“Dire sempre la verità, la nuda e cruda e tagliente verità, infischiandosene dei riguardi e delle maniere, delle ipocrisie e delle convenzioni sociali, tutto ciò porterà presto all'isolamento e, agli occhi degli altri, alla pazzia.” - Pirandello
di Calvero
Che venissi ferito da un sentimento tale, in questa maniera, mi è accaduto oggi. Ma verso cosa poi (?), non l’ho focalizzato immediatamente. Parlavo ai miei pensieri e i miei pensieri raccontavano che mi ero stancato di essere attraversato dagli ultimi avvenimenti come se dovessi comprendere di più, magari meglio, o più dettagliatamente. Poi ho iniziato a identificare e a toccare un sentimento più straziante del solito; forse nuovo, e ho cominciato ad ascoltarlo. E così con questo tipo di emozione, ora, comincio a sentire in gola che non è solo mio questo percepire.
Stasera a cena, ho visto negli occhi dei Miei una delusione silenziosa ed essa usava le stesse parole che il mio stomaco aveva già annodato con rabbia quando, nelle immagini barbare del linciaggio libico viste qualche ora prima sul PC, ho sentito l’impotenza di sapere che nessun ragionamento avrebbe potuto in realtà spiegare come tutto ciò stia facendoci del male.
Qualcosa l’ho compresa e l’ho vissuta spingendomi contemporaneamente in due percorsi virtuali: uno prendeva quello della memoria, l’altro quello dei giorni nostri.
Negli occhi delle persone a me vicine, di mio padre, di mia madre, ho sentito annullarsi le ultime barriere che vorrei vedere cadere nel mondo. Di fronte a questa violenza, al sangue, alle Taglie, alle orge danzanti del branco che si muoveva come un serpente senza testa, agli sguardi vuoti delle giacche di Stato in TV e nei mantra che non hanno più voce umana dei corrispondenti sul campo, ho compreso che a nessuno a tavola stasera stesse importando più niente in realtà di quale bandiera faccia ombra ai cadaveri nei telegiornali, e neanche se i morti siano uomini spacciati per altri, si capiva profondamente come si fosse resettati nella disillusione e quanto l’amore sia una forza che deve riprendersi il suo posto.
Nei nostri occhi i colori non hanno valenze denigranti ed è proprio lì che abbiamo smesso di studiarci...
Nuova intervista ad una paziente con carcinoma al seno. Un modo diverso per festeggiare il giorno della donna.
Segue il capitolo su Tullio Simoncini estratto dal film di Massimo Mazzucco "Cancro le cure proibite". Questo capitolo racconta la controversa vicenda di Tullio Simoncini, e descrive la sua teoria sul cancro che sta alla base della terapia con il bicarbonato di sodio. Sul sito curenaturalicancro.org trovate le informazioni complete su Tullio Simoncini, oltre alle testimonianze integrali dei pazienti che hanno deciso di ricorrere alla sua terapia. In molti casi si tratta di persone abbandonate al proprio destino dall'oncologia ufficiale, ...
Alessandro D’Amato
Direttore responsabile
Giornalettismo.com
Egregio Sig. D’Amato, le scrivo in riferimento al vostro articolo del 24 novembre 2011, intitolato “Il caso Intersos: quando il complottismo ingrassa il portafogli”, dal chiaro contenuto diffamatorio nei miei confronti.
Riguardo a tale articolo vorrei dire che trovo semplicemente vergognoso, da un punto di vista giornalistico, che venga presentata come “inchiesta” una sequela di insinuazioni e di accuse nei miei confronti del tutto gratuite - se non addirittura provatamente false - in un articolo che, fra l’altro, non porta nemmeno la firma dell’autore. Nemmeno ai tempi dell’Inquisizione ci si aspettavano cose del genere.
