AVVISO: QUESTA SERA LUOGOCOMUNE ON AIR ANDRA' IN ONDA (SU COLORS RADIO) ALLE 22. ARGOMENTO: VACCINI.
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di Gianmarco Murru
In un epoca dove si ragiona sempre meno e si accetta acriticamente ogni commento di seconda mano sulla realtà, dove ci si schiera senza sapere davvero su cosa si discute fino in fondo, le arti sono ancora oggi l’ancora di salvezza per una società più matura.
Nel discorso che lo scorso giugno 2018, il maestro Baremboim ha tenuto al Parlamento di Bruxelles in seduta plenaria, invitato a difendere il patrimonio europeo, afferma l’importanza fondamentale che rivestono le arti per comprendere la realtà che ci circonda. “Chi ama la cultura, ama conoscere tutto. Non ha paura del diverso, si confronta ma non disprezza l’altro”. Dice ancora Baremboim “per combattere la chiusura verso l’altro è fondamentale riportare l’educazione musicale nelle scuole. La musica ha una caratteristica unica, quella di creare le condizioni per aprire la mente, come e forse più di altre discipline. Dobbiamo infine pensare alle nuove generazioni, che trovano oggi una diversità culturale aperta e pacifica, questa caratteristica è ciò che unisce l’Europa”.
Si, perché l’insegnamento della musica nelle scuole superiori italiane, ad eccezione del liceo musicale, è definitivamente compromessa. L’appello accorato del maestro Baremboim si unisce alle centinaia di docenti che fanno del loro lavoro una missione, a volte impossibile.
A quanto pare, i giornalisti del New York Times hanno avuto un accesso privilegiato a quello che nessuno italiano è ancora riuscito a vedere: il video integrale del crollo del ponte Morandi.
In questo articolo, pubblicato ieri in versione italiana, il New York Times ha presentato una ricostruzione visiva del crollo del ponte, dichiarando: "Il New York Times ha ricostruito l’accaduto basandosi su un elemento cruciale per le indagini, i video registrati dalle telecamere di sicurezza."
Notiamo che nella versione inglese dell'articolo si dice invece "The New York Times has recreated what happened by using investigators’ descriptions of a central piece of evidence — video footage captured by a security camera." Che tradotto significa: "Il New York Times ha ricostruito quello che è successo utilizzando la descrizione degli inquirenti del principale elemento probante, le riprese video di una telecamera di sicurezza."
Ma la differenza non è poi tanta: che i giornalisti abbiano visionato personalmente la ripresa, oppure che ne abbiano raccolto la descrizione da parte degli inquirenti, il risultato non cambia: loro sanno cosa è successo, e noi no.
di Ginevra dell'Orso
Siamo oramai così abituati a dare per scontata la nostra solida routine e i nostri "umani" valori, da non pensare mai che, da un momento all'altro, tutto il nostro assetto potrebbe cambiare: è quello che accade a Lucas, il protagonista di "Le ombre", in un ordinario giorno da impiegato. Un cambiamento che parte da un evento materiale, come il suo licenziamento, e si abissa in quello interiore, dove il confine tra realtà e immaginazione diventa sottile e incalzante.
Sullo sfondo, una città intrisa di magia e mistero come Venezia, con le sue calli, i suoi canali, le sue piccole isole e i fantasmi di un passato glorioso. Al centro della storia, un vorticoso percorso esistenziale, il dilemma tra la cruda consapevolezza e la rassicurante ignoranza, che si snoda tra le pagine di un racconto visionario, a metà tra Castaneda e Matrix.
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Quelli che credevano che la mossa del ministro Grillo di prorogare l'obbligo vaccinale con l'autocertificazione fosse solo un "espediente" per prendere tempo, in vista dell'abolizione della legge Lorenzin, dovranno ricredersi. Il governo, a quanto pare, è stato compatto, ma solo sul fare una piena retromarcia.
"La maggioranza ci ripensa sui vaccini: è pronto un emendamento - scrive l'ANSA - La maggioranza ci ripensa sui vaccini: è pronto un emendamento per confermare l'obbligo per la frequenza scolastica."
di Fabio Angiolini [fabiomln]
Cogito ergo sum.
