio per questo, avesse talmente infastidito i vertici del potere occulto che alla fine avrebbero deciso di eliminarlo.
di Fulvio Grimaldi
Avete visto come è stata sotterrata la vicenda dello Stato canaglia capo e dei suoi crimini spionistici insieme a quella di uno, Edward Snowden che, a rischio di tutto, vita compresa, ha denudato questo orrido imperatore? E’ bastato che la polizia trattasse una donna con figlia alla stessa identica maniera di decine di migliaia di innocenti migranti per far esplodere un putiferio della stessa scatenata rabbiosità – e malafede – di quelli che avevano raso al suolo qualsiasi verità con i presunti martirii delle varie Neda Soltan, o Sakineh, o Pussy Riot in laica orgia nelle cattedrali, di iraniana e russa memoria. La signora kazaka Alma Shalabayeva e la signorina Alua, prelevati da un’orda di sgherri della Cancellieri e, nel giro di tre giorni, espulsi verso il loro paese. Senza, orrore!, che se ne fosse informato il presidente del Consiglio, cosa che, si sa, succede regolarmente con ognuno dei migliaia di senegalesi, somali, tunisini, polacchi, per ognuno dei quali viene meticolosamente sollecitato il potere riparatore del governo. Eppure la signora non era mica stata salvata, nuda, disidratata, in procinto di partorire, da un gommone alla deriva. Era entrata illegalmente in Italia con passaporto falso della Repubblica Centroafricana (!) e sotto falso nome, checché si cerchi di oscurare il dato rilevato dalle autorità preposte. La classica clandestina, secondo le simpatiche leggi bipartisan del nostro accogliente regime. Di lei si sono occupati ben tre magistrati, cosa non proprio abituale per i “soliti” clandestini.
Ma era la moglie del “massimo oppositore del dittatore kazako Nazarbaev”. E non è forse una splendida preda per gli avvoltoi mediatici che, dalla voliera di Washington e di tutti gli zoo dell’Occidente, spiccano il volo al primo comparire di un “dissidente”? [...]
Non gli bastava aver portato a casa 4 miliardi e mezzo di dollari, con una polizza assicurativa che aveva un massimale di 3,2 miliardi. Non gli bastava aver preso altri 800 milioni di dollari per ricostruire un grattacielo che ne era costati 400. Non gli bastava aver risparmiato gli 800 milioni di dollari che sarebbero serviti a rimodernare il sistema elettrico delle Torri Gemelle. Non gli bastava aver risparmiato 1 miliardo di dollari che avrebbe dovuto sborsare per la rimozione dell'amianto dalle stesse Torri Gemelle, e che invece è stato tutto respirato dai soccorritori che hanno lavorato per mesi sulle macerie di Ground Zero.
Ora Larry Silverstein vuole anche denunciare le compagnie aeree, la Boeing Corporation, e diverse altre entità coinvolte nei fatti dell'11 settembre, fra cui l'aeroporto di Boston e quello di Portland, per altri 8 miliardi di dollari.
In realtà, questa causa multipla era già stata depositata da Silverstein nel 2008, ...
Un uomo (bianco-ispanico) esce di casa alla sera, armato. Vede un ragazzino (nero) che secondo lui si comporta in modo sospetto, e decide di seguirlo. Nasce una colluttazione e alla fine l'uomo uccide il ragazzino, che era disarmato, con un colpo di pistola al cuore.
Arriva la polizia, ma l'uomo non viene arrestato. Dopo il fermo, torna serenamente a casa sua. Soltanto dopo due settimane la polizia lo arresta, perché nel frattempo è stato incriminato per omicidio. Al processo però l'uomo viene ritenuto "non colpevole" per la morte del ragazzo, e torna ad essere un libero cittadino. Tutto ciò è avvenuto nel pieno rispetto delle leggi vigenti.
Sembra uno di quei famosi "quiz" della Settimana Enigmistica, dove alla fine ti chiedevano "spiega come tutto questo sia possibile".
È possibile, perché le leggi di cui stiamo parlando sono quelle dello Stato della Florida. La vittima si chiamava Trayvon Martin, e aveva 17 anni. L'omicida "non colpevole" della sua morte si chiama George Zimmermann, e ne ha 29.
La sera del 26 febbraio 2012 Zimmerman è uscito in macchina, quando ha notato un ragazzino col cappuccio che si muoveva nell'oscurità "in modo sospettoso", fra un vicolo all'altro.
Siccome c'erano stati già diversi furti nel quartiere - ha detto Zimmermann - ...
Leggi tutto: La talpa è arrivata a Chiomonte