Oggi la camera ha
definitivamente approvato la conversione in legge del decreto che
proroga la presenza dei mercenari italiani nei vari paesi del mondo fra
i quali l’Iraq, dei quali stanno occupando il suolo proditoriamente,
giustificando la loro ingombrante presenza sotto le mentite spoglie di
fantomatiche missioni umanitarie. Nell’aula si è consumata ancora
una volta la solita farsa stantia, con i deputati DS (tranne 39 non
allineati), della Margherita e dello SDI che hanno deciso di non
esercitare il diritto di voto del quale gli elettori li hanno
insigniti, preferendo altresì prodursi in un teatrino di dubbio gusto,
sventolando pateticamente le schede per la votazione. E’ quanto mai
curiosa questa incapacità patologica del centrosinistra di prendere
decisioni che esulino da una visione prettamente democristiana della
politica, associata ad una puerile riluttanza ad identificarsi con
quello che una volta era lo scudo crociato, nel tentativo di carpire
consensi fra le fila della sinistra...
Los Angeles 8.3.2004 - Oggi è la festa delle donne e qui nel Campus, per quanto la cosa passi
abbastanza inosservata, è da un paio di giorni che si vedono ragazze
con grossi fiori bianchi infilati accuratamente tra i capelli (la
mimosa è più una tradizione nostrana).
Oggi, care donne, è il vostro giorno di libera uscita. Già me lo
immagino. Ristoranti di classe, pizze collettive tra amiche, locali
trasgressivi con allegato spogliarellista che si struscia su ogni
signora per evitare che qualcuna ci rimanga male. Insomma. Per oggi i
ruoli si invertono. Giocate a fare gli uomini, amate il branco, la
comitiva, il sesso fine a se stesso. Godetevi queste ventiquattro ore
di uguaglianza, anzi di disuguaglianza al contrario, che poi domani si
torna a casa a servire e riverire il vostro bel maritino che è stato
tanto carino da concedervi questo strappo alla regola, ma che starà lì
ad aspettarvi e a ricordare con un semplice sguardo che siete e
resterete cittadine di serie B.
È veramente questo che intendete per parità? Allora sentite questa
storiella e meditate. Marzo 1908, New York, le operaie dell’industria
tessile...
Raramente nella storia del nostro paese ci si è trovati di
fronte a un tale condensato d’incapacità manifesta, servilismo
nei confronti del mondo industriale e dell’interesse privato,
approssimazione e pressappochismo, quale quello proposto dai
vaneggianti dettami della riforma Moratti.
Una riforma che se posta in atto otterrà il devastante risultato
di sfasciare definitivamente il mondo dell’istruzione pubblica, essendo
essa stata concepita senza tenere in minima considerazione lo scopo
precipuo che la scuola ha rivestito fin dai tempi antichi in ogni
società e cioè l’insegnamento, la creazione di una
cultura e la formazione caratteriale delle nuove generazioni.
La trasformazione delle scuole pubbliche in “aziende” e dei presidi in
“manager” ci ha già posti in questi ultimi anni di fronte al
paradosso d’istituti pubblici costretti a fare pubblicità come
fossero fabbrichette in una sorta di lotta vergognosa per contendersi
l’iscrizione degli allievi.
La situazione degli insegnanti precari già fino ad oggi
parossistica viene acuita nella propria drammaticità da un
sistema cervellotico di punteggi che nel nome di una falsa meritocrazia
impone la dottrina della competizione selvaggia passando attraverso la
giungla dei corsi d’aggiornamento e i sacrifici inenarrabili di chi
aspirando all’insegnamento si ritrova sballottato a destra e a manca
senza una prospettiva...
Fabio de Nardis, professore di Sociologia Politica all’Università di
Lecce, e professore di Scienze Politiche all’Orientale di Napoli,
è attualmente alla UCLA, University of California di Los
Angeles, per un periodo di ricerca scientifica.
Ogni sera appunta sul suo diario
le esperienze quotidiane, riuscendo a mescolare ogni volta la
interessante lettura sociale ad uno squarcio di umanità che solo
l'occhio disincantato di chi arrivi negli USA per la prima volta riesce
pienamente a cogliere.
Fabio de Nardis è anche direttore della rivista (cartacea e on-line) “il Dubbio”, una pubblicazione internazionale di analisi politica e sociale.
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AIUTO MAMMA CI HANNO DIROTTATO! La grande bugia delle telefonate dal cielo.
di Massimo Mazzucco
30.06.03 - La leggenda dell'11 Settembre - perchè ormai questo è diventata - ci racconta, fra le altre cose, che i poveracci capitati su quei quattro aerei abbiano ripetutamente telefonato a casa, prima di morire.
Chi alla mamma, chi al marito, chi alla zia, e chi, in mancanza di parenti "disponibili", direttamente all'FBI!
Questo non solo accresce tremendamente il pathos da un punto di vista della "sceneggiatura", ma serve anche a disseminare preziose informazioni, false ovviamente, per chi ha interesse nel sostenere la versione ufficiale: "sono armati di coltellini e tagliacarte - ci dice un passeggero - hanno appena sgozzato il capitano - chiarisce un'altro - sembrano arabi e portano tutti dei bandana rossi alla fronte, ecc." (Ricordiamo pietosamente a chi ha inventato queste banalità che almeno il colore ufficiale dell'Islam, volendo, sarebbe il verde). Nell'eccitazione della trama, poi, abbiamo addirittura un "eroe" del volo United 93...
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LA MADRE DI TUTTE LE BUGIE porta da oggi i sigilli di stato.
di Massimo Mazzucco
Se è vero, come suggerisce Napoleone, che "la storia è una bugia su cui ci si è messi tutti d'accordo", da oggi in America il 24 Luglio dovrebbe venir considerato giornata storica per antonomasia. E' infatti uscito il rapporto delle commissioni senatoriali che hanno analizzato vicende e responsabilità relative all'11 Settembre, per conto del governo e dell'intera nazione. Per conto, quindi, della Storia con la maiuscola.
Se c'era un'esile possibilità di mettere ancora in dubbio...
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USA 2003. LE DUE FACCE DI BABELEdi Massimo Mazzucco
Sono passati due anni, ma solo ieri si è svolto il funerale dell'ultimo pompiere scomparso fra le macerie dell'11 Settembre, e mai ritrovato. Nella bara, ricoperta dalla bandiera americana, c'era semplicemente una fiala di sangue che lo scomparso aveva donato, anni prima, ad un centro trapianti.
C'è gente che ha sepolto anche solo un dito. E ci sono ancora oggi 40 persone che lavorano febbrilmente...
MASSACRO IN IRAQ. BOMBE A BAGHDAD E KARBALA DURANTE LE FESTE RELIGIOSE DEGLI SCIITI.
di Massimo Mazzucco
ULTIMA ORA: Alle 7.50 di questa mattina (ora italiana) una bomba è esplosa nel mezzo della più grande moschea di Bagdhdad, gremita all’inverosimile di fedeli che stavano celebrando una delle ricorrenze religiose più importanti per gli sciiti, il giorno di commemorazione dell’Ayatollah Husseini, vissuto nel 1300.
Contemporanamente, altre quattro bombe sono esplose a Karbala, dove le stesse manifestazioni stavano avendo luogo nelle moschee locali. Non ci sono ancora stime di nessun tipo, ma dai primi collegamenti via telefono si può facilmente dedurre che la cifra finale sarà molto alta.
Le prime immagini TV mostravano morti e feriti ....
Leggi tutto: DIARIO AMERICANO - III PARTE