Finchè si tratta di complottisti “smandrappati” come noi, nessuno si preoccupa più di tanto di dare il giusto peso alle nostre proteste, ma quando a lamentare le bugie dell’undici settembre è una senatrice americana – e pure repubblicana – la cosa si fa davvero grave.
Non capita tutti i giorni di sentire un personaggio del genere parlare – addirittura – di “prove inconfutabili” sulle demolizioni delle Torri gemelle, e quello che è accaduto al senato dell’Arizona lo scorso 10 giugno può significare soltanto due cose: o il morbo di Ashcroft sta dilagando in maniera ormai incontrollabile, andando a colpire anche le anziane signore perbene, oppure qualcosa di decisamente serio sta per accadere sul palcoscenico politico americano.
Segue la traduzione dell’intervento completo.
“Chiedo che i miei commenti di oltre 200 parole siano messi a verbale.
Colleghi, vorrei presentarvi un ospite molto particolare, che oggi è accompagnato da molti dei suoi migliori amici. Lassù in galleria, abbiamo un numero consistente di membri del Movimento per la verità sull'11 settembre, persone che chiedono una nuova indagine indipendente sugli attacchi dell'11 settembre 2001. In particolare, vorrei presentarvi una persona molto, molto coraggiosa, ...
di C. Andrea Eremita
Spesso si dice che il grado di civiltà di una società si misura dalla cura e considerazione che questa ha degli animali. È certamente vero, ma nei tempi di oggi forse occorre aggiornare tale principio, dicendo che il grado di civiltà di una società si misura da quanti rifiuti produce, e da come li smaltisce.
Uno dei limiti di percezione della cosiddetta civiltà “moderna” sta nel valutare la qualità dei beni che produce solo limitatamente all’utilizzo immediato che se ne può fare.
Si giudica buono un fagottino del Mulino Bianco nel momento in cui viene addentato, ma non si valuta quanto disti lo stabilimento che l’ha prodotto, nè si considera quanti chilometri dovrà ancora fare la sua voluminosa confezione prima di essere smaltita (non parliamo in questo caso dell’aspetto qualitativo dei suoi ingredienti). Lo stesso vale per l’energia nucleare, giudicata a buon mercato solo perchè non si “contano” tutte le problematiche di impatto e rischio ambientale, la reperibilità del combustibile, ed infine lo smaltimento delle scorie radioattive, che in realtà non sono smaltibili, ma solo “abbandonabili” da qualche parte, e quindi consegnate in regalo alle generazioni future (l’Italia ne ha da smaltire 90.000 metri cubi, e nel 2025 rientrerà un'altra quantità sostanziale, spedita all’estero per il riprocessamento).
Tornando ai rifiuti, il nuovo governo decisionista si è impegnato a risolvere l’emergenza in Campania - ed altre incombenti emergenze - con la costruzione di termovalorizzatori. Per quanto moderni, ...
E’ curiosa, questa Italia. Il nostro è un paese in cui ci si scandalizza – o si finge di farlo, che è peggio ancora– di fronte a chi sostiene che l’11 settembre è stato un autoattentato, accusandolo di essere un “nemico delle istituzioni”, ma poi si tace quando un presidente del consiglio attacca la magistratura in maniera indegna – come ha fatto oggi Berlusconi - rischiando davvero di distruggere quel poco che rimane della loro credibilità.
Oggi il Nostro Presidente del Consiglio ha definito la nostra magistratura “una metastasi della democrazia”, ed ha avuto inoltre la faccia tosta di “indignarsi quando qualcuno nell'opposizione si lascia trasportare dall'ala più giustizialista e dice che il presidente del Consiglio usa le leggi in modo non democratico e fa tutto solo nel proprio interesse". (ANSA)
Lo ripeto, perchè forse la gravità della cosa non è chiara a tutti: a dire che la nostra magistratura sia “una metastasi della democrazia” non è stato un vigile urbano, ...
NOTIZIA FLASH:Un sondaggio nazionale ha dato ieri Barak Obama in vantaggio su John McCain di 14 punti: Obama 48% - McCain 34% (il resto sono indecisi). Alle fine delle primarie, due settimane fa, lo stesso sondaggio galleggiava intorno alla parità: McCain 41% - Obama 40% (il resto indecisi). Questo sondaggio non risente in alcun modo della notizia riportata in questo articolo, che negli Stati Uniti ancora non è stata ripresa.
