E' solo un flash d'agenzia, ma per chi segue un pò più da vicino le faccende di Al-Queda, è stracolmo di significato.
L'agendina telefonica di Al-Zarqawi conteneva una lista di nomi iracheni particolarmente "pesanti", che per ora non sono stati resi noti. É stato solo fatto sapere che si trattava di "senior officials", cioè di gradi superiori, fra dipendenti ministeriali e membri dello stesso parlamento iracheno.
Naturalmente, il portavoce iracheno ha anche detto che "gli iracheni non possono andare mano nella mano con i terroristi ...
di Marco Cedolin
Il decreto Bersani, contenuto nella manovra bis che il governo si appresta a varare è il primo atto di una certa rilevanza messo in essere da questo esecutivo e si rivela quanto mai indicativo della linea di tendenza che il governo Prodi intende perseguire nell’ambito di materia economica.
Liberalizzare al fine di favorire la concorrenzialità è stata fin dall’inizio degli anni 90 la parola d’ordine attraverso la quale le forze politiche di ogni colore hanno tentato di scimmiottare il modello americano, ottenendo in verità pessimi risultati e peggiorando talvolta la situazione preesistente.
Il consumatore che avrebbe dovuto essere il soggetto deputato a fruire dei benefici di liberalizzazioni e concorrenza si trova infatti oggi in una situazione molto più complicata e sfavorevole di quanto non lo fosse 15 anni fa.
Anche in questo caso Bersani strizza l’occhio ai consumatori, attaccando gli interessi corporativi nel nome del libero mercato ...
Non tutto il mondo sta correndo ciecamente verso l'illusione globale. C'è anzi chi addirittura non ha nessun pudore nel tornare indietro di oltre un secolo, pur di adeguare le proprie leggi allo stato effettivo delle cose, invece di continuare a cercare di modificare lo stato delle cose tramite sterili leggi completamemnte avulse dalla realtà effettiva.
Lo stato è lo Zimbawe, e la legge che ha appena abolito, risalente ancora all'era coloniale, è quella che proibisce le pratiche magiche. Sin da allora, con la scusa di "proteggere gli individui da eventuali accuse di stregoneria", si era in realtà voluto soffocare una pratica di medicina tradizionale che durava fino dalle origini stesse di quei popoli.
Ma tradizioni popolari come quella sono di solito cosi profondamente radicate nella cultura locale, che non vengono certo abbandonate perchè una qualunque legge coloniale lo impone. Anzi, fioriscono all'ombra della stessa, e diventano un poderoso collante popolare …
di Giuseppe Sermonti
Introduzione di Stefano Serafini
Cari amici, da un paio di giorni mi bruciava sul desktop questo articolo di G. Sermonti, uscito finalmente, oggi 29 giugno, su Il Foglio. Il caporedattore, come quasi sempre fanno i capiredattore, ne ha storpiato il senso nel titolo imposto ("Caro Ratzinger, lei con Darwin è troppo tenero. Per Sermonti su evoluzionismo e biogenetica il pensiero della Chiesa si mostra incerto"), e lo ha accostato a un lungo lavoro di Giorgio Israel sulla dottrina della razza in Eric Voegelin.
L'importanza di questo scritto di Sermonti è invece tutt'altra che quella di una tiratina d'orecchi a Sua Santità, e risulta evidente a chi ne ha seguito il pensiero. Sostanzialmente egli afferma di aver finalmente compreso la profondità dei rapporti tra il magistero della Chiesa e la teoria di Darwin, che gli appaiono addirittura schierati sullo stesso fronte. "Per me è una presa di distanza da quella che credevo la mia prima alleata e che trovo dall'altra parte della trincea". Altro che tenerezza. Il darwinismo, nonostante il suo ateismo, è in fondo accettato nella casa del pensiero cristiano …
di Giorgio Mattiuzzo
Quando si dice covarsi una serpe in seno. La coalizione di centro sinistra, dopo aver portato in Parlamento le sensibilità politiche più disparate, sembrava aver trovato un punto di accordo riguardo al problema iracheno. Certo era un grosso problema, politico e di immagine. Adesso però la medesima questione si pone di nuovo con un'altra missione all'estero, quella in Afghanistan. Bisogna dire, a parziale discolpa della maggioranza, che in campagna elettorale non andava di moda parlare dell'Afghanistan. Nessuno ci aveva più pensato a quel teatro di azione. Pozzi petroliferi non ce ne sono e, a meno di navigare in internet tra siti di dubbio gusto, nessun pacifista responsabile aveva mai menzionato quella guerra, tantomeno aveva mai osato metterla in dubbio.
