di Claudio Negrioli
Come da molti previsto, il recente cambio di consegne tra l'uscente Tony Blair e l'entrante Gordon Brown è stato sottolineato da eclatanti episodi di terrorismo, vero o presunto.
Per fortuna, le perverse menti sopraffine che dirigono queste faccende rintanate in qualche angolo buio del potere hanno pensato bene di non esagerare, memori del fatto che il troppo storpia, e può essere in qualche caso controproducente.
E' forse per questo che le evidenti "false flag" avvenute in questi giorni in Gran Bretagna non hanno causato vittime e imbrattamenti di sangue, centrando però ugualmente l'obbiettivo di sempre, che resta quello di mantenere alta la percezione tra la gente di essere sotto attacco del cosidetto terrorismo islamico firmato Al-qaeda.
Infatti viene spontaneo pensare che dei veri terroristi non avrebbero agito con rudimentali auto-bomba a base di chiodi, benzina e gas propano, ...
Si dice “inventare l’acqua calda” per indicare la “scoperta” di qualcosa che esiste da sempre. Ma in realtà anche l’acqua calda è stata “inventata”, poichè essa in natura si presenta - a parte i rari casi di fonti termali, o di zone vulcaniche - sempre a temperatura ambiente, e non “calda” di per sè. Chi ha “inventato” quel proverbio, quindi, ha commesso per primo l’errore di dare per scontato qualcosa che non lo è affatto. Finchè qualcuno non pensò ad avvicinare in qualche modo l’acqua al fuoco, l’acqua calda come “ovvietà” non era mai esistita.
Così dicasi per tantissime altre cose, che tutti diamo per scontate, ma che fino ad un certo giorno della storia dell’umanità non lo erano affatto.
Una delle più sorprendenti è forse il fatto che la lettura silenziosa, ovvero “mentale”, esiste da meno di duemila anni. Fino al trecento circa dopo Cristo “leggere” significava “enunciare le parole a voce alta”. Nessuno aveva pensato che era possibile “farle risuonare nel cervello”, tenendo la bocca chiusa, per ottenere lo stesso identico risultato, se non addirittura uno migliore.
Uno dei primi casi riportati dalla storia è quello di Costantino, che ricevette sul campo una lettera che gli annunciava la morte della madre, ...
di Giorgio Venzo
In data 2 febbraio 2007 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 311 del 29 dicembre 2006 ([1]) che disciplina l'approvvigionamento energetico in tutto il comparto edilizio tramite l'obbligo, tra i vari contemplati, d'installare impianti che sfruttino fonti rinnovabili per provvedere una certa quota d'elettricità e calore. Leggiamo infatti:
"12. Per tutte le categorie di edifici [...] nel caso di edifici pubblici e privati, è obbligatorio l'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica. In particolare, nel caso di edifici di nuova costruzione o in occasione di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione di impianti termici esistenti, l'impianto di produzione di energia termica deve essere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con l'utilizzo delle predette fonti di energia. Tale limite è ridotto al 20% per gli edifici situati nei centri storici.
13. [...] Nel caso di edifici di nuova costruzione, pubblici e privati, o di ristrutturazione degli stessi conformemente all'articolo 3, comma 2, lettera a), è obbligatoria l'installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica." [2] (Grassetto aggiunto)
Tali fonti rinnovabili sono quelle definite come non fossili, escludendo dunque il gas naturale, i derivati del petrolio ed il carbone ([3]). Il provvedimento nasce sull'onda dell'esempio spagnolo ed è ispirato dalle preoccupazioni del Governo in merito all'attuale cambiamento climatico, ...
Ovvero: Come il sistema fa di tutto per contrastare a livello mediatico le lotte spontanee dal basso e nel frattempo opera per inglobarle al suo interno.
di _gaia_
Negli ultimi tempi stiamo assistendo a una sorta di “escalation” delle lotte popolari in Italia: NO TAV, No Dal Molin, No MOSE, Ariano Irpino, Serre, movimenti contro gli inceneritori, contro il Ponte sullo Stretto, contro la presenza di armi atomiche sul suolo italiano…
Credo sia utile, al momento attuale, una riflessione sui tratti in comune fra tutti questi movimenti spontanei.
Si tratta in sostanza di realtà nate spontaneamente dalla gente, in seguito alla constatazione che il governo di turno (o una sua emanazione locale come la Regione o la Provincia) opera in palese menefreghismo delle legittime istanze della popolazione locale.
A fronte di grandi opere sbandierate come “fulgido progresso”, come il TAV o il ponte sullo Stretto, la popolazione coinvolta in questi mega progetti si vede del tutto ignorata da chi decide le sorti di interi territori e quindi delle vite di migliaia di persone.
La maggior parte di questi movimenti, nati dal basso e con carattere trasversale, sono per fortuna giunti ad oggi senza alterare questa loro caratteristica fondamentale. E questo, ovviamente, a qualcuno non garba per nulla.
Un movimento spontaneo, senza spinte partitiche o ideologiche di base, fa paura.
