di Enrico Sabatino
Dopo la chiara e netta vittoria del NO nel referendum sulla riforma costituzionale voluta dalla CDL, finalmente si è chiuso questo tour de force elettorale con le relative campagne propagandistiche iniziate quasi un anno fa.
Di prossime tornate elettorali a livello nazionale se ne dovrebbe riparlare tra 3 anni, a meno di elezioni politiche anticipate.
E’ arrivato perciò il momento per l’opposizione di fare un bilancio serio di questa catena di sconfitte elettorali …
A causa della lunghezza, e della doppia formattazione (ho lavorato sulla pagina originale di Attivissimo), non è stato possibile pubblicare qui l'articolo, con cui rispondo alla sua dettagliata critica al film Inganno Globale.
Per l'articolo andate qui. Un link a fondo pagina vi riporterà qui, per eventuali commenti.
L'articolo è stato completato in fretta, e mi riservo di apportare in seguito correzioni o possibili aggiunte.
M.M.
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(le accentate dovrebbero ora essere corrette -- dusty)
di Stefano Serafini
La televisione russa ha trasmesso oggi a tutto il continente euroasiatico le intercettazioni telefoniche del leader ucraino Julia Timoschenko, in particolare quella, particolarmente imbarazzante, nella quale la biondochiomata signora chiede consiglio all'ambasciatore americano Herbst su come sviluppare il progetto originario dell'arma del gas: dividere Europa e Russia, danneggiando entrambe, usando il ricatto del rubinetto sul gasdotto che corre in territorio ucraino. L'ambasciatore risponde che le invierà, per consigliarla come si deve, "quelle persone che sai... non voglio parlare per telefono...".
E' la famosa versione arancione dell'indipendenza, …
di Andrea Bonomi
Siamo entrati nell'era dell'informatica, in pieno medioevo tecnologico e siamo asfissiati dai dati. Terabyte e terabyte di informazioni, notizie, immagini, filmati, studi che girano incessantemente tra monitor e monitor di computer in tutte le parti del globo cercando un filo logico, il pezzo consequenziale di quel puzzle che ognuno di noi cerca di completare che è la Visione-del-Mondo.
E tutte queste informazioni così discordanti tra di loro e così impressionantemente numerose ci mettono di fronte ad un grosso dilemma, enorme: di cosa, o di chi, ci possiamo fidare?
Viviamo ormai in un' epoca scandita da un orologio globale, dove un californiano comunica in tempo reale con un pugliese e si sente più vicino a lui che al suo coinquilino che sta a 4 metri di distanza; i confini sono assottigliati come non mai e tuttavia mai come in questo periodo ci sono divisioni …
Proprio ieri si chiacchierava con un paio di amici sulle possibilità effettive del cosiddetto "second big one", il temutissimo "secondo 11 Settembre" - che molti paventano proprio in occasione dei mondiali di calcio - che farebbe ripiombare il mondo nell'oscurità di uno stato di polizia permanente, dall'Italia all'Inghilterra, dalla Spagna agli Stati Uniti.
E di sicuro in certi ambienti di Washington la tentazione deve essere forte, poichè lo spettro dell'Iraq ormai incombe sul futuro dell'amministrazione come un secondo Vietnam, mentre le imminenti elezioni di mid-term non possono che portare cattive notizie (in Ottobre si rinnova un terzo del parlamento USA, con il rischio per i repubblicani di perdere la maggioranza assoluta, e di andare così ad uno stallo effettivo del potere legislativo).
Ma oggi non basta più "schiacciare un bottone" per prendersi quattro giri di vantaggio su tutti gli altri, …
di Andrea Franzoni
La convinzione che Osama Bin Laden sia il responsabile degli attentati dell’11 settembre è radicata nel conscio e nell’inconscio delle persone come poche altre cose. E’ Bin Laden la risposta che tutti hanno a disposizione per rispondere alle migliaia di domande che questa epoca storica dovrebbe richiedere e per far passarne passare in secondo piano molte altrettanto importanti. E’ stato Bin Laden a "creare" il terrorismo che ci minaccia, ed è stato lui ad attaccare. E’ lui che organizza e coordina i movimenti ceceni, irakeni, afgani, indonesiani, egiziani, palestinesi; è lui che semina odio e recluta terroristi fra i nostri quartieri, le nostre scuole, le nostre moschee; è lui la ragione delle centinaia di migliaia di vittime della pax americana, della diffidenza e della xenofobia, della sospensione specie nei paesi anglosassoni dei diritti. E’ lui, con le presunte prove a suo carico e le altrettante presunte rivendicazioni, il freno ad ogni dubbio sui mille particolari che per qualche motivo non tornano riguardo all’11 settembre.
Eppure, e lo dovessimo processare oggi, come afferma con tutta chiarezza la stessa FBI, non avremmo una sola prova concreta che potrebbe reggere l’accusa di fronte a un tribunale. Bin Laden, anzi, potrebbe querelare ...
