In occasione dell'anniversario della morte di Robet F. Kennedy, ripubblichiamo alcuni dei suoi discorsi più famosi.
Discorso sul PIL
Lo scorso 28 maggio, a Montecitorio, è stato discusso un provvedimento per lo sblocco del pagamento dei debiti da parte dell’amministrazione verso privati, anche attraverso l’utilizzo dei Minibot presenti nel Contratto di Governo M5S – Lega. La mozione, dapprima approvata all’unanimità, è stata successivamente respinta da una parte delle opposizioni. Perché questo dietrofront? Ai microfoni di Byoblu risponde Pino Cabras, già membro della Commissione Finanze alla Camera per il Movimento 5 Stelle.
Cabras racconta, dal suo punto di vista, non solo la marcia indietro del PD sui Minibot, ma anche il loro impiego per rilanciare l’economia, il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti per contrastare lo spread e la necessità di finanziare una nuova televisione per avere un’informazione libera e indipendente, al di fuori dei circuiti mainstream.
A me il discorso di Conte è piaciuto molto. Ha offerto un bagno di realismo per tutti, parlando con onestà e con trasparenza, senza giri di parole e senza nascondersi dietro a un dito. Era da tempo che non si sentiva una tale chiarezza in un discorso politico.
Voi cosa ne pensate?
Tecnicamente significa Instrument In Support of Trade Exchanges, ovvero strumento di supporto per gli scambi commerciali, ma nella realtà INSTEX è la sigla di un meccanismo inventato da Germania, Francia e Regno Unito per bypassare le sanzioni economiche imposte di recente dagli USA per gli scambi commerciali con l'Iran.
Il blocco americano infatti si basa sulla rimozione delle maggiori banche iraniane dal circuito dello SWIFT, il circuito bancario internazionale che permette transazioni fra banca e banca.
Ma ora il trio Germania-Francia-UK si è inventato un circuito parallelo, indipendente dal dollaro, che permette di praticare scambi commerciali anche senza il sistema SWIFT.
E questo ovviamente non rende allegri gli americani, i quali hanno già minacciato fuoco e furia su chiunque oserà disobbedire al loro diktat.
Siamo irreversibilmente entrati nell'era di Big Data, del capitalismo della comunicazione e del capitalismo della sorveglianza?
Fonte Byoblu
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
Scegliendo di confermare Di Maio come leader del movimento, i 5 Stelle si sono condannati all'irrilevanza politica.
Hanno avuto paura di riconoscere l'errore di fondo che la gestione "democristiana" del movimento comportava, e si sono messi da soli in un cul-de-sac che li porterà alla lenta estinzione.
Quando dicevo, già dall'anno scorso, che seguendo la strada del compromesso i 5 stelle avrebbero progressivamente perso quote sostanziali del loro elettorato, (purtroppo) non sbagliavo. Eppure la lezione non gli è bastata. Spaventati e tramortiti dalla batosta elettorale, hanno scelto di restare aggrappati alle posizioni già acquisite invece di cogliere l'occasione per riportare il movimento sul sentiero che ne aveva decretato l'immenso successo elettorale.
Vaccinazione per tutta la vita, vaccinazione in tutte le farmacie, le scuole, sui posti di lavoro o nei supermercati: una politica di vaccinazione costante su scala globale, planetaria, si avvia ad alta velocità.
di Senta Depuydt (*)
Senza che ciò abbia scatenato alcun dibattito nei media o nelle assemblee, un programma di vaccinazione che organizzi l'istituzione di un controllo permanente sulle popolazioni e sugli individui di tutte le età. Questa strategia è stata sviluppata nel contesto della Global Health Security Agenda, o GHSA, spingendo la nostra società, a tutta velocità, verso "il migliore dei mondi"?
