[quote]"Ho infine determinato che il punto cruciale era scegliere se avere guerra o pace"
-- Murray Rothbard[/quote]
Sta finalmente cominciando a diventare conoscenza comune il fatto che convertire i propri risparmi in oro è un buon modo per evitare che vengano mangiati dall'inflazione, ma le proprietà dell'oro non si fermano certo qui.
Se infatti l'oro venisse usato correntemente come moneta al posto del denaro "fiat" (cioè creato dal nulla) imposto per legge, le conseguenze sarebbero molteplici, e tutte positive per la maggioranza delle persone.
Una delle più rilevanti sarebbe che non sarebbe più facile come adesso finanziare le guerre che in maniera così disinvolte vengono combattute dai cosiddetti "paesi civilizzati" in giro per il mondo, e che tanti danni e sofferenze causano, anche se queste ultime vengono di solito taciute o descritte come inevitabili danni collaterali necessari per esportare la nostra grande democrazia nel resto del mondo.
L'utilizzo dell'oro come moneta limita così tanto l'operato del governo, ed in particolare la sua possibilità di poter finanziare operazioni arbitrarie senza doverne rendere conto all'elettorato che negli Stati Uniti sono arrivati all'assurdità di definire "operazione terroristica" chi mette in circolazione monete d'oro.
Il video che presentiamo riassume alcuni dei concetti chiave dell'uso dell'oro come moneta e, per quanto sia possibile fare in uno spazio di tre minuti, dovrebbe dare molto da riflettere.
di Marco Cedolin
Proprio dopo essere riuscito a spegnere la TV in maniera definitiva, ed avere portato a termine fino in fondo il processo di disintossicazione da telecazzate assortite, sono purtroppo caduto preda della malsana idea di farmi del male un'ultima volta, dando sfoggio di un masochismo che non credevo appartenermi.
Mi hanno detto che su LA7 si parlava del TAV in TV, nell'ambito della puntata di "Piazza Pulita", con perfino una diretta da Chiomonte, davanti al cancello della centrale, quello dove i tutori dell'ordine (costituito o meno) sono soliti gasarti ogni volta che ti avvicini. E non sono riuscito a resistere, ho imbracciato il telecomando e animato tutti i piccoli Sims che da tempo immemorabile albergavano rinchiusi nei pixel.
Non ho impiegato molti secondi per comprendere che si trattava di un'idea oltremodo infelice e che un buon libro sarebbe stato di gran lunga compagno migliore, ma ormai la frittata era fatta e non mi restava che ascoltare i Sims, fingendo che si trattasse di una cosa seria.
In tutta verità del TAV non si parlava, gli argomenti dei servizi e dei dibattiti in studio …
Questo video di James Corbett, autore del “Corbett Report”, è intitolato “11 settembre: una teoria del complotto - Tutto quello che dovete sapere sulla teoria del complotto dell’11 settembre in meno di 5 minuti”. Ho provato a doppiarlo per chi non sa l'inglese (sottotitolarlo era impossibile, visto la velocità con cui parla), ma consiglio di vedere anche la versione originale qui. Il suo umorismo è difficile da duplicare. (M.M.)
Pubblicata la 2a parte
Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Corte di Cassazione, è stato il giudice istruttore di importanti casi di terrorismo italiani come il rapimento di Aldo Moro e l'attentato a papa Giovanni Paolo II.
Ferdinando Imposimato è anche uno dei membri di “Political leaders for 9/11 Truth”, insieme a personaggi come Andreas von Bülow, Michael Meacher, Yukihisa Fujita e Giulietto Chiesa.
Questa intervista è stata realizzata prima prima che il giudice Imposimato partisse per Toronto, dove ha partecipato ai “Toronto Hearings” sui fatti dell’11 settembre. (Un resoconto completo dei Toronto Hearings verrà pubblicato al più presto). L‘intervista è stata divisa in più parti, per motivi di lunghezza.
Prima parte (11 settembre, caso Moro, infiltrazione BR da parte di CIA e Mossad):
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
Roma, 14 agosto 2011
Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi
On. Roberto Maroni Ministro dell’Interno e, p.c.,
Al Ministero dell'Interno - Ufficio Amministrazione Generale
Dipartimento della P.S. - Ufficio per le Relazioni Sindacali
OGGETTO: I poliziotti esigono di poter usufruire dei buoni pasto da 7 euro al ristorante presso il Senato della Repubblica o presso Palazzo Montecitorio.
Dai principali organi di stampa nazionali apprendiamo che presso il ristorante del Senato è possibile consumare le “lamelle di spigola con radicchio e mandorle” a soli 3 euro e 34 centesimi, che le “penne all’arrabbiata” costano euro 1,60, che un filetto alla griglia costa 5,23 euro e che una “fetta di crostata” vale 1,74 euro.
Una domanda allora sorge spontanea, egregio signor Presidente del Consiglio e signor Ministro: se ad un Senatore bastano poco più di tre euro per consumare un primo ed un secondo, perché mai deve guadagnare circa 14mila euro al mese? Senza pensare ai viaggi gratis in aereo ed in treno, …
Questo video rappresenta, a mio parere, una sintesi eccezionale di tutto quello che è la società mediatica di oggi.
Da una parte abbiamo il dramma personale – assoluto e incontestabile – di una vittima dell’imperialismo occidentale. Un bambino abbandonato in una scatola di scarpe, nato deforme a causa dei bombardamenti all’uranio impoverito effettuati durante la Prima Guerra del Golfo. (C'eravamo anche noi, non dimentichiamolo).
