di Marco Cassiano
Sono un utente di Wikipedia ed un contributore da diversi anni. Mi occupo di consulenza aziendale e di cinema ed ho contribuito ad arricchire le pagine sul Geomarketing, su Federico Moccia, su altri registi e produttori, ho scritto diverse pagine di film, tra cui il mio film The Lords of Destiny (I Signori del Destino) che si trova su Internet Movie Database ed ha vinto svariati premi nel mondo, è andato in prima mondiale a New York. L’anno scorso creai la pagina e gli amministratori di Wikipedia mi hanno aiutato a scriverla bene, apportando contributi e correzioni. Fin qui tutto bene. Poche settimane fa, dopo aver già acquistato il documentario “La Nuova Pearl Harbour” che ho apprezzato per l’assoluta correttezza di Massimo Mazzucco nel presentare i temi a favore o contro, ho deciso di comprare anche il documentario sull’allunaggio e l’ho guardato per ben due volte. Essendo a dir poco strabiliante la quantità di prove a favore della tesi in cui si sospetta che questo allunaggio ed i successivi abbiano dei lati oscuri non da poco, mi sono preso la briga di controllare come su Wikipedia si parlasse di Massimo Mazzucco, Paolo Attivissimo ed i relativi temi dell’allunaggio e dell’11 settembre.
Notando una certa faziosità e l’uso di termini inadeguati, fattispecie per altro riportata anche da altri commentatori di Wikipedia, mi sono permesso di apportare alcune correzioni al testo che qui cito:
Federico Dal Cortivo per Italiasociale.net intervista Enrica Perucchietti autrice del saggio «Fake News. Dalla manipolazione dell’opinione pubblica alla post-verità.Come il potere controlla i media e fabbrica l’informazione per ottenere il consenso» in uscita il 19 marzo per Arianna Editrice.
D: Dott.ssa Perucchietti, il suo saggio esce quasi in concomitanza con l’annuncio del Viminale che in vista delle elezioni politiche partirà il nuovo servizio in rete di segnalazione di notizie false ( fake news), basterà al cittadino entrare nel nuovo sito della Polizia Postale, e fare clic su un pulsante rosso virtuale e «denunciare le notizie che a nostro parere sembrano bufale». Una sua prima impressione su come funzionerà il «nuovo servizio pubblico» e se avrà una ricaduta sulle imminenti elezioni politiche, dalla pubblicazione dei memoriali contro gli avversari alle fake news si potrebbe dire…
R: Il discorso è molto delicato. In estrema sintesi, però possiamo pensare che possa in futuro valere come una raccolta dati e dall’altro come un sistema di censura per imbavagliare il web puntando progressivamente a censurare i siti scomodi e l’informazione alternativa. Credo che questo servizio rientri all’interno di una campagna sempre più agguerrita contro le fake news che ha però come obiettivo non la tutela dell’opinione pubblica, quanto il controllo sociale.
Nel 1935 il filosofo tedesco Walter Benjamin pubblicava il famoso saggio intitolato "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica". Nel saggio Benjamin teorizzava come l'introduzione delle nuove tecniche di riproduzione di massa (giornali e riviste, fotografia, radio, cinema) avesse profondamente mutato il valore intrinseco dell'opera d'arte, in quanto, con la riproducibilità praticamente infinita, veniva a mancare il rapporto diretto fra il fruitore e l'opera d'arte stessa. Se una volta dovevi andare al museo per vedere la Gioconda - instaurando un rapporto diretto, ed unico in quel momento - fra autore e fruitore, con la riproducibilità infinita l'opera d'arte - secondo Benjamin -"perdeva l'aura" originale di cui era costituita. La stessa cosa valeva per una sinfonia musicale, che perdeva la sua aura di "unicità" nel momento in cui passava dall'esecuzione dal vivo dell'orchestra ad una riproduzione su fonografo.
Un interessante cortometraggio di animazione, consigliato per chi ha bisogno di tirarsi un po' su il morale :-)
IN-SHADOW: A Modern Odyssey from Lubomir Arsov on Vimeo.
Lubomir Arsov è un artista disegnatore/animatore nato in Bulgaria e cresciuto in Canada. Qui una sua intervista (in inglese).
[Grazie a Luca M. per la segnalazione].
Mentre noi passavamo il tempo a cercare di fare controinfirmazione, "loro" studiavano i bottoni che manipolano i nostri cervelli. Le frequenze radiotelevisive devono essere redistribuite secondo nuovi criteri. L'informazione pubblica deve essere finanziata interamente dallo stato e deve essere libera da pubblicità, in modo da evitare i condizionamenti del mercato. Proposta per una gestione del controllo diretto dell'informazione da parte dei cittadini.