Fa paura perché mette a nudo, squarciando con la vivida immediatezza “della terra”, ...
Geniale. Questo Papa non è affatto un restauratore, come molti avevano suggerito. Questo Papa è un vero rivoluzionario. Questo Papa ha nel sangue un concentrato puro di DNA di tutte le migliori agenzie pubblicitarie del mondo. Questo Papa è uno stratega sopraffino, degno di Macchiavelli, Mazzarino e Winston Churchill messi insieme.
La Chiesa perde proseliti in tutto il mondo, il cristiano si sta “distaccando” sempre più dal Vangelo, alla domenica le navate delle chiese sono desolatamente vuote, e lui cosa ti fa? Ripristina la messa in latino.
E’ come se la Ferrari, in difficoltà di fronte all’evoluzione della McLaren, tornasse ad adottare il motore con cui Ascari vinse la Mille Miglia del ’37.
In compenso, Ratzinger è davvero un uomo originale: ha voluto presentare la sua decisione ai cardinali con un “Motu Proprio”, ovvero quel tipo di documento che i papi nel passato hanno sempre scritto “d’istinto”, “di propria iniziativa”, quando il ripristino della messa in latino è stato il chiodo fisso di tutto il clero lefebvriano dallo scisma post-conciliare in poi. “Chissà come gli è venuta questa stramba idea?”, si chiederanno i vescovi un pò dappertutto nel mondo.
Rivoluzionario, e originale quindi: una miscela davvero esplosiva, per quel rinnovo che la Chiesa va cercando disperatamente ormai da decenni.
Anche perchè la differenza con il rito originale non sta tanto nella lingua – bene o male, la solfa è sempre quella, per cui si può pure impararla a memoria – ma nel fatto che il prete volge costantemente le spalle ai fedeli, ...
di Enrica Bartesaghi - Presidente Comitato verità e giustizia per Genova
In qualità di presidente del Comitato verità e giustizia per Genova, vi scrivo per chiedere scusa.
Chiedo scusa a nome delle centinaia di manifestanti arrestati, feriti, umiliati e torturati nel mese di luglio del 2001 a Genova, nelle strade, nelle piazze, alla scuola Diaz, nelle caserme di Bolzaneto e Forte San Giuliano.
Noi allora non lo sapevamo che avremmo (dopo ben sei anni) causato l'allontanamento di De Gennaro dal vertice della Polizia italiana. Che quei giorni avrebbero macchiato la sua onorata carriera (anche se si tratta di una macchia davvero piccola, di quelle che il Ministro degli Interni, Amato, ha subito lavato nominandolo a capo del suo gabinetto). Che, per colpa nostra, De Gennaro sarebbe stato indagato per istigazione e induzione a falsa testimonianza.
Giustamente nei giorni scorsi sui quotidiani La Repubblica e L'Unità avete ripetutamente sottolineato tutto l'orrore di questa faccenda incresciosa, ridando all'uomo ed al poliziotto tutta la sua onorabilità. E non siete stati i soli, numerosi parlamentari (di destra, di centro e di sinistra), a partire dall'on. Violante hanno fatto lo stesso. Perché De Gennaro è stato un capo della polizia "bipartisan" nominato dal centro-sinistra, ...
di Giorgio Mattiuzzo
Forse qualcuno ha ancora negli occhi le immagini della povera ragazzina kuwaitiana che descriveva gli orrori perpetrati dai soldati iraqeni dopo che invasero il suo Paese. La storia dei neonati gettati fuori dalle incubatrici e lasciati morire sul pavimento. La storia era un falso, la povera piccola era la figlia dell'ambasciatore del Kuwait negli Stati Uniti. Ed il tutto era stato orchestrato dai due governi per ingraziarsi l'opinione pubblica ai tempi di Desert Storm, grazie ai servigi di una agenzia pubblicitaria. [1]
Più di recente va ricordata la storia della soldatessa Jessica Lynch, anch'essa ambientata in Iraq; il racconto di un soldato che stava invadendo un Paese, che è caduto in mano al nemico e che da questo è stato curato in ospedale è divenuto una gloriosa storia di valore e coraggio, con la soldatessa che, prima di arrendersi, ha sparato tutti i colpi che aveva nel caricatore, circondata dai cadaveri dei commilitoni ed alla fine, dopo essere stata “rapita”, è stata liberata dagli eroi delle forze speciali. Tutto falso: lo ha detto lei, di fronte ad una Commissione parlamentare. La stessa in cui un soldato americano in Afghanistan ha denunciato l'esercito per aver trasformato la morte del proprio fratello e compagno d'armi – ucciso dalla mitragliatrice del suo stesso reparto – in un atto di eroismo nella lotta al terrorismo. [2]
Come dimenticare poi la storia dei dieci che avrebbero dovuto essere dirottati e fatti saltare in aria ...
