Quando ci troviamo di fronte ad un amico, ritrovato magari tramite Facebook, che non vedevamo fin dai tempi dell'infanzia, fatichiamo a riconoscere le sue fattezze fisiche. Cerchiamo, nell'immagine del volto di oggi, l'amico che conoscevamo ieri. Più in fretta riusciremo a riconoscere in lui le fattezze giovanili, più a nostro agio ci ritroveremo nel tornare a relazionarci con lui. Nel momento in cui "vediamo" nel volto che ci sta di fronte l'amico d'infanzia, ci sembrerà di avere di fronte la stessa persona, e quindi ci sentiremo nuovamente a nostro agio con lui. Viceversa, se il volto sarà cambiato a tal punto da faticare a riconoscerlo, ci sentiremo a disagio e faremo una certa fatica a comportarci con lui come se fosse il nostro amico di gioventù.
Quando ci spostiamo a vivere da una città all'altra, non abbiamo nessuna familiarità con i luoghi che circondano la nostra nuova casa. Avremo sempre sotto casa una farmacia, un tabaccaio ed un negozio di alimentari, ma il fatto che questi non siano i negozi originali a cui eravamo abituati ci rende più difficile relazionarci con il nuovo ambiente. Se avremo trovato una farmacia, un tabaccaio ed un negozio di alimentari che assomigliano da vicino a quelli della nostra città d'origine, ...
Il 29 novembre di 66 anni fa l'ONU decretava ufficialmentre la nascita dello stato di Israele.
Ma quella del 1947 è realmente l'unica decisione delle Nazioni Unite che Israele abbia mai rispettato. Da allora tutte le risoluzioni ONU che imponevano ad Israele di restituire ai palestinesi le terre che man mano andava conquistando sono sempre state ignorate, con la protezione vergognosamente palese degli Stati Uniti, e con l'altrettanto vergognosa complicità silenziosa di tutte le maggiori nazioni europee.
Oggi ai palestinesi non resta che qualche straccio di terra qui e là, mentre sono obbligati a vivere come prigionieri in casa propria. Eppure John Kennedy le cose giuste le aveva dette...
... ma sembra chiaro ormai che certi discorsi - e certi diritti - valgano per alcuni popoli, ma non per altri.
di Federico Povoleri
Hollywood ci manipola davvero il cervello?
La domanda è retorica, e la risposta ovviamente è: Si!
Ma spesso i metodi non risultano del tutto chiari, così come le modalità operative di questa manipolazione e la sua effettiva efficacia. Il massiccio livello di manipolazione che stiamo subendo oggi attraverso tutte le forme di comunicazione sociale in cui ci troviamo immersi; dal giornalismo alla TV, dalla comunicazione scientifica a quella medica a quella dedicata al mondo del lavoro o di ogni altra attività è merito sopratutto di un uomo: quell' Edward Bernays che scrisse le prime regole dell'indottrinamento umano nei lontani anni venti [1], dimostrando con azioni concrete ed eclatanti cosa era capace di fare e illustrando al mondo delle elite di potere (frequentava i salotti di Washington e tra le sue amicizie annoverava il presidente Wilson) che lo seguivano con avido interesse, come le sue idee potevano trovare una scientifica applicazione in quello che egli definiva: “Un necessario indottrinamento delle masse nei governi democratici”.
Oggi nella società c'è uno “Spin-Doctor” (Letteralmente: Dottore del raggiro Ndr) o esperto di PR (Public Relations) per ogni cosa [2].
Generalmente però, chi non approfondisce questo argomento complesso e vasto è sempre portato a pensare che la propaganda sia un qualcosa di evanescente che non lo riguarda direttamente e questa idea è ancora più radicata quando si parla di un prodotto da intrattenimento (cinema, videogiochi, etc.) c'è un errato pensiero comune che assegna a queste categorie lo status di innocuità. Un film in fondo, è sempre e soltanto un film (pensa l'uomo medio), un'opera di finzione. Ogni persona messa davanti a un film si sente abbastanza matura da ritenersi non influenzata in alcun modo, ...