Questo è un buon punto di partenza, ma la questione è: quando cogito, sogno o son sveglio? Tornerò alla fine sul significato e sul perché della domanda.
Quando si sogna si verificano almeno tre eventi singolari.
La prima cosa è l'incredibile capacità del cervello di creare all'istante situazioni che al miglior regista richiederebbero mesi di analisi e prove. Il cervello lo fa al volo, creando personaggi e sceneggiature del tutto sconosciuti all' individuo quando è in stato di veglia: soggetti totalmente inventati che posseggono una loro personalità; a volte sono timidi altre volte intraprendendenti, cattivi oppure buoni, etc... Possiedono una loro connotazione fisica: alti, bassi, biondi, mori, etc...
Mi domando su che base il mio cervello (e suppongo anche il vostro) crei letteralmente questi personaggi o le ambientazioni. Talvolta mi dico, da sveglio, che io non possiedo tutta questa fantasia e non mi capacito da dove attinga il mio cervello.
di Giulietto Chiesa
Ho visto American Moon di Massimo Mazzucco [qui il trailer] mentre a Venezia ri-celebravano la conquista della Luna, con l’hollywoodiano First Man.
Sebbene in questi anni io non mi fossi mai pronunciato sullo sbarco sulla Luna, decido oggi di dire cosa ne penso. Chi voglia leggere la mia intera recensione al film (pubblicarla qui è impossibile per ragioni di spazio) può visitare la mia pagina Facebook. Conosco Massimo Mazzucco. Il suo lavoro “11 settembre, la Nuova Pearl Harbor” è una straordinaria enciclopedia sul più grande attentato terroristico. E solo un totale imbecille può uscire da quella visione ancora convinto che 19 terroristi islamici, sotto la guida di Osama bin Laden, abbiano organizzato e attuato l’11 settembre.
Questo documentario mette seriamente in dubbio che sulla Luna ci sono andati.
D’altro canto mi pongo la questione: si può affermare che nessuna delle sei missioni Apollo (Apollo 11, 12, 14, 15, 16, 17) di cui la versione ufficiale afferma il successo, sia giunta effettivamente sulla Luna? Penso che, allo stato dei fatti non sia possibile fare un’affermazione come questa. Neanche l’autore del film lo fa.
Ma l’analisi dettagliatissima di American Moon conduce alla conclusione inequivocabile che tutta la Missione Apollo è infarcita di trucchi e menzogne che nascondono cose cruciali.
di Federico Giovannini
Sempre con più insistenza chi si approccia al mondo della salute “alternativa” sente parlare di permeabilità intestinale.
Non c’è nulla di “alternativo” tuttavia nella permeabilità intestinale, è una condizione provata con studi ufficialissimi ma costantemente ignorati dalla stragrande maggioranza della classe medica, eppure una permeabilità intestinale alterata è la causa provata di molte malattie e quella ipotizzata di tantissime altre.
Per spiegarlo in parole semplici l’intestino è una sorta di colino le cui maglie, se si allargano troppo, creano tutta una serie di problematiche che andremo a spiegare.
Probabilmente la maggior parte delle persone non hanno mai considerato l’idea che l’intestino è un enorme organo di interfaccia tra il mondo interno (self) e quello esterno. Mangiando, introduciamo il mondo esterno (cibo) e dopo l’opportuna azione su di esso del microbiota e dei vari succhi digestivi (acidi gastrici, bile, succhi pancreatici) la barriera intestinale si frappone come un filtro. Appena passata la barriera intestinale il cibo digerito incontra il sangue e il sistema linfatico.
Cominciamo a porci una domanda (solo una domanda giusta può portare a delle risposte utili) e chiediamoci cosa succede se il cibo invece di essere processato dalla digestione passa indisturbato nel sangue e nel sistema linfatico tal quale, perché è esattamente quello che succede in caso di permeabilità intestinale (ci sono vari gradi di permeabilità).
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