Conferenza di Mauro Biglino organizzata da Elia Dallabrida (Decalagon) a Pergine Valsugana lo scorso 10 settembre.
I principali temi trattati: Introduzione alla Bibbia - Le differenze fra le tante Bibbie che abbiamo a disposizione, le traduzioni false e i concetti divini che il testo non contiene - Cristianesimo come religione idolatra - Il metodo del "facciamo finta che". Perché è necessario in questo contesto - Elohim: tanti o uno solo? (plurale di maestà/plurale di astrazione) - Yahweh il guerriero: uno dei tanti - Le guerre di famiglia - Cosa dicono i teologi della Bibbia (lettura delle risposte trascritte dall'incontro tenuto a Milano il 6 marzo 2016) - Confronto fra Bibbia e testi omerici. Le differenze fra theoi greci ed elohim biblici - Ingegneria genetica o evoluzione naturale? Cosa dice la scienza.
«Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges» - di Gioele Magaldi (recensione)
di Giacomo Cavalli
Ho letto per intero, e tutto d'un fiato, il monumentale libro di Magaldi (oltre 600 pagine). Mi ha profondamente colpito, perché si tratta di un'opera anomala; mi verrebbe da definirlo un metalibro. Nell'introduzione l'autore fornisce alcuni criteri di lettura per i profani. La massoneria sarebbe divisa in ordinaria, costituita perlopiù su basi nazionali, e sovranazionale, rappresentata dalle Ur-Lodges che compaiono nel titolo. Queste ultime sarebbero in tutto 36, divise in progressiste e conservatrici, e sarebbero gli autentici centri del potere mondiale. Gruppi come Bilderberg, Trilateral e la P2 altro non sarebbero che livelli inferiori («paramassoneria»), marionette destinate al pubblico. Fin qui nulla di particolarmente nuovo, almeno per chi è un po' più fantasioso e preparato.
Magaldi si presenta come un massone progressista, affiliato alla prestigiosa Ur-Lodge «Thomas Paine», con fama di contestatore ed eretico. Basato su una sterminata bibliografia «in chiaro» che comprende anche Paolo Barnard ed altri autori «complottisti», il libro si avvarrebbe dell'accesso agli archivi di alcune tra le più importanti Ur-Lodges planetarie, di cui Magaldi sostiene di possedere copia.
Fu regista della più colossale svendita di beni di Stato mai fatta nel mondo occidentale e seconda in assoluto solo alla svendita dei beni dell'ex URSS. Non è un Santo di Stato
di Felice Fortunaci
E' morto Carlo Azeglio Ciampi, figura controversa e decisiva della fase di transizione e impoverimento dell'Italia. Oggi e nei prossimi giorni verrà incensato dai corifei della stampa di regime come un Padre della Patria. Forse le cose non stanno così.
Fortunato beneficiario dell'infame arresto del Governatore della Banca d'Italia Paolo Baffi e del Direttore generale Sarcinelli che lo elevarono fino alla massima carica della banca centrale.
Divenne Presidente del Consiglio nella fase più tragica e oscura della storia italiana repubblicana: l'epoca della trattativa Stato-Mafia sui corpi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il suo ministro Giovanni Conso tolse il 41Bis a centinaia di mafiosi in circostanze sospette proprio all'ombra di quella trattativa. Ovviamente Ciampi era all'oscuro di tutto, o almeno non abbiamo elementi per porre in dubbio la sua assoluta non conoscenza dei fatti. Il giudizio su un simile Presidente del Consiglio inconsapevole è evidente.
"L'egoismo degli Stati Uniti e le loro ambizioni di dominio militare globale sono la causa della loro riluttanza a negoziare l'abolizione dello sviluppo e della collocazione di armi nello spazio. Ciò rappresenta una minaccia per le altre nazioni". Lo ha detto l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin.
"Gli americani vogliono arrivare ad avere il predominio militare, e non si accontentano di un mondo che si regga sugli equilibri reciproci. Non hanno molta voglia di condividere con altri il loro potere e la loro influenza" ha aggiunto Churkin.
"Se provate ad immaginare l'estensione nello spazio della corsa agli armamenti… Questo crea un sacco di problemi - ha spiegato Churkin - Ad esempio, riguardo alla possibilità di continuare a ridurre le armi nucleari. Di tanto in tanto Washington dichiara di voler proseguire i negoziati con la Russia sulla riduzione di armi nucleari, ma è molto difficile parlarne, senza includere la possibilità che queste armi possano essere piazzate nello spazio. Se questo accadesse, si verrebbe a creare una situazione strategica completamente differente, molto difficile da regolamentare".
"Per questo motivo - ha aggiunto l'ambasciatore - noi continueremo a spingere per una proibizione del piazzamento di armi nello spazio".
“Indebita ingerenza”, “Irruzione a gamba tesa”, “Invasione di campo”, questi solo alcuni dei titoli dei quotidiani di oggi dopo le improvvide esternazioni dell’ambasciatore USA a Roma, John Phillips.
di Piero Cammerinesi
Come è noto il nostro ha affermato candidamente che una vittoria del No al referendum costituzionale rappresenterebbe un “passo indietro” nella politica italiana e ostacolerebbe gli investimenti stranieri in Italia.
L’inquilino di Villa Taverna ha naturalmente aggiunto – bontà sua - che si tratta di “una decisione italiana” ma che comunque l’Italia “deve garantire di avere una stabilità di governo”.
