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SCATTANO LE PRIMARIE USA. Cinque candidati democratici cercano la testa di Bush.
(Con una breve spiegazione del meccanismo elettorale americano).
20.1.04 - Il meccanismo elettorale americano è sostanzialmemte diverso dal nostro, soprattutto perchè si tratta di far votare non una nazione, ma una federazione di stati. C’è quindi, prima di tutto, l’esigenza di distribuire equamente il “peso” di ogni stato rispetto agli altri, e ciò viene fatto in base alla popolazione effettiva di ciascuno. (Ecco come la California o la Florida, fra i più popolosi, diventano stati fondamentali per vincere le presidenziali, mentre alcuni stati praticamentre deserti, come Alaska o Montana, spesso vengono completamente ignorati dai candidati in campagna elettorale).
Una volta stabilito che ogni stato vale un certo numero di punti sulla lavagna federale, sta poi a ciascuno decidere il metodo migliore per portare avanti le elezioni sul proprio territorio.
Le presidenziali vere e proprie saranno in Novembre, ma i partiti devono prima scegliere il proprio candidato, e questo avviene, su scala nazionale...
[size=small]Da Rumsfeld Berlusconi ha imparato anche il trucco della “fuga di notizie”.[/size]
di Massimo Mazzucco
Circa tre mesi fa, nel momento peggiore della campagna militare in Iraq, Rumsfeld non sapeva come fare per annunciare al mondo che la Casa Bianca gli voleva togliere il controllo delle operazioni – cosa poi avvenuta - senza farci la figura di quello che ha sbagliato tutto. Scrisse allora un finto “memo” (una nota interna), indirizzata agli altri capi dello stato maggiore, in cui esponeva loro “riflessioni” e “ripensamenti vari” di tipo strategico (come se fra loro non si parlassero già quattro volte al giorno). Peccato che qualche birichino abbia fotocopiato quel memo, e che questo sia finito sulle prime pagine di tutti i giornali. “Accidempoli”, esclamò Rumsfeld tutto seccato, mentre si dimenticava completamente di far cercare il trafugatore. Ecco che il mondo allora lesse il cambio di marcia operativo come l’effetto di un “ragionamento” di Rummy, e non come il sonoro calcio nel culo che invece si era preso quel giorno.
Ora Berlusconi non ha nessuna voglia di andare a Nassirya (perchè mai dovrebbe averla, d’altronde? Mica ci crede davvero, lui, all’onore, ai valori, al rispetto per chi rischia la vita per il tuo petrolio ecc..), e allora cosa ti fa? Guarda un pò di cosa riesce ad impadronirsi oggi il mondo italiano della comunicazione... proprio sull’ argomento! Leggete questo documento – che dovrebbe essere privato - e ditemi se davvero della gente che collabora strettamente con Berlusconi direbbe mai, a lui personalmente, cose del tipo “Non sai, non puoi sapere che cosa c'è dietro"."Nessuno di noi può conoscere certi intrighi anche internazionali.” Oppure “Libero non è solo l'organo avventuriero di proprietà dell'industriale farmaceutico ed ex portantino ospedaliero Angelucci; ma è anche il foglio che ospita il più grosso destabilizzatore della Repubblica Francesco Cossiga.” Sono informazioni “nuove” per lui, secondo voi, o piuttosto sono scritte per noi?!?
Il resto leggetelo da voi, sempre in questa chiave: c’è solo da spanciarsi dal ridere...
PERCHE' SIAMO TUTTI COLPEVOLI
di Massimo Mazzucco
8.1.04 - Il nostro paese, l’Italia, è formalmente un alleato degli Stati Uniti, della Bran Bretagna, della Spagna, eccetera eccetera, nella coalizione militare che occupa l’Iraq dal mese di Aprile. La decisione è stata regolarmente approvata dal nostro parlamento, ed è quindi espressione indiretta della volontà della maggioranza degli italiani che hanno votato questo governo.
