Due diverse lettere, riguardanti problemi simili, ma separati, ci danno l'occasione per aprire il secondo forum regionale, sul Piemonte. La seconda lettera si commenta da sola. Solo chi non abbia mai vissuto in Italia potrebbe non capire il tipo di frustrazione descritto in essa dal "Comitato Pendolari Vercelli".
Per quel che riguarda Val di Susa, è forse il caso di domandarsi se davvero il problema sia causato soltanto dai "soliti valligiani ignoranti", che non vogliono adeguarsi al progresso - come ci è stato fatto credere, fra le righe, con la sommaria e superficiale trattazione del problema da parte dei media nostrani - oppure se ci sia sotto qualcosa di più corposo. Non conosciamo la fonte della lettera, e rimandiamo all'intuito e al buon senso di ciascuno per quel che riguarda la credibilità di ciò che sostiene (possiamo sempre fare la nostra piccola indagine collettiva, per cercare noi stessi di chiarire meglio la faccenda).
Dal comitato NoTAV - Val di Susa
Scrivo queste poche (spero) righe con l'unica intenzione di portare a conoscenza una situazione che la maggior parte dei media cerca di tener nascosta. Da diversi anni è in corso in ValSusa una manovra di resistenza organizzata …
Ci scrive un professore di Ingegneria Strutturale. Italiano, questa volta, e da qualche tempo nostro iscritto.
di Marcello (Jck)
Cari amici, ciò che voglio dire non è facile ma ci proverò lo stesso. Sono incredibilmente ammirato dalla vostra preparazione sui fatti del 9/11 e, in particolar modo, dalla vostra conoscenza dei retroscena. Leggendo qua e là nel forum, come nei commenti, ho visto rispondere persone che parlano di un sacco di fatti avvenuti tutti prima dell'11 settembre: degli strani movimenti azionari avvenuti in borsa, delle falle nel sistema di sicurezza del WTC, di chi gestiva il sistema di sicurezza del WTC, di chi aveva da poco acquistato il WTC assicurandolo contro gli attacchi terroristici, e di una innumerevole altra quantità di piccoli e grandi fatti, che ora come ora non mi tornano in mente, e che, presi tutti insieme, forniscono un quadro talmente coerente della vicenda che per rifiutarlo bisogna essere o in malafede o miopi oppure incapaci di accettare le conseguenze che derivano dall'interpretazione di questo "dipinto".
D'altronde fu Sir Arthur Conan Doyle a mettere in bocca al mitico Sherlock Holmes che "tanti piccoli indizi costituiscono una prova". Ed è veramente così. Ci sono basi statistiche che sostengono questa affermazione: quante sono le probabilità che tantissimi piccoli indizi …
Potete scaricare lo sticker della "formula", pronto da stampare.
Più di 160 iscritti hanno risposto al sondaggio sull'11 Settembre, approfittandone anche per presentarsi, cosa di cui ringraziamo. Senza bisogno di sapere nome cognome e indirizzo, è spesso utile sapere se si sta dialogando con un 50enne professionista di informatica o con una liceale che prepara l'esame di maturità. (Alla seconda fai il filo, al primo magari no).
La domanda era: rispetto alle responsabilità dell'11 Settembre, tu come ti definisci?
A) Credente. B) Agnostico. C) Scismatico. D) Eretico. E) Satanico. F) Altro… .
Di tutte le risposte, 148 sono state chiare abbastanza da poterle iscrivere in una delle sei categorie. Se vi va, potete provare a indovinare più o meno le percentuali, prima di guardare i risultati. (A crede alla versione ufficiale, B ne dubita ma non ha preso ancora posizione, C pensa che lo hanno lasciato succedere, D pensa che se lo sono fatto da soli, E pensa come D, ma gli autori materiali sono burattini inconsapevoli di trame oscure).
Il professor Steven Jones, dell'università dello Utah, ha raccontato di essersi interessato alle Torri Gemelle per puro caso. Aveva assistito ad una conferenza in cui una donna raccontava di aver vissuto una esperienza di pre-morte (NDE, Near Death Experience), e ad un certo punto - racconta Jones - la donna, come in trance, disse "se voi credete che le Torri Gemelle siano cadute da sole, aveta davanti una bella serie di sorprese che vi aspetta". Da qui in poi, la vicenda di Jones l'abbiamo conosciuta. Di NDE invece non abbiamo mai parlato.