Nella settimana fra Natale e Capodanno terrò un breve corso di cinematografia digitale in località Sant'Andrea sullo Ionio (provincia di Catanzaro). Verranno trattati sia la fiction che il documentario, con forte preferenza per il secondo. Lo scopo è di imparare a realizzare filmati di livello professionale, che possano andare in rete oppure in televisione.
Per chi volesse partecipare ma abita lontano, ho trovato un accordo con un residence locale, che farà dei prezzi speciali per tutta la settimana.
Il corso si terrà nei giorni 27-28-29-30 dicembre. In questo modo chi viene da fuori potrà arrivare in macchina la sera del 26 e ripartire il giorno 31, in modo da rientrare a casa per Capodanno. Oppure potrà rimanere qui, e passeremo il Capodanno insieme. La zona è molto bella, e ci sono diversi posti interessanti da visitare.
Il corso è gratuito. Il numero di partecipanti è limitato a 20. La precedenza verrà data a chi viene da fuori (fino a riempimento dei posti letto disponibili).
CONTENUTI DEL CORSO
Ho sempre detestato le "scuole" di cinematografia, che ti riempiono la testa di teoria inutile ...
di Fabio Chinellato
No. Mi dispiace ma no.
Non voglio donare soldi per “un aiuto subito” alle vittime del nubifragio. Non voglio mandare nessun SMS “solidale” da 2 euro a nessun numero speciale.
E poi mi chiedo, di quei 2 euro che mando con un SMS (maniera estremamente rapida per pulirsi la coscienza e/o sentirsi solidali e utili) quanti arrivano effettivamente a destinazione? C’è una quota trattenuta dall’operatore per il servizio? Ci si paga l’iva? Ci sono altre tasse nascoste? Quanti se ne perdono per strada prima che arrivino effettivamente a chi sono stati destinati?
Non voglio “fare un gesto semplice ma che può cambiare molto”, come tra poco diranno noti esponenti dell’italico actor studio in pubblicità progresso sempre uguali, qualunque sia il tema.
Io voglio, pretendo, esigo, che i soldi delle mie tasse siano usati per prevenire le disgrazie.
Voglio che i soldi delle mie tasse vengano utilizzati per studiare i cambiamenti degli eventi atmosferici ...
Ha riportato danni gravissimi e permanenti dopo le vaccinazioni obbligatorie prescritte dalla legge, ma non sarà risarcito dal ministero della Salute. Tutto questo nonostante una sentenza del Consiglio di Stato inchiodi il dicastero di viale Ribotta alle sue responsabilità. È un vero e proprio dramma quello vissuto negli ultimi anni dalla famiglia Palazzolo di Terrasini, in provincia di Palermo. Un situazione terribile con tanto di amara beffa alla fine.
A raccontare la storia drammatica è Antonio Palazzolo, che ha diffuso un video sul web dal blog di Beppe Grillo “Mio figlio – racconta l’uomo è nato a febbraio del 2000. Dopo tre mesi dalla nascita abbiamo fatto la prima vaccinazione, e poi in seguito tutte le altre fino ad arrivare alla terza vaccinazione del febbraio del 2001, quando stava compiendo un anno”. Un passo importante la vaccinazione dei bambini, che tutte le famiglie italiane sono obbligate a fare dato che è previsto dalla legge, e che prevede la somministrazione dei vaccini anti Difterite, Tetano e Pertosse. Solo che da quel febbraio di dodici anni fa, la vita del piccolo Palazzolo cambia per sempre. “Da quel momento – continua a raccontare il padre - ci furono una serie di conseguenze di salute molto rilevanti: il bambino fu ricoverato in ospedale in preda alle convulsioni e alla febbre. Ci siamo rivolti al pediatra e al centro di vaccinazione ma ci dicono di non preoccuparci e continuare il protocollo di vaccinazione e così facciamo fino al febbraio del 2004”. A quel punto,però, la situazione del piccolo Palazzolo è già compromessa dato che presenta gravi regressioni delle abilità già acquisite da neonato: se appena nato reagiva in modo corretto a certi stimoli, a tre anni d’età quelle reazioni erano svanite.
