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Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Quello nelle foto è il rover cinese ??
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Un altro Marzullo: ti sei fatto la domanda e ti sei dato la risposta: "è impossibile". In base a cosa? Al fatto che l'AI non ti risponde? O al fatto che Mazzucco ha ironizzato sugli astronauti che diventano Helmut Newton, quindi ti senti le spalle coperte e fai lo spavaldo?Io metto in dubbio che potessero essere utilizzate indossando tuta e guantoni pressurizzati mentre passeggiavano sulla Luna, con la precisione necessaria, e soprattutto mi chiedo in base a cosa avrebbero regolato apertura, tempo di esposizione e messa a fuoco, visto che non avevano manco un mirino per vedere esattamente cosa fotografavano.E manco un esposimetro per vedere se le regolazioni che facevano fossero efficaci. Che poi è la domanda che ha mandato in merda Chet GPT.
Sì, è la domandona alla quale stiamo aspettando risposta. Prevedo prossimamente una supercazzola di SAW/Egilos, dopo un briefing con i 70 adepti, che proporrà uno spiegone per giustificare l'impossibile.
Gli astronauti sono stati addestrati per questo specifico compito: riconoscere le diverse condizioni di illuminazione - che in quella situazione specifica saranno 4-5, non di più - partire dalle impostazioni consigliate dalla NASA ed eventualmente discostarsi di 1-2-3 stop, quello che serve. Tra l'altro, non è scritto da nessuna parte che per scattare le foto ad Aldrin sulla scaletta, Armstrong abbia sicuramente stimato a occhio, sul momento, la giusta esposizione. Può darsi che qualcuno gliel'abbia suggerita durante l'addestramento e se la sia soltanto ricordata, una volta sulla Luna.
Non dovevano mica imparare a memoria l'esposizione in tutte le situazioni possibili e immaginabili in cui si può trovare un fotografo di moda: in studio, sulla spiaggia, sulla neve, col sole alto, col sole basso, con le nuvole, in controluce col pannello, ecc. Gli bastava imparare come muoversi in QUELLA situazione specifica.
Qui l'unica cosa impossibile è che Mazzucco accetti l'idea che un non professionista sia riuscito a scattare alcune tra le foto più iconiche della storia, mentre lui con N mila anni di esperienza scattava foto di tette. Alla fine è solo invidia.

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E vabbé contento lui. (però mi chiedo perché non viene a discutere qui con me, io sono qui, sa benissimo che se scrive gli rispondo, e poi magari gli dedico un altro video)
Ogni superfluo è commento
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Evidentemente erano molto sicuri di non sbagliare.
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"Gli astronauti sono stati addestrati per questo specifico compito: riconoscere le diverse condizioni di illuminazione - che in quella situazione specifica saranno 4-5, non di più - partire dalle impostazioni consigliate dalla NASA ed eventualmente discostarsi di 1-2-3 stop, quello che serve "
Però Namhu hanno perso tempo per addestrare gli astronauti a fare le foto !!!!
Ok
Ma l'obiettivo della missione non era ispezionare il terreno o habitat lunare. ???
Tanto e vero che la risposta " come mai nemmeno una foto del cielo stellato " , è stata non era un obiettivo della missione .
Personalmente penso che soltanto un coglione possa affrontare una missione spaziale per 7 volte , considerando le stelle un obiettivo trascurabile
Capisco dalla luna ( sebbene anche da lì fosse possibile ,) ma da Collins , Worden ??
Loro potevano eccome !!!
Ma niente
Ovviamente le foto del cielo stellato erano molto pericolose .
ANche le foto della terra sono bellissime
Qualcuno avanza l'ipotesi che siano sempre le stesse ma effettuate in missioni o momenti diversi
Ma ovviamente saranno solo opinioni su valutazioni errate .
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gli astronauti avevano avuto un attacco di complottite: avendo notato il cielo tempestato di scie chimiche, hanno ritenuto opportuno evitare di fotografarlo, per non dover poi suscitare dell`imbarazzantissimo imbarazzo durante i festeggiamenti per la loro impresa.
