Ragazzi, oggi giochiamo al contrario. Pubblichiamo un articolo di Open, che cerca di sminuire l'importanza delle recenti dichiarazioni di Peter Doshi. A voi i commenti.
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«Questa non è Scienza». Cosa intendeva Doshi (Bmj) con il suo appello a favore dei dati aperti sui vaccini?
Le ultime critiche di Peter Doshi, docente dell’Università del Maryland e direttore associato del British Medical Journal, al sistema di controllo dei dati sui trial del vaccino contro il nuovo Coronavirus di Pfizer, riprese in un video molto popolare in Rete, stanno generando interpretazioni che vanno ben oltre il vero senso delle sue affermazioni, riscontrando titoli in cui si sostiene che «Pfizer non ha fornito dati sufficienti per il sì alle terze dosi a tutti».
Il ministro di giustizia del Nebraska, Doug Peterson, ha stabilito che da oggi i medici del suo stato possono usare ivermectina e idrossiclorochina nella cura dei pazienti Covid.
Nella sua dichiarazione, il ministro ha affermato che “non è il suo ruolo quello di decidere quale sia la migliore cura per il covid”, ma che “le prove scientifiche disponibili a favore dei due medicinali off-label sono sufficienti per autorizzarne l’uso ai medici che vogliano prescriverli”
Peterson ha aggiunto che permettere ai dottori di utilizzare queste cure nella fase precoce della malattia potrebbe aiutare a salvare molte vite, mantenendo nel contempo i pazienti lontani dagli ospedali.
Mentre l’Italia si prepara all’inevitabile caos di venerdì 15, il Vate del vaccinazismo, Matteo Bassetti, ha già lanciato la palla in avanti, firmando una petizione per rendere obbligatorio il vaccino per tutti.
Nel giustificare la sua scelta, Bassetti ha involontariamente tradito quelle che fossero le vere finalità delle violenze scatenate ad arte a Roma sabato scorso: “I gravi scontri di ieri [sabato] dimostrano come sia oramai improcrastinabile una legge dello Stato che superi le divisioni in atto in tema di Green pass, imponendo la vaccinazione obbligatoria a tutti i cittadini”.
Naturalmente, anche un bambino si accorgerebbe della totale mancanza di logica in questo ragionamento: perchè mai “gli scontri di sabato” dimostrerebbero che sia “improcrastinabile” una legge sull’obbligo? Cosa c'entra una cosa con l'altra?
Questo è il link di Facebook: https://www.facebook.com/watch/?v=986748032057350
Intervista a Franco del Moro, editore e scrittore. Mentre tutti si preoccupano del virus, ci stiamo dimenticando che siamo esseri umani.
Mauro Rango riferisce sulla 3 giorni dell'International Covid Summit tenutosi a Roma il 12-14 settembre 2021.
Mario Giordano non ci fa, ci è proprio. Questa sera su Fuori dal Coro ha raddoppiato la posta.
Nella puntata appena andata in onda Giordano è tornato a piombo sull’argomento delle cure domiciliari, senza ambiguità e senza esitazioni.
Giordano ha dedicato un intero capitolo ai nuovi medicinali “efficaci contro il covid fino all’80%”, ed ha accusato l’AIFA di essere inerte di fronte alle segnalazioni di efficacia di questi medicinali.
Oggi ho ricevuto questa mail. Ci dà un’idea del clima che stiamo vivendo.
Gentile Signor Mazzucco,
Mi chiamo …., ho 38 anni e lavoro come assistente tecnico in una scuola superiore di Savona.
Ieri 12 Settembre 2021, a Savona si è tenuto il comizio dell'ex primo ministro Giuseppe Conte.
Premetto dicendo che sono una persona mite, non incline all'aggressività o alla discussione e tendenzialmente sono anche timido. Ero appena uscito dal farmi il mio tampone quasi quotidiano (per lavorare), alla modica somma di 15 euro (che sono costretto a sborsare un giorno si ed un no) quando mi trovo Conte in piazza. Non c'erano molte persone ma l'atmosfera appariva festosa, qualsiasi cosa dicesse l'ex/premier veniva accolta con applausi ed entusiasmo.
Inizia oggi a Roma il simposio internazionale di tre giorni (12-14 settembre) dedicato alle cure domiciliari, intitolato International Covid Summit 2021.
Medici da ogni parte del mondo si incontrano per testimoniare sulla validità dei vari protocolli di cura precoci che ciascuno di loro utilizza nel proprio paese.
Il programma prevede:
Qualche giorno fa la nostra attenzione è caduta sull'ultimo rapporto Aifa, pubblicato ad agosto, "Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19, 7 dal 27/12/2020 – 26/07/2021", che raccoglie tutta la gamma di interventi italiani da quando vengono inoculati i vaccini fino a fine luglio, risultati e reazioni. Dopo averlo letto ci sorge il dubbio che molti non abbiano fatto altrettanto, riportando invece, senza fare domande, semplicemente la nota stampa dell'agenzia di agosto.
L'Aifa segnala in 211 giorni di somministrazioni a fronte di 65.926.591 dosi complessive di vaccino inoculate (prima e seconda dose) “84.322 segnalazioni di evento avverso successivo alla vaccinazione”. “L'87,1% delle segnalazioni”, cioè di queste 84.322 segnalazioni, “è riferita a eventi non gravi, mentre “il 12,8% a eventi avversi gravi”, ospedalizzazioni, paralisi, pericolo di vita, morti, eccetera. Lo 0,6% di queste 84.322 sono decessi, scrive Aifa a pagina 11.
Leggi tutto: Debunkiamo i debunker