In questo caso posso comunque aiutarla io a risalire all’identità del personaggio che si nasconde dietro alla sigla “John B”. Si tratta di un poliziotto che risponde al nome di John Battista, talmente ossessionato dal desiderio di gettare discredito sulla mia persona da aver già riempito in passato intere pagine di menzogne e di accuse infondate nei miei confronti, tutte sistematicamente dimostratesi false.
Se vuole verificare di persona la credibilità di questo individuo, le basterà leggere la mia risposta alla sua “analisi” del mio film “Inganno Globale”, che trova qui e qui. Già allora – siamo nel 2007 – iniziavo la mia risposta con queste parole: “L'autore è un certo JB, una persona che non esita ad accusare ripetutamente gli altri di mentire, di ingannare, di nascondere la verità e di distorcere volutamente la realtà dei fatti, restando però accuratamente nascosto nel più meschino anonimato.”
Se avrà la pazienza di leggerla tutta, troverà nella mia risposta la confutazione ad oltre 90 affermazioni false, errate o comunque distorte fatte da Battista ...
C'è una nuova mania nell'aria. Ogni stagione si ripete, ed ogni tanto qualche film al cinema ci ricorda che il pericolo potrebbe essere dietro l'angolo. Ma nonostante l'OMS si sia data da fare perriscrivere le regole1durante la "pandemia" scorsa, nella nazione (dove si presume fosse partito il tutto) più popolosa del mondonessuno2c'ha rimesso le penne. E la devastazione? Boh?! Ma tutti in preda al panico avrebbero venduto la propria madre per ficcarsi in vena qualche intruglio "magico". Le malattie infettive vanno e vengono. Fanno parte della vita, così come le malattie infantili, come la varicella e il morbillo, sono state una parte normale della crescita di una generazione fa. Con un sistema immunitario supportato da acqua pulita, un sonno adeguato, condizioni di vita decenti, cibo abbastanza buono, e una dose giornaliera di Vitamina D, pochi saranno a rischio di morire per un'infezione. In realtà, molti non si infetteranno neanche.
di Dr. Sherri Tenpenny3
di Decalagon
Qualche giorno fa, sul sito di Architets and Engineer for 9/11 Truth, è uscito un articolo molto interessante che ha discusso alcuni precedenti storici riguardanti l'applicazione della thermite commerciale nelle demolizioni, e di come James Meigs, editor-in-chief di Popular Mechanics (una rivista tecnica che si è confermata ormai da anni come appassionata sostenitrice della Versione Ufficiale), abbia deliberatamente ignorato questo fatto arrivando a contraddirsi platealmente nel tentativo di mettere a tacere chiunque contesti la ricostruzione ufficiale dei tre crolli dell'undici settembre (già in passato Popular Mechanics venne colta nel presentare false prove per sostenere la propria teoria, come venne mostrato qui tempo fa).
L'articolo di AE911 dice infatti: "una recente revisione degli archivi della popolare rivista ha rivelato che per far cadere strutture in acciaio, oltre 75 anni fa, è stata usata della semplice thermite (ossido di ferro più alluminio) associata agli esplosivi convenzionali." Tuttavia quando Niels Harrit e altri scienziati trovarono tracce di un composto energetico classificato come nano-thermite o super-thermite in seguito ad un'approfondita analisi delle polveri del WTC, Meigs affermò: "In alcune applicazioni [la thermite] può attualmente bruciare attraverso il metallo" ma si è poi dissociato dalla scoperta dei residui thermitici scoperti nella polvere del WTC, dicendo "la sola idea che si possa abbattere un edificio con la thermite... ogni esperto di esplosivi con cui abbiamo parlato ride al solo pensiero". (LINK)
Chiunque siano questi esperti non si capisce perché debbano ridere, ...
Quando si parla dei “grandi complotti” (caso Kennedy, missioni lunari, 11 settembre, ecc.), capita spesso di sentire i difensori delle versioni ufficiali che propongono questo argomento: “Per fare una cospirazione del genere dovrebbero venire coinvolte migliaia di persone, per cui è impossibile che prima o poi qualcuno di loro non parli”.
