Pubblicata la versione inglese. Grazie a chi la farà girare.
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DVD 1
INTRODUZIONE
0.01:02 - 12 paralleli fra Pearl Harbor e l'11 settembre
0.14:10 - Gli argomenti del dibattito
PARTE 1 - LA DIFESA AEREA
0.15:08 - Dove sono i caccia?
0.16:25 - La "teoria dell'incompetenza" (radar, transponder)
0.22:30 - Le esercitazioni militari
0.30:35 - Avvertimenti dettagliati
0.34:15 - La catena di comando
0.39:40 - Promozioni, non punizioni
0.41:30 - Il caso Mineta
0.49:40 - La tesi dei debunkers
0.55:00 - Riassunto del caso Mineta [continua ...]
Vi sono infiniti casi nella storia nei quali una persona ha creduto di poter dare un contributo importante alla causa in cui credeva, sacrificando la propria vita.
Purtroppo i risultati non sono mai quelli sperati.
Il soldato Bradley Manning, responsabile per aver divulgato tonnellate di informazioni segrete sulle operazioni illegali degli americani in Afghanistan, ha dichiarato di aver compiuto il suo gesto perchè questo "avrebbe cambiato il mondo, dando inizio ad un dibattito sulla politica estera degli Stati Uniti e dei suoi militari."
L'unico risultato che ha ottenuto invece è stato quello di prendersi 35 anni di prigione, che intendono non soltanto punire lui, ma mandare anche un chiaro messaggio a chiunque altro pensasse di fare una cosa del genere.
Un paio di anni fa, in Germania, una donna affetta dal Morgellons si suicidò lanciandosi da un pallone aerostatico, ...
Sono stufo di sentir parlare di universi paralleli. Non ne posso più.
Una volta questo era un concetto che trovavi soltanto di rado, nei romanzi di fantascienza. È un concetto molto bello, stimolante, che ti apriva la fantasia a nuove possibilità.
Oggi sei lì che ti aggiri imbufalito per il parcheggio, perché non ti ricordi più dove hai messo la macchina, e trovi subito il pirla che ti dice "forse l'avrai parcheggiata in un universo parallelo".
"Nell'altro universo le teste di cazzo come te non esistono" ti viene da rispondergli.
Una volta un amico mi ha detto: "Ci sarà pure un universo, da qualche parte, dove Berlusconi è una persona colta e raffinata, che insegna storia dell'arte e non possiede nemmeno un televisore". "Se è solo per quello - gli ho risposto io - ce ne sarà anche uno nel quale Berlusconi non è mai nato, perché quella sera la sua mamma ha deciso di voltarsi dall'altra parte".
Hanno fatto persino una serie televisiva (non so se in Italia è uscita), chiamata Sliders, nella quale un gruppo di amici continua a "scivolare" fisicamente da un mondo all'altro, senza mai riuscire a tornare nel proprio. Il luogo è sempre lo stesso, San Francisco, e la data è sempre quella di oggi, ma il mondo in cui cascano ogni volta è un mondo leggermente diverso da quello originale. In un caso, gli americani hanno perso la guerra di indipendenza, e gli Stati Uniti sono ancora governati dagli odiatissimi inglesi. In un altro, i sovietici hanno invaso gli Stati Uniti, e ora la lingua ufficiale di San Francisco è il russo. In un altro ancora, l'America non è mai stata conquistata dagli europei, e a San Francisco ci sono ancora i dinosauri (perché infatti al tempo dei pellerossa l'America era piena zeppa di dinosauri).
In astratto, il concetto di "infinite possibilità" è decisamente affascinante, ...
Recenti studi stabiliscono che i gonzi sono coloro che sostengono le menzognere versioni ufficiali, non i cosiddetti “teorici della cospirazione”
Di Kevin Barrett
Uno studio referato conferma che i negazionisti ed i loro portavoce sono i veri psicopatici e sociopatici.
In breve, il nuovo studio di Wood e Douglas suggerisce che lo stereotipo negativo del “teorico della cospirazione”, un fanatico che aderisce alle interpretazioni di una frangia, descrive invece con precisione le persone che difendono la versione ufficiale del 9/11, non quelli che la contestano.
Recenti studi di psicologi e sociologi negli Stati Uniti e nel Regno Unito suggeriscono che, contrariamente agli stereotipi dei media tradizionali, quelli etichettati come "teorici della cospirazione", sono più razionali di coloro che accettano aprioristicamente la versione ufficiale dei fatti contestati. Inoltre, lo studio ha appurato che i cosiddetti “cospirazionisti” discutono il contesto storico (ad esempio, l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy come un precedente per il 9/11) più dei negazionisti.