Poi abbiamo l’avventura umana di Moira Kelly, una donna eccezionale che ha dedicato la sua vita ad aiutare migliaia di vittime dell’ingiustizia e delle guerre nel mondo, come Emmanuel e suo fratello. Dopo aver lavorato con Madre Teresa, la Kelly ha promosso diversi interventi umanitari su larga scala, che le sono valsi svariati premi e riconoscenze.
Ed è qui che termina la vicenda individuale di queste persone, ...
(ASI) Dieci anni fa avvenivano, oltreoceano, gli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono. Agenzia Stampa Italia ha contattato Massimo Mazzucco, regista e scrittore, gestore del sito luogocomune.net, portale che sviscera argomenti di enorme rilevanza politica e sociale, facendolo in maniera competente ed alternativa.
Mazzucco è autore di approfondite ricerche sugli attentati dell’11 settembre, le quali lo hanno portato a sviluppare una versione su quell’evento diversa rispetto a quanto impostoci dalle autorità e dai media di massa. Ha raccolto il suo lavoro nel documentario dall’eloquente titolo “11 settembre 2001, inganno globale”. A dieci anni dagli attentati che scossero l’opinione pubblica mondiale e scatenarono nuove, interminabili guerre atte a modificare gli assetti geopolitici, il tema sta ricorrendo su carta stampata e tv. Noi di Agenzia Stampa Italia abbiamo scelto di discuterne con Mazzucco, al fine di comprendere le argomentazioni di coloro i quali vengono, sprezzantemente, definiti “cospirazionisti” o “complottisti”, dunque relegati ai margini dell’informazione cosiddetta “mainstream”.
Mazzucco, la storia dell’uomo è costellata di eventi importanti che, nel corso del tempo, sono stati revisionati dagli storici che ne hanno dipanato le ombre scure delle verità ufficiali, partigiane e imprecise. Tuttavia, questo processo di revisione solitamente impiega periodi di tempo molto lunghi; nel caso dell’11 settembre, ritiene che siano bastati questi dieci anni – durante i quali sono spuntati documenti, sono usciti una decina di libri e vari documentari che inchioderebbero l’amministrazione americana quale complice dell’accaduto – per rendere presso l’opinione pubblica inattendibile la versione ufficiale?
In realtà il processo di revisione non arriva mai fino in fondo. Se prendiamo ad esempio il caso Kennedy, nel corso degli ultimi quarant’anni centinaia di ricercatori, …
di Marco Cedolin
Sono andato in vacanza per qualche settimana. A dirla tutta si è trattato di una vacanza metaforica, di ultima generazione, a costo zero, senza code in autostrada tarantolato sotto il solleone, senza alberghi da pagare, senza lettini ed ombrelloni noleggiati a peso d’oro, senza passeggiate serali nei santuari dello shopping balneare, senza alcuna preoccupazione concernente il meteo. Mi sono limitato a mettere il cervello in stand by (diventando un problema per i geniacci che redigono le statistiche in TV) continuando a recepire tutto quanto stava accadendo, ma rifiutandomi categoricamente di elaborarne il contenuto, sempre ammesso che esistessero dei contenuti da elaborare nella cacofonia convulsa che mi scorreva senza soste davanti agli occhi.
Ora che sono tornato, seppur vittima della sindrome da vacanze finite, che sul Corriere della Sera viene sviscerata con dovizia di particolari, provo a riaccendere qualche neurone, ma intendo farlo con prudenza ed a piccole dosi, dal momento che, stante il tenore degli accadimenti, lo shock potrebbe rischiare di essere troppo forte.
La Libia è stata definitivamente devastata, smembrata ed occupata dalla Nato, così come accaduto in Afghanistan ed in Iraq. Anche se in questo caso gli occupanti non hanno agito in divisa, ...
Al giorno d'oggi una gran parte delle operazioni ripetitive è gestita da speciali algoritmi per computer, in particolare nel mondo della finanza, dove riuscire a trovare il momento in cui comprare e vendere titoli può fare la differenza tra la ricchezza ed il fallimento.
Ma a volte si può perdere il controllo e possono succedere cose strane... Kevin Slavin racconta alcuni esempi e fa diverse interessanti considerazioni in merito.
Molti si domandano, in questi giorni, “che cosa stia succedendo” sui media mainstream riguardo all’11 settembre. Aveva creato un certo stupore la recente puntata di Minoli sull’11 settembre, nella quale il conduttore di “La storia siamo noi” aveva implicitamente validato le posizioni del Movimento per la verità sull’11 settembre (che richiede una nuova indagine sui fatti di quel giorno). Ma quello che era sembrato un caso isolato si sta ripetendo negli ultimi giorni con tale frequenza da suggerire che ormai si tratti di un tend consolidato: oggi parlare di verità alternative sull’11 settembre “si può”.
Ne ha dato prova La Repubblica, che “impavidamente” offre ai suoi lettori la trilogia di Giulietto Chiesa sull’11 settembre. Ne ha dato prova “Il manifesto”, che in un articolo di Manlio Dinucci si è spinto a dire “Ma la versione ufficiale sta crollando nel modo in cui sono crollate le torri: come un castello di carte.” E persino il buon Corriere della Sera, che ormai del glorioso quotidiano mantiene soltanto il nome, riconosce l’esistenza di un serio dibattito sull’11 settembre attualmente in corso.
Ma allora, dicono i più sospettosi, che cosa c’è sotto? Perchè da un giorno all’altro parlare di 9/11 non è più un tabù come prima?
La risposta, a mio parere, è molto semplice: perchè nel frattempo noi …