Questa argomentazione ovviamente è fallace, e per più di un motivo: prima di tutto, l’idea che sia necessario coinvolgere “migliaia di persone” nel complotto sta solo nella testa di chi propone questo ragionamento. In realtà è vero l’opposto, poichè grazie alla rigida compartimentazione che contraddistingue da tempo la CIA ed altri servizi segreti nel mondo, basta un numero minimo di persone, collocate nei punti-chiave della struttura gerarchica, per tenere sotto controllo la preparazione, l’esecuzione e soprattutto l’esito delle indagini, che naturalmente dovranno giungere alla conclusione già decisa in partenza. In secondo luogo, le persone che usano questa argomentazione si dimenticano regolarmente di spiegare perchè mai una qualunque delle persone coinvolte nel complotto dovrebbe sentire ad un certo punto un irrefrenabile desiderio di confessare tutto e di finire al più presto sulla sedia elettrica.
Casomai, se proprio uno vuole levarsi un peso dalla coscienza, lo fa quando è in fin di vita, o quando comunque non ha più niente da perdere. Ma la cosa più curiosa è che anche quando questo accade, i difensori della versione ufficiale preferiscono ignorarli.
Pensate, l’uomo che ha ucciso Kennedy ha un nome e un cognome (si trova attualmente in prigione, per fatti non correlati), ed ha confessato il suo gesto davanti alle telecamere oltre dieci anni fa. Ma il mondo non vuole saperlo.
Nel suo racconto James Files ha fornito un tale numero di particolari, che vengono pienamente corroborati da altri testimoni, ...
Negli ultimi giorni il movimento “Occupy Wall Street”, detto anche movimento del 99%, ha decisamente cambiato marcia.
Dopo lo sgombero di Zuccotti Park, eseguito la scorsa settimana dalla polizia di New York, il noto commentatore della Fox Bill O’Reilly, che rappresenta la voce dell’estrema destra americana, aveva annunciato con soddisfazione: “Il movimento è morto e sepolto”. Dal suo volto emanava un tale senso di sollievo che sembrava quasi avesse detto “L’incubo è finito”.
Ma era solo wishful thinking (noi diciamo “ti piacerebbe”).
Purtroppo per lui – e per il restante 1% degli americani - l’incubo continua, e sembra anzi peggiorare di giorno in giorno. Dopo aver rimosso le tende, i manifestanti di Zuccotti Park si sono ripresentati compatti e determinati, tornando subito ad occupare il ponte di Brooklyn e le zone circostanti. La polizia ha dovuto compiere più di trecento arresti nell’arco di 24 ore per liberare la zona, mentre le televisioni mandavano spezzoni che ritraevano episodi di violenza ben poco edificanti contro i cittadini disarmati.
Nel frattempo il movimento ha già invaso più di trecento città americane. Oltre alle grandi metropoli come Washington, Los Angeles, Chicago o San Francisco, si aggiungono alla lista dozzine e dozzine di piccoli centri abitati da tutti gli stati dell’Unione. Cittadine pressochè sconosciute come Amarillo nel Texas o Eugene nell’Oregon, …
Puntata di Radio IES dedicata alle scie chimiche. Hanno partecipato Corrado Penna, Paolo Attivissimo, Rosario Marcianò, Massimo Mazzucco.
Prima parte: Penna + Attivissimo
Seconda parte: Marcianò + Mazzucco
di Marco Cedolin
Sta insediandosi proprio in queste ore il nuovo governo di occupazione, presieduto da Mario Monti, novello Presidente del Consiglio con delega al ministero dell'Economia e composto da 16 ministri, rigorosamente tecnici.
Tutti, Monti compreso, mai eletti dagli italiani e deputati a portare avanti un programma di governo imposto nei dettagli dalla BCE e mai sottoposto al vaglio degli elettori, che a suo tempo votarono i programmi di Berlusconi e Veltroni, di natura profondamente diversa, se non antitetica, rispetto a quello che verrà realizzato nei prossimi mesi.
