"Dubitare di tutto o credere tutto sono due soluzioni ugualmente comode che ci dispensano, l’una come l’altra, dal riflettere." - J.H.Poincarè
Hanno iniziato con l'11 settembre. Dicevano che non era vero niente, che tutto quello che abbiamo visto in televisione era falso, che non c'era nessun aereo che ha colpito le Torri Gemelle, che era tutta una messinscena creata a tavolino con le tecnologie digitali.
Lo si capiva - dicevano - perché il "naso" dell'aereo spuntava da una delle due torri, oppure perché in certi fotogrammi televisivi l'ala dell'aereo sembrava momentaneamente scomparire.
Poi c'è stata Sandy Hook. Anche questa era tutta una messinscena governativa: i ragazzini morti non erano morti davvero, e i genitori che li piangevano erano soltanto degli attori professionisti, pagati per fingere. Lo si capiva dal fatto - dicevano - che uno di loro addirittura rideva, mentre raccontava della strage, e lo si capiva dal fatto - dicevano - che le ombre sul terreno non coincidevano con l'orario in cui sarebbe avvenuta la sparatoria.
Poi c'è stata la maratona di Boston. Anche quella tutta una messinscena, con morti e feriti che non erano altro che manichini o attori professionisti. Poco importava se addirittura si fosse vista l'esplosione della bomba in diretta TV. Era chiaramente - dicevano - una finta bomba.
Poi c'è stato l'assassinio in diretta tv della giornalista americana. Anche quello era tutto un falso, secondo queste persone, girato in studio davanti ad un greenscreen. Lo si capiva dal fatto - dicevano - che le assi del pavimento visto dall'alto non combaciavano con quelle viste dalla prospettiva del telecronista.
Una interessante conferenza di Luca Chiesi, organizzata da Francesca Salvador (Salusbellatrix) a Vittorio Veneto lo scorso novembre.
Argomenti trattati: le reazioni nucleari ad energia debole avvengono a tutti i livelli della natura. Funghi muffe e lieviti possono falsare la datazione al radiocarbonio. Trasmutazioni imprevedibili degli elementi. Un nuovo modello dell'atomo, una nuova tavola periodica. Cosmologia orientale e sviluppo della malattia. Le teorie di Georges Ohsawa. Non esistono malattie "incurabili". Trasformazione del mercurio in oro e platino (non a fini di lucro). Le cause del cancro: aspetti fisici e aspetti spirituali. La genesi del sangue. L'importanza del miso. Wikipedia: enciclopedia libera? Domande del pubblico.
[Per una introduzione al microbiota consigliamo di leggere prima questo articolo].
di Federico Giovannini
Il cambio di stagione porta tutta una serie di malesseri e sintomi che per il resto dell'anno sono silenti o meno intensi. E' inutile negare il fenomeno perche è plateale e pacifico, il punto è capirne il perchè, quali sono le misteriose dinamiche che perturbano i nostri organismi, spesso in maniera anche acuta oltre che cronica.
Tanto per citare alcuni sintomi : depressione, turbe del sonno, ansia, gastrite, colite, raffreddore, influenza, afte, riniti stagionali, mal di testa e chi più ne ha più ne metta.
Il primo punto da focalizzare è che tutti questi sintomi possono essere imputati ad un intestino in disordine (infiammato o addirittura permeabile) e di conseguenza ad un microbiota in disbiosi.
La depressione è notoriamente legata alla serotonina. La corretta presenza di questo ormone dipende dalla quantità di triptofano plasmatico disponibile, che è carente in caso di disbiosi. Le turbe del sonno sono date da mancanza di melatonina, il cui precursore è la serotonina.
Dopo la prima analisi a caldo, sono due gli aspetti degli attentati odierni che non si possono non notare: il primo è che le bombe di Bruxelles sono esplose a soli tre giorni dall'arresto di Salah, l'ormai nota "primula rossa" degli attentati del Bataclàn. La seconda è che gli attentati sono avvenuti, appunto, a Bruxelles, che è chiaramente la città simbolo dell'unione europea.
Riguardo alla vicinanza con l'arresto di Salah, si possono fare almeno due ipotesi: la prima è che Salah fosse al corrente dei nuovi attentati in preparazione, e che quindi si sia voluto accelerare la loro esecuzione prima che lui eventualmente parlasse. (Attenzione, questa ipotesi non significa automaticamente che il terrorismo islamico sia genuino: anche un Salah manovrato dai servizi potrebbe essere stato al corrente degli attentati in preparazione, e quindi avrebbe imposto ai manovratori una accelerazione nella loro esecuzione). La seconda ipotesi è che si sia voluto arrestare Salah poco prima degli attentati di Bruxelles, per segnare un punto a favore dell'intelligence belga, prima che questa venisse messa nuovamente sotto accusa per il fallimento (previsto e prevedibile) degli attentati odierni.
Qui infatti scatta la classica domanda "di repertorio": come è possibile che un attentato multiplo di così vaste proporzioni, che prevede attacchi contemporanei all'aeroporto e alla metropolitana, non sia stato intercettato in alcun modo dall'intelligence locale durante il periodo della sua preparazione? (Fra l'altro, è ufficiale la notizia che un attentato di questo genere a Bruxelles fosse ormai considerato imminente).
di Maurizio Blondet
“Sottolineo che abbiamo l’unanimità, fra i 28, su cinque principi-guida della Unione Europea nella politica verso la Russia”: così Federica Mogherini, alta rappresentante eccetera e vicepresidente della commissione, all’uscita dal Consiglio Affari Esteri. La data della raggiunta “unanimità”: 14 marzo. Siccome il 17 marzo è fissato il vertice dei capi di governo europei, e si sapeva che Renzi e Orban avevano intenzione di opporsi alla proroga automatica delle sanzioni a Mosca, la Mogherini ha prevenuto la mossa dei due governanti e li ha legati alla “Unanimità” espressa in sede segreta da ministri degli esteri. E’ un esempio del golpe quotidiano che è l’esercizio del potere commissariale. Adesso sappiamo a cosa serve la Mogherini.
