Come dice Messora, siamo all'anticamera dell'inferno.
La maggior parte degli italiani si era già dimenticata di Silvia Romano. Dopo oltre un anno e mezzo dal suo rapimento, molti avevano pensato che non sarebbe mai più ritornata.
Invece domenica abbiamo avuto la bella notizia. Silvia e viva, e sta tornando in Italia. Bene, abbiamo pensato in molti, probabilmente sarà stato pagato un riscatto, ma chissenefrega. Siamo contenti per lei e per la sua famiglia.
Ma quando, sulla pista di Ciampino, si è aperto il portellone dell’aereo che la riportava a casa, lo choc è stato grande per tutti. Quella che scendeva dagli scalini non era più la ragazzina partita da Milano due anni fa, ma era una donna islamica, che grazie al suo modo di vestire ostentava chiaramente la sua nuova religione.
E questo per molti è stato troppo. Indignato, Gasparri andava in televisione e faceva subito il collegamento con il terrorismo islamico: “Speriamo almeno che vada a pregare in una moschea normale – diceva - e non in quelle dove si reclutano i terroristi.”
Questo articolo è stato pubblicato da poliziotti.it, un portale che si definisce "non istituzionale e asindacale per favorire l’interazione tra appartenenti della Polizia di Stato con i cittadini e gli utenti."
Se, quando abbiamo scelto di arruolarci nella Polizia, ci avessero detto cheun giorno ci sarebbe toccato agire come cani da pastore o, peggio, da guardia di una sorta di muro di Berlino, ci saremmo fatti grasse risate.
Invece, a distanza di oltre trentanni (e già, chi scrive non é una GiaccaBlu di primo pelo, siamo abbastanza adulti e con una certa esperienza) è proprio quello che sta accadendo e siamo increduli, attoniti.
Certo, sapevamo benissimo che fare questo lavoro comporta (anche) essere invisi, sapevamo che non andavamo incontro a scrosci di applausi come rockstar; indossare la GiaccaBlu non é da tutti e non é per tutti, sono più i rospi da ingoiare che i riconoscimenti per i quali gioire, ma sapevamo che era nel conto.
Quello che non é nel “contratto” stipulato col Giuramento fatto alla Repubblica e alla Costituzione é agire, operare fuori (se non addirittura contro) i suoi dettami.
E' stata realizzata la versione doppiata in italiano di "Out of Shadows". (La parte sul pizzagate inizia intorno al minuto 51).
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
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De Donno silenziato? – La Stampa di Giannini peggio dei debunkers - Il virus è partito dai giochi militari di Wuhan – Orrore a Varese: bambini con il braccialetto elettronico.
Il video originale è stato rimosso da Youtube. Stefano Re lo ha ricaricato sul suo account DTube.
Ringraziamo Carlo Fanni per il lavoro di doppiaggio.
Finalmente De Donno in TV - Come funziona la plasmaferesi - Appello ai medici per rivendicare la propria libertà di agire secondo coscienza.
Link diretto al video: https://www.youtube.com/watch?v=mUUTLcGc5UE
Ho appena finito di vedere la puntata delle Iene dedicata alle "teorie complottiste" sul Covid.
Ora dovrebbe essere chiaro a tutti perchè sia necessario tenere la massima distanza possibile da personaggi come Marcianò e simili.
(Immagino che la puntata sarà presto disponibile in rete, per chi non l'avesse vista).
Salve Sara,
spero che oramai il messaggio ti sia già arrivato: io lo sto ripetendo e diffondendo da molte ore: credo occorra urgentemente porre una interrogazione parlamentare al Governo sull’utilizzo del TSO contro la dissidenza politica.
Ci sono due casi, entrambi dei giorni scorsi, documentati tramite video, in cui la condizione di emergenza è stata palesemente usata per minacciare / colpire l’espressione di dissenso ideologico.
La prima occorrenza vede protagonista un cittadino di Agrigento cui viene imposta sedazione da un medico contro la sua volontà, mentre i Carabinieri lo tengono fermo con la forza, sdraiato per terra, in mezzo alla strada. È successo sabato 2 maggio.
Il video:
Mi chiamo Marika Adianto, ho 45 anni, sono mamma di una bambina di 10 anni e sono un’insegnante di scuola primaria a Genova. Scrivo dopo lunghe riflessioni e gran frustrazione con la necessità di dare voce alla mia categoria o ad una parte della mia categoria (non ho la presunzione di rappresentare tutti gli insegnanti), ma soprattutto ai bambini.
Vorrei sottoporre a chi legge una serie di riflessioni che sento la necessità assoluta di condividere.
Anche in questa occasione, a mio avviso, alla scuola non è stata prestata la dovuta attenzione da parte delle istituzioni. Si è scelto di chiuderla, sono stati stanziati alcuni milioni di euro per la DAD [didattica a distanza], ma non c’ è stata una riflessione, non c’è stato un pensiero-guida volto ad una ripartenza a settembre in una condizione di benessere. Il benessere delle bambine e dei bambini e di chi si occupa di loro.
L’occasione ghiotta che ci ha offerto questa situazione è la possibilità di ripensare e rivalutare il nostro micromondo della scuola.
Leggi tutto: Debunkers: c'è posta per voi