Vorrei proporre una specie di sondaggio fra i nostri utenti, che risponda alla seguente domanda: come è possibile, oggi, che le più importanti voci della controinformazione uniscano le loro forze in qualcosa di comune, pur restando libere ed indipendenti, in modo da riuscire ad avere un sostanziale impatto mediatico anche a livello mainstream?
In altre parole: esiste una formula - un software, una piattaforma, o anche una semplice idea redazionale - che permetta a tutte queste voci di confluire in un unico torrente, con un forte impatto sociale, pur mantenendo intatte le caratteristiche peculiari di ciascuno?
(Ovviamente, il grosso problema da risolvere è quello della non-centralizzazione: centralizzando la direzione, infatti, si andrebbe inevitabilmente incontro a problemi di gerarchia, conflitti personali, competizioni e gelosie, che condannerebbero l'esperimento ad una durata molto breve).
Grazie a chi vorrà dare il proprio contributo.
M.M.
La sera in cui Robert Kennedy fu ucciso, all'Ambassador Hotel di Los Angeles, fu notato che diverse guardie della security non si comportavano correttamente, lasciando passare gente senza controllarla, proprio nei locali in cui sarebbe avvenuto l'omicidio. Altre guardie della security non si presentarono al lavoro, quella sera, lasciando il senatore Kennedy con una scorta ridotta, e chiaramente poco attenta a quello che succedeva.
Secondo il cantante degli Eagles of Death Metal, Jesse Huges, al Bataclàn è avvenuta una cosa simile la sera del 13 novembre 2015.
Il cantante del gruppo si dice convinto che i membri della security sapessero in anticipo quello che sarebbe successo. Chi li ha avvisati di non venire al lavoro quella sera?
di Valerio Lo Monaco
“Menomale che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario perché, se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione“. Non è una mia frase, ma è uno degli aforismi celebri di Henry Ford ed è uno degli aforismi che nasconde una grandissima realtà. Possiamo partire da una semplice domanda: se una cosa è tua, hai bisogno di chiederla in prestito? Evidentemente no: se sei obbligato a chiederla in prestito, vuol dire che quella cosa tua non è, a maggior ragione se paghi un interesse per questa cosa che chiedi in prestito. E allora, se la cosa che chiedi in prestito, in questo caso la moneta, tua non è, evidentemente è di qualcun altro.
Occorre qualche cenno storico per capire il tutto. Originariamente la moneta non esisteva. Per scambiare delle merci tra cittadini privati si utilizzava il baratto, che funzionava bene, era un accordo tra gentiluomini, merce contro merce, senonché aveva evidentemente delle limitazioni. In seguito si prese a scambiare della merce attraverso metalli pregiati. La cosa era leggermente più utile rispetto al baratto. Il vero passaggio chiave avvenne quando poi si decise di coniare delle vere e proprie monete. Chi è che poteva coniare delle monete? Prima di tutto furono gli imperi, per esempio l’Impero romano coniava monete: letteralmente batteva moneta. Poi venne il Signore. Il Signore del Feudo.
Breve capitolo dal film in preparazione. (Il capitolo che segue è l'ultima delle risposte alle presunte prove, sostenute dai debunkers, che siamo stati davvero sulla luna).
Non è facile capire cosa sia successo nei giorni scorsi intorno alla vicenda dei quattro ostaggi italiani - due uccisi e due liberati, nell'arco di sole 24 ore. Ci sono però alcuni punti fermi che risulta molto difficile considerare casuali, e non correlati fra loro.
1 - Fino all'altro ieri circolavano voci insistenti di una imminente attacco militare italiano alla Libia. Non si capiva bene si sarebbe trattato di una "cinquantina di uomini" dei corpi speciali, oppure di un vero e proprio attacco militare, ma dopo che il capo del Pentagono Ash Carter ci aveva generosamente dato "la benedizione" per guidare le operazioni militari in Libia, era diventato molto difficile fare finta che non ci fosse nulla in preparazione.
2 - Dopo che Fausto Piano e Salvatore Failla sono stati uccisi, i loro relativi familiari hanno denunciato lo Stato italiano per "averli abbandonati al loro destino". Subito dopo, abbiamo saputo da "fonti certe" italiane che gli altri due, Calcagno e Pollicardo, erano vivi e stavano bene. Questo significa che molto probabilmente, i nostri servizi sapevano anche benissimo dove si trovassero i primi due.
di Marco Della Luna
L’inefficienza e la corruzione del sistema-Italia derivano dalla collocazione subalterna e asservita dell’Italia nella gerarchia delle potenze, quindi non è possibile curarle dall’interno dell’Italia, con mezzi politici o giudiziari o di altro genere. Promesse di questo genere sono pertanto mendaci o sciocche. Il dibattito politico e culturale resta sterile e impotente proprio perché non tematizza questa condizione giuridica internazionale di sudditanza dell’Italia, compresi i trattati e i protocolli riservati che sanciscono questa sua condizione, nonché il rapporto tra tale sua condizione da un lato e la sua decadenza dall’altro.