I “cinque principi” mogheriniani, suppostamente cogenti per gli europei nei rapporti con Mosca sono, una volta tradotti dalla neolingua orwelliana. Prima di sperare nel perdono della Commissione, Putin deve : abbandonare il Donbass al ‘governo’ di Kiev; restituire al detto governo la Crimea con tutti i suoi cittadini russi; accettare di buon grado di perdere il mercato europeo per il suo gas e greggio, mentre la UE cerca fornitori alternativi; chiudere i suoi media come RT e Sputnik che tanto male fanno alle menti europee, bisognose di iniezioni di verità somministrate in forti dosi da Euronews.
Commenti liberi sul blitz attualmente in corso a Bruxelles.
L'India ha deciso di porre fine allo sfruttamento da parte della Monsanto delle proprie coltivazioni di cotone, tagliando le loro percentuali sulle royalties dei semi venduti di quasi il 70%.
"E' ora di mettere fine a questa avidità basata sulle percentuali", ha dichiarato il ministro dell'agricoltura indiano, Sanjeev Kumar Balyan.
Imponendo sul mercato il proprio seme geneticamente modificato, infatti, la Monsanto è arrivata ormai a controllare il 90% della produzione indiana di cotone, fornendo il proprio prodotto ad oltre 7 milioni di piccoli coltivatori indipendenti. Ma il costo delle royalties, sommato all'alto prezzo dei semi stessi, e ai costi aggiuntivi richiesti da questo tipo di coltivazione, hanno portato centinaia di migliaia di piccoli coltivatori in bancarotta.
Il problema principale delle coltivazioni OGM, infatti, è che richiedono una quantità di acqua per l'irrigazione molto superiore alla norma, e questo naturalmente comporta costi aggiuntivi per i contadini locali, che spesso abitano in zone scarsamete irrorate.
di Massimiliano Paoli
"Le Br, realizzando l'impresa di via Fani, perseguivano anche lo scopo di affermare la propria egemonia su tutto lo schieramento eversivo ed erano quindi interessate a costruire per la propria organizzazione una immagine di altissima e autonoma efficienza, immagine che una presenza straniera avrebbe invece offuscato. Se ne trova conferma nella risoluzione strategica n.6, laddove orgogliosamente si afferma che «in via Fani, non c'erano misteriosi 007 venuti da chissà dove, ma avanguardie politiche tempratesi nella lotta della classe operaia e addestrate nei cortili di casa»". Dalla relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla strage di via Fani, sul sequestro e l'assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia, 28 giugno 1983.
Roma, giovedì 16 marzo 1978, ore 9.02: "Un commando di terroristi, appostato in via Fani all'incrocio con via Stresa, apre il fuoco sulla scorta del presidente della Dc, on. Aldo Moro, uccidendo Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera [e] Francesco Zizzi [...]. Il commando, sterminata la scorta e prelevato Moro illeso dalla sua auto (una Fiat 130), carica l'ostaggio su una Fiat 132 blu e si dilegua"(1).
Inizia così quello che è stato definito già nel lontano 1978 da Leonardo Sciascia, "l'affaire Moro": ovvero quell'insieme di eventi che per decenni hanno spaccato in due l'opinione pubblica italiana e internazionale.
Due le principali correnti di pensiero che si sono scontrate ... ... (e sicuramente continueranno a farlo) nelle decadi passate: quella del "quasi tutto è chiaro e conosciuto", e quella dei cosiddetti "dietrologi". I primi, sulla base di certe risultanze, credono fermamente che la storia del sequestro e dell'uccisione del presidente DC sia nota (nei limiti del possibile) nella sua interezza, e anche se venissero alla luce dei nuovi elementi non subirebbe delle revisioni traumatiche. I secondi, invece, pensano che i pezzi mancanti del puzzle potrebbero riscrivere buona parte del caso.
La tesi preponderante del secondo filone d'inchiesta, quello dei "dietrologi", è il "sequestro in appalto"(2).
Ormai è chiaro, il classico bipolariasmo destra-sinistra, oppure conservatore-progressista, è definitivamente tramontato. Il panorama europeo lo sta dimostrando sempre più chiaramente, e le elezioni di ieri in Germania lo hanno confermato.
Alla destra dei conservatori storici - il cosiddetto centro-destra moderato - stanno nascendo un po' dappertutto formazioni estreme, che hanno diverse caratteristiche in comune: xenofobia, omofobia, intolleranza, ed un marcato nazionalismo antieuropeista fra le principali.
Se si ascoltano i discorsi dei rappresentanti della Adf - il partito di estrema destra che ieri Germania ha riportato quasi il 25% dei voti - non sono molto diversi da quelli di Matteo Salvini in Italia, oppure di Marine Le Pen in Francia. E curiosamente anche Salvini, unito alla destra di Fratelli d'Italia, rappresenta circa il 20% dell'elettorato italiano, esattamente come la Le Pen rappresenta circa il 20% di quello francese.
Abbiamo cioè ormai un 20% circa della popolazione, in questi tre paesi, che ha abbandonato le posizioni moderate del conservatorismo classico, ed ha assunto posizioni molto più estreme, caratterizzate appunto da forte xenofobia e marcato nazionalismo.
I danni che questa nuova destra sta portando all'interno del mondo dei conservatori sono evidenti, sia nel macro come nel micro:
Leggi tutto: Come funziona la gravità lunare?