Strana passività
È l'Argentina che dà il via a questa politica di controllo totalitario attraverso la vaccinazione. Il Congresso del paese ha approvato nel mese di dicembre una legge che richiede la presentazione di un certificato aggiornato di vaccinazioni che ne attesti la data e la somministrazione per poter aderire ad ogni formalità amministrativa: carta d'identità, passaporto, patente di guida, certificato per domanda di matrimonio eccetera.(1) Mentre il paese si scatenava su questioni relative all'integrità del corpo, come le leggi concernenti l'aborto o la possibilità di matrimonio per tutti, e si appassionava ai casi di abusi sui minori, è stata votata all'unanimità, e senza alcun dibattito, una legge che impone un'ingerenza permanente nel corpo di ogni individuo. Naturalmente, questo vincolo influisce anche sull'accesso all'istruzione, ai servizi sanitari e all'occupazione. In una rivista online, un editorialista indipendente molto contrastato, ha scritto: "L'Argentina è diventata la prima nazione al mondo a rendere i propri cittadini ratti da laboratorio"(2), riferendosi alle molteplici sperimentazioni cliniche pericolose, anche mortali, che sono state lì condotte senza consenso, in particolare per il vaccino Synflorix.(3) I media argentini hanno tuttavia evitato le critiche, riferendo solo commenti ufficiali.
Uno strumento eccezionale, praticamente finito nel dimenticatoio, ora potrebbe tornare utile ai 5 Stelle.
Sto parlando della piattaforma Rousseau, la piattaforma digitale che permette di consultare tutti gli iscritti al Movimento 5 Stelle in tempo reale.
Dopo essere stata creata con grande fanfara, un paio di anni fa, la piattaforma è stata usata principalmente in due casi storici: quando si trattava di approvare l'accordo di governo con la Lega, ad inizio legislatura, e quando si trattava di decidere se Salvini dovesse o meno andare sotto processo per il caso Diciotti.
In altre parole, si è avuto l'impressione che in entrambi i casi la piattaforma sia stata usata per avere un alibi contro eventuali contestazioni da parte della base dell'elettorato. Una mossa di puro paraculismo, più che una reale intenzione di implementare la democrazia dal basso.
Ora invece si presenta l'opportunità di usare la piattaforma per quello che era stata concepita: sentire, vagliare e soppesare l'opinione degli iscritti, in un momento di innegabile svolta storica per il Movimento.
Dopo la clamorosa sconfitta dei 5 stelle, inizia la caccia al colpevole. C'è chi dice che il sud non è tornato a votare in massa, "perchè ormai il reddito di cittadinanza l'abbiamo avuto". C'è chi dice che i 5 Stelle hanno pagato il tradimento sui vaccini, poichè la fetta di elettorato free-vax sarebbe molto più grossa di quello che si immagina. C'è chi dice che i 5 Stelle hanno pagato i vari voltafaccia, sulla TAP, sugli F-35, sull'uscita dall'Euro ecc.
Ma nessuna di queste motivazioni può spiegare un crollo così verticale del supporto elettorale nell'arco di un solo anno. Non dimentichiamo infatti che il 4 marzo 2018 ben 9 milioni di italiani avevano votato cinque stelle, mentre oggi, ad un solo anno di distanza, quella cifra si è praticamente dimezzata. Nessun elemento singolo può giustificare una debacle così clamorosa.
In realtà non è possibile capire il tonfo dei 5 Stelle se non si tiene in considerazione il motivo originale per cui avevano avuto successo in primo luogo.
Personalmente non ho niente da dire sulle elezioni europee, se non che ritengo l'intero meccanismo del voto comunitario una enorme presa in giro nei confronti dei cittadini del nostro continente. Una maestosa messinscena, per dare ai cittadini l'illusione di contare qualcosa, quando in realtà votano per un parlamento completamente svuotato da ogni potere reale. Non solo, ma un parlamento le cui regole obbligano ad alleanze tanto complesse quanto intricate, al punto che le diverse forze politiche si annullano a vicenda nel momento stesso in cui sono costrette ad allearsi fra di loro in un gruppo unico.
In altre parole, il parlamento europeo sintetizza al meglio l'illusione della democrazia, permettendo a ciascuno di dire la sua, ma in modo tale che la voce di ciascuno annulli automaticamente quella altrui. Ne esce una tale caciara di voci contrastanti, che alla fine non riesce a cambiare niente di sostanziale. E mentre si ottiene questo perfetto immobilismo funzionale, le elite tecnocratiche controllano dall'esterno - tramite il controllo del debito e dei meccanismi finanziari - la vita delle varie nazioni.
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