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Quindi dopo il tuo "siete pietosi" e il mio "sei invidioso" siamo pari, amici come prima.NAMUH: ma dove l'hai trovata quella foto? Quello è il primissimo servizio che feci negli USA, per Mademoiselle.Non è che per caso hai trovato anche il resto del servizio?
Vabbuò, eccoti il servizio. La fonte è il dossier che abbiamo su di te qui alla CIA.

Se fai il bravo te ne do un altro sulla neve.
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Ecco Namuh , hai centrato l'obiettivo.!!!
Voi potete accusare e screditare Massimo perché almeno lui i coglioni di mettersi in gioco li ha avuti !!!
Sempre .
Noi invece quale coglione possiamo screditare ???
Un buffone che si nasconde ???
Voi questo siete , nulla mischiato a niente
C&S senza Mazzucco sarebbe una nullità che non conoscerebbe nessuno.!!!!
Voi senza il nostro forum sareste a vendere uova al mercato sempre che i Dazi di Trump lo permettano.
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io gli do tempo fino al 2030, se fino ad allora l`uomo non sará andato sulla Luna, la NASA, i cinesi, i russi, gli indiani, i tagiki so tutti na manica de cazzari.
Un po´di neutralitá insomma.
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Se quello sulla neve è intitolato "Standout on the slopes" ce l'ho. Altrimenti mandamelo, perfavore.
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Ma c'era la regolite ???
Sicuramente avrai avuto fortuna con angolazione , esposimetro , diaframma , rotazione terrestre e parallasse .
Belle comunque
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- CharlieMike
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Sarebbe interessante sapere come hanno fatto ad addentrarsi sulla Terra.Gli astronauti sono stati addestrati per questo specifico compito: riconoscere le diverse condizioni di illuminazione - che in quella situazione specifica saranno 4-5, non di più - partire dalle impostazioni consigliate dalla NASA ed eventualmente discostarsi di 1-2-3 stop, quello che serve.
Può darsi che glie l'abbia insegnato il fotografo del suo matrimonio durante il pranzo di nozze.Può darsi che qualcuno gliel'abbia suggerita durante l'addestramento e se la sia soltanto ricordata, una volta sulla Luna.
Ma non avevi detto che erano "4 o 5 non di più"? Come hai fatto a contarle?Gli bastava imparare come muoversi in QUELLA (singolare n.d.r.) situazione specifica.
Un non professionista che, "a occhio", ha riconosciuto le diverse condizioni di illuminazione (lunare) e ha calcolato le impostazioni da usare sulla fotocamera senza nemmeno un feedback (la fotocamera non possiede un mirino), cose che a un vero fotografo professionista richiedono anni di esperienza sul campo.un non professionista sia riuscito a scattare alcune tra le foto più iconiche della storia,
Brutta cosa l'invidia, eh Namuh?lui con N mila anni di esperienza scattava foto di tette. Alla fine è solo invidia.
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Bene, hai dimostrato di non essere solo un fotografo di culi e tette. Adesso però, dopo aver detto per 21 anni che è impossibile bilanciare luce incidente e riflessa, mi sembra doveroso che ci spieghi come ci sei riuscito, per lo meno nella foto a destra.Giuro che a) quello dietro è il sole, e b) non ci sono nè pannelli nè luci aggiuntive davanti alla modella. Quello è l'effetto della brughiera di Vigevano.
Non conosco la brughiera di Vigevano.
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Nel 2025 in una grande cittá puó ancora capitare di beccare una zona senza campo, e per telefonare dobbiamo spostarci da un´altra parte.
Nel 1969 invece bastava che Iuston domandasse - e Buzz rispondesse
"ragazzi tutto bene lá? non famo che deviate per Alpha Centauri e arivati lá parcheggiate a lisca de cane..." - "tranquillo, siamo già allo svincolo per il mare della tranquillità, come alluniamo vado a cambiá l´acqua ar pesce e poi te manno e riprese dalla dune baggy mentre sgomma"...
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Lo ha detto è stata la brughiera !!!