Entrambi questi risultati sono amplificati nel nuovo libro “Conspiracy theory in America” del politologo Lance DeHaven-Smith, pubblicato all'inizio di quest'anno dalla University of Texas. Il Professor DeHaven-Smith spiega il motivo per cui ai ricercatori ed ai cittadini non piace essere definiti "teorici della cospirazione". La dicitura fu coniata e promossa dalla C.I.A. per calunniare e diffamare le persone che non accettavano la 'verità' della Commissione Warren circa l’omicdio di John Fitzgerald Kennedy! "La campagna della C.I.A. per diffondere l'espressione 'teoria del complotto' nonché per rendere il tema della congiura un motivo di scherno e di ostilità deve essere riconosciuta, purtroppo, come una delle più riuscite forme di propaganda di tutti i tempi". […]
Ieri pomeriggio mi trovavo alla stazione radio KPFK di Los Angeles, a fare un'intervista sull'11 settembre.
Ad un certo punto ho visto, attraverso i vetri della saletta in cui mi trovavo, una grande agitazione in corridoio. C'erano diverse persone che andavano e venivano, e parlavano concitate fra di loro. Ad un certo punto uno di loro si è avvicinato al vetro della saletta, mi ha guardato e ha sventolato sorridendo un foglio di carta.
Io fra me e me ho pensato: "Boh, sarà morto Dick Cheney".
Appena finita la trasmissione sono uscito, e mi è venuto incontro quello con il foglio in mano. "Guarda - mi ha detto - il governo americano ha appena riconosciuto l'esistenza dell'Area 51!"
"Ma scusa - gli ho detto io - se l'abbiamo già vista in 1000 documentari, presa da nord, da sud, dall'alto, dal basso, da vicino e da lontano… lo sappiamo tutti che esiste".
"Sì, ma adesso è ufficiale - ha risposto lui - Adesso lo hanno riconosciuto anche loro".
"Ma hanno detto almeno a cosa serve?"
"No, di preciso no."
"E allora? Stiamo esattamente al punto di prima, no? Anzi, vedrete che ci racconteranno che serviva per qualche ridicolo esperimento militare, e alla fine useranno questa notizia per debunkare l'idea che gli UFO esistono." [...]
Ti piacerebbe venire sparato a 1200 chilometri all'ora dentro un tubo d'acciaio, seduto nella tua capsula piena di comfort, con tanto di televisore e di aria condizionata? Se la risposta è sì, Elon Musk è l'uomo che fa per te.
Il noto miliardario sudafricano, già fondatore di Paypal e inventore dell'auto elettrica "Tesla", ha presentato un progetto di trasporto rivoluzionario, che permetterà di viaggiare da Los Angeles a S. Francisco in poco più di 30 minuti, per la modica cifra di 20 $ a persona. Si chiama Hyperloop, e prevede un vero e proprio tubo d'acciaio a doppia corsia - andata e ritorno - lungo circa 800 Km, dentro il quale viaggeranno singole "capsule" capaci di trasportare una trentina di persone ciascuna.
Queste capsule partiranno a distanza di due minuti l'una dall'altra, ma - dice la presentazione del progetto - "nelle ore di punta le partenze potranno anche avvenire a 30 secondi una dall'altra". (Come sia possibile far sedere 30 persone con bagaglio in un siluro del genere ogni 30 secondi, non viene spiegato. A Disneyland ci vuole almeno un quarto d'ora per far sedere 30 turisti nella "Barca della Jungla", che è molto più comoda e spaziosa, e questo senza calcolare il nonno che inciampa e la zia che ha perso il nipotino).
Ma vediamo da vicino come il nostro Musk risolve i vari problemi legati a questo progetto. [...]
Il sito tornerà a pubblicare articoli dopo Ferragosto.
Questo spazio è a disposizione degli utenti. Limitatevi a segnalazioni o commenti brevi. Se si dovesse sviluppare un topic particolare, aprite un forum a parte.
(Ho rimesso in home alcuni articoli vecchi, per chi non li avesse letti).
A presto,
M.M.
Pubblicati i risultati del sondaggio.
Vorrei fare un piccolo sondaggio fra gli utenti di luogocomune. Chi è andato (o andrà) in vacanza, chi non lo ha fatto, e in quale misura l'attuale situazione economica ha influito sulle vostre decisioni.