Ora, quando si è “alleati”, in guerra, lo si è sia nel bene che nel male. Non si può sostenere gli amiconi del Pentagono per cercare di portarsi a casa qualche gocciolina di petrolio in più, ma poi fingere che non siano affari nostri quando le loro truppe fanno cose, per mettere le mani su quel petrolio, come quella che hanno fatto ieri a Falluja: quando una pattuglia di 35 americani è stata improvvisamente attaccata, a colpi di arma da fuoco, da un edificio nelle vicinanze....
SOPRA LE NOSTRE TESTE
di Massimo Mazzucco
(Questo articolo è stato scritto nel dicembre 2003, poco prima della cattura di Saddam, e subito dopo l'attentato al treno in Cecenia).
Ieri, durante un viaggio-lampo in Europa di cui i media non sono stati informati, George Bush si è segretamente incontrato con Vladimir Putin, in una saletta appartata di un noto ristorante di Berlino. Ecco la trascrizione della loro conversazione, ottenuta grazie ad un microfono che noi stessi abbiamo piazzato direttamente nel cappuccio della stilografica del presidente americano.
Ciao Vlad, come va?
Bene, bene, e tu?
Un traffico... scusa il ritardo. Stai, stai.... Hai già ordinato?
SADDAM È UFFICIALMENTE “PRIGIONIERO DI GUERRA”. Di colpo gli USA si ricordano della Convenzione di Ginevra.
11.01.04 - Washington ha annunciato che “Saddam è considerato a tutti gli effetti un prigioniero di guerra”, e sarà quindi trattato nel pieno rispetto della Convenzione di Ginevra. Sarà comunque il popolo iracheno - ha concluso il comunicato - a giudicarlo e a decidere la sua sorte.
A parte il fatto che la stessa Convenzione – come già l’ONU - non riconosce alcun diritto ad una nazione sovrana di invaderne un’altra a suo piacimento, questa dichiarazione grondante di nobiltà fa subito venire dei sospetti macroscopici, visto che l’esercito USA ammazza quotidianamente civili a destra e a manca – cosa che la Convenzione sconsiglia vivamente di fare - senza porsi troppi problemi, nè di ordine morale, nè certo legale.
E infatti si scopre che al cosiddetto “governo iracheno provvisorio” – quelli che si ritoverannno fra qualche mese la patata bollente di Saddam - la decisione non è piaciuta affatto, poichè loro...
IMBECILLI NO-GLOBAL, NON CAPITE NIENTE! Il nemico non è il contadino ricco!
di Massimo Mazzucco
"I Paesi ricchi sono tali per virtù e merito proprio, non perché hanno rapinato i Paesi poveri. Questi ultimi sono poveri perché malgovernati e perché sovrappopolati". Fidatevi di chi la storia l'ha studiata, comprate il Corriere della Sera
e istruitevi una volta per tutte, ignoranti, cafoni e inutili che non
siete altro. "Il fallimento di Cancun e i sussidi agricoli" te li spiega oggi in
prima pagina Giovanni Sartori, l'editorialista "conservatore" del Corsera
che una volta faceva da normale contraltare ideologico, ma che oggi imperversa
senza ormai limiti, grazie al fatto che Berlusconi si sia completamente disinteressato
della direzione del giornale.
Tutti zitti quindi, mani in seconda, e state ben attenti che se no non capirete
mai niente di come funziona davvero il mondo. Innanzitutto, sappiate che
"il disastro non è tanto nel nulla di fatto di Cancùn,...
(CHI CERCA L'ARTICOLO "A.A.AL. TERRORISTA CERCASI..." LO TROVA QUI).
ANCHE L'ARTE DEL FOTOMONTAGGIO NEL CILINDRO DI SCHWARTZNEGGER. Ecco come si svela un trucco vecchio quanto la fotografia stessa.
di Massimo Mazzucco
5.10.03 - A meno di un improvviso capovolgimento nei sondaggi, da
mercoledì
la sesta potenza economica al mondo sarà governata da una persona
che non ha mai visto da vicino neanche un rendiconto della nettezza
urbana,
ma che ha illuso la popolazione di potere scendere dagli schermi e
proseguire
indisturbato tra di noi il lavoro di pulizia morale che tanto
facilmente
gli riesce con i cattivi di celluloide. Della sofisticatissima lanterna
magica messa in funzione per lui - dire che il mondo è ostaggio delle
apparenze è ormai una banalità da Baci
Perugina - fa parte anche il trucco illusionistico per eccellenza,
sperimentato già dai nipotini di Daguerre quasi due secoli fa: il
fotomontaggio.
