di Marco Cedolin
Evviva! Milano avrà l’Expo 2015.
La notizia rimbalza roboante sui TG della sera illuminando come non mai i teleschermi sempre più piatti degli italiani, per poi andare a riempire le prime pagine dei giornali, incastonata all’interno di titoloni che esaltano ora l’orgoglio, ora la commozione, ora la felicità di un Paese in festa, quasi si trattasse del revival degli ultimi vittoriosi mondiali di calcio.
La “vittoria” ottenuta da Letizia Moratti riuscendo a portare l’expo 2015 sotto la Madonnina riesce ad oscurare qualsiasi problema di questa Italia disgraziata, poco importa se i salari degli italiani continuano a restare i più bassi, poco importa se i morti sul lavoro continuano ad aumentare anche adesso che in campagna elettorale non fanno più notizia, poco importa se non si riesce neppure a decidere a chi “regalare” la compagnia aerea di bandiera, poco importa se sulle prime pagine di ieri l’inflazione era schizzata al 3,3% toccando il livello più alto degli ultimi 12 anni, adesso abbiamo l’Expo e possiamo guardare al futuro con giustificato ottimismo, godendoci la “Milano da bere” che ritorna e le fantasie visionarie che amministratori, architetti, giornalisti ed opinion leader ormai scatenati stanno affrettandosi a “mettere in cantiere” per noi.
Gli aggettivi si affastellano gli uni agli altri con i loro suoni suadenti e carichi di musicalità, ...
"La migliore metafora per descrivere la nostra "attrazione" verso un governo che spende, si indebita e crea inflazione, è quella di un tossicodipendente cosciente che se non smette morirà, ma che non riesce a smettere, a causa dell'alto prezzo da pagare per superare la dipendenza."di Ron Paul
La stampa finanziaria ed i TG dei grandi network hanno cominciato a riportare regolarmente le quotazioni dell'oro. Per venti anni, dal 1980 al 2000, il prezzo dell'oro è stato citato solo raramente: c'era poco interesse, ed il prezzo tendeva a scendere o al più ad essere stabile.
Tuttavia, dal 2001, l'interesse verso l'oro è andato crescendo rapidamente, di pari passo con il suo prezzo: con una quotazione che oggi supera i 1.000 $ l'oncia, c'è molta più gente interessata all'oro come bene d'investimento ed indicatore economico. Si possono trarre utili indicazioni, se si comprende il significato del rialzo delle quotazioni in dollari dell'oro.
L'incremento del prezzo dell'oro, dai 250 $ all'oncia del 2001, fino agli oltre 1.000 $ di oggi, ha attratto investitori e speculatori sul mercato dei metalli preziosi. Sebbene molti abbiano realizzato discreti profitti, l'acquisto di oro di per sé non dovrebbe essere considerato ed ambito come un buon investimento. Dopotutto, l'oro non frutta interessi e la sua qualità non muta nel tempo: è statico, e non cresce, al contrario di ogni altro solido investimento.
Sarebbe più esatto dire che si dovrebbe investire in società minerarie nel campo dell'oro o dell'argento, ...
1 - Una Realtà Incomprensibile dall'Esterno
Viviamo in Campania, nella città di Napoli: alcuni di noi nel quartiere di Gianturco o, comunque, nella zona orientale della città, altri nel quartiere di Soccavo, nelle vicinanze di Pianura - dunque in alcuni dei tanti luoghi individuati come depositi di stoccaggio dall'ultimo dei tanti Commissari Straordinari con poteri in deroga alle leggi vigenti che la regione Campania ha avuto per la "soluzione" della cronica emergenza rifiuti. Questi sono grosso modo a poche centinaia di metri dalle nostre case, quindi ci troviamo talvolta direttamente nell'occhio del ciclone.
Nei mesi ed anni passati abbiamo seguito con sempre maggiore attenzione la situazione, studiandone le dinamiche e le forze in gioco, recandoci anche in alcuni altri luoghi (Serre Persano, S. Maria La Fossa, Lo Uttaro, Pianura...) per constatare di persona la situazione e sentire direttamente le ragioni delle popolazioni in rivolta, abbiamo partecipato a manifestazioni, dibattiti e assemblee.
