Non avevo mai abbracciato un estraneo.
Eppure, la cosa mi è venuta estremamente naturale, nel trovarmi di fronte ad amici che finora avevo conosciuto solo tramite Internet.
L’occasione è stata la proiezione del mio ultimo film, ieri a Roma. Fra le persone che sono intervenute c’era anche una ventina di iscritti a luogocomune, ed è stato emozionante trovarsi di fronte ad esseri umani veri e propri - con un volto, un sorriso, un’anima - che rimpiazzavano finalmente ciò che finora era stato solo un nick nel mondo virtuale.
C’era un iscritto con il quale ci siamo beccati svariate volte, in rete, ma trovandomi di fronte a lui ho sentito di avere di fronte un fratello.
C’erano due ragazzi che sono venuti in macchina da Milano “non per vedere il film, quello l’abbiamo già visto tre volte”, ma semplicemente per incontrarsi e stare insieme 5 minuti.
C’erano diversi rappresentanti della lotta alle scie chimiche, ...
Roma: Domenica 10 novembre - Teatro Palladium (metro Garbatella)
Proiezione del film “11 settembre – La nuova Pearl Harbor” (versione per le sale - 3 ore)
Ingresso e presentazione ore 9:30. Ingresso libero.
Partecipano Massimo Mazzucco, Ferdinando Imposimato, Pino Cabras, Giulietto Chiesa.
Scarica la locandina.
Seguono alcuni commenti sul film di parte di membri del 9/11 Truth Movement.
Non senza una velatura di orgoglio, la BBC annuncia che l’economia del Regno Unito sembra essere quella che “cresce più velocemente di tutte le altre economie occidentali”.
Secondo un rapporto della ICAEW (l’associazione dei commercialisti anglo-gallesi), nell’ultimo quadrimenstre del 2013 è in corso una crescita dell’ 1.3%. La CBI (business lobbying organisation euopea) conferma il trend di crescita.
Come mai, mentre la maggioranza dei paesi europei soffre la recessione, il Regno Unito gode di questa vistosa fase di crescita? Sarà forse il “quantitave easing” a fare da motore dell’economia britannica?
Il “quantitative easing”, come spiega la stessa BBC, …
AVVISO: SCIE CHIMICHE - Il caso Marcianò - LIVE 8 NOVEMBRE ore 21
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A parte le continue offese personali e le minacce dirette tutte di origine anonima contro Gianni Lannes, stasera alle ore 20:03 e poi 20:06 sono giunti due messaggi al blog SU LA TESTA! a firma di tal Cesare Geraci. Nel primo si fa riferimento alla sparizione in Sardegna di Franco Caddeo, una persona mai più ritrovata neanche sotto forma di cadavere, che si era occupata concretamente ed attivamente di lotta alle scie chimiche. (Link, link).
Nel successivo, lo sconosciuto Geraci si riferisce espressamente e testualmente alla sparizione preannunciata di Gianni Lannes, con una segnalazione alla trasmissione tv Chi l'ha visto.
Di che si tratta allora? Di uno scherzo di pessimo gusto? Oppure di un avvertimento, …
AVVISO: Proiezione del film a Roma il 10 novembre.
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Quando si è bambini, si hanno notevoli difficoltà nell’inquadrare nella giusta prospettiva le età delle altre persone.
Quando abbiamo dieci anni, riusciamo a vedere al massimo tre o quattro categorie di età diverse dalla nostra. Ci sono “i piccoli”, ovvero quelli che hanno meno anni di noi, ci sono “quelli più grandi di noi”, che hanno magari 12 o 13 anni, ci sono “i grandi” veri e propri - una categoria che comprende indistintamente tutte le persone fra i 18 e i 45 anni - e poi ci sono “i vecchi”, che sono tutti quelli con qualche ruga sul volto ed i capelli bianchi.
Per un bambino di 10 anni non c’è nessuna differenza fra un adulto di 25 e uno di 35 anni. Per lui sono due “grandi” e basta. Per un bambino di 10 anni non c’è nessuna differenza fra un anziano di 65 anni e uno di 90: per lui sono due “vecchi” e basta. Poi, man mano che si cresce, si impara a cogliere meglio le differenze, il senso critico si affina, e cominciano le distinzioni più sottili. Quando arrivi a 20 anni sai benissimo quale sia la differenza fra corteggiare una ragazza di 18 anni e corteggiarne una di 28. (Le tue probabilità di successo diminuiscono in maniera rovinosa, con ogni anno che aggiungi alla sua età).
Man mano che cresci e diventi adulto, riesci a determinare l’età di una persona con uno scarto sempre minore, ...
E’ stato disgustoso seguire, negli ultimi giorni, le infinite discussioni televisive sul caso Priebke.
Ha o non ha diritto ad una normale sepoltura? Era o non era un mostro? Doveva uccidere, o poteva rifiutarsi di farlo? Che differenza c’è fra “civili” e “partigiani”? Chi ha ucciso i 33 tedeschi sapeva cosa sarebbe successo in seguito? Sulle ordinanze di Kesselring appariva o non appariva la parola “rappresaglia”?
Una volta indirizzata la discussione sul falso sentiero, i rivoli collaterali che si aprono sono praticamente infiniti, e la grande macchina mediatica può tranquillamente macinare intere giornate di discussioni inutili, ben sapendo che nessuna di queste porterà mai alla radice del problema.
Perchè invece i nostri giornalisti non si chiedono come mai ci si venne a trovare nella assurda situazione in cui i nostri stessi alleati diventavano improvvisamente nemici in casa nostra? Come ha potuto un intero paese iniziare una guerra da una parte e finirla dall’altra? […]
Il debunker francese Jérôme Quirant ha risposto alle 50 domande poste dal mio film “11 settembre - La Nuova Pearl Harbor”.
Ecco le sue risposte, seguite dalle mie repliche. [Traduzione dal francese di Alexcam. L’originale completo è qui).
Domanda 1 - Sapendo che gli attacchi erano imminenti, sapendo che avrebbero potuto utilizzare aerei dirottati, ma non sapendo quando e dove ciò sarebbe accaduto, era un buon motivo per rafforzare al massimo la difesa e per tenere aerei pronti a decollare in qualunque momento, in ogni parte della nazione. Perché invece si è voluto programmare così tante esercitazioni nello stesso giorno, mentre restavano solo quattro caccia in stato di allerta per difendere proprio il settore della nazione che più rischiava di essere attaccato?
Domanda 2 - Dopo essersi reso conto che l'America era sotto attacco, alle 9,03, perchè Eberhart non ha immediatamente sospeso tutte le esercitazioni militari, e richiamato alla base tutti i caccia disponibili?
Domanda 3 - Perchè Myers non gli ha chiesto di farlo, durante la loro telefonata, dopo essere stato aggiornato dallo stesso Eberhart sull'attacco in corso?
Domanda 4 - E perchè la Commissione 11 settembre non ha mai posto a nessuno dei due generali queste domande di fondamentale importanza?
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