Chi l’avrebbe mai detto. Giocare a Monopoly senza banconote. E’ un pò come giocare a tennis senza racchette, oppure giocare a poker senza le carte.
Eppure accade oggi: il nuovo Monopoly, destinato soprattutto all’uso dei ragazzi, non usa più le banconote. La figura stessa del banchiere (che non partecipava al gioco) viene sostituita da uno smartphone (o tablet) che distrubuisce i soldi e gestisce tutte le transazioni in automatico.
A loro volta, i giocatori selezioneranno un token e una carta bancaria che verranno scansionati dall'app mobile che automatizzerà le transazioni, come l'acquisto di titoli di proprietà o il pagamento dell'affitto. Anche le carte di proprietà verranno scansionate nell'app.
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di Fabrizio Verde
La retorica della paura, il culto del riarmo, la corsa agli investimenti militari: ecco il volto dell’Europa di oggi, un’Europa che ha smesso di nascondere la sua deriva guerrafondaia dietro il paravento dei valori democratici e della pace. Il piano “Rearm Europe” presentato da Ursula von der Leyen, con il suo sfrontato budget di 800 miliardi di euro, non è solo un atto di irresponsabilità politica, ma un chiaro segnale di come l’establishment europeo abbia ormai gettato la maschera, rivelando il suo vero volto: quello di un’élite neoliberista e militarista, pronta a sacrificare il benessere dei cittadini sull’altare della guerra e del profitto.
La follia del riarmo: 800 miliardi per la guerra, zero per i popoli
Il primo punto del piano, quello che prevede 650 miliardi di euro di spesa militare grazie a deroghe al Patto di Stabilità, è un pugno nello stomaco per chi si ostina ancora a credere in un’Europa sociale. Per anni, l’Unione Europea ha imposto ai suoi Stati membri politiche di austerity draconiane, tagliando servizi pubblici, sanità, istruzione e welfare, tutto in nome del sacro equilibrio dei bilanci. Il caso della Grecia è paradigmatico in tal senso.
Fermato e tenuto “sotto osservazione” in una struttura psichiatrica, senza avvocato e senza telefono cellulare. Parla la moglie.
Un gruppo di circa 200 ebrei italiani ha pubblicato una petizione a pagamento su “il Manifesto” e su “Repubblica”, chiedendo che la comunità ebraica italiana metta fine al suo imbarazzante silenzio sui fatti di Gaza. La petizione, nello specifico, chiedeva una netta dissociazione dalla politica di pulizia etnica che sta portando avanti il governo di Netanyahu.
Ma la nostra comunità ebraica non l’ha presa molto bene. Il suo ex presidente, Riccardo Pacifici, ha detto chiaramente che “con quella petizione mi ci pulisco il sedere”. Il figlio di Liliana Segre, Luciano Belli Paci, ha detto che "È sbagliato usare il termine pulizia etnica, ma è ancora più dannoso suddividersi tra ebrei buoni ed ebrei cattivi”.
Per sua comodità, ricordiamo a Belli Paci la definizione di pulizia etnica data dalla Treccani:
Ha fatto appena in tempo a far trapelare la sua intenzione di rivedere il programma vaccinale americano – dopo essersi impegnato a non modificarlo – ed ecco che scoppia la prima grana per il neo eletto ministro della salute Robert Kennedy.
La grana ha preso la forma di una epidemia di morbillo scoppiata improvvisamente nella contea di Lubbock nel Texas. Come rivela la Associated Press, “un bambino del Texas che non era vaccinato è morto di morbillo. E’ il primo caso in USA da 10 anni a questa parte.” Si tratta, a sua volta, della “più grande epidemia di morbillo in Texas degli ultimi 30 anni.”
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Questo video generato dalla IA è stato condiviso da Donald Trump sui suoi account social.
di Elia Dallabrida (Decalagon)
Recentemente ho ripreso in mano con interesse un articolo, pubblicato non molto tempo fa qui su Luogocomune, dedicato all'universo olografico. Sebbene inizialmente avessi accolto l'idea con scetticismo, paragonandola addirittura alla teoria della Terra piatta, col tempo è diventata per me uno spunto di riflessione sorprendentemente stimolante. Negli ultimi mesi ho iniziato a esplorare una varietà di antichi e filosofici, nella speranza di trovare nuove connessioni tra questi scritti e le mie letture più recenti.
Premetto che ovviamente non mi sento né pretendo di essere detentore di verità assolute né aderisco a un credo religioso o spirituale specifico. Il mio intento è semplicemente quello di condividere alcune riflessioni e materiali che mi hanno affascinato, con l'auspicio che possano stimolare la curiosità e il pensiero critico anche di altri lettori.
Robert Kennedy Jr. non perde tempo. Dopo essersi insediato al ministero della salute ha già fatto la sua prima mossa, ed è una mossa importante: aggredire la pubblicità ingannevole sui vaccini, per sostituirla progressivamente con una campagna tendente al consenso informato.
La campagna pubblicitaria presa di mira è la cosiddetta “Wild to Mild”, che significa “da selvaggio a mite”. In parole povere, la campagna usa l’analogia fra animali “selvaggi” e animali “miti” per sostenere che i vaccini antiinfluenzali possono anche non evitare il contagio, ma riducono comunque il rischio delle conseguenze più severe dell’influenza.
Questa campagna, ovviamente, fa parte dell’ormai storico “rebranding” della parola “vaccino” iniziato in era Covid.
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