Ovviamente, in tutto questo tempo abbiamo anche seguito con attenzione giornali, radio e TV che descrivevano la situazione, in un processo disinformativo sempre più palese. Certo, i siti di movimento in rete fornivano informazioni migliori e sicuramente più veritiere, ma ci rendevamo sempre più conto che, invece, chi non era coinvolto direttamente e/o faceva riferimento solo ai grandi media, della questione dei rifiuti in Campania doveva avere una visione del tutto distorta delle cose.
Gli veniva descritto un popolo ignorante ed irrazionale, abbrutito nella logica del "non nel mio giardino", manovrato dalla camorra, ...
di Gabriella Fogli
Sono diventata invalida a causa di una malattia rara che, ironia della sorte, non è ancora riconosciuta come tale e, dulcis in fundo, con una specifica ancora più rara, una neuropatia che per la sanità italiana non esiste in quanto è ancora materia di studio e sperimentazione, quindi sono una invalida (diversamente abile mi fa sorridere) con una patologia che neanche la sanità italiana riconosce.
La beffa è che per aver riconosciuta l'invalidità ho dovuto ricorrere al tribunale per fare ricorso ed ora, forse, lo saprò ad aprile, riceverò la magnifica somma di € 248,00 mensili, somma con cui, non essendo in grado di lavorare, dovrei vivere. Sfido chiunque a vivere con tale somma, a meno di non dormire per strada o, se si è fortunati, in macchina.
Siamo in campagna elettorale ed ora tutti i partiti promettono ciò che fino a due mesi fa non hanno fatto, siano di una parte che dell'altra. Sono nata da una famiglia di origine emiliana, cresciuta a pane e P.C.I. ed ho abbracciato da molto giovane le campagne per i diritti delle donne, per le minoranze, per i poveri, per i reietti e per tutti quelli, come i miei genitori, con due stipendi arrivavano alla fine del mese per un soffio. Ora assisto ad un Veltroni che rinnega le sue origini, ad un Fassino con cui ho partecipato a diverse riunioni quando. giovanissimi tutti e due, ci si trovava nella sede centrale del Partito a Torino, in Federazione, ...
di Marco Cedolin
Mercoledì sera intorno alle 23 sono stato carezzato dall’insana idea di spegnere il computer ed accendere la TV per introdurmi di soppiatto (almeno così credevo) nel salotto chic di Rai uno dove Bruno Vespa aveva invitato, fra gli ospiti di una serata in tema elettorale, due candidati che conosco personalmente. L’ultima volta che ho votato erano da poco finiti gli anni del liceo e la mia tessera elettorale resterà ancora a lungo ad impolverarsi in qualche recondito andito, perlomeno fino a quando votare significherà legittimare questa dittatura travestita che è la democrazia rappresentativa, però confesso che la presenza nel “salottino buono” di Stefano Montanari e Renzo Rabellino m’incuriosiva e stimolava la mia fantasia.
Montanari, direttore scientifico del laboratorio di nanodiagnostica di Modena, è un medico “tutto di un pezzo” grande esperto nel campo delle nanoparticelle e figura di riferimento per chiunque (come me) abbia avuto occasione di scrivere libri che trattano di rifiuti ed inceneritori. E’ entrato in politica solo qualche settimana fa ma ho letto attentamente il programma del suo partito, basato su una critica molto articolata al sistema delle grandi opere. Come potrei privarmi della soddisfazione di vedere Montanari che mette al tappeto Vespa dimostrandogli con dati incontrovertibili che gli inceneritori sono dannosi per salute, devastanti per l’ambiente e totalmente privi di senso dal punto di vista economico?
Rabellino è in politica da alcuni anni, lo ricordo molto preparato e spregiudicato, veloce di lingua ed abile oratore. A stendere il programma del suo partito ha collaborato un mio caro amico, ho avuto occasione di leggerlo più volte, si parla di opposizione al TAV, di signoraggio, di morti sul lavoro, di risparmio energetico e di critica alla globalizzazione. Perché mai dovrei negarmi il piacere di assistere alla scena in cui Rabellino lascia Vespa senza parole ...
Una tempesta magnetica deve essersi abbattuta sulla casa di Guido Olimpio, il giornalista del Corriere definito e riconosciuto da molti come “esperto di anti-terrorismo” a livello mondiale.
Vicino agli ambienti investigativi americani, Olimpio vive a Washington, e scrive regolarmente su AlQueda, bin Laden, Al Zawhiri & company.