Partendo da un suo incontro personale, Maria Grazia Pedroni ("Grazia") ha scritto una pagina preziosa su questo argomento, del quale stranamente la scienza non sembra volersi occupare.
NDE - Tra la morte e la vita
di Maria Grazia Pedroni
Ci sono misteri che vanno risolti, ci sono misteri che vanno esplorati (K.Ring)
Mi sentivo ipnotizzata dalle sue parole ferme ma semplici e ben definite, mentre mi riferiva i ricordi di quell’esperienza che, fino a quel momento, avevo potuto leggere solo sui libri. Era una cena come un’altra, eppure la mia amica Myriam, una donna di origine araba, saggia e provata dal vissuto, con una filosofia esistenziale proiettata verso l’universo, aveva saputo rendere esclusivo quel momento …
Professore della BYU pensa che delle bombe, e non gli aerei, abbiano fatto crollare il WTC
Deseret Morning News, Utah - By Elaine Jarvik
Traduzione di Roberto Toso per luogocomune.net
"Le dinamiche fisiche dell'11 Settembre – inclusa la velocità e la simmetricità con cui venne giù uno degli edifici del World Trade Center – provano che la spiegazione ufficiale dei crolli passivi è errata", dichiara un Professore di fisica della Brigham Young University dello Utah.
In realtà, è probabile che ci fossero “esplosivi pre-posizionati” in tutti e tre gli edifici a ground zero, sostiene Steve E. Jones.
In una tesi pubblicata in rete martedì e accettata per considerazione …
A giudicare dai commenti più recenti, l'insofferenza diffusa che tutti registriamo verso lo stato attuale delle cose è controbilanciata da una quasi altrettanto pesante forma di rassegnazione, del tipo "tanto non ci si può fare nulla". Questo in realtà non sorprende, visto che la cultura di matrice cattolica in cui siamo immersi fin dalla nascita ci spinge ad armarci di pazienza e sopportare in silenzio, perchè "vuolsi così colà dove si puote".
In realtà la facciata dietro alla quale si nasconde il potere oggi è tanto sottile quanto forte è la nostra capacità di abbatterla. Il problema è che non sappiamo ancora di averla, quella capacità. Ma l'espressione "il re è nudo" non l'ho inventata certo io.
Forse gli esempi di Zucconi e Gentiloni non sono stati valutati nella giusta prospettiva, ma a pensarci bene è avvenuto qualcosa di profondamente importante, in ambedue i casi: il mastino che abbaiava, forte della sua posizione che credeva intoccabile, …
[color=CC0000](Inserito nei downloads un documentario sui fondatori della teoria - v. link in coda)[/color]
Da domani nello stato del Kansas - sì proprio quello del Mago di Oz - i ragazzi impareranno che il mondo degli adulti non ha capito assolutamente nulla di ciò che gli vuole insegnare. Non è un gioco di parole, è la controversa risoluzione adottata dalla commissione per l'educazione, che dopo un acceso dibattito fra evoluzionisti e creazionisti ha stabilito che da ora in poi non si insegnerà nè l'uno nè l'altro, ma il fatto che nessuno dei due abbia ragione. Trovatemi un metodo migliore per confondere l'adolescente, e ve lo pago a peso d'oro. Sarebbe come andare a scuola di tedesco, e sentirsi dire che nè il giapponese nè l'antico aramaico ti permetteranno mai di ordinarti una birra quando sei a Francoforte.
Ha vinto cioè il cosiddetto "Intelligent Design", l'ambigua teoria intermedia che cerca di mettere tutti d'accordo, a condizione che non si pronunci apertamente la parola "Dio". Lo "scienziato" infatti, che ha sempre rifiutato quel termine (poichè sfuggirebbe al suo controllo, togliendogli il bastone del comando), ha trovato il modo di non apparire del tutto deficiente, quando si trova costretto a sostenere …
Il miracolo che tutti noi attendiamo, senza capire bene da dove possa arrivare, lo stanno facendo loro stessi. Le amministrazioni di destra al governo oggi - i repubblicani in America, il Polo in Italia, i finti laburisti in Inghilterra - si stanno scavando da sole quella fossa che noi tutti, forse, non saremmo mai riusciti a scavare senza il loro aiuto.