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Pensavamo (e speravamo) che sarebbe successo, ma molto più avanti, nel cuore della competizione presidenziale del prossimo autunno. Invece qualcuno ha pensato bene di anticipare i tempi, svelando al mondo già da adesso il “piccolo sporco segreto” di John McCain: il candidato repubblicano non sarebbe affatto l’eroe di guerra che lui stesso si è andato dipingendo per decenni, “torturato e tenuto in isolamento” dai feroci Vietcong per oltre 5 anni, ma un fortunato figlio di papà che ha portato a casa la pelle proprio grazie al cognome importante, dopo essere stato trattato – a quanto pare – come un ospite di tutto riguardo.
A smentirlo pubblicamente non è un giornalista qualunque, e nemmeno un veterano di guerra che possa avere il dente avvelenato contro di lui, ma il suo stesso ex-carceriere, che in un’intervista alla BBC non ha esitato a definirsi – addirittura - “suo amico”.
McCain fu fatto prigioniero quando il suo bombardiere fu colpito dalla contraerea vietnamita, obbligando l’equipaggio a paracadutarsi sopra il centro di Hanoi.
Caduto in un laghetto della città, Mc Cain fu catturato dai locali ...
di Uhura
E’ recente la notizia che per un periodo di tempo limitato (ma rinnovabile, come si è subito affrettato a specificare il Governo), verrà militarizzata la sicurezza in Italia: tremila soldati verranno infatti impiegati nel pattugliamento delle città più a rischio.
Se non bastasse il buon senso a farci comprendere che si tratta di un provvedimento che tende a risolvere un problema “gonfiato”, arrivano in soccorso le dichiarazioni dello stesso Ministro della Difesa che, dopo aver affermato che “c'è una percezione di insicurezza maggiore nei quartieri di alcune città”, si è premurato di aggiungere che il provvedimento va letto come un “atto d’amore” verso i cittadini italiani .
Si tradisce dunque con le sue stesse parole, il Ministro, parlando di percezione e non di dato reale.
Corresponsabile del montare di questo clima di insicurezza diffusa è certo giornalismo nostrano, che ha preparato molto bene il terreno ...
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Il professor David Ray Griffin ha tenuto di recente una conferenza a Los Angeles, nella quale ha riassunto gli ultimi sviluppi delle indagini sull’11 settembre, e ha esortato tutti coloro che hanno partecipato fino ad oggi al movimento per la verità a non desistere dall’impegno, ma anzi ad unirsi in uno sforzo finale che porti alla creazione di una commissione davvero indipendente, per stabilire una volta per tutte la verità sui fatti di quel giorno.
Griffin ha esordito riassumendo gli ultimi sviluppi di una ricerca collettiva che ormai non ha più bisogno di elementi probanti per costituire una solida critica alla versione ufficiale dei fatti.
Tali elementi probanti sono talmente tanti - ha detto Griffin - che una nuova commissione che riesamini l’intera versione ufficiale si rende ormai indispensabile.
Anche noi, in Italia – e di riflesso, qui sul nostro sito - abbiamo seguito lo stesso tipo di percorso che hanno fatto i ricercatori di tutto il mondo. Dopo una timida fase iniziale, il corpus delle prove contro la versione ufficiale è diventato talmente solido da poterlo presentare, nel 2006, a livello nazionale. Ma dopo aver raggiunto quel risultato, tanto insperato quanto soddisfacente, c’ è stato un naturale rilascio delle energie, ed in qualche modo l’argomento 11 settembre sembra essere diventato cosa del passato.
Io stesso, sul finire del 2006, avevo suggerito che fosse venuta l’ora di passare dal “che cosa“ (non è successo), al “chi è stato“. Del primo argomento si erano occupati in maniera esaustiva diversi film, ...
di Claudio Negrioli
Qualche settimana fa osservavo, dal luogo dove svolgo la mia attività, un insolito andirivieni di Humvee e Dodge cabinati targati AFI, con a bordo giovanotti in mimetica da lavoro, appartenenti alla forza aerea Usa in Italia, che percorrevano, come in piccolo convoglio, la strada in salita che porta ad una delle tante basi minori disseminate quà e là sul nostro territorio: precisamente alla Air Force Base Monte Corna Grole.
Questa base minuscola è attrezzata con un traliccio di 75 mt. che funge - anzi fungeva - da ponte radio per telecomunicazioni ad uso dei velivoli militari, e per questo era fornita di grossi padiglioni che, fissati a varie altezze, le davano la sembianza di una grottesca Tour Eiffel con gli orecchioni a sventola.
Orbene, i giovani lavoratori a stelle e striscie erano lì - lo scoprii presto con l'ausilio di un binocolo, una volta tanto e incredibilmente, dopo 50 anni passati ad attaccargliene piuttosto che a toglierne, a questo obbrobrio metallico che si erge sulla più alta e bella collina - per smontare gli orecchioni e tutti gli orpelli vari attaccati ...