Però, nonostante le sue entrature con la CIA; nonostante le sempre più risibili uscite di binLaden, che col tempo ringiovanisce invece di invecchiare; nonostante sia noto che AlQueda fu creata dalla stessa CIA; nonostante l’FBI abbia dichiarato di non avere alcuna prova tangibile contro lo sceicco saudita; nonostante Scotland Yard abbia riconosciuto che AlQueda non ebbe nulla a che fare con gli attentati di Londra; e nonostante mille altri indicatori in questo senso, Olimpio sembra essere uno dei pochi individui al mondo che non nutrono il minimo dubbio sulla realtà di AlQueda, al punto di parlarne regolarmente all’indicativo (v. link in coda).
Questa sua accettazione supina, totalmente acritica, della cosiddetta “verità ufficiale” stride ancora di più con un suo breve articolo, uscito alla chetichella sul Corriere dell’altro ieri, nel quale Olimpio si domanda: “C’è un’altra verità, come tanti sospettano, dietro l’uccisione di Robert F.Kennedy, avvenuta in un hotel di Los Angeles nel giugno del 1968?“
La domanda sembra addirittura retorica, visto che Olimpio porta sufficienti elementi a supporto della teoria alternativa ...
di Marco Cedolin
La multinazionale Impregilo, primario gruppo italiano nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria, il cui pacchetto di maggioranza è attualmente nelle mani delle famiglie Benetton, Gavio e Ligresti, continua a tenere fede al suo ruolo di leader nella costruzione delle grandi opere e nella creazione di altrettanto grandi devastazioni ambientali e sociali. Sono infatti una sequela infinita le tragedie ambientali, i dissesti del territorio, le violazioni dei diritti umani, i conflitti politico sociali, le deportazioni e gli esodi forzati di popolazione e gli sprechi di risorse finanziarie ed umane direttamente o indirettamente imputabili all’operato della multinazionale italiana.
Già fra il 1976 e il 1982 Impregilo (allora Impresit-Cogefar) partecipò alla costruzione della diga Chixoy in Guatemala, un progetto il cui costo finale di 800 milioni di dollari si rivelò del 300% superiore alle previsioni e determinò un’espansione del debito pubblico del paese centroamericano nell’ordine del 45% del suo intero ammontare. I finanziamenti provennero dalle casse della Banca Mondiale e della Banca Interamericana di Sviluppo. Gli abitanti dei territori interessati dal progetto furono costretti al trasferimento coatto e di fronte alla loro riluttanza ad abbandonare le proprie terre e le proprie case si scatenò una campagna di terrore ...
In occasione del trentennale del sequestro Moro, proponiamo agli utenti che conoscono l’argomento di dare il proprio contributo a un specie di “indagine collettiva”, riassumendo i fatti noti e supportandoli, ovunque possibile, con adeguati link.
Il suggerimento è di evitare ipotesi gratuite o “preconfezionate”, per arrivare invece ad un elenco completo dei dati fissi e verificabili che abbiamo a disposizione: che cosa sappiamo, di certo, che ci può aiutare a fare luce su quella vicenda? Che cosa possiamo dedurre, dai risultati della Commissione Pellegrino? Che cosa hanno dichiarato la moglie e il figlio di Moro? Quali sono le “coincidenze” che rischiano di non essere state tali? Che cosa possiamo dire, di certo, delle “Brigate Rosse”, e quali sono invece le contraddizioni nel loro percorso storico? Quali sono le testimonianze affidabili, sulle quali fare perno per ricostruire la verità? Eccetera...
Cerchiamo prima di costruire una mappa con dei paletti fissi, e a quel punto vedremo quali e quante ipotesi sarà possibili formulare.
(Un utente appena iscritto ha postato questa lettera in un forum).
Scusate, sono nuovo, ho provato a dare uno sguardo in giro ma non mi sembra di aver trovato un topic in cui inserire la prossima lettera: a tal proposito, prima di leggerla, vi spiego che è una lettera che mandai a un importante periodico italiano, ma che nonostante la gravità del tema non è stata presa in considerazione.
Gentile direttore,
[...]