E visti i 63 governi in 63 anni le garanzie sono piuttosto scarse…
Alle parole dell’ineffabile Phillips fa eco la news – guarda caso battuta subito dopo – dell’agenzia di rating Fitch, che profetizza “uno choc per l’economia” se il No vincesse con ricadute sul rating italiano.
di Luca Chiesi
Oggi mi è capitato di leggere un file davvero sconcertante. Fin dal titolo, ma il contenuto è ancora più sconcertante.
E’ un file scritto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per dare suggerimenti a qualunque autorità sanitaria su come rispondere in pubblico agli “anti vaccinisti” o ai membri del “movimento anti vaccini”.
Sottolineo “in pubblico” perchè all’interno della guida è chiaramente specificato (alla fine) che se non c’è abbastanza pubblico o il pubblico non è abbastanza strategico… il consiglio è di NON partecipare nemmeno alla discussione. (!!?)
Tutto, e dico TUTTO, il contenuto della guida non è altro che un ottimo compendium sulle tecniche per convincere, persuadere e far cambiare idea al pubblico che ascolta. Di fatto, la persona con cui si discute serve solo per poter avere qualche spunto su cui basare i propri “spot” pro vaccini, visto che già in partenza si sa che la probabilità di cambiare la sua mente in merito all’accettazione dei vaccini è bassissima o nulla.
Sulla sua pagina di Facebook, Enrico Mentana ha scritto "E' ora che i complottisti si riposino", facendo intendere che per lui le teorie del complotto sull'11 settembre sono tutte stupidaggini.
A conseguenza di questo, Mentana si è preso quintali di insulti un pò dappertutto, con gente che lo accusava apertamente di essere un "venduto" e un "servo del sistema". Molti sono anche suoi ascoltatiori (o almeno lo erano fino a ieri). Io personalmente (per quel poco che ho potuto conoscerlo) non ritengo Mentana nè un venduto nè un servo del sistema, ma un libero pensatore e una persona in buona fede.
Il problema è che purtroppo Mentana sull'11 settembre è rimasto fermo al 2006, anno in cui diede ampio spazio a questo argomento nella trasmissione Matrix. Quello era il periodo della massima confusione, in cui i debunkers avevano sollevato una tale polverone di menzogne sull'11 settembre, che persino una persona in buona fede come lui era autorizzata a pensare che la teoria dell'autoattentato fosse in realtà una bufala senza fondamento.
Mentana però ha commesso un grave errore, sia come giornalista che come essere umano: in quel momento ha deciso che la faccenda per lui era chiusa, sull'11 settembre si è messo il cuore in pace, e da quel giorno ha smesso di informarsi. Come se una questione così complessa, importante ed intricata - con le inchieste ufficiali ancora in corso, fra l'altro - potesse davvero risolversi in un botta e risposta televisivo fra complottisti e debunkers.
Se invece avesse continuato ad informarsi, mantenendo la mente aperta ad ogni possibilità, Mentana oggi saprebbe moltissime cose che invece evidentemente ignora:
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
[Vi chiedo scusa, ma sto preparando un lavoro "pesante" sul 9/11 e non ho tempo di dedicarmi al sito. Ci sentiamo fra un paio di giorni. M.M.]
Giampaolo Giuliani intervistato da David Gramiccioli per Colors Radio.
Mentre in Italia viene trattato come un ciarlatano qualunque, Giuliani racconta che è sato chiamato in California per monitorare la faglia di S.Andrea.
Giuliani sostiene che con i suoi macchinari di monitoraggio sia possibile prevedere un terremoto con una finestra di 6-24 ore di anticipo. Ed infatti - racconta Giuliani - 5 ore e mezza prima del terremoto di Amatrice, alle 22 del giorno 23, i macchinari collocati in Abruzzo hanno registrato un picco allarmante.
Nessuno però vuole vedere i suoi macchinari, nè chiede informazioni sul metodo utilizzato.
Fonte Colors Radio
Vi chiedo scusa se utilizzo questo spazio comune per un ricordo personale. Ma è morto un vero amico, un fratello, una persona eccezionale, e non saprei dove parlarne se non qui.
Nessuno, fuori dal mondo del cinema, conosceva Don Ranvaud. Ma non c'era persona, nel mondo del cinema, che non sapesse chi era.
Donald Ranvaud ha vissuto per il cinema, ma curiosamente ha vissuto soprattutto per il cinema degli altri, facendolo proprio solo in parte, a pezzettini, e senza mai riceverne il giusto riconscimento. Ha partecipato in un modo o nell'altro alla produzione di centinaia di film, quasi tutti difficili, quasi tutti impegnati, quasi tutti impossibili da realizzare. Lo faceva non soltanto cercando i soldi per le produzioni, ma soprattutto mettendo insieme le persone giuste per ciascun film. Se tu avevi bisogno di conoscere qualcuno, era Donald a metterti in contatto con lui, e la parola di Donald bastava per tutti, affinchè ciascuno sapesse di avere di fronte un interlocutore serio. Era serio, perchè te lo aveva presentato Donald. Per questo motivo era assolutamente impossibile ringraziarlo per l'aiuto che ci dava. Provate a guardare il film Romance (sotto), e andate ai titoli di coda, al minuto 1:24:26. Oppure guardate il primissimo titolo di testa del film "Cancer the forbidden cures" (qui), e capirete perchè fosse impossibile ringraziarlo nella giusta misura. Bisognava inventarsi dei crediti appositi, perchè quello che faceva lui non ricade sotto nessuna categoria professionale. Si chiama generosità, amore per il cinema, amore per la verità.
Donald non aveva una casa, perchè era perennemente in viaggio da un festival all'altro, per 12 mesi all'anno. (Curiosamente, Donald era nato su un aereo, in un volo fra Londra e Pisa. Strano segno del destino). [...]
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