[Grazie a mg per la segnalazione]
di Marcello Foa
Il Fatto Quotidiano ne ha scritto stamane e con notevole chiarezza a firma di Fulvio Sarzana. E merita di essere ripreso e rilanciato. Anzi, urlato. Da mesi diversi opinionisti, tra cui il sottoscritto, denunciano la tendenza da parte dei governi impongano la censura sul web. Ebbene, zitto, zitto, colui che si presenta come un rassicurante moderato, e che ha l’aspetto di un cagnolone innocuo, sta facendo approvare una delle leggi più liberticide della storia politica italiana.
Sì, avete capito a chi mi riferisco: al premier Paolo Gentiloni, che ha scelto la forma del disegno di legge per far approvare un provvedimento senza un appropriato dibattito parlamentare e senza possibilità di introdurre modifiche, perché quel testo, come spiega il Fatto, andrà votato a scatola chiusa.
La scusa? Ma sì la conoscete già, è un grande classico: ce lo chiede l’Europa! Ma con uno zelo che non ha precedenti nell’Unione europea.
Domenica prossima Enrico Mentana riceverà dal CICAP l'ambitissimo premio “In difesa della ragione”, nel corso della tre giorni del CICAP-Fest che si terrà nel prossimo week-end a Cesena.
Ormai passato definitivamente dalla parte dei debunkers, Mentana viene premiato proprio dai bugiardi di professione che lui stesso ha aiutato ad acquisire credibilità davanti al pubblico televisivo negli anni passati.
Con le sue trasmissioni fintamente "equilibrate", dove apparentemente metteva a confronto tesi e controtesi, ma in realtà si preoccupava di lasciare sempre l'ultima parola ai debunkers, Mentana ha finito per distruggere l'unica possibilità che restava al giornalismo televisivo di proporre agli spettatori un punto di vista veramente neutrale.
Divorato dall'ansia di piacere ai potenti, Mentana ha finito per allinearsi ufficialmente al pensiero mainstream su tutti gli argomenti più importanti degli ultimi anni:
di Marcello Pamio
Fu il grande scrittore Eric Arthur Blair (1903-1950) alias George Orwell a inventarsi il termine di Psicopolizia o Polizia del Pensiero nel suo memorabile romanzo 1984.
Un fanta-romanzo che di fanta ha gran poco. L’unico modo che Orwell aveva per denunciare al mondo il pericolo dei totalitarismi - in un momento storico molto delicato - era quello di romanzarlo.
Ma romanzi a parte egli conosceva molto bene il Sistema dittatoriale che si stava delineando nel mondo, e non a caso in 1984 la descrizione e la rappresentazione sono esemplari. Un Sistema governato dal Grande Fratello ha a sua disposizione lo strumento coercitivo più invasivo e pervasivo che l’essere umano potesse mai immaginare: il controllo totalizzante del pensiero.
Tale controllo si manifestava con l’annullamento del pensiero della gente, la cancellazione di ogni singola individualità e la totale schiavitù.
di "Il Proiezionista"
In due parole: Il motivo per cui si dovrebbe smettere di guardare film ma anche il motivo per cui continueranno a farli.
Recensione
Premessa: Come rendere accettabile l'inaccettabile. La finestra di Overton (o Overton Window) è una tecnica di ingegneria sociale che prende il nome dal suo ideatore, Joseph P. Overton (1960-2003).
Overton mise a punto uno schema a “finestre” nel quale possiamo posizionare delle idee.[1] Un'idea “inaccettabile” dal pubblico come potrebbe essere il cannibalismo (soltanto per fare un esempio), viene inserita nella prima finestra (stadio di idea impensabile).
Secondo Overton, qualsiasi idea, anche la più incredibile ha delle finestre di opportunità. Con opportune tecniche di propaganda o, se preferite, di ingegneria sociale, questa idea può di volta in volta essere spostata in altre “finestre fino a essere resa accettabile ma non solo; fino a diventare addirittura legge.
Giulietto Chiesa fa il punto sulla situazione del giornalismo oggi. Sono tutte cose che bene o male sappiamo già, ma fa piacere sentirle riassunte con tale lucidità, semplicità e capacità di sintesi da chi conosceva bene quello che era il giornalismo di una volta.
Fonte Pandora TV
Intervento di Fabio Vaccarono, A.D. di Google Italia, a SUM01, il primo evento organizzato dall’Associazione Gianroberto Casaleggio.
Richiesto di portare un contributo sul futuro, voglio partire dalla cosiddetta Legge di Varian. La Legge di Varian dice: “Se volete capire il futuro della tecnologia, prendete e osservate le tecnologie già esistenti che oggi sono nelle mani di pochi – magari le persone più ricche o le aziende più innovative – e sappiate che entro pochi anni quelle stesse tecnologie saranno in possesso di metà della popolazione mondiale e entro dieci anni saranno in grado di coprire l’intero pianeta”.
Leggi tutto: La "democrazia" di Wikipedia