Arriviamo al dunque: ho 31 anni, una laurea e un master e da qualche anno lavoro. Soffro di depressione, lo sapevo da anni anche se ho deciso di andare a farmi curare solo 2 mesi fa. In passato ho tentato il suicidio, seriamente, una volta, col gas: fallito per una casualità, e fuggito via anche l'impulso di riprovarci, per un bel po'. Due mesi fa sentii che stavo ripercorrendo lo stesso percorso mortifero, e ho deciso di andare da uno specialista, che dopo un incontro mi ha diagnosticato una sindrome depressiva e prescritto l'uso dell'Efexor, in capsule, insieme al sostegno di una terapia di supporto psicologico di almeno un paio di anni. L'Efexor mi ha fatto scomparire i disturbi psico-somatici (gastrici, cefalee etc.), mi ha reso stabile l'umore, ma una stabilità dell'umore livellata verso il basso: ossia sempre nero, con gravi conseguenze sulla mia capacità di intrattenere anche i minimi rapporti sociali e professionali, e con quotidiani pensieri suicidi.
Al secondo incontro con il mio dottore, dopo quasi due mesi (cioè pochissimo tempo fa) ho fatto presente che la medicina, a livello umorale, non sortiva risultati di rilievo: abbiamo convenuto sul fatto che potesse essere una fase del trattamento, superabile in poco altro tempo: del resto i primi risultati erano positivi, ...
Marcello Pamio (www.disinformazione.it) ha scritto un breve libro sui videogiochi, nel quale descrive la parabola storica in cui degli innocenti passatempo si sono trasformati in una vera e propria “bambinaia elettronica” per i nostri figli, per poi essere presi in mano direttamente dal Pentagono, che li ha portati ad evolversi fino a far chiudere definitivamente il gap fra violenza virtuale e violenza reale. Con scopi che sembrano andare ben oltre il semplice profitto economico.
L’intento di questo lavoro - come scrive lo stesso Pamio – è di “sensibilizzare le persone, i genitori, gli educatori i maestri, gli insegnanti (in pratica tutte quelle persone che hanno la responsabilità enorme di accompagnare i giovani adulti lungo un percorso di crescita evolutiva), e gli stessi giovani, su un problema sociale gravissimo e insidioso, ma ovviamente poco pubblicizzato dai media: la pericolosità della violenza indotta dai videogiochi! Alcuni videogiochi (e non tutti).”
La fabbrica dei piccoli mostri – di Marcello Pamio
Prefazione di Maurizio Blondet
Non basta che il sistema scolastico sforni giovani semi-analfabeti, in cui per di più ha ammazzato ogni curiosità culturale ed ogni voglia di imparare, e in cui fermenta il bullismo griffato. Non basta una pubblicità indecente onnipresente, che "sessualizza" i bambini dall'età di sette anni, e li incita ad obbedire ai loro primi impulsi. Non basta il clima generale che glorifica la "trasgressione", il facilismo e l'edonismo più dozzinale. Non basta che queste "agenzie educative", spettacolo, pubblicità e tv, potenti quanto irresponsabili, promuovano modelli nefasti che vengono adottati da ragazzi indifesi. Apprendiamo che parte importante di questo sistema diseducativo sono anche i videogiochi violenti. Sui quali questo documentato saggio di Pamio richiama la nostra attenzione sgomenta.
E' come se fosse in atto un progetto deliberato e convergente per trasformare i nostri figli in poltiglia umana, ...
di Marco Cedolin
La questione dei rifiuti di Napoli sta conoscendo ogni giorno che passa risvolti più grotteschi, trasformandosi in una sorta di teatro dell’assurdo dove le velleità di propaganda elettorale s’intrecciano con l’incapacità manifesta di coloro che sono deputati a gestire l’ormai eterna emergenza.
Il vice commissario delegato per l’emergenza rifiuti Franco Giannini ha così offerto una perla senza eguali, estremamente indicativa dello stato confusionale che alligna nella mente di amministratori e tecnici tanto incompetenti quanto pericolosi. Giannini dentro all’uovo di Pasqua ha pensato bene di far trovare ai napoletani il “consiglio” di trattenere in casa la munnezza durante le vacanze pasquali, evitando di tradurla nei cassonetti (o sarebbe meglio dire nelle strade) prima di mercoledì. Questo poiché durante le feste l’aumentata produzione di rifiuti e la ridotta attività degli impianti di Cdr potrebbero contribuire a peggiorare la già drammatica situazione.
Se i napoletani metteranno in pratica il “consiglio” di Giannini diminuirà così l’altezza dei cumuli di rifiuti nelle strade (sotto agli occhi di tutti), ...
Leggi tutto: Più Expo per tutti!