Il miracolo è quello di essere diventati ormai talmente ciechi di fronte ai propri errori, talmente sordi agli appelli che vengono da ogni sede di comune buonsenso, da stare mettendo insieme persino "fascisti" e "comunisti".
Sul senso di quelle virgolette abbiamo già discusso altre volte, e non ci torneremo (lasciatemi solo dire, per chiarezza, che fascismo e comunismo sono esistiti, come periodi storici, fallendo ambedue, senza che nessuno si accorgesse che la parte buona di ciascuno fosse in realtà la stessa).
Ma diciamo pure che esistano, fra i comuni mortali come noi, quelle differenze così profonde...
Se c'è un quotidiano alla portata di tutti, in rete, è il New York Times (lo cita persino Gentiloni), e non starebbe certo a noi segnalare i suoi articoli.
Ma l'editoriale di ieri ci è parso particolarmente significativo, specialmente per coloro che amano leggere fra le righe del famoso "paper" newyorchese i cambiamenti di "umore" al vertice del potere politico americano. Per quel che riguarda certe sottigliezze, segnaliamo soltanto che quando il testo parla di "President Bush", si riferisce alla carica pubblica che gli è stata assegnata, mentre il "Signor Bush" è l'individuo che cerca, con maggiore o minore successo, di vestirne quotidianamente i panni.
President Bush's Walkabout - New York Times Editorial - November 8, 2005
Le deambulazioni del Presidente Bush (*)
[quote]After President Bush's disastrous visit to Latin America, it's unnerving to realize that his presidency still has more than three years to run. An administration with no agenda and no competence would be hard enough to live with on the domestic front. But the rest of the world simply can't afford an American government this bad for that long.[/quote]
Dopo la disastrosa visita del Presidente Bush in America Latina, è inquietante pensare che la sua presidenza abbia ancora tre anni di vita davanti. Con un'amministrazione incompetente e senza programma sarebbe già difficile convivere sul fronte interno, ma il resto del mondo ...
Soltanto i giornalisti più innocenti si sono ritrovati a cascare dal pero, "venendo a sapere" dell'uso di armi improprie da parte degli americani in Iraq.
Ma anche fra i quotidiani che si atteggiano a "maturi", a "quelli che loro le cose le sapevano da sempre" (ma chissà perchè si dimenticano regolarmente di dirle), si nota l'assenza di una seria analisi sui probabili motivi che hanno permesso - di colpo - la trasmissione RAI di un documento così apertamente incriminante nei confronti degli americani. In serata infatti, casualmente, in Ministro Martino parla in Tv di un "possibile, graduale ritiro entro il 2006".
Manco avessimo fatto la firma per cento anni ininterrotti, oppure avessimo mandato 300.000 soldati. Sono solo 3000, che messi accanto ai 120.000 americani, o ai 25,000 inglesi, non si vedono neanche. Ma si sentono, evidentemente, perchè grazie a quelli …
Curioso. I nostri alleati usano armi improprie in guerra? Maddài, questa è buona davvero! E chi l'avrebbe mai immaginato?
E pensare che noi ci eravamo alleati a loro convinti che fosse una missione di pace. Ma forse si sono sbagliati, loro non fanno quelle cosacce. Quella brutta storia di Dresda, ad esempio, nella seconda guerra mondiale, era chiaramente una bufala. Non è possibile ammazzare centomila civili in una notte, scaricando su di loro tonnellate di esplosivo dal comfort dei quindicimila piedi di un B-29. E che dire di quel Robert McNamara, che alla bella età di 85 anni si mette a piangere davanti alle telecamere, raccontando che nella stessa guerra bruciarono vivi, in una notte, centomila abitanti di Tokio, con le bombe incendiarie proibite da tutte le convenzioni del mondo? E poi Nagoya, Toyana, Osaka, Nishonomiya, Shimnonodseki, Kure, Kobe, Omuta, Kawasaki, intere città bruciate in una notte, cancellate dalla mappa dell'umanità, ....
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