Dovrebbe essere chiaro a tutti che non si tratta di un ribaltone, bensì di un'azione estremamente più grave, consistente nell'esautorare completamente il popolo dal diritto di scegliere chi lo governerà e sulla base di quale programma espliciterà il proprio mandato.
In tutta evidenza chiaro non lo è dal momento che i cittadini e le cosidette parti sociali, anzichè trovarsi in strada con il forcone, sono comodamente seduti a guardare la TV o impegnati a tentare di conquistare la benevolenza del nuovo padrone, ragione per cui ci sembra giusto constatare la morte cerebrale intervenuta per asfissia del mito della democrazia.
La lista dei ministri scelti da Monti, che in queste ore sta tenendo banco su giornali e TV, risulta molto oculata ...
di Ashoka
Milena Gabanelli, conduttrice della trasmissione Report su Raitre, propone, dalle pagine del Corriere della Sera, la sua ricetta per risanare i conti dello Stato. Pur apprezzando spesso le inchieste del suo programma, devo dire che in questo articolo la giornalista cade vittima di tutta una serie di fallacie economiche che purtroppo hanno messo radici nel pensiero main stream. A partire da queste considerazioni sviluppa poi una soluzione che a prima vista pare la panacea a tutti i mali del paese mentre in realtà la “cura” è di gran lunga peggiore del “male”. Leggiamo insieme.
[quote]Non sono un economista, non sono un’esperta di finanza, ma una giornalista generica che ogni tanto prova a capire temi complessi, per poi spiegarli agli utenti. Oggi, come tutti, mi pongo questa domanda: “Come se ne esce?” Il debito italiano conta 1.843 miliardi, il PIL 1.548. I mercati non si fidano del fatto che l'Italia possa ripagare i propri debiti.[/quote]
Perchè non si fidano?
[quote]Perché gli investitori pensano che tale avanzo (avanzo primario) sparirà in presenza di una recessione (italiana, europea, mondiale). Il nodo è il rapporto debito/PIL, che per l’Italia è troppo elevato. Tant’è vero che la Gran Bretagna, con un deficit più che doppio rispetto al nostro, riesce a farsi prestare soldi ad un tasso di interesse che è meno di un terzo di quello che paghiamo noi, proprio perché la Gran Bretagna ha un rapporto debito/PIL che è circa la metà del nostro[/quote]
In realtà la questione è un po’ più complicata ma in sostanza è vero: abbiamo il terzo debito pubblico al mondo.
[ continua all'interno ]
Nella recente puntata di “Servizio Pubblico” Michele Santoro ha dimostrato di avere più o meno il coraggio di una cipolla. Nella trasmissione dedicata all’attuale crisi di governo, Santoro ha invitato Claudio Messora, giornalista e ricercatore indipendente, il quale con grande serenità ha spiattellato la “parte nascosta” del curriculum vitae di Mario Monti: Commissione Trilaterale, Goldman Sachs e Bilderberg. E scusate se è poco. Ma a quel punto, invece di approfittarne per portare finalmente in luce il vero problema, e cioè che la politica mondiale è ormai tutta in mano dei banchieri, Santoro ha fatto una penosa retromarcia, fingendosi scandalizzato per l’apparente assurdità della tesi proposta da Messora, mentre arrivava addirittura a dargli del “complottista”.
Anzi, “un pò complottista”, ha detto Santoro, come se stesse dicendo che il ragazzo è simpatico e intelligente, ma anche “un pò birichino”.
Altrettanto interessante il “linguaggio subliminale” con cui Messora è stato presentato al pubblico televisivo: appollaiato su una specie di scaffalatura provvisoria, come se fosse un “imbucato” che guardava lo spettacolo da fuori, mentre i giornalisti mainstream stavano seduti al centro della piazza, insieme a Santoro, “legittimati” già in partenza dalla stessa posizione in campo. E, come se non bastasse, …
Leggi tutto: C'è "poliziotto" e poliziotto