In capo ad una settimana i lavori di smontaggio erano terminati, vedevo passare questi Dodge coperti, ...
di Marco Cedolin
La nuova manovra economica costituita da un disegno di legge, un decreto legge ed il documento di programmazione economica finanziaria (Dpef) per il triennio 2009-2011, ieri sera ha ricevuto il via libera del Consiglio dei Ministri, dopo un dibattito durato, secondo le parole di Giulio Tremonti, solamente 9 minuti e mezzo, il che lascia sottendere una completa identità di vedute da parte dei membri dell’esecutivo.
Ci sarà sicuramente modo di analizzare nel dettaglio i provvedimenti nel corso dei prossimi mesi, mentre ora ritengo importante tentare d’interpretare il vero spirito di una manovra che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riconduce a tre parole chiave: tagli, semplificazione e sviluppo.
In realtà dopo avere steso un velo pietoso sul concetto di sviluppo che altro non è se non un guscio vuoto privo di contenuti, ed accantonato le semplificazioni alle quali già si sta dedicando il ministro Brunetta con l’ausilio dell’ufficio complicazioni affari semplici, ...
Se ci si sveglia un mattino qualunque, e ci si guarda intorno con un minimo di attenzione, si rischia seriamente di impazzire: i governanti ormai dicono e fanno tutto quello che vogliono; la gente se ne fotte più del solito; i giornalisti scrivono ormai di un mondo parallelo, che esiste solo sulle pagine dei loro quotidiani; non si trova più un parametro valido a cui fare riferimento per un minimo di discorso morale, etico, o sociale; in ogni conversazione vale tutto e il contrario di tutto, e una sorta di strano fatalismo sembra aver preso il posto di quella che appariva, fino a poco tempo fa, una potenziale rabbia costruttiva.
Anche nel resto del mondo le cose non vanno per il meglio. L’ Europa sta per farsi ingoiare definitivamente dal vortice che gli oligarchi hanno predisposto per intrappolarla; gli Stati Uniti, fino a ieri nazione-guida per antonomasia, sono diventati un modello da rifuggere anche negli esempi più minuscoli; le nazioni più povere sembrano ormai abbandonate al loro destino, e dovunque si percepisce un generale senso di egoismo che limita le attenzioni agli affari propri, come se a nessuno importasse più che il mondo possa andare in malora.
Una volta per le stragi dei Palestinesi qualcuno si indignava, oggi non si scompone più nessuno.
L’immagine più adeguata che viene alla mente, per l’individuo che cercasse di fare il punto della situazione, è quella di un sommozzatore in immersione, che si trovi improvvisamente a perdere il senso dell’orientamento: non sai più dove sia la superficie e dove sia il fondale, ti fai prendere dal panico, e nuoti impazzito senza sapere se stai salendo o se stai scendendo.
Eppure..... Se hai la freddezza di fermarti per un istante ad osservare la direzione in cui vanno le bollicine che escono dal tuo respiratore, ti renderai conto che, nonostante tutto, stai risalendo in superficie.
Fuor di metafora, quelle bollicine corrispondono alla capacità di inquadrare una determinata situazione nel più ampio periodo storico a cui appartiene. Così facendo potremmo renderci conto che ci troviamo - in tutta probabilità - all’inizio della risalita di un’onda sinusoidale, il cui emiciclo sembra durare circa 8-12 anni.
di Pyter
Un esperimento scientifico di portata "storica" è stato tentato a Bruxelles. E' stato preparato apposta uno stadio, che di solito ospita partite di calcio, con una capienza di circa 50.000 persone. Lo stadio è stato riempito da 50.000 scimmie di varie razze e nazionalità. Ognuna di loro è stata munita di una tastiera con annesso un monitor.
Dopo anni e anni di speculazioni, di teorie, di disquisizioni dotte ma infinite, si sarebbe fatto luce su una cosa che toglie il sonno ai creazionisti e ai sostenitori della teoria evolutiva: quanto tempo avrebbero impiegato le scimmie, battendo a caso sulla tastiera, per scrivere le opere di Shakespeare? Fuori dello stadio sono stati approntati centinaia e centinaia di camion pieni di banane, per alimentare le scimmie per i giorni, le settimane.... i mesi, e forse gli anni che sarebbero stati necessari per la riuscita dell'impresa.
Finalmente tutto ebbe inizio. Passarono le ore, poi i giorni, poi i mesi. I camion lavoravano a pieno ritmo trasportando le banane, le scimmie mangiavano e battevano sui tasti, ...
Leggi tutto: Il Morbo di Ashcroft arriva in parlamento