Durante un collegamento televisivo il capitano della Stazione Spaziale Internazionale, Terry Virts, risponde ad una domanda sul futuro dell'uomo nello spazio.
TESTO DEL VIDEO:
DOMANDA: Che cosa ci sarà dopo la Stazione Spaziale Internazionale? Una volta che la sua missione sarà completata, come garantiremo la presenza di umani nello spazio?
VIRTS: Ottima domanda! La NASA sta progettando di costruire un razzo chiamato SLS, un razzo per carichi pesanti che è molto più grande di quelli che abbiamo oggi. [...]
Dai primi di settembre luogocomune si trasferisce su Kepler-452b, il "pianeta gemello" della terra scoperto di recente dalla NASA. Venite tutti con noi, ci divertiremo un mondo.
E' vero che su questo pianeta peseremo tutti circa il doppio, che la sua atmosfera è più densa della nostra, e che la sua superficie è costellata di vulcani, ma questi sono tutti inconvenienti che si possono sopportare, se si pensa agli innegabili vantaggi che il nostro pianeta gemello ci propone:
Innanzitutto, sul pianeta gemello l'Italia è collocata al centro dell'Europa, mentre ai confini sud del mediterraneo si trova proprio la Germania. Sul pianeta gemello sono i tedeschi a dover sopportare l'impatto delle continue ondate migratorie che arrivano dai paesi africani, mentre noi ci possiamo permettere di far entrare in casa nostra gli immigrati con il contagocce.
Sul pianeta gemello l'Italia rappresenta un esempio da seguire per tutte le altre nazioni europee: la mancanza quasi assoluta di corruzione ed un altissimo senso civico da parte dei suoi cittadini permettono una pressione fiscale ridotta al minimo, con un benessere diffuso che rallegra la vita in tutte le regioni. [...]
I probabili candidati alle prossime presidenziali del 2016 saranno Hillary Clinton per i democratici e Jeb Bush per i repubblicani.
Questo non significa però che avranno vita facile per arrivare ad ottenere la nomination del proprio partito.
Essendo infatti due moderati per necessità (in America le elezioni si vincono quasi sempre al centro) sono ambedue obbligati a lasciare scoperto il lato più estremo della propria ala politica.
E così, a destra di Bush è comparso un radicale reazionario che risponde al nome di Donald Trump, mentre a sinistra della Clinton è comparso un radicale socialista che risponde al nome di Bernie Sanders.
Il ciclone Donald Trump si è abbattuto sulla campagna elettorale con una tale violenza che il miliardario di New York ha addirittura superato lo stesso Bush nei sondaggi popolari.
Sanders invece - molto meno ricco e molto meno conosciuto - sta costruendo più a fatica, ma forse anche più solidamente, un'alternativa liberal alla sinistra della Clinton.
La cosa interessante è come i due "estremisti", di destra e di sinistra, rappresentino effettivamente una estremizzazione dei valori propugnati del proprio partito: [...]
Una ricerca dell'Istituto Austriaco per la Ricerca Economica (WIFO) ha stabilito che "le sanzioni imposte dall'Europa alla Russia e le misure di ritorsione adottate da Mosca costeranno agli europei 100 miliardi di euro in sviluppo economico e metteranno a rischio 2 milioni e mezzo di posti di lavoro".
La ricerca è stata commissionata dalla LENA, un'associazione fra alcune importanti testate europee che comprende "Die Welt" (Germania), "El Pais" (Spagna), "Le Figaro" (Francia) e la "Tribune de Genève" (Svizzera).
Oliver Fritz, uno degli autori della ricerca, ha dichiarato: "La nostra ipotesi dello scorso autunno, di un peggioramento nelle esportazioni, sta diventando una realtà."
Il WIFO prevede che, se le sanzioni continueranno per alcuni anni, la Germania potrà perdere 465.000 posti di lavoro, l'Italia 215.000, la Spagna 160.000, la Francia 145.000 e il Regno Unito 110.000, tutti dovuti alla diminuzione di esportazioni verso la Russia. [...]
Fa male vedere la polizia che carica donne e cittadini anziani disarmati che si ribellano all'arrivo di nuovi migranti, come è successo oggi nella periferia di Roma.
Fa male vedere intere famiglie che decidono di lasciare le proprie abitazioni e di accamparsi nel prato di fronte a casa per protestare contro l'arrivo di un centinaio di migranti nel loro condominio, come è successo ieri in Veneto.
Fa male vedere cittadini esasperati perché al mattino non riescono nemmeno ad aprire i propri negozi a causa degli immigrati che dormono accatastati sul marciapiede, come sta succedendo in questi giorni a Milano.
Ma fa ancora più male constatare la completa assenza delle istituzioni, che paiono chiaramente incapaci di gestire una situazione che presto o tardi - e sicuramente più presto che tardi - rischia di sfuggire di mano.
Ed è qui che sta il cuore del problema. Siamo semplicemente di fronte ad una incapacità conclamata, oppure c'è dietro qualcosa di più, che non riusciamo a vedere? [...]
di Piero Cammerinesi
Correva l’anno 386 a.C. e i Galli avevano, quella volta, avuto la meglio su una Roma non ancora diventata caput mundi.
L’Urbe era stata vinta ed occupata e i danni di guerra, che all’epoca si pagavano in oro, erano stati fissati in ben 1000 libbre d’oro.
Mentre si stava pesando - su pubblica piazza - il prezioso metallo da conferire al vincitore, i romani si accorsero che le bilance erano truccate.
Quello che accadde allora rimase nella storia.
Infuriato per l’ardire degli sconfitti, il capo dei Galli Senoni, Brenno, sfilò allora la spada dal fodero e la gettò sul piatto della bilancia, in modo che il tributo dei vinti fosse ancor più pesante - ed iniquo - esclamando: Vae Victis - Guai ai vinti - facendo chiaramente intendere che le condizioni sono dettate dalla legge del più forte.