Faccio una semplice lista di domande, ringraziando già da adesso chi avrà voglia di rispondere:
Sei andato / andrai in vacanza? (Si - No)
Se la risposta è no, perchè? (Non mi interessa - Devo riasparmiare - Altro)
Se la risposta è sì:
Dove? (Estero o Italia? Viaggio o località fissa? Mare, montagna, campagna, paese, ecc.)
Per quanto tempo? (N.° di settimane)
Con chi? (Da solo - Con amici - In coppia - In coppia con figli, ecc.) [...]
Con la pausa estiva arrivano anche le solite minacce di Al-Queda.
Non venga in mente nessuno di rilassarsi davvero: le vacanze servono a dimenticare il lavoro e i nostri problemi quotidiani, ma la paura del terrorismo deve restare con noi per sempre, 12 mesi all'anno.
È dal 2003 ormai che siamo abituati a questo rituale. Una volta c'era lui, il grande Osama Bin Laden, ad impedirci di riposare sereni sotto l'ombrellone. E ora che lui è passato a miglior vita, c'è comunque il suo ex-numero due, Ayman al Zawahiri, che trama nell'ombra per farci saltare tutti per aria.
Nascosto da qualche parte nel Pakistan, al Zawahiri controlla la famigerata AQAP, il pericoloso "tentacolo" di Al-Queda con sede nello Yemen, capitanato da Nasser al-Wuhayshi. Americani, inglesi e francesi hanno appena chiuso le loro ambasciate a Sanaa, la capitale, mentre gli americani e gli inglesi hanno anche ordinato a tutto il loro personale di lasciare la nazione.
"Secondo la ricostruzione del New York Times - scrive La Stampa - a scatenare l’allarme negli Usa la telefonata in cui Zawahiri avrebbe ordinato a Wuhayshi di compiere un attentato entro il 4 agosto, mentre per il network televisivo “Cnn” si sarebbe limitato a prescrivergli di «fare qualcosa»."
Ma scusate: a parte che oggi è il 7, e non è successo niente, ma come fanno gli americani a conoscere il numero di telefono dei terroristi? Pur presumendo - si spera - che si tratti di un cellulare e non di una linea fissa, ...
Un giorno sei un fuggitivo costretto a rintanarti in un aeroporto internazionale, con la CIA che ti cerca in mezzo mondo. Il giorno dopo sei libero di circolare in un paese come la Russia, e devi scegliere se accettare o meno l'offerta di matrimonio da parte di una delle più belle spie russe mai esistite sulla terra.
Questo è quello che ti può accadere se decidi di diventare un whistleblower che si mette contro l'intera nazione degli Stati Uniti.
L'offerta di matrimonio da parte di Anna Chapman è arrivata a Snowden, via Twitter, quando il fuggiasco si trovava ancora nella zona franca dell'aeroporto di Mosca. Ora che è libero di circolare in Russia, chissà se la prenderà davvero in considerazione?
Nel frattempo, i cinesi (di Taiwan) hanno iniziato a divertirsi prendendo in giro l'intera situazione. Ma, come spesso accade, in questo divertissment potrebbe anche esserci molta più verità di quanto si possa immaginare.
Oggi mi ha chiamato un amico da S. Francisco, è uno dei membri di Architects & Engineers che mi hanno aiutato a fare il film sul 9/11. Aveva sentito in televisione di Berlusconi, e voleva saperne qualcosa di più.
- Avrò letto dozzine di articoli su di lui - mi ha detto - ma c'è una cosa che non riesco a capire: da dove è venuto fuori quest'uomo? Da dove è spuntato?
- Berlusconi è un self-made man - gli ho spiegato - uno venuto fuori dal nulla, che inizialmente faceva l'imprenditore edile. Molto presto nella sua carriera si è trovato a dover fare delle scelte poco pulite, perché quello in Italia è l'unico modo di arrivare veramente in alto.
- In che senso, scelte poco pulite?
- Calcola che in Italia almeno la metà dei soldi che girano nell'edilizia sono soldi che provengono dal riciclaggio. E' quindi necessario avere buoni rapporti con la mafia, per poter gestire queste grosse quantità di denaro senza avere prolemi.
- Ma allora non è un politico...
- Non era un politico - gli ha spiegato io - Lo è diventato in seguito, quando ho capito che l'unico modo per mettersi al riparo dai nemici era quello di saltare il fosso, e di cercare di controllare lui stesso la politica del paese.
- Ma la gente perché l'ha votato? [...]
Leggi tutto: "11 settembre - La nuova Pearl Harbor" - Versione integrale