UN CAPODANNO INDIMENTICABILE
1 Gennaio 2004 - Ieri sera da Sandra c’eravamo proprio tutti. C’era Antonio col suo bimbo appena nato. C’era Francesca che si è rasata i capelli a zero. C’era Jo-Jo col suo nuovo fidanzato canadese. C’era Carlo che è appena uscito dall’ospedale. C’era Mariella che una volta tanto era di buon umore pure lei. C’era Abrasir che domani parte per l’India. C’era Leopoldo che ha deciso di divorziare. E c’era Margherita che finalmente si sposa.
E’ stata una serata davvero piacevole. Avevamo deciso di fare una cosa tranquilla, tutti in casa, perchè non ci sembrava proprio il caso di andare in giro a far baldoria, di questi tempi, e alla fine è venuta fuori questa cosa proprio carina. Quando mancava una decina di minuti alla mezzanotte, però, è successo qualcosa di strano: eravamo tutti fuori in terrazza, a cantare e ridere e girare in tondo....
Un piccolo segreto da regalare a chi sostiene che l’America “esporta democrazia”
di Massimo Mazzucco
A chi oggi sostiene che, con la “cattura” di Saddam, Bush in fondo non avesse tutti i torti ad invadere una nazione sovrana, a chi sostiene che davvero l’America (e con essa l’Italia “alleata”) esporti libertà e democrazia nel mondo, potete sempre proporre questo piccolo indovinello che serva a riportarli un pò di più con i piedi per terra.
Dopo la guerra mondiale, la nazione X, sotto occupazione straniera da molti anni, era finalmente riuscita a liberarsi dagli invasori, grazie anche all’aiuto della CIA (allora OSS), che aveva messo in piedi e segretamente aiutato un tale Y a condurre la liberazione. Finalmente stabilita una data per delle elezioni democratiche, che avrebbero eletto il primo parlamento nazionale nella storia di quel popolo....
MA CHI È “AL QUEDA”?
Non passa giorno, ormai, che non si senta parlare di AlQueda. Assolutamente ignota al mondo intero fino al 10 Settembre 2001, questa organizzazione ha fatto ingresso nei nostri salotti solo per rivelarsi, nell’arco di un brevissimo tempo, una organizzazione internazionale rispetto alla quale Cosa Nostra sembra il club di Topolino. (Anche se Cosa Nostra ci ha messo più di cento anni a diventare quello che è diventata, e non ha certo incontrato il favore indigeno nei vari territori in cui progressivamente si impiantava).
D’altronde, accomodarsi pigramente nella versione ufficiale di Al Queda, riproposta all’infinito dai media mondiali in perfetta sintonia, è tanto facile ed invitante quanto fare supposizioni drasticamente opposte, del tipo è la CIA, sono i massoni, sono gli ebrei, se non piuttosto i pirati della Malesia, i carbonari irredentisti o la bocciofila sotto casa.
Visto che i media non ci aiutano a comprendere, possiamo solamente aggrapparci alla ragione –e ai pochi elementi a disposizione di tutti - per cercare di capire comunque qualcosa. Partiamo, ed esempio, dai recenti attentati ...
IL CASO LUTTWAK. Invito a un fragoroso... silenzio.20. 11. 03 – Questo caso (noto più o meno a tutti) rappresenta forse la prima volta, da quando è nato Internet, in cui i siti di libera informazione rischiano di incontrare una ostilità effettiva da parte di chi controlla l’informazione ufficiale.
Questa riflessione però - paradossalmente - è un invito a non protestare, ed ha come unico interesse la protezione ultima di questo prezioso mezzo, dalla diffusione del quale sono convinto dipenderà il futuro di intere generazioni. Per la prima volta nella storia, infatti, l’informazione sfugge completamente al controllo di chi detiene il potere, e qualcuno, come dimostra il caso in questione, deve aver iniziato ad accorgersi del potenziale devastante che ciò può rappresentare.
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