Verità o leggenda? Non possiamo garantire ai lettori che le cose si siano svolte esattamente così; quello che però siamo in grado di garantire è che – sia come sia - ventiquattro secoli dopo la storia si è ripetuta. [...]
Di episodi di maschilismo sono piene le cronache, ma è già molto più raro trovare un caso in cui il maschilismo si manifesti contemporaneamente su diversi fronti della stessa vicenda.
L'altro giorno ho conosciuto una ragazza che fa la bagnina in una delle spiagge locali (in Calabria). Chiacchierando, mi ha raccontato che lei è ligure, ma che in Liguria non trovava lavoro come bagnina "perchè lì non si fidano di una donna, e preferiscono gli uomini".
Da notare che questa non è una ragazza qualunque: alta 1.80, fisico eccezionale, è campionessa europea di nuoto sincronizzato, e quindi nell'acqua si trova a suo agio quanto un pinguino nel mare Antartico.
Se io stessi annegando, potrebbe tranquillamente salvare me ed il mio cane da 40 chili con un braccio solo, mentre con l'altro segnala a riva che è tutto sotto controllo. Eppure in Liguria non l'hanno voluta "perchè è donna".
A questo punto mi sono stupito e le ho chiesto: "Ma scusa, in Liguria non ti vogliono perchè di una donna non si fidano, e qui invece sì?" [...]
di Pike Bishop
Devo mettere in piazza gli affari miei, catastrofici, con una storia vera e magari istruttiva - e che contribuisce a chiarire come non e' solo per il costo del lavoro che le ditte straniere non gradiscono investire in Italia, a meno che non siano di dimensioni tali da comprarsi decine di studi legali di grido - e con la preghiera di diffonderla in ogni media, se volete.
Nel 2001 una proprieta' indivisa - composta di 8 alloggi, garages e magazzini - di proprieta' di mio zio paterno e di mio padre - venne ereditata da due parti distinte in seguito alla loro morte a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro: mia zia e mio cugino, eredi di mio zio, e mio fratello ed io, eredi di mio padre. La proprieta' era stata amministrata da mia zia per parecchi anni.
L'atto notarile di successione, redatto dal notaio di fiducia di mia zia, sanci' che la nostra quota era maggioritaria, ma nostra zia decise che non fosse giusto e che a noi invece spettava solo un'alloggio all'ultimo piano piu' quelli che gia' possedevamo a nostro nome al secondo.
Sia io che mio fratello, a quel punto, pensammo che l'amministrazione dello stabile non potesse essere lasciata in mano ad una delle parti in disaccordo, specie essendo noi emigrati e lontani e pure noi in affitto, e chiedemmo al Tribunale di nominare un amministratore di ufficio. [...]
Lo scorso 3 di luglio Donald E. Stahl , un attivista e ricercatore, ha fatto una approfondita e documentata presentazione sui fatti dell'11 settembre alla riunione annuale del MENSA Institute a Louisville nel Kentucky.
Elizabeth Woodworth ne ha pubblicato una recensione sul sito del 9/11 Consensus Panel. Questa è la traduzione della sua recensione.
Evoluzione del dibattito sul 9/11: dalle teorie del complotto alle fotografie del complotto
di Elizabeth Woodworth
La presentazione di Stahl potrebbe diventare una pietra miliare nella letteratura sull'11 settembre.
Stahl colloca l'11 settembre, "una storia troppo grande per essere indagata", nell'evoluzione del contesto del "complesso militare industriale" di Eisenhower, che nel frattempo è diventato il complesso militare-industriale-mediatico-accademico: MIMAC.
I media infatti hanno ormai abbandonato da qualche decennio il loro ruolo tradizionale, dimenticandosi di indagare sulle prove dei complotti governativi. E ora gli accademici si sono uniti a loro.
Gli accademici sono rimasti talmente silenziosi sulla questione dell'11 settembre che oggi coloro che vengono etichettati come "complottisti" possono in realtà essere considerati più accademici degli accademici stessi.
Ne consegue che i "complottisti" discutono la questione in abbondanza, mentre i "convenzionalisti" (o "teorici delle coincidenze") parlano solo di coloro che discutono la questione. In altre parole, "professano un certo credo, dimenticandosi di spiegare il motivo per cui ci credono". [...]
In occasione del suo discorso al Parlamento europeo, Tsipras ha consegnato una "lettera di intenti" talmente generica ed ambigua che sembra voler dare ragione a chi sostiene che la Grecia, in realtà, abbia già deciso di uscire dall'euro. Questa è la traduzione della lettera consegnata oggi a Strasburgo da Tsipras.
8 luglio 2015
Egregio Presidente e Direttore Generale,
a nome della Repubblica ellenica, presento qui una richiesta per un supporto di stabilità a senso degli articoli 12 e 16 del trattato ESM, dato il rischio di stabilità finanziaria che corrono sia la Grecia come stato membro sia l'intera eurozona.
In particolare, la Grecia chiede all' ESM un prestito con disponibilità di tre anni, secondo le condizioni contenute nell'articolo 13 del Trattato ESM e dell'articolo 2 sulle Direttive dei Prestiti.
Il prestito sarà utilizzato per ripagare i debiti contratti dalla Grecia e per garantire stabilità al sistema finanziario.
In armonia con i principi di questo programma a medio-lungo termine, la Repubblica greca si impegna ad un pacchetto comprensivo di riforme e di misure da implementare nel settore della sostenibilità fiscale, della stabilità finanziaria, e della crescita economica a lungo termine. [...]
Leggi tutto: "L'uomo non pu\u00f2 andare oltre l'orbita terrestre"