Ma si sa come è fatta questa gente: gli dai un dito e si prendono il braccio. Così persino in Parlamento. mirabile dictu, adesso si inizia a parlarne, e alcuni esponenti della maggioranza hanno dichiarato di volersi opporre al rifinanziamento, provocando un bello scossone alla stabilità del nuovo governo.
Il nuovo governo, si diceva. Il Ministro degli Esteri D'Alema in viaggio a Mosca ha parlato della tensione e dei problemi riguardo l'Afghanistan:
"E' in gioco la credibilità di una maggioranza politica
Sta partendo in queste ore una lunga "marcia su Roma", che porterà gli abitanti della Val Susa ad un confronto diretto con l'attuale governo su un problema - il cosiddetto TAV /noTAV - che per molti aspetti trascende quello soltanto "ferroviario" della nota vallata piemontese. Di cosa si tratti esattamente ce lo spiega in questo approfondito articolo (che diventerà poi una scheda permanente), il nostro amico e scrittore Marco Cedolin, che conosce il problema molto "da vicino", e che sul TAV ha anche pubblicato di recente un libro.
INCUBO TAV di Marco Cedolin
La storia che voglio raccontarvi parla di grandi capitali e di piccoli uomini, di treni che correranno vuoti a 300 km/h dentro a gallerie scavate nell’uranio, di società private costituite con il denaro pubblico, piramidi di Cheope fatte di smarino e grattacieli di fibre d’amianto, di cittadini che difendono i propri diritti additati come canaglie e di canaglie senza scrupoli …
Dopo le serate di marzo il Gruppo Eventi Culturali del Dopolavoro Ferroviario di Bologna propone un altro appuntamento sull'11 settembre
Venerdì 30 giugno alle 20.45
proiezione del film di Massimo Mazzucco
11 settembre 2001. Inganno globale
Collegamento con Massimo Mazzucco dopo la proiezione
Sala Polivalente del Dopolavoro Ferroviario
(zona Stazione Centrale, entrate da via Stalingrado 12 e da via Serlio 25/2)
INFO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 0516957116, 0514193180
Dopo le serate di marzo con Massimo Mazzucco, Maurizio Blondet, Eric Huschmid e Giulietto Chiesa, venerdì sera a Bologna, in contemporanea con la partita Italia-Ucraina, proietteremo 11 settembre 2001. Inganno globale. A seguire ci collegheremo ancora una volta con Massimo per un'ulteriore chiacchierata ...
Chiedo scusa a tutti coloro che già hanno seguito finora la diatriba con Attivissimo, e che probabilmente non ne potranno più di sentir parlare di quello che è progressivamente diventato un battibecco inutile e sterile. Siamo tutti d'accordo che le discussioni "intelligenti" e "costruttive" siano altre, ma qui evidentemente la posta in gioco era tale da far sì che l'elemento "distruttivo" prendesse il sopravvento (anche se travestito da generosità collaborativa), obbligandomi a scendere necessariamente allo stesso livello.
A furia però di scazzottare a destra e a manca, sono convinto che siamo finalmente arrivati all'osso della questione. Forse tanta tenacia, apparentemente inutile, nel dare retta a chi secondo molti non lo meritava, alla fine ha pagato.
Non sta a me giudicare, naturalmente, ma i fatti sono ora sotto gli occhi di tutti. E a me questi fatti dicono chiaramente che se in Internet esiste una sola, enorme bufala, questa è proprio Paolo Attivissimo.
Se c'è uno cioè che non verifica, lui per primo, le affermazioni eccezionali che fa, è proprio lui. (Che equivale più o meno a dire che la Croce Rossa …
Un tunnel di 800 metri, scavato con rischi enormi, nel corso di lunghi mesi, solo per uccidere un paio di soldati israeliani, e di catturarne un terzo, può sembrare una follia persino all'interno della totale follia rappresentata dalla situazione palestinese oggi.
La reazione che in queste ora si sta scatenando, infatti, da parte di Israele, porterà quasi sicuramente gli abitanti di Gaza a perdere gran parte di quel poco chi si erano riusciti a conquistare nel corso di lunghi anni di lotta e di vessazioni subite.
Molti a questo punto si domanderanno il perchè di una mossa così chiaramente perdente, al punto da sembrare la solita …