Curiosamente la rivelazione del carabiniere Tedesco, che ha denunciato i propri colleghi per aver pestato a morte Stefano Cucchi, non ha destato nessuna sorpresa dal punto di vista del contenuto delle sue dichiarazioni: lo avevamo capito tutti che Stefano Cucchi non era morto per un attacco di influenza.
La vera sorpresa ci deriva dal fatto che sia improvvisamente crollato il muro dell'omertà, che proteggeva le reali circostanze della sua morte.
Quello che infatti faceva più male del caso Cucchi - oltre ovviamente alla morte crudele del ragazzo - era proprio la sensazione di impotenza che tutti proviamo di fronte ad una verità palese, che viene negata per puro interesse corporativo.
di Felice Di Giandomenico (Adonis)
Viviamo nell’era del “pensiero unico” e del “politicamente corretto”: un’era in cui si è imposta un’omologazione e un’adesione incondizionata “della massa” a stili di vita e modi di percepire la realtà confezionati ad hoc da un sistema-potere le cui parole d’ordine sono: buonismo, consumo, economia, mercato e benessere a tutti i costi. Ma spesso, i costi di questo presunto benessere tanto ostentato risultano piuttosto alti.
Volendo dare una definizione semplice ma chiara di pensiero unico, è possibile considerarlo come una sorta di conformismo globale, dove la massa si allinea, spesso in maniera acritica, a modi di percepire i fatti della vita condizionati e/o imposti in modo più o meno occulto, dal sistema-potere.
Con il termine politicamente corretto (politically correct), invece, ci si riferisce in particolare al modo con cui si esprimono determinate idee o opinioni facendo bene attenzione a non sforare in presunte volgarità o cadere in atipici atteggiamenti attraverso i quali si rischia di essere tacciati di razzismo, fascismo, stalinismo, rossobrunismo, omofobia, ecc.
Per alcuni, il pensiero unico è una forma “pervasiva e capillare” di un totalitarismo democratico incombente, incalzante, che sta avanzando a gran velocità servendosi soprattutto della tecnica della persuasione coercitiva o lavaggio del cervello che dir si voglia. Spesso, quando si parla dei condizionamenti e delle suggestioni prodotte da tale totalitarismo democratico, ci si riferisce alla metafora della “rana bollita”, efficacemente proposta dal grande linguista e teorico della comunicazione Noam Chomsky nel suo libro “Media e potere”.
Il secolo 19º è il secolo che vide la nascita delle vaccinazioni di massa, e con essa vide anche un feroce dibattito che prese forma, già allora, fra vaccinisti e anti-vaccinisti. Del gruppo dei secondi faceva parte lo scrittore William White, che nel 1885 - dopo l'introduzione dell'obbligo vaccinale in Inghilterra - scrisse il libro "The story of a Great Delusion" (La storia di una grande illusione). Quelli che seguono sono alcuni estratti dalla prefazione del libro.
[Nota storica: prima della vaccinazione vera e propria, inventata dal medico inglese Edward Jenner, si praticava la variolizzazione, che consisteva nel contagiare direttamente le persone con una forma leggera di vaiolo tramite una escoriazione cutanea "arm to arm" (da un braccio all'altro), dalla persona già contagiata alla persona sana. Questa pratica sarebbe poi stata sostituita dall'inoculazione diretta del virus del vaiolo preso dalla mucca (da cui il termine "vaccino")].
La storia di una grande illusione - di William White
[Il libro inizia con una citazione di Thomas Carlyle] "Quando il mondo intero afferma, e continua a ripetere qualcosa all'infinito, si verifica un fenomeno singolare che i tedeschi chiamano "sciamare", ovvero il raggruppamento degli uomini in sciami [oggi diremmo "gregge", NdT], generando vere e proprie meraviglie quando si ritrovano in questa situazione miracolosa. È singolare, nel caso degli sciami umani, la assoluta unanimità e convinzione para-religiosa con cui le più stupide assurdità possano essere percepite come assiomi di Euclide, e non come articoli di fede. Assiomi ai quali non soltanto devi credere - a meno che tu sia profondamente malato - ma che devi anche spingere ad essere messi in pratica (se solo sei una persona dotata di onore e moralità), e che devi veder realizzati senza esitazione, se vuoi che la tua anima si salvi." - Thomas Carlyle
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Un documentario estremamente interessante, che racconta di un esperimento eccezionale, condotto da Luc Montagnier per dimostrare le teorie sulla memoria dell'acqua di Jaques Benveniste. Ma racconta anche dell'ennesimo esempio di oscurantismo scientifico, perpetrato nel nome del dogma imperante. L'introduzione è di Roberto Germano.
Fonte Pandora TV
La sfida lanciata da Di Maio e Salvini all'Europa sta cominciando ad avere delle serie ripercussioni.
Dopo 48 ore di calma apparente, seguite all'annuncio del nostro governo di aver optato per un rapporto deficit-Pil del 2,4%, i famosi "mercati" hanno cominciato ad agitarsi, lo spread ha iniziato a salire, e la grancassa mediatica ha dato una enorme risonanza a questo fatto.
Evidentemente Salvini e Di Maio hanno fatto male i loro calcoli: pensavano che l'affronto del 2,4% sarebbe passato senza conseguenze, perché è nell'interesse dell'Europa di non alzare i toni dello scontro, in un momento in cui questo non farebbe che favorire gli stessi Salvini è Di Maio alle prossime elezioni europee.
Invece, a quanto pare, c'è qualcuno a Bruxelles a cui non piace comunque l'idea che l'Italia possa fare di testa propria, ed ha iniziato ad agitare i mercati, per mettere l'Italia sotto pressione.
Chi scrive veramente i programmi scolastici? Chi c’è dietro alla gestione dell’INVALSI, il sistema di valutazione della preparazione degli studenti, in base ai cui risultati le scuole ricevono i finanziamenti? Perché i dati sensibili degli alunni, compresi i dettagli delle valutazioni degli insegnanti, vengono gestiti da aziende private? Quali conflitti di interesse esistono nelle Commissioni Cibo e nell’Educazione alimentare?
A questa e altre domande tenta di rispondere Pietro Ratto, professore di filosofia, giornalista e saggista, già noto a chi segue Byoblu per essersi occupato di Aldo Moro e dei Rothschild. (Fonte Byoblu)
Ho trovato questo spezzone di intervista a Nando Ioppolo del 2014. Ma l'inganno dello spread è davvero così semplice come lo spiega lui?
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Da oggi Luogocomune On Air, una delle trasmissioni più seguite su Colors Radio, non andrà più in onda. Il suo conduttore, David Gramiccioli, è stato licenziato. Le sue posizioni critiche sui vaccini, ripetutamente perorate nelle sue trasmissioni (la nostra, e quelle di altri), unitamente al successo del suo spettacolo "Il Decreto" (la vera storia del decreto Lorenzin), devono essergli costati il posto. Nonostante il suo editore abbia fatto di tutto per proteggerlo, le pressioni esercitate sulla emittente radio devono essere state troppo pesanti per permettere a Gramiccioli di continuare il suo lavoro.
Massimo Mazzucco
Leggi tutto: Caso Cucchi: andare fino in fondo