Rosie O’Donnel ci prova di nuovo
Rosie O’Donnel è riuscita di nuovo a far parlare di sè, dopo aver pubblicato sul suo blog una foto di sua figlia (di 4 anni) vestita da militare. Dopo aver ottenuto la prevista reazione degli americani benpensanti (che si “scandalizzavano” non si sa bene per che cosa), Rosie ha commentato sul suo blog: “Guarda guarda, la figlia di Rosie O’Donnel vestita da soldato fa notizia, ma tremila soldati americani morti in Iraq (per una causa che lei ha già denunciato come falsa) non interessano a nessuno”.
Cheney chiamato a testimoniare
Convocati la Casa Bianca e Dick Cheney di fronte alla Commissione Senatoriale di Giustizia, guidata dal democratico Patrick Leahy (uno dei due recipienti delle lettere all’antrace, nel 2001) per rispondere sulla procedura adottata da Bush nell’autorizzazione delle sorveglianze segrete concessa senza l’approvazione del Parlamento. Come dire, cerchiamo di pizzicarli dovunque è possibile.
Blair bocciato dai palestinesi
Nel suo primo giorno come “incaricato di pace” in Medio Oriente Blair ha raccolto la totale disapprovazione di Hamas, che lo ha definito “disonesto”. Nell’annunciare il suo nuovo lavoro Blair aveva dichiarato che “una soluzione in Medio Oriente è possibile, ma richiede un lavoro particolarmente intenso”, e che da oggi in poi “la mia priorità assoluta sarà di arrivare alla creazione di due stati, per porre fine al conflitto Israelo-Palestinese.” Forse quelli di Hamas si sono domandati come mai Blair non si fosse mai occupato di questi problemi quando era Primo Ministro del Regno Unito.
Da una parte i politici lamentano uno “scollamento” sempre crescente fra cittadino e istituzioni, dall’altra gli uomini della sinistra si affannano attorno al nuovo nome - Veltroni – come se fosse giunto il salvatore da una lontana galassia di esseri superiori.
Dimostrando, in questo modo, di non aver capito assolutamente nulla del malcontento popolare, nè della situazione in generale.
Quando un sistema chiuso si trova in difficoltà con l’esterno, non può illudersi di risolvere la situazione lavorando al proprio interno. La cosa dovrebbe essere evidente per chiunque, e invece Bertinotti ci fa sapere, riferendosi al nuovo PD, che “l’incarico di Veltroni è quello di definire il suo partito”. E da Bucarest Veltroni annuncia: “Cercherò di fornire una 'visione' su ciò che deve essere il Paese. Un tema che mi appassiona da anni".
Peccato che poco prima avesse detto “Non mi pare sia tempo di sogni, non sono sufficienti, bisogna puntare a delle risposte”. Dovremmo quindi aspettarci da Veltroni una “visione” che non sia però un sogno, ma una risposta.
Ovvero, parole.
Le solite parole vuote, rimesse eternamente in circolo come un ventilatore che muova stancamente l’aria viziata in un ambiente chiuso: per chi entra da fuori, i miasmi sono sempre gli stessi.
Abbiamo una intera popolazione che ormai, dopo l’uno-due Berlusconi-Prodi, in cui non è cambiato assolutamente nulla, ha finalmente mangiato la foglia, e loro si preoccupano di “ridefinire il partito”.
L’unica fortuna che hanno i politici oggi ...
di Rascalcitizen
Poco tempo fa su "Il Foglio" di Ferrara è stato pubblicato uno sconcertante intervento di Adriano Sofri.
Nel mezzo delle più disparate considerazioni riguardanti gli anni '70, la strategia della tensione, l'uso della violenza nello scontro politico, ecc., l'ex leader di Lotta Continua, parlando dello stato, confessa candidamente che "Una volta uno dei suoi più alti esponenti venne a propormi un assassinio da eseguire in combutta, noi e i suoi affari riservati".
Dopo alcuni giorni, sempre su "Il Foglio", Sofri approfondisce la questione e "vuota il sacco": nel 1974 il funzionario dell'Ufficio Affari Riservati del ministero dell'interno, Federico Umberto D'Amato, si reca a casa del massimo dirigente di una importante organizzazione dell'estrema sinistra italiana per proporgli di eliminare fisicamente l'intero gruppo dirigente dei Nuclei Armati Proletari, organizzazione terroristica di cui facevano parte numerosi ex-militanti di Lotta Continua.
D'Amato spiega a Sofri che ciò si potrebbe realizzare con una "mutua collaborazione e la sicurezza dell'impunità". Ma questi rifiuta l'indecente proposta e lo invita ad andarsene.
Prima di qualsiasi considerazione su queste gravissime affermazioni, rinfreschiamoci la memoria ...
Ci eravamo stupiti del fatto che i nostri parlamentari pensano che il Darfur sia uno stile di vita, e che Guantanamo si trovi in “Afakistan”, ma questa breve serie di interviste a degli “americani qualunque” lascia ancora più di stucco: all’ignoranza si aggiunge una totale mancanza di spirito critico, che forse ci permette di comprendere meglio perchè l’America ci stia mettendo così tanto tempo a capire che cosa sia davvero successo l’undici di settembre del 2001.
Leggi tutto: Chiodi, benzina e sommergibili