[Un breve ricordo di Ferdinando Imposimato nel giorno della sua scomparsa]
Il Gruppo internazionale Bilderberg implicato nelle stragi degli anni Settanta e Ottanta in Italia operate prima dai nuclei terroristici neri e poi dalla mafia. A rivelarlo è il Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, Ferdinando Imposimato, durante la presentazione napoletana del suo nuovo libro "La repubblica delle stragi impunite". "Ormai sappiamo tutto della strategia del terrore, che fu attuata dalla struttura Gladio (Stay Behind) in supporto ai servizi segreti (non deviati) italiani" conferma Imposimato "La strategia serviva a scoraggiare l'instaurarsi di governi di sinistra ed era orchestrata dalla Cia".
E' in corso ormai da giorni una martellante campagna mediatica che mira a far passare l'Iran come una nazione dalla pesante dittatura repressiva e totalitaria. Il governo iraniano invece accusa "alcuni paesi stranieri" di sobillare dall'interno le rivolte, per cercare di destabilizzare ed eventualmente rovesciare l'attuale regime iraniano. La musica la conosciamo, la sceneggiatura delle "primavere arabe" ormai assomiglia talmente a se stessa da non meritare nemmeno più di essere commentata.
Questi estratti dal documentario di Fulvio Grimaldi "Target-Iran" spiegano molto bene i veri motivi per cui questa nazione rappresenti un ostacolo enorme per gli Stati Uniti e i loro alleati, nel controllo di una zona geostrategica di fondamentale importanza come è appunto l'Iran.
Perdonatemi, ma non ho nessuna voglia di scrivere il solito "riassuntone" di fine anno, dove si cerca di fare una sintesi forzata di tutto quello che è successo negli ultimi 12 mesi.
Anche perchè finirei per parlare solo di cose spiacevoli. Dovrei parlare di Donald Trump, e di come questo personaggio si sia rivelato solo un triste burattino, gestito a piacimento dagli stessi poteri forti che diceva di voler combattere. Oppure dovrei parlare della legge sui vaccini, e di come un'intera nazione si sia fatta prendere in giro da un ministro raccontabugie, e dalla marmaglia di giornalisti appecorati che hanno fatto di tutto per assecondare al meglio la disseminazione di queste bugie. Non ce la faccio. Sappiamo già tutto.
Mi piacerebbe invece guardare per un attimo più dall'alto questa umanità che soffre e si dimena nelle proprie contraddizioni.
Scelgo quindi di raccontarvi una favoletta, lasciando a ciascuno di trarne le conclusioni che preferisce. [...]
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Un bel video di Mason Massy James, con un messaggio semplice ma molto efficace.
Fonte The Deviance Project
di Marcello Pamio
Mentre il gregge disorientato mangia panettoni sintetici bevendo spumanti tossici aromatizzati seduti comodamente sul divano davanti ad un plasma da 50 pollici comprato proprio per le finte partite di calcio, il Regime va avanti con il ruolino di marcia.
Le pecore festeggiano felici con in testa il cappellino rosso e bianco (colore non a caso della famosa coca legalizzata) e il Sistema estrae dal cilindro oltre alle trombette anche la vaselina…
Nel periodo natalizio in cui le potenti energie del solstizio invernale (il giorno più corto dell’anno) illuminate dalla flebile luce, suggeriscono non a caso l’introiezione, la chiusura per ritrovare se stessi, cosa sta facendo il governo illegittimo di turno?
Nel 1935 il filosofo tedesco Walter Benjamin pubblicava il famoso saggio intitolato "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica". Nel saggio Benjamin teorizzava come l'introduzione delle nuove tecniche di riproduzione di massa (giornali e riviste, fotografia, radio, cinema) avesse profondamente mutato il valore intrinseco dell'opera d'arte, in quanto, con la riproducibilità praticamente infinita, veniva a mancare il rapporto diretto fra il fruitore e l'opera d'arte stessa. Se una volta dovevi andare al museo per vedere la Gioconda - instaurando un rapporto diretto, ed unico in quel momento - fra autore e fruitore, con la riproducibilità infinita l'opera d'arte - secondo Benjamin -"perdeva l'aura" originale di cui era costituita. La stessa cosa valeva per una sinfonia musicale, che perdeva la sua aura di "unicità" nel momento in cui passava dall'esecuzione dal vivo dell'orchestra ad una riproduzione su fonografo.
Più passa il tempo, più mi convinco che la Svezia sia stata scelta come laboratorio umano per far passare le successive "rivoluzioni" del nuovo ordine mondiale. Prima c'è stata la rivoluzione cash-free, nella quale un popolo di beoti ha accettato con entusiasmo l'idea di abolire progressivamente il contante, fino ad arrivare ad una moneta esclusivamente elettronica. Mettendosi interamente nelle mani di un qualunque banchiere, che può decidere da un giorno all'altro di azzerare tutto quello che hanno.
E’ uscito in visione gratuita il film OVERCAST del regista svizzero Matthias Hancke, un documentario su questo fenomeno ormai sulla bocca di tutti e dalla maggior parte ritenuto normale: le scie degli aerei che si allargano fino a diventare coperture nuvolose bloccano l’irradiazione solare, offuscando l’atmosfera.
Si tratta di una realtà resa accettabile grazie alla sua graduale introduzione.
L’approccio del film di Hancke è molto lineare, la domanda che si pone è: i rilasci degli aerei – visibili a tutti – sono veramente innocui e normali?
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