[pubblicato Ottobre 2005]
Questo articolo vuole essere un elogio della lentezza. Lentezza intesa non come movimento in sè, ma come l'opposto di quel diffuso valore di efficienza, di dinamicità, di "produttività", su cui poggia la nostra società moderna. Ma non sto per questo suggerendo di produrre di meno. Anzi.
Il criterio fondamentale per distinguere il positivo dal negativo, nel mondo del lavoro, è ovviamente il denaro. Se tu inventi una scorciatoia per arrivare prima dal punto A al punto B, senza per questo penalizzare il tuo prodotto, "sei bravo", vali di più, perchè accorciare i tempi di produzione significa ridurre i costi, e quindi aumentare il profitto.
E così dalla nostra vita - poichè il nostro lavoro "è" la nostra vita - scompaiono, giorno dopo giorno, tutte le pause, tutti gli iati, tutti i ritagli inutili ...
[color=993300](In coda il link per scaricare la trasmissione completa - aggiunta vers. per 56K)[/color]
Ringraziamo di cuore, ma dopo aver visto la puntata di ieri dedicata ai fatti dell'11 Settembre, rimandiamo al mittente il nome stesso della serie televisiva di cui Giovanni Minoli è responsabile. Almeno in questo caso, "noi" con questo tipo di storia non c'entriamo.
Notiamo prima di tutto con dispiacere come gli autori del programma abbiano scelto di appoggiarsi ad un prodotto di semi-fiction, per trattare argomenti che invece richiedono il più rigoroso atteggiamento critico. Per la precisione, si trattava di un docu-drama, cioè della ricostruzione, impersonata da attori, di una serie di fatti avvenuti davvero. E qui sta proprio l'inganno mediatico, altamente sofisticato, nel quale vogliamo sperare Minoli sia caduto da vittima innocente, e non da giornalista consapevole: il docu-drama infatti, per sua natura, ...
Dopo lunghe discussioni (link in coda) con i sostenitori del darwinismo, si è potuto concludere che la teoria evoluzionistica rimane assolutamente valida, e merita tutto il rispetto di ogni mente intelligente. Eccone una breve sintesi, da come la si è potuta capire:
Le prime molecole erano lì perchè erano lì, secondo il noto principio antropico (se non c'erano tu non lo sapevi, ma siccome lo sai allora c'erano). Creare la prima proteina, imbroccando la precisa sequenza di 238 aminoacidi tutti in quell'ordine fu, è stato ammesso, un certo colpo di fortuna, ma da lì a dare origine alle prime forme di vita monocelluari, in compenso fu un attimo. E' noto infatti che in quelle condizioni - lampi tuoni e magma dappertutto - basta che una caseina passi accanto ad una rodopsina, ed è subito ameba.
Per passare alla riproduzione sessuata poi, bastò uno sguardo allo specchio dell'ameba, che si piacque, e decise di invitarsi a cena quella sera. Il DNA nacque per caso, una domenica pomeriggio, nello scontro fra due pullman di basi nucleotidiche che tornavano dalla gita nostalgica allo stagno primordiale. Le adenine andarono tutte a incocciare con le timine, e le guanine con le citosine. I poveri cadaverini erano talmente ingrovigliati l'uno con l'altro, …
Ogni volta che si tocca la Chiesa, il sito si incendia. In maniera educata, intendiamoci, e comodamente all'interno dei parametri che qui ci prefiggiamo di osservare, pena la sopravvivenza del sito stesso.
Resta comunque il fatto che gli umori diventino di colpo bollenti, come se fossimo tutti affetti da una malattia cronica, che al primo stimolo torna immediatamente a manifestarsi in tutta la sua virulenza. Peppone o Don Camillo che siamo, non fa nessuna differenza.
E non potrebbe che essere così, in realtà, poichè questo stato di semi-infermità permanente non è che l'essenza stessa della nostra storia, antica come recente. E' dal giorno in cui Costantino scoprì di sognare, che papa e imperatore si battono per il controllo della terra …
[color=993300]HA RISPOSTO IL GIUDICE TOSTI (nei commenti)[/color]
La poesia a volte può nascondersi anche nei più crudi anfratti della realtà quotidiana. Mentre stiamo subendo, supinamente e silenziosamente, l'ennesimo vergognoso sopruso da parte del Vaticano (condono ICI), c'è qualcuno che ancora si ciba di sani principi morali - giustizia, equità, correttezza - e piuttosto che voltare loro le spalle è disposto a mettere in gioco la faccia, il nome, la carriera.
Il giudice di Camerino, Luigi Tosti, da qualche mese ha incrociato le braccia, "semplicemente" perchè il Ministero di Giustizia non rimuove i crocefissi dalle aule dei seggi elettorali, mentre a lui non è permesso affiggere i simboli dello Stato italiano, come ad esempio il ritratto del Presidente della Repubblica.
Sembrerebbe la "solita" presa di posizione del laico, dell'ateo, del secolare, che rivendica indignato quell'indipendenza dalla Chiesa che il Cavour …
Sotto la costante pressione della comunità internazionale, la Serbia ha dovuto finalmente rendere nota una lista di 1900 militari che avrebbero preso parte al massacro di Sebrenica, nel 1995. Sono gli uomini che agirono al comando degli "efferati" leader serbi Radovan Karadzic e Ratko Mladic, a tutt'oggi latitanti. Sebrenica è passato alla storia come "il maggior massacro di civili" del dopoguerra nei Balcani, e tutti, volendo, "ne ricordiamo l'orrore".