L’Italia, dall’alto medioevo in poi, non è mai stata indipendente (tolta Venezia e qualche altra città), ma è stata assoggettata a potenze e interessi esterni; questa sua posizione è stata consolidata dai secoli, è divenuta uno dei principi cardine del diritto internazionale; i suoi governanti sono sostanzialmente al servizio di questi interessi e potenze: ottengono e mantengono la poltrona in quanto obbediscono un padrone esterno, e in cambio possono fare i loro comodi all’interno a spese dei cittadini (del resto, lo Stato unitario italiano nasce per interesse e intervento di Londra e Parigi).
Ahi serva Italia! I rari tentativi di ribellione e di difesa di interessi nazionali sono stati repressi con ogni mezzo, compreso l’omicidio (vedi il caso di Enrico Mattei) e il downrating (vedi il caso Berlusconi). [...]
Fanno male, le immagini dei migranti con il volto pressato contro le reti metalliche che separano il confine greco da quello macedone.
Non c'è niente da fare: al di là delle posizioni politiche, al di là delle analisi storiche, al di là delle opinioni personali, vedere degli esseri umani schiacciati contro le reti come se fossero bestie da macello fa male.
È finito il tempo delle parole, ed è venuto il momento di agire. Basta a quelli della destra, che si nascondono dietro il fatto che "fra loro ci possono essere anche dei terroristi" per avere un alibi con il quale chiudere indiscriminatamente le nostre frontiere a tutti. Basta con quelle della sinistra, che continuano a fare i gargarismi con un buonismo dozzinale, ma di fatto non fanno assolutamente nulla per risolvere la situazione.
In un momento in cui l'Europa sta apertamente ammettendo il suo fallimento, causato dagli egoismi nazionali, l'unica strada percorribile in tempi brevi ci è stata mostrata nei giorni scorsi dalla piccola comunità delle chiese Valdesi, in collaborazione con la comunità di Sant'Egidio.
Il britannico Daily Mail pubblica gli allarmanti commenti di alcuni esponenti di spicco della scienza medica sull’inaffidabilità e pericolosità di molti farmaci in circolazione. Purtroppo la grande industria farmaceutica, ovviamente guidata dal profitto e non dal bene pubblico, riesce a comprarsi la complicità dei media, delle autorità pubbliche e talvolta della stessa scienza medica, per commercializzare farmaci e procedure che portano essenzialmente danno ai pazienti. Il risultato sono decine o centinaia di migliaia, se non perfino milioni, di morti, sofferenze e casi di invalidità in tutto il mondo. (L’imminente entrata in vigore del TTIP, con la giusta -si fa per dire- dose di pressioni lobbistiche da parte delle grandi industrie, non potrà fare altro che peggiorare questa situazione in Europa e in America.) La produzione di risultati scientifici ad hoc è spesso parte fondamentale di questa nefasta prassi. Chi lavora nella ricerca scientifica ha certamente presente ciò che scrisse Richard Horton, Editor capo della celebre rivista medica The Lancet, appena l’anno scorso: “gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, può semplicemente essere falsa. Afflitta da tanti problemi – studi con campioni di piccole dimensioni, effetti molto piccoli, analisi esplorative non valide e palesi conflitti di interesse, insieme a un’ossessione per il perseguimento di mode di dubbia importanza – la scienza ha preso una piega verso il buio […] Si possono aggiustare le pratiche scientifiche sbagliate? Una parte del problema è che nessuno è incentivato a comportarsi correttamente […] “
L’ex medico personale della Regina ha chiesto che si faccia con urgenza un’inchiesta pubblica sulle “oscure” pratiche delle aziende farmaceutiche.
Sir Richard Thompson, ex presidente del Royal College of Physicians, nonché medico personale della Regina per 21 anni, stasera ha avvertito che molti farmaci potrebbero essere meno efficaci di quanto si pensi.
Thompson è membro di un gruppo di sei noti medici che oggi hanno messo in guardia sull’influenza che le case farmaceutiche hanno nella prescrizione dei medicinali.
Come già aveva raccontato Albino Galuppini nella biografia di Bill Kaysing, "La penna più veloce del West", lo stesso Kaysing sosteneva di avere contattato nel 1991 l'astronauta Jim Irwin (Apollo 15), per ottenere da lui un'intervista nella quale Irwin intendeva rivelare qualcosa di molto importante relativo alle missioni Apollo.
Purtroppo - raccontava sempre Kaysing - Irwin non arrivò mai da lui per fare l'intervista, perché tre giorni dopo la loro telefonata morì improvvisamente. Ufficialmente si trattò di un infarto, ma Kaysing si è sempre detto convinto che Irwin sia stato ucciso, per evitare che rivelasse la verità sulle missioni lunari (ovvero che non erano mai avvenute, e che erano state falsificate in studio, sulla terra). Ed infatti da quel giorno lo stesso Kaysing smise di cercare di contattare altri astronauti perchè - diceva - si sentiva in colpa per la morte di Irwin.
Naturalmente, non tutti credettero alla storia raccontata da Kaysing. Mentre chi sostiene il complotto lunare non ebbe difficoltà a credere che quella telefonata fosse davvero avvenuta, i sostenitori della versione ufficiale dissero che ovviamente Kaysing era "inattendibile", e che la storia della telefonata di Irwin fosse tutta un'invenzione.
Ma sempre Albino Galuppini, nel corso delle sue ricerche sulla questione lunare, si imbattè qualche anno fa in un personaggio che sosteneva di aver assistito personalmente alla telefonata fra Kaysing e Irwin. [...]
Leggi tutto: Libera informazione: che fare?