A dimostrazione che la vera battaglia dell'11 Settembre, sul fronte mediatico, è ancora tutta da combattere, arriva la seconda trasmissione di Corradino Mineo, sul problema ambientale causato dalle macerie di Ground Zero, che nei pochi minuti che ha voluto dedicare all'argomento è riuscita a non dire assolutamente nulla di ciò in cui consiste il vero problema. Ci sono mille modi di fare un "cover-up", e dopo il silenzio mediatico di certo il più subdolo ed efficace è proprio quello di parlarne, senza dire assolutamente nulla. (In coda link alla trasmissione).Ecco alcune delle cose di cui Mineo "si è dimenticato", nella sua sempre più peculiare intrepretazione della parola "giornalismo".
La "Sindrome di Ground Zero" di Roberto Toso
Se c'è un aspetto del'11 Settembre tanto drammatico quanto palesemente ignorato dai media, almeno fino a ieri, è quello del disastro ambientale causato dai crolli delle tre Torri del World Trade Center. Ma oggi, a fronte di migliaia di persone che denunciano la più vasta gamma di problemi polmonari, con svariate cause legali in corso, e con le prime morti accertate …
In questi giorni che precedono il voto parlamentare per il rifinanziamento delle missioni militari all’estero stiamo assistendo a ciò che era ampiamente prevedibile e scontato. E cioè che il movimento pacifista avrebbe alzato la posta in gioco chiedendo al governo e alla sua maggioranza di ritirare le truppe italiane anche dall’Afghanistan, dopo aver incassato il ritiro dall’Iraq.
Tempo fa, in un altro articolo, ci eravamo augurati che il nuovo governo italiano riflettesse seriamente su ciò che sta avvenendo in Afghanistan, soprattutto alla luce dell’intensificarsi degli scontri armati e della sempre più evidente impotenza del governo di Karzai nel controllare Kabul, per non parlare del resto del Paese, e in vista quindi dell’ovvio maggior coinvolgimento nei combattimenti della NATO, il cui segretario infatti ha chiesto un maggior impegno italiano sul campo.
Naturalmente ci auguriamo che il governo italiano non invii nuove truppe, né i caccia Amx, a differenza invece di Zapatero, ...
Ben coscienti che la capacità di impatto di un audiovisivo, rispetto a quella di un articolo, è almeno dieci volte superiore, abbiamo scelto già da qualche tempo una stretta alleanza con Arcoiris.tv, e vorremmo arrivare al più presto ad avere una nostra piccola "redazione video", in grado di produrre, editare e distribuire filmati, interviste e documenti di qualunque genere e su qualunque argomento, a livello semi-professionale. (Approfitto per ripetere che tutti i fondi accantonati nel tempo dal sito - donazioni, vendite DVD, introiti Adsense - che andassero in eccesso della pura sopravvivenza dello stesso, saranno immediatamente investiti in quella direzione).
Il primo risultato in questo senso è "Guardate il cielo: che cosa stanno facendo?", di Federico Povoleri (musicband). E' un "primer" sull'argomento scie chimiche tanto semplice quanto indispensabile …
Il mondo di oggi vive nella più completa incertezza ma, grazie all'incessante campagna mediatica in atto ormai da molti mesi, avevamo tutti maturato almeno una solida certezza; che il nemico numero uno, per gli Stati Uniti d'America, fosse l'Iran.
Gli scritti di Michael Ledeen parlavano chiaro: E' giunta l'ora di agire contro l'Iran e la sua sorellastra Siria, per le stragi che hanno scatenato contro di noi e contro gli iracheni.
Se lo dice lui, non ci resta che credergli sulla parola.
Ma stamattina qualcosa è cambiato. Come un fulmine a ciel sereno è giunta la notizia che a Musudan-Ri, un remoto villaggio nella costa orientale della Corea del Nord, un missile intercontinentale Taepodong-2 attende sulla rampa il countdown per il suo test di lancio. Sono terminate stamattina, …
Dopo averla ignorata sin dalla nascita (fase 1, secondo Schopenhauer), un paio di anni fa la stampa e le TV nazionali hanno dovuto iniziare a riconoscere la nuova realtà di Internet, e sono passati alla fase 2, cioè la derisione/diffamazione: internet mare infido, internet habitat del torbido, internet inaffidabile, eccetera eccetera. Ma da quel "putrido tombino" la voce forte e chiara della gente normale ha continuato a salire, finchè oggi, obtorto collo, la nuova realtà è stata finalmente riconosciuta come tale anche a livello di informazione di massa.
Fase 3: Internet da oggi esiste, Internet è un'alternativa, Internet ha voce in capitolo.
Ma a questo punto sta succedendo qualcosa che nemmeno il saggio Schopenhauer aveva previsto, e cioè la nuova realtà non solo è stata riconosciuta, ma sta anche venendo saccheggiata a man bassa da chi di colpo si è accorto di quale tesoro si celi nei meandri ancora poco aerati della rete mondiale.
Semplicemente, i giornalisti di stampa e TV hanno capito che se vogliono battere la concorrenza oggi ...
Leggi tutto: E ora tutti guardino avanti