Rileggendo però con più attenzione le pagine di quei giorni, scopriamo che la striminzita guarnizione olandese, rimasta a guardia dell'enclave bosniaco, fu lasciata improvvisamente sola dalla NATO, e quando il comandante chiese copertura aerea contro gli aggressori, gli fu stranamente negata. Mille impicci impedirono poi che il resto della NATO intervenisse in altri modi, e il comandante olandese, rimasto solo, si trovò a dover scambiare quindici dei suoi uomini, fatti prigionieri dai serbi, con 5000 musulmani,che furono naturalmente trucidati venti minuti dopo. Il cui prodest, a cose finite, volse stranamente a favore dei soliti noti - gli "occidentali" - e da quel giorno i serbi restarono demonizzati di fronte al mondo, come se il male potesse davvero stare tutto da una parte sola.
Da Banja Luka, in Bosnia, ci ha scritto un italiano che vive là fin da ragazzo. Legge Luogocomune, e ha chiesto di rendere pubblico questo suo appello. Lo riportiamo così com'è, ...
I primi anni di Internet sono stati illuminanti, ma anche dolorosi. Grazie all'improvvisa disponibilità di informazione, praticamente illimitata, il velo nel quale eravamo cresciuti è diventato sempre più trasparente, fino a rendersi conto che quasi nulla, se non nulla del tutto, è come ci sembrava in partenza.
Si impara così che le democrazie in cui viviamo sono tali soltanto di nome; che ogni goccia del nostro benessere costa sofferenze moltiplicate per mille; che la medicina moderna si pone tutti i traguardi meno quello di alleviare le sofferenze dell'individuo; che chi paghiamo per informarci in realtà è assunto per ingannarci; che le religioni sono quasi sempre usate ...
[color=CC0000]NUOVA LETTERA A ZUCCONI (nei commenti)[/color]
Pubblichiamo, nell'ordine, la "lettera al direttore" di un lettore di Repubblica (3.10), la risposta di Vittorio Zucconi, e la nostra lettera al proposito, inviata oggi allo stesso Zucconi.
[La lettera iniziale a Repubblica]
Le bufale che volano
Caro Direttore, è a conoscenza delle numerose voci e dei numerosi e inquietanti filmati che mettono in dubbio la versione ufficiale dei fatti dell'11 settembre? Mi riferisco in particolare alla questione del crollo delle torri, sin dall'inizio abbastanza strano per la velocità e il modo con cui le stesse sono venute giù. Si parla ora apertamente di tecniche di implosione, ovviamente preparate ben prima degli attentati; analizzando attentamente i filmati del crollo che circolano su Internet e che affiancano le scene del crollo delle torri a scene di palazzi fatti implodere, si vede chiaramente ...
Alzi la mano chi sa dov'è la Moldavia. Ma in questo caso, se ad alzarla sono veramente in pochi, la colpa non è nostra. Quella che presentiamo è la testimonianza di un reporter indipendente, Massimiliano Artibani (al quale diamo un caloroso benvenuto), che la Moldavia l'ha appena visitata. E forse i motivi per cui non ne sappiamo nulla emergono proprio dalla lettura di questo suo articolo.
Moldavia, paese dimenticato - di Massimiliano Artibani
Il comunista Vladimir Voronin è stato rieletto presidente della ex-repubblica sovietica della Moldavia. Nel suo programma elettorale Voronin ha puntato sulla volontà di uscire dall’ombra di Mosca per entrare nella sfera d’influenza europea. In passato Voronin è stato un alleato di Mosca ma ora accusa il Cremlino ...
(Il filmato è online QUI).
Nel 2000 Bush vinse le elezioni grazie alla Florida, lo stato che era rimasto in bilico fino all'ultimo, e che valeva appunto un numero sufficiente di delegati per assicurarsi la Casa Bianca. Una cosa simile si è ripetuta nel 2004, con l'Ohio a fare da ago della bilancia, finendo anch'esso per una manciata di voti - 51% a 49% - nelle tasche dei repubblicani. In ambedue i casi si è vociferato, nemmeno tanto sommessamente, di frodi elettorali.
Nella Florida soprattutto, sono ancora in corso decine di cause intentate da interi quartieri di neri che, vuoi perchè la scheda non gli è mai arrivata, ...
La lista che vedete più sopra, e che riporta, in automatico, tutti quelli che si sono iscritti nelle ultime 24, non era mai stata vuota per un solo minuto dal giorno in cui fu attivata, all'inizio di quest'anno. Ci fu una domenica "terribile", durante un ponte, in cui per lunghissime ore rimase un solo nome, ma fortunatamente l'imbattibilità fu conservata.
Nello stesso tempo però quella lista non aveva mai superato la dozzina di nomi, e questo in giornate che noi consideravamo giustamente eccezionali. Per noi infatti il numero di iscritti, essendo di gran lunga superiore a quello di chi effettivamente partecipa alle discussioni (per commentare è necessario essere iscritti), ha sempre avuto anche un sigificato simbolico, di supporto al lavoro che svolgiamo per cercare di capire, unendo spesso delle forze di campo opposto, quello che davvero succede del mondo, al di là della cortina sempre più spessa di bugie che ci vengono raccontate ogni giorno.
"Fascisti" o "comunisti", musulmani o cristiani, romanisti o juventini che si sia, a nessuno è mai piaciuto troppo essere preso per i fondelli. Soprattutto se ciò accade ...
Leggi tutto: La società del benessere