Come sulla luna la regolite .
E che cazzo , se le foto le fa Mazzucco c'è il trucco se le fa Armstrong no ??
Non capisco il perché di questa spiegazione
E stata la riluttanza o la rifrattanza o come si chiama .
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- CharlieMike
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Ma come?mi sembra doveroso che ci spieghi come ci sei riuscito, per lo meno nella foto a destra.
Non conosco la brughiera di Vigevano.
Tu che fai le pulci ai fotografi professionisti definendoli "fotografi di culi" non sai spiegare come Massimo ha realizzato un semplice controluce sulla Terra?
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NAMUH: Bene, hai dimostrato di non essere solo un fotografo di culi e tette.
Sono onorato da questo tuo riconoscimento, cominciavo ad avere una seria crisi di autostima.
Adesso però, dopo aver detto per 21 anni che è impossibile bilanciare luce incidente e riflessa, mi sembra doveroso che ci spieghi come ci sei riuscito, per lo meno nella foto a destra.
Non ricordo assolutamente (roba di 40 anni fa), ma a giudicare dalle imagini avevo messo almeno un 5k (se non un 10K) alle spalle, e di fronte alla modella uno spot più piccolo (forse un 2.5K ?), con fresnel o velatino / lana di vetro. Comunque uno spot filtrato.
Ps: io non ho mai detto "che è impossibile bilanciare luce incidente e riflessa". Ho sempre detto che è impossibile farlo senza un aiuto (pannelli o fonte aggiuntiva) verso la parte in ombra.
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Mi sono un po' informato (pensate un po' da chi) e ho trovato questo.
Partiamo da un presupposto che non si può ignorare ossia che gli astronauti tra i tanti addestramenti ne avevano uno specifico per usare le macchine fotografiche in condizioni particolari, senza mirino e con una manualità limitata.
Sulla Luna avrebbero dovuto fare tre regolazioni, esposizione, diaframma e messa a fuoco.
Stampata sul caricatore avevano delle impostazioni consigliate, ma nulla vietava che poi le regolazioni scegliessero loro, perché non tutti i controluce erano uguali e non tutte le inquadrature in campo aperto si equivalevano, considerato il fenomeno ormai assodato della presenza del backscattering che variava molto la luminosità in funzione dei punti cardinali.
Come risolvere questo problema delle regolazioni coi guantoni?
Normalmente le regolazioni sono fatte ruotando delle ghiere, ma con i guantoni ruotare una ghiera è un'impresa, per questo la Hasselblad lunare era stata modificata e alle ghiere erano state aggiunte delle levette sporgenti che facilitavano la rotazione della ghiera. In pratica bastava spostare con un dito la levetta per ruotare la ghiera. L'addestramento che gli astronauti avevano fatto era prima cosa capire dalla posizione della levetta quale regolazione corrispondesse, visto che col casco leggere i valori sarebbe stato complicato, poi si facevano foto e si giudicava da quelle se avessero memorizzato correttamente le posizioni delle levette e applicato le giuste impostazioni.
Qui in questa immagine si vedono le tre levette corrispondenti alle tre regolazioni.
inoltre si vede anche il tastone di scatto, piuttosto grosso per essere compatibile con una sensibilità al tatto molto ridotta.
Se poi noi guardiamo le tantissime foto scattate sulla Luna vediamo che la messa a fuoco è quasi sempre corretta, anche le esposizioni lo sono, se non tutte, il più delle volte sì, segno che l'addestramento aveva funzionato. Gli errori più grossi derivavano da un componente che sulla Terra non c'era ed era la potenza solare che ha rovinato diverse foto con l'effetto lens flare. Questa presenza dell'effetto lens flare appena si girava la fotocamera verso est, con quei fastidiosi raggi sulla lente, difficilmente si nota in foto terrestri, anche perché è un effetto che si vede già prima di scattare, guardando nel mirino o sullo schermetto. All'opposto in quelle lunari è ben presente, favorito dal cielo nero che fa da sfondo e lo fa emergere e dal fatto che sono tutte foto senza poter inquadrare nulla dalla fotocamera. Benché l'obiettivo avesse il paraluce, la potenza solare di un sole non filtrato dall'atmosfera era qualcosa che sulla Terra non si può testare, il fatto poi di non avere un mirino e giudicare dall'inquadratura se c'era o no questa aberrazione sulla luminanza ha fatto il resto e abbiamo molte foto con l'effetto di lens flare.