“Decidemmo di fare una visita neuropsichiatrica – dice il signor Palazzolo - la diagnosi parlava di gravissimo deficit cognitivo con disturbo pervasivo dello sviluppo”. [...]
In tutti i grandi complotti della storia, una delle argomentazioni più spesso usate dai difensori delle versioni ufficiali è che "un complotto di queste dimensioni coinvolgerebbe migliaia di persone, e quindi prima o poi qualcuno parlerebbe".
Ma poi, quando qualcuno davvero parla, gli stessi difensori delle versioni ufficiali fingono di non sentirli.
E' il caso dell'assassinio Kennedy, dove addirittura l'uomo che uccise il presidente americano ha confessato il proprio gesto davanti alle telecamere - più di dieci anni fa - ma viene sistematicamente ignorato dai media mainstream. Perchè è bello poter dire che "forse a Dallas ci fu un complotto", ma guai a trovarsi davvero di fronte alla verità!
Mentre noi ci aggiriamo disperatamente per ogni angolo del paese, alla ricerca di un lavoro che non c'è... Mentre le nostre aziende soffocate dalle tasse chiudono al ritmo di 500 al giorno... Mentre aumenta in modo impressionante il numero di persone che ogni giorno si lascia travolgere dal gioco d'azzardo, nell'illusione di rimediare con un colpo di fortuna ai propri problemi... Mentre un'intera nazione va letteralmente allo sfascio, a causa di una classe politica incompetente e criminale...
... questa stessa classe politica pensa soltanto a litigare, a dividersi, e a riformare nuove coalizioni al proprio interno.
Dopo le elezioni della scorsa primavera tutti i grandi partiti si erano richiamati al più alto "senso di responsabilità", dicendo che "prima di tutto la nazione aveva bisogno di un governo che affrontasse al più presto i problemi del paese."
Ma una volta tornati a governare si sono dimenticati dei problemi del paese, ...
Da quando sono venuto a vivere nel sud (abito in Calabria), diverse persone mi hanno avvicinato per parlarmi di una storia "diversa" dell'Unità d'Italia. Una storia fatta non di eroismo ma di raggiri, non di conquiste ma di vili defezioni, non di progresso ma di promesse mancate.
Una storia che parla non dei mille garibaldini che sbarcarono in Sicilia, ma dei centomila soldati che l'esecito sabaudo dovette mandare nel Meridione negli anni seguenti, per reprimere le rivolte di una popolazione che non voleva saperne di venire soggiogata dal nuovo Regno di Savoia.
Una storia nella quale i briganti non erano affatti dei criminali assetati di sangue, ma semplicemente una versione primitiva del moderno partigiano antinazista.
Una storia scritta dai vinti - e non dai soliti vincitori - dalla quale emerge un senso mal represso ...
Sedici pediatri hanno scritto una lettera aperta al governo belga, chiedendo di legalizzare l’eutanasia per i minori. La “buona morte” in Belgio è legale dal 2002 e i casi sono in continua crescita. Per ora è consentita solo ai maggiorenni che soffrano di una malattia in stato terminale, ma il governo ha proposto di estenderla anche ai minori e tra poco comincerà il dibattito in Parlamento. La lettera è stata pubblicata ieri dal quotidiano belga De Morgen.
EUTANASIA AI BAMBINI. «L’eutanasia ai bambini in Belgio è già praticata dai medici, che però devono farlo di nascosto», si legge nella lettera. «Svolgendo il nostro lavoro, siamo arrivati in via eccezionale a dover aiutare dei minori in situazioni di sofferenze insopportabili, anche se oggi siamo costretti a farlo al di là della legge», continuano i pediatri, alcuni dei quali lavorano in ospedali cattolici. [...]
Leggi tutto: Conoscenza e comfort mentale