Come vediamo se si osservano le foto si ottengono informazioni perfettamente compatibili con foto fatte sulla Luna mentre riprodurle in un set cinematografico con fari da cinema sarebbe stato estremamente complesso, e supponeva il fatto che ai fotografi presenti nello studio fosse data la precisa direttiva di sbagliare le foto, introdurre effetti di lens flare e al contempo... fare foto con pannelli riflettenti.
Ovvero il set cinematografico dei fotografi schizofrenici.
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Ritorniamo all' idea che é piú facile andare sulla luna (e tornare) che creare un complesso set cinematografico sulla terra (con budget quasi illimitato tralaltro)?!? Mah...mentre riprodurle in un set cinematografico con fari da cinema sarebbe stato estremamente complesso
Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
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Purtroppo è così, proprio perché c'è il famoso proverbio che dice che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi, e il fare una finzione senza introdurre il minimo errore che la faccia scoprire in modo palese, con prove inoppugnabili, è complesso almeno quanto andare sulla Luna. Se poi ci aggiungi che le finzioni furono 6 con più di 6000 foto e decine di ore tra filmati da telecamera e cinepresa, con salami appesi a dei cavi e polvere che non doveva fare mai la minima nuvoletta che rimanesse sospesa più di un secondo, con 400.000 persone coinvolte e di cui non certo tutte ignare, (fossero state ignare anche il 90% di quelle persone, ci sarebbero state comunque 40.000 persone che sapevano) ti puoi rendere conto che era una vera "mission impossible" tanto allora e ancor più oggi, a 55 anni di distanza e con tutte le indagini fatte. Ed infatti su questa pretesa complottista che potesse esistere un regista in grado di fare questa magia, tutti pensano a Kubrick, purtroppo lui era così pignolo che le riprese volle farle direttamente sulla Luna. E' una battuta che ridicolizza la pretesa complottista di imbrogliare il mondo, e in particolare gli scienziati, gli ingegneri, i geologi, gli astronomi, gli astrofotografi non con una, ma con 6 missioni senza fare mezzo errore, ma non solo, senza fare come i sovietici che delle loro missioni robotiche che andarono sulla Luna a prelevare la regolite NON SI SA NULLA O QUASI e ci si deve fidare di quello che raccontano. All'opposto la Nasa ha inondato internet di informazioni su tutti gli aspetti della missione, ha addirittura cronometrato i dialoghi di tutte le missioni con la precisione del secondo, ha collegato tutte le foto e filmati ai vari momenti delle EVA, ha messo tutto e di più di informazione tecnica perché chiunque trovi quello che cerca.Macco83 wrote:
Ritorniamo all' idea che é piú facile andare sulla luna (e tornare) che creare un complesso set cinematografico sulla terra (con budget quasi illimitato tralaltro)?!? Mah...
Per questo motivo solo chi non ha approfondito queste ricerche può pensare che una finzione possa essere fatta così a carte scoperte, perché come ti ripeto il diavolo fa le pentole e non i coperchi e qualche scienziato sveglio da tutte quelle informazioni condivise, la prova delle finzioni l'avrebbe sicuramente trovata.
Invece siamo qui a discutere di cose completamente campate per aria, dalle ombre parallele alla posizione del sole nelle foto lunari, date in pasto a chi manco conosce le regole del disegno prospettico o di foto in controluce senza nemmeno conoscere l'effetto backscatter. Questa discussione fatta finora non credo abbia convinto chi non crede alle missioni, e tu ne sei la testimonianza, però ha fatto venir fuori la quantità di cose che ignora chi non crede agli sbarchi, ad iniziare dalle levette